“Calēre”, va in scena il difficile confronto fra generazioni

Sul palcoscenico del Rasi, l’8 e 9 febbraio, il nuovo spettacolo scritto e diretto dal ravennate Eugenio Sideri

Calere Eugenio Sideri

Mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio alle 21, al Teatro Rasi di Ravenna, va in scena il nuovo spettacolo scritto e diretto da Eugenio Sideri, Calēre, con Enrico Caravita, Carlo Garavini, Maurizio Lupinelli, Chiara Sarcona, Patrizia Bollini, Marco Montanari, Giada Marisi e l’Ensemble Voces Cordis, diretto da Elisabetta Agostini (una coproduzione Ravenna Festival, NoveTeatro).

Calēra, in dialetto romagnolo, è il nome dei sentieri di campagna, le strade lungo gli sterminati campi che alimentano la cultura contadina e che il regista sceglie come immagine emblematica sulla difficoltà, per le nuove generazioni, di trovare il proprio percorso. Una storia che nasce dal confronto, amaro, tra un padre e un figlio, segnato, quest’ultimo, da troppe disillusioni verso il futuro. Lo sguardo del regista si allarga, come in un piano cinematografico, su porto e fabbriche, su campi e industrie. Su nottate che finiscono con un bicchiere di troppo mentre qualcuno si sta svegliando per andare a lavorare: la riviera e le sue luci accecano le stelle del cielo, oscuri presagi dello smarrimento di chi non ha una calēra su cui camminare.

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