lunedì
07 Luglio 2025
cooperazione

Confcooperative a congresso, primo dopo la fusione delle Unioni di Ravenna e Rimini

Appuntamento a Cervia venerdì 21 febbraio per l'elezione dei nuovi organi dirigenti dell'organizzazione

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L'assemblea di Confcooperative
Assemblea di Confcooperative, in primo piano il presidente Luca Bracci

Confcooperative va a congresso venerdì  21 febbraio a Cervia. Ed è la prima assise dell’organizzazione cooperativa dopo la fusione fra le Unioni territoriali di Ravenna e Rimini che, dopo il dibattito assembleare, si concluderà con l’elezione del nuovo consiglio territoriale, dell’organo di controllo, dei delegati alle assemblee regionali e nazionali e del nuovo presidente di Confcooperative Ravenna-Rimini.

L’evento, ospitato all’Hotel Dante (viale Milazzo 81) si aprirà alle ore 9 con l’elezione del presidente dell’assemblea e gli adempimenti congressuali cui seguirà la relazione del presidente uscente Luca Bracci. Successivamente sono in programma i saluti del sindaco di Ravenna e presidente della provincia Michele De Pascale e del sindaco di Rimini Andrea Gnassi. In chiusura della parte pubblica interverrà Elisabetta Gualmini, professoressa di Scienze Politiche all’Università di Bologna e Parlamentare Europea. Alle 11 prenderà il via la parte privata del Congresso con il dibattito assembleare e l’intervento del presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini. Al termine le elezioni dei nuovi organismi dirigenti.

«La nostra è una realtà solida che in questo primo anno e mezzo di lavoro ha dimostrato di saper lavorare insieme e saper mettere a frutto le professionalità presenti al suo interno – dichiara Luca Bracci, attuale presidente di Confcooperative Ravenna-Rimini a proposito dello “stato dell’arte” dell’organizzazione in previsione del congresso – . Siamo stati i primi in regione a decidere di unire le forze per garantire alle cooperative una rappresentanza più forte e possiamo dire che questa scelta è stata non solo lungimirante, ma anche proficua. Gli obiettivi che ci eravamo posti all’inizio sono stati realizzati, vale a dire una riorganizzazione interna per ottimizzare le risorse, una più alta specializzazione dei nostri funzionari e un centro servizi unico, tra i più qualificati del panorama nazionale, al servizio delle nostre associate».

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