Il gruppo Cambierà porta un dossier in procura sui bandi per il turismo

I consiglieri di opposizione puntano il dito sui rapporti dei vincitori con i membri della giuria. Maestri di Possibile: “vicenda con gravi opacità”

Un dossier in Procura sul caso dei due bandi sul turismo assegnati a G&M e Giaccardi & associati entrambe appartenenti a Giuseppe Giaccardi e Lidia Marongiu. Dopo aver sollevato il tema settimane fa, questa volta CambieRà dice di aver portato l’8 maggio un ampio dossier sul caso per sottoporlo all’attenzione della magistratura: “Alle coincidenze noi crediamo molto poco e talvolta più di una coincidenza rischia di diventare una prova”. E dopo la prima denuncia pubblica, a cui è seguito un question time da parte del capogruppo di Forza Italia, arriva ora una “seconda puntata” in cui CambieRà punta il dito in particolare su alcune questioni.

La prima è che, secondo i consiglieri di opposizioni che elencano una serie di circostanze precisando data e luogo, “i commissari esterni, lavorando nella vicina Rimini, siano entrati spesso in contatto con i partecipanti – nonché vincitori – ai bandi, ricreando la classica situazione di inopportunità che spesso viene chiesto di evitare anche in situazioni ben più innocue.” Questo in risposta a quanto spiegato dall’assessore Giacomo Costantini sulla composizione delle giurie. A cui s aggiungerebbe “la deroga alla regola” che sarebbe stata ammessa per lo Studio Giaccardi&Associati in fatto di iscrizione alla Cciaa (requisito non necessario per quel tipo di azienda ma previsto dal bando) al momento della partecipazione al bando come secondo CambieRà si evince dal verbale di apertura dei plichi per l’affidamente del “servizio di progettazione e realizzazione di incontri tematici per definire l’analisi reputazionale dei 9 lidi di Ravenna”. CambieRà non perde l’occasione per ribadire come “sia la G&M Network Srl che lo Studio Giaccardi & Associati furono tra le 100 aziende che firmarono il programma turistico dell’allora candidato sindaco De Pascale; che uno dei due soci di queste aziende, ovvero Lidia Marongiu, seppur a titolo personale e gratuito, ha seguito tutta la campagna elettorale di De Pascale, come si evince dai vari profili social – pubblici – degli stessi e che dal profilo pubblico dell’Assessore Costantini nel social LinkedIn, è possibile vedere come nel periodo 2013/2014, durante la permanenza dello stesso Assessore dentro la Confesercenti di Ravenna come funzionario, sia stato egli stesso a promuovere il Progetto Ravenna Brand Index realizzato da Studio Giaccardi & Associati con Comune di Ravenna e Camera di Commercio, dimostrando quindi di avere già un rapporto di stima e conoscenza precedente con i vincitori dei bandi.”

Ad applaudire CambieRà l’onorevole Andrea Maestri di Possibile che scrive: “L’esposto del gruppo consiliare CambieRa accende un faro su una vicenda, quella dei bandi turistici, che mostra evidenti e gravi opacità. Al di là degli eventuali profili penali, di cui si occuperà la magistratura, chiediamo all’Amministrazione di fornire pubbliche, chiare e immediate spiegazioni. Questa storia fa il paio con quella della selezione (si fa per dire) dei nuovi (neanche per sogno) dirigenti comunali dei mesi scorsi.

Procedure comparative e bandi su cui la lente d’ingrandimento dei più attenti osserva esiti già scritti e facilmente prevedibili, in barba ai principi di imparzialità, trasparenza, partecipazione, contendibilità degli incarichi che governano questo delicato ambito dell’amministrazione pubblica locale. La denuncia politica è chiara, forte, doverosa, corale.”

 

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