I sindacati chiedono al commissario di Ap di chiarire ruoli e sbloccare priorità

Con i vertici sospesi da un provvedimento del tribunale, secondo Cgil, Cisl e Uil servono interventi per non perdere competitività

Le sigle portuali dei sindacati Cisl, Cgil e Uil chiedono al commissario ministeriale che regge l’Autorità portuale di Ravenna, Paolo Ferrecchi, «un confronto stringente che permetta di chiarire i ruoli vacanti, ipotesi di firma e lo sblocco delle partite correnti prioritarie». Anche sul bando di gara dell’hub portuale e sugli aspetti organizzativi correnti (progressioni, carriera e altro) si attendono un sollecito e proficuo confronto.

L’intervento a meno di un mese dai provvedimenti di sospensione emessi, e peraltro reiterati, nei confronti dei vertici apicali dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) di Ravenna, e a fronte della rinomina da parte del ministero del commissario: «La situazione complessiva del porto presenta forti criticità che, già oggi, evidenziano disimpegni importanti legati al traffico navi e a complessivi processi per il rilascio di varie autorizzazioni. È pertanto urgentissimo riprendere in mano il filo dei temi, essendo l’Adsp l’organo massimo di garanzia previsto dalla legge. Senza il suo ruolo effettivo per la gestione e la firma, ogni azione anche contingente è inibita, ma come è noto il mondo non si ferma perché a Ravenna non ci sono effettive funzioni».

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