I risultati di due studi commissionati a un docente dell’università di Bologna sui rischi di esondazioni per sormonto
Nel vigente Pai- Pgra della Regione (Piano per l’assetto idrogeologico – Piano gestione rischio alluvioni) si evidenzia come il rischio di ingressione marina o da alluvione fluviale interessi il nostro territorio. Pertanto il Comune di Ravenna ha ritenuto necessario acquisire ulteriori informazioni in merito, finalizzate ad un maggiore dettaglio delle problematiche – connesse alle massime piene dei fiumi presenti sul territorio comunale – sulle spiagge e sulle località balneari limitrofe. Si è quindi voluto focalizzare l’attenzione sul rischio idraulico prodotto dai fiumi che interessano il comune di Ravenna, considerando anche gli effetti prodotti dagli ostacoli presenti nelle golene fluviali, quali chiuse, briglie, prese, ponti, capanni da pesca ed altri, che possano comunque in qualche modo comportare un aumento del livello dell’acqua all’interno della singola asta fluviale.
Gli studi, come detto, hanno evidenziato una situazione confortante per il comune di Ravenna che, nelle condizioni attuali, non presenta particolari problemi di esondazioni per sormonto arginale; in sostanza le massime piene previste dagli strumenti regionali risultano contenute all’interno degli argini esistenti nel territorio ravennate. «Tale situazione deve comunque essere costantemente monitorata, in quanto opere di adeguamento delle singole aste fluviali a monte del nostro territorio comporterebbero una variazione degli scenari e quindi dei risultai finali».
I due studi vanno a far parte integrante del Piano di Protezione Civile del Comune di Ravenna, ed in particolare vanno ad integrare il Piano di Emergenza per il Rischio Idraulico che ha come obiettivo la salvaguardia della popolazione e dei beni presenti sul territorio dagli eventi calamitosi che si possono manifestare nel territorio stesso. L’assessore Gianandrea Baroncini dichiara che «è stato messo in atto un tassello importante per la tutela ed il controllo del territorio, migliorando la conoscenza profonda dello stesso, al fine di salvaguardare territorio e popolazione attraverso il miglioramento del sistema di Protezione Civile».