La fiera biennale dedicata al mondo delle estrazioni di petrolio e gas offshore si chiude al Pala De Andrè. All’esterno la protesta ambientalista: «Pensiamo a un piano per rendere la riviera adriatica la prima riviera al mondo ad energia solare»
I Verdi fanno riferimento agli anni Ottanta: «Riuscimmo a risparmiare alla città di Ravenna la costruzione di una centrale a carbone, preferendo il gas naturale come tappa intermedia del cammino verso le energie rinnovabili. Interessante, in questo senso, è stata l’idea presentata un decennio fa dal nostro assessore Cesarino Romani per l’impiego dell’energia eolica tramite l’installazione di una Wind Farm nel Mare Adriatico davanti alle coste Emiliano Romagnole. Noi pensiamo a un piano per rendere la riviera adriatica la prima riviera al mondo ad energia solare grazie all’installazione sistematica di collettori per la produzione di acqua calda e di pannelli fotovoltaici. Abbiamo bisogno, in buona sostanza, di progetti concreti per l’avvio di un’era post-combustibili fossili. E ne abbiamo bisogno al più presto. Siamo stanchi di guardare le trivelle dalle nostre spiagge, di vedere queste ultime ‘mangiate’ dal mare, anno dopo anno, centimetro dopo centimetro: una situazione che finirà per danneggiare seriamente il turismo balneare e l’economia stessa della riviera».
Dai Verdi arrivano anche critiche all’impianto pilota installato al largo di Ravenna per realizzare energia elettrica dal moto ondoso: «Un impianto per venti famiglie, niente di più. Ecco lo specchietto per le allodole della fiera offshore. Una sola pala eolica produrrebbe elettricità da venti a quaranta volte tanto».