lunedì
23 Giugno 2025
Lido di Savio

Il giudice respinge la prima richiesta del Comune per abbattere i pini

Non è stata concesso l'annullamento della sospensiva che avrebbe rimesso in moto le demolizioni in viale Romagna. Ora si deve attendere l'udienza del 15 maggio

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1000091692Il tribunale amministrativo regionale (Tar) dell’Emilia-Romagna ha respinto la richiesta del Comune di Ravenna di annullare la sospensiva del provvedimento di abbattimento di circa 50 pini in viale Romagna a Lido di Savio. In buona sostanza le motoseghe non potranno ripartire e si dovrà attendere l’udienza del Tar del 15 maggio quando i giudici entreranno nel merito.

La vicenda è ormai nota a chi segue le cronache locali. Il progetto denominato “Parco Marittimo”, per la riqualificazione urbanistica di diversi tratti di lungomare o stradelli retrodunali dei nove lidi ravennati, prevede l’abbattimento degli alberi a Lido di Savio sostenendo che siano pericolanti. È nato un comitato a difesa dei pini cinquantennali che si è mosso con raccolte e firme e incarichi di esperti per la valutazione dell’effettivo rischio di crollo.

Il ricorso presentato da un gruppo di cittadini e supportato dall’associazione Animal Liberation contestano le prove di trazione condotte dall’agronomo Giovanni Morelli per conto del Comune, nelle quali viene assunto un coefficiente di vento corrispondente alla massima esposizione, in campo aperto: «Invece gli alberi sono protetti da una doppia e alta cortina di edifici. Se il coefficiente assunto fosse stato quello dello stato reale dei luoghi, gli alberi sarebbero risultati tutti in classe di sicurezza, e non da abbattere come decretato da Morelli».

Nella richiesta di annullamento della sospensiva, arrivata nel giorno in cui sarebbero dovuti partire gli abbattimenti, il Comune in sostanza ammette che il parametro di vento utilizzato sia quello contestato, appellandosi alla “discrezionalità” tecnica della scelta. Inoltre evidenzia che gli alberi di Lido di Savio siano stati privati della pavimentazione che li circondava, sostenendo che in questo modo non siano più sicuri. «Ma quando è stata tolta la pavimentazione? – si chiedono i cittadini – Poco prima delle prove di trazione. In poche parole, il Comune avrebbe, diciamo così, “danneggiato” gli alberi prima di sottoporli alle prove?».

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