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    Categoria: economia

Gli Industriali sollecitano il Comune: «Serve subito un cambio di passo»

Confindustria Romagna promuove Rimini ma boccia Ravenna: «Azioni non più rinnovabili. Bene la nuova collaborazione con Ap». Gli imprenditori ravennati sono ancora in attesa di un «cambio di passo» che è giudicato «non più rinviabile». Questo è quanto emerso nell’assemblea annuale di Confindustria Romagna che si è tenuta a Milano Marittima nella mattinata del 14 giugno. «Ne sono quasi un simbolo i dati di Ravenna sul turismo: in un quadro di crescita generale delle presenze nel nostro Paese, favorite anche dalla delicatezza del contesto internazionale, spiccano non in positivo le performance di una città che ha tutto per fare meglio. Le recenti vicende sui disservizi ai visitatori di un patrimonio culturale inestimabile, con biglietterie improvvisate e bookshop in emergenza, si commentano da sole: cose così non devono accadere». Positivo invece il giudizio sull’amministrazione comunale di Rimini.

L’occasione è stata buona anche per fare il punto sui primi nove mesi di Confindustria Romagna, nata dall’unione di Ravenna e Rimini, con i colleghi forlivesi e cesenati rimasti fuori. Nel commentare la positività dell’esperienza, Maggioli ha voluto «tendere pubblicamente ancora una volta la mano ai colleghi e amici di Forlì Cesena invitandoli a non sottovalutare ciò che il percorso fatto da Rimini e Ravenna significa e ciò che quotidianamente stiamo realizzando nel nostro territorio».

Con l’arrivo di Daniele Rossi in via Antico Squero è invece completamente ricucito lo strappo con Ap: «La partecipazione e il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale al Festival dell’Industria è il segnale tangibile della rinnovata collaborazione tra Confindustria Romagna ed un Ente di importanza fondamentale per l’economia del nostro territorio. Di fronte alla complessità della burocrazia italiana è necessario mettere in campo un’azione di forti sinergie per dare rapida soluzione alle questioni che ormai da troppo tempo caratterizzano questo asset».