Bilancio comunale: in vendita milioni di azioni della partecipata Hera

L’assessore Morigi spiega l’operazione finanziaria utile a scuole e manutenzioni. Ma si rinuncerà a 700mila euro di dividendi l’anno

sede HeraDopo anni in cui l’argomento era argomento esclusivo di dibattito dell’opposizione, Lpra in testa, già da un po’ si sentiva nell’aria che anche il Pd e la maggioranza stavano per cedere, complici tagli sempre più ingenti da parte dei governi centrali. E così, ora, a poco più di un anno dalle prossime elezioni e dopo l’ennesima Finanziaria, quella di Renzi, che ha di nuovo tagliato agli enti locali, arriva la vendita delle azioni libere di Hera da parte di Ravenna Holding, su indicazione del Comune di Ravenna che della holding ha oltre l’83 percento. Ne parliamo con l’assessore al bilancio Valentina Morigi (Sel).
Assessore, ci spiega innanzitutto di che operazione si tratta?
«Facciamo una riduzione di capitale sociale della holding per 20 milioni di euro che verrà finanziata nel corso di due anni dalla vendita di 10 milioni di azioni libere di Hera».
Il fatto che siano libere significa che non vanno a incidere su quelle che garantiscono la maggioranza pubblica di Hera?
«Esatto, e ci tengo a specificarlo: la Holding detiene 86 milioni di azioni. Quelle storicamente bloccate per  garantire la maggioranza sono 68 milioni. Questo significa anche che ne teniamo circa altri 10 milioni  di libere».
Per anni l’idea di vendere è sembrata un tabù per la maggioranza.
«Io ho sempre detto che sulle azioni libere non c’erano pregiudiziali, ma vendere per vendere era un’operazione ideologica, non contabile. Ora è l’unico modo per finanziare la spesa in conto capitale. A breve si proporrà inoltre il dibattito sullo scendere sotto il 51% di proprietà pubblica, anche in seguito alla fuoriuscita dal patto del comune di Forlì. E su questo io nutro invece forti contrarieta».
Comunque sia, rinuncerete alle entrate che ogni anno quelle azioni garantivano al Comune, come ci avete detto in tutti questi anni…
«La riduzione sarà di circa 700 mila euro, c’è però da considerare che Ravenna Holding negli ultimi anni ha garantito un gettito sempre maggiore di quanto preventivato e che le operazioni di riduzione dell’indebitamento che facciamo con gli avanzi di amministrazione ci liberano ogni anno nel bilancio diverse centinaia di migliaia di euro, direi circa mezzo milione solo nell’ultimo anno».

Valentina MorigiA cosa serviranno i proventi dell’operazione?
«Il ricavato serve a finanziare il prossimo piano degli investimenti, perché con gli oneri di urbanizzazione a 2 milioni e con le alienazioni di immobili praticamente prossime allo zero per l’immobilità del mercato (tra i beni in vendita senza compratore c’è l’ex palazzetto dell’anagrafe, ndr), si rischia di non fare il piano degli investimenti 2015».
Resta però il fatto che la vendita è un’operazione straordinaria. Servirà a un piano straordinario di opere?
«Confermo che si tratta di un’operazione straordinaria, perché straordinaria è la situazione di bilancio. Gli investimenti riguardano le scuole, le strade e gli edifici pubblici, nulla di  di eccezionale. Opere di manutenzione del territorio e del patrimonio pubblico.  In programma ci sono i lavori delle scuole Ricci Muratori e di Lido Adriano, e poi  ci sono le manutenzioni, perché nel secondo comune più grande d’Italia la rete stradale e la sua manutenzione comportano una spesa enorme. II nostro comune dieci anni fa aveva piani degli investimenti da 85 milioni di euro. Noi, grazie alla riduzione di capitale sociale e agli spiccioli derivati da oneri e alienazioni, arriveremo forse a 30 milioni».
Ma non è un po’ come una famiglia che venda l’auto per pagare le bollette di casa? La situazione è così grave?
 «Confermo la gravità della situazione, non solo per la spesa in conto capitale ma anche per la parte corrente. Ma non sono la sola a denunciarla: è stata la corte dei conti a dire che i tagli della Finanziaria di Renzi sono “insostenibili” per gli enti locali».
A quanto ammontano questi tagli per il Comune di Ravenna?
«Stiamo facendo gli ultimi conti e a breve comunicheremo la situazione e il peso del taglio per il nostro Comune. Ma posso già dire che la finanziaria di Renzi è la peggiore degli ultimi anni. La peggiore».

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