Un operaio di 48 anni è morto il 6 maggio all’ospedale di Cesena dove era ricoverato da una settimana dopo essere caduto da un tetto durante un intervento in un cantiere edile per la costruzione di una abitazione a Russi, in largo Cantagalli. L’incidente è avvenuto il 28 aprile, la vittima è Jilali Sejdi, originario del Marocco e residente a Bellaria: è precipitato da circa tre metri e, secondo quanto riportato dai quotidiani locali Il Resto del Carlino e Corriere Romagna da cui si apprende la notizia del decesso, non stava utilizzando sistemi anticaduta, come la linea-vita, e non indossava sistemi di protezione.
La procura di Ravenna ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo. L’ultimo piano del cantiere è stato posto sotto sequestro. Le indagini sono affidate alla Medicina del lavoro e ai carabinieri della stazione di Russi.
Dura la reazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno espresso cordoglio alla famiglia e chiesto «misure concrete e immediate ad ogni livello» per contrastare gli infortuni sul lavoro. «Appare evidente come alcune misure di sicurezza fossero carenti o insufficienti», si legge nella nota. Le sigle sindacali chiedono inoltre la convocazione urgente del Tavolo territoriale per la sicurezza nei luoghi di lavoro.