Nel 2016 in Emilia-Romagna l’occupazione è cresciuta del 2,5% rispetto al 2015, con un aumento di 48.823 occupati. Sono i numeri sul mercato del lavoro in Emilia-Romagna nel 2016 sulla base dei dati Istat comunicati ieri, venerdì 10 marzo, dai quali arriva la conferma del tasso regionale di disoccupazione al 6,9%, -0,8% rispetto all’anno precedente e due punti percentuali in meno rispetto al 9% di inizio legislatura, a gennaio 2015. In controtendenza, in regione, solo le province di Ravenna e Forlì-Cesena dove il tasso di disoccupazione è invece cresciuto. A Ravenna a fine 2016 si è attestato al 9 percento contro l’8,9 di fine 2015, oltre due punti percentuali in più della media regionale (quasi tre in meno di quella nazionale, scesa all’11,7 percento) e terzo peggior dato in Emilia-Romagna dopo il 10,6 di Ferrara e il 9,1 di Rimini.
In provincia di Ravenna cresce però anche la percentuale di occupati, passando dal 66,5 di fine 2015 al 66,7 di un anno dopo, secondo i dati diffusi in queste ore dall’Istat.
Analizzando complessivamente la regione Emilia-Romagna – per cui sono disponibili dati più dettagliati – il tasso di occupazione è salito al 68,4 percento (quasi due punti in più di quello ravennate), superato in ambito nazionale solo dal Trentino-Alto Adige (69,3).
Le dinamiche di genere evidenziano un incremento dei posti di lavoro più per le donne (+35,1mila, +4,1 percento) che per gli uomini (+13,7mila, +1,3): le donne occupate sono pari a 888.224, valore mai raggiunto negli ultimi decenni, e il loro tasso di attività è arrivato al 67,7 (+1,9 percento), il più alto in Italia.
Crescono i giovani occupati tra 15 e 24 anni (+10,6mila, +13,6 percento) e gli over 55enni (+21,7mila, +6 percento).
«Sono dati molto positivi- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – che ci confermano come locomotiva del Paese. Siamo sulla strada giusta, grazie anche al Patto per il Lavoro firmato con tutte le parti sociali, ma certo non ci accontentiamo: l’obiettivo è infatti quello di portare la disoccupazione al 5% nel 2020».