Deposito Gnl, parte la raccolta firme per chiedere un’inchiesta pubblica

Gli ambientalisti hanno incontrato i cittadini a Marina di Ravenna. Servono 350 firme per discutere la petizione e c’è chi vuole un nuovo incontro con il sindaco

GnlContinua ad esserci preoccupazione a Marina di Ravenna per il deposito costiero di Gnl che è stato progettato dalla Pir. Nella serata di mercoledì 9 novembre al bar Timone è stato organizzato un incontro per presentare la raccolta firme e sottoscrivere una petizione per chiedere al Comune di aprire un’inchiesta pubblica sul progetto. Si tratta in buona sostanza un percorso di coinvolgimento della cittadinanza interessata ad un determinato progetto. Una quarantina le persone presenti all’incontro.

A guidare il comitato “Garanzie non liquefatte” che si è costituito c’è Francesca Santarella, fino al 2016 in consiglio comunale con il Movimento 5 Stelle, ed esponenti di Legambiente come Claudio Mattarozzi e Lorenzo Mancini. Il comitato ha dubbi sulla sicurezza della navigazione e delle operazioni di rifornimento e scarico del metano. «Il tema è molto complesso ed è da approfondire. L’inchiesta pubblica può andare avanti senza interrompere l’iter procedurale del progetto», spiegano gli ambientalisti. I dubbi non riguardano il progetto in sé quanto la posizione, giudicata troppo vicino agli abitati di Marina di Ravenna e Porto Corsini anche se secondo l’azienda la sicurezza dell’impianto è garantita.

Ad appoggiare la raccolta firme – ne serviranno 350 per discutere la petizione – c’è il comitato cittadino di Marina di Ravenna. Il presidente Adalberto Serafini ricorda che «a mia precisa domanda, durante l’incontro di luglio, l’azienda mi ha dato garanzie sulla sicurezza dell’impianto ma che, naturalmente, non può rispondere su eventuali incidenti sulle metaniere o nelle bettoline». Presente all’incontro anche l’amministratore delegato di Pir, Alessandro Gentile, che però ha preferito non intervenire. Intanto si torna a chiedere – anche su sollecitazioni delle pro loco delle due località – un incontro all’amministrazione: «Non dovrebbero essere necessarie petizioni – chiosa Marino Moroni, presidente a Marina – ma dovrebbe essere l’amministrazione ad informare i cittadini».

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