Vertice in prefettura: a rischio il posto di 55 lavoratori della Ferrari. Il 31 agosto la scadenza del contratto di subappalto
Si tratta dei lavoratori della Logistica Ferrari (44 a tempo indeterminato) che gestiscono movimentazione e stoccaggio dei coils in subappalto da La Cisa che ha l’appalto diretto da Marcegaglia. La direzione di Ferrari ha chiesto un ritocco al contratto perché alle condizioni attuali non ci sarebbero margini, la risposta negativa ricevuta da La Cisa ha portato Ferrari al mancato rinnovo (scadenza il 31 agosto) e al subentro delle cooperative Lb e Cofari.
«Il problema oggi è dei lavoratori della ditta Ferrari – scrivono i sindacati – ma situazioni simili si possono purtroppo ripresentare con altre società. Il filo conduttore di tutte queste vicende è la esternalizzazione di attività lavorative all’interno di Marcegaglia. Attività che date in appalto per risparmiare sui costi, generano queste situazioni che, se non verranno risolte, continueranno a presentarsi. Le aziende in appalto con margini risicati tendono a risparmiare su formazione, sicurezza e costo del lavoro riducendo il più possibile quelle che per loro sono spese, ma creando così le situazioni come quella che viene affrontata in questi giorni».
La scelta di scioperare è stata portata avanti dal sindacato generale di base (Sgb) in rottura con gli altri sindacati che valutavano controproducente lo sciopero.
L’Usb ha proclamato lo sciopero anche tra i dipendenti di Marcegaglia, in solidarietà con la lotta dei lavoratori della Logistica Ferrari. Nella mattinata di ieri, 28 agosto, il presidio ha bloccato l’accesso dei mezzi pesanti allo stabilimento. «Proseguiremo con le mobilitazioni sino a quando la direzione aziendale non agirà concretamente per migliorare le condizioni di lavoro e per garantire dignità e pienezza di diritti ai lavoratori della Ferrari», dice il rappresentante territoriale dell’Usb, Giuseppe Limantri. Domani al presidio sarà presente il dirigente nazionale Usb metalmeccanici Sergio Bellavita.