Rallenta l’industria manifatturiera in provincia. Continua la crisi dell’edilizia

All’insegna del “meno” l’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Ravenna sul secondo trimestre

OperaioPer l’industria manifatturiera della provincia di Ravenna, l’andamento del secondo trimestre del 2019 conferma il rallentamento già annunciato nei tre mesi precedenti, nonostante il 2018 si sia invece chiuso mediamente in positivo.

I risultati della rilevazione della Camera di Commercio (in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna) mettono infatti in evidenza che tutti i principali indicatori dell’industria in senso stretto sono negativi: nel periodo aprile-giugno 2019, la produzione industriale della nostra provincia evidenzia un calo, seppure contenuto, pari a -0,4 percento, a cui si è associata l’inversione di tendenza del valore complessivo delle vendite, che ha fatto registrare una diminuzione tendenziale pari a -0,8 percento e aveva invece segno positivo fino al trimestre precedente.

Inoltre, anche la componente estera del fatturato genera una flessione, che è più accentuata e pari a -3,1 percento. Gli ordinativi complessivi confermano l’inversione del trend, subendo un calo del -0,8 percento, rispetto all’analogo trimestre del 2018; inoltre, l’arretramento del processo di acquisizione degli ordini ha caratterizzato pure la componente estera (-0,5 percento) «e ciò potrebbe costituire un segnale piuttosto allarmante – si legge in una nota della Camera di Commercio –, vista la debolezza sia sul fronte del mercato interno che di quello estero».

Nello stesso trimestre, anche a livello regionale la produzione del manifatturiero dell’Emilia-Romagna fa registrare una flessione, addirittura più accentuata (-0,8 percento) e con una ulteriore frenata quindi rispetto ai risultati raggiunti nei trimestri precedenti.

Andamento rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda l’andamento nel breve periodo, nel secondo trimestre, i principali indicatori congiunturali della provincia di Ravenna, espressi in forma di giudizio, segnalano il prevalere di imprese che non hanno apprezzato sensibili variazioni rispetto al trimestre precedente. In dettaglio, per la produzione, fra le restanti imprese prevale, seppure di poco, la percentuale di quelle che dichiarano un calo: 19,4 percento contro il 17,2 percento che segnala invece un aumento. Risultati migliori per il fatturato, in quanto il saldo è positivo: infatti le imprese che dichiarano un miglioramento, rispetto al trimestre precedente, superano quasi del 20 percento quelle che invece evidenziano un peggioramento. Per gli ordinativi i valori risultano rispettivamente il 56,5 percento per la stabilità e il saldo però negativo e pari a -12,5 percento, con una percentuale di imprese che accusa una diminuzione per il complesso degli ordini (28 percento) superiore a quella che invece indica un aumento (15,5 percento).

Previsioni per il trimestre successivo. Solo per quanto riguarda l’andamento delle commesse dall’estero, il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ravennati rimane positivo ed esprime l’aspettativa di tendenze espansive nei prossimi mesi; infatti il saldo tra chi prevede aumenti rispetto a chi invece ipotizza riduzioni, per l’indicatore riferito agli ordinativi esteri rimane positivo. Per ognuno degli indicatori comunque la maggior parte delle imprese ritiene che le condizioni rimarranno invariate e non si aspetta modifiche significative e quindi i livelli di produzione, fatturato ed ordinativi rimarranno stabili, rispetto al trimestre in esame, in attesa della evoluzione delle incertezze in corso riguardanti lo scenario economico sia nazionale che internazionale, in cui in particolare preoccupa la frenata della Germania.

Industria delle costruzioni. Ulteriore frenata per il settore delle costruzioni della provincia di Ravenna: netto segno negativo nel secondo trimestre del 2019 per il fatturato dell’edilizia, che fa registrare una flessione del 4,9 percento, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Nel secondo trimestre dell’anno, gli indicatori congiunturali espressi in forma di giudizio (stabilità, diminuzione, aumento) esprimono una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Per la produzione, più dei tre quarti delle imprese (76,7 percento) dichiara di non aver osservato variazioni significative; nessuna impresa del campione rileva un aumento, contro il rimanente 23,3 che invece segnala una diminuzione. Per il fatturato, il 49,5 percento delle imprese registra stabilità; per questa variabile il 21,9 segnala un incremento ed il 28,6 riporta una flessione delle vendite, generando un saldo negativo del -6,8 percento, in miglioramento rispetto a quanto espresso nella rilevazione precedente.

Negativo anche il saldo riguardante le previsioni sul volume di affari complessivo: per il trimestre successivo, neanche una impresa intervistata si aspetta una crescita, mentre il 22,5 percento prevede una flessione. Tuttavia, il 77,5 percento delle imprese del campione si aspetta che il fatturato rimanga stabile nel terzo trimestre.

Al 30 giugno 2019 il settore delle costruzioni conta 5.225 imprese attive nel Registro Imprese di Ravenna; rispetto alla stessa data del 2018, il numero è diminuito di 82 unità, pari a -1,5 percento in termini percentuali.
In un confronto temporale più ampio ed in particolare negli ultimi 5 anni, il calo del settore è risultato di 451 unità, pari a -7,9 percento; in particolare sono diminuite di 260 imprese le attività di costruzioni di edifici (-19,4 percento) e di 173 unità le attività di costruzione specializzate (-4,1 percento). Anche il piccolo gruppo di ditte che svolgono attività di ingegneria civile ha subito un calo, nel quinquennio in esame: 18 unità in meno, pari a -28,6 percento in termini di variazione percentuale

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