A Boston lo scienziato di Conselice rende più umano il latte in polvere

Il 44enne Massimo Merighi ha brevettato il processo produttivo
di una molecola capace di proteggere il neonato da infezioni

Nei laboratori della Glycosyn a Boston uno scienziato originario di Conselice, il 44enne Massimo Merighi, in collaborazione con altri due ricercatori ha brevettato un processo in grado di produrre su scala industriale il principale zucchero non alimentare presente nel latte materno segnando quindi un passo in avanti nella corsa mondiale per umanizzare il latte in polvere per uso infantile. L’importanza di questa molecola sta nelle proprietà di questo zucchero in grado di proteggere il neonato – e gli adulti – da diverse infezioni e dai processi infiammatori dell’intestino tipici dei primi mesi di vita. Merighi è ingegnere metabolico microbico, laureato con 110 e lode alla facoltà di Agraria di Bologna. Per lui gli studi di dottorato all’Ohio State University e successivamente alla Havard Medical School di Boston e l’incontro con la Glycosyn. Vive negli States da 18 anni con la compagna Serena Landini – ricercatrice al Dana Farber Institute – e il figlio Luca di 6 anni.

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