Il ministero ha dato mandato al Polo museale regionale di chiedere il parere dell’organo giuridico che già l’assiste nel contenzioso con l’attuale gestore privato del servizio di bigliettazione a basilica di Classe, mausoleo di Teodorico e museo nazionale
Come noto Ravennantica ha dato disponibilità ad anticipare, anche in via transitoria, l’attuazione dell’accordo di valorizzazione sottoscritto a febbraio dal ministro Dario Franceschini e dal sindaco Michele de Pascale, che prevede l’assunzione della gestione dei servizi al pubblico dei luoghi della cultura statali di Ravenna da parte della stessa Fondazione a partire da novembre.
La direzione generale Musei «auspica che il parere dell’Avvocatura – si legge nella nota diramata dalla direzione generale Musei – consenta nel più breve tempo possibile il ripristino della piena operatività e qualità dei servizi al pubblico operanti presso gli insigni luoghi della cultura statali del patrimonio ravennate». Nel testo non sono presenti riferimenti alla questione occupazionale: oggi infatti Novamusa impiega otto persone per il servizio e l’interruzione anticipata dei rapporti tra ministero e Novamusa potrebbe compromettere la validità della clausola sociale che impone a Ravennantica la conservazione dei posti di lavoro.
«La sussistenza di un contenzioso con l’attuale concessionario – continua la nota del ministero – ha determinato la sospensione di alcune delle prestazioni previste dalla convenzione in essere. Mentre è stato possibile assicurare con personale del Polo museale l’apertura regolare di tutti i siti monumentali, si sono dovuti registrare alcuni disagi per cittadini e turisti, limitati alla chiusura del bookshop e alla riscossione tramite carta di credito degli importi dovuti per l’acquisto dei biglietti d’ingresso ai predetti luoghi della cultura. Le attività museali, didattiche e di accoglienza al pubblico, si stanno svolgendo senza alcuna riduzione, grazie alla efficace risposta all’attuale contingenza assicurata dal personale ministeriale, che ha dato prova spiccata consapevolezza e senso di responsabilità».
L’esito dell’incontro romano spinge Confindustria Romagna a incalzare le istituzioni auspicando che l’Avvocatura sia celere «per evitare che i disservizi in corso dai primi giorni di giugno si protraggano ancora a lungo, con un danno di immagine che una città con otto monumenti tutelati dall’Unesco non può permettersi». Gli Industriali contiuano: «Gli imprenditori investono continuamente nelle proprie attività, perché siano in linea con un turismo sempre più moderno ed esigente. Non è ulteriormente sostenibile che disservizi come quelli in corso rischino di pregiudicare tutti gli sforzi compiuti».
Infine occorre ricordare che Novamusa ha presentato ricordo al Tar contro il provvedimento del Polo museale che la allontana dal servizio. Il pronunciamento è atteso per fine giugno e l’amministrazione pubblica è assistita dalla stessa Avvocatura, l’organo che tutela in sede giudiziaria gli interessi patrimoniali e non patrimoniali dello Stato e di altri enti ammessi al patrocinio, ai quali presta pure la propria consulenza.