L’associazione green invita sindaco e Regione a instaurare un tavolo per affrontare le difficoltà del settore con la volontà di spingere per il passaggio alle rinnovabili
Legambiente ritiene che sarebbe sbagliato reclamare un tavolo di crisi come strumento di pressione per ottenere lo sblocco delle estrazioni. «Il settore dell’oil and gas necessita di un tavolo che dia nuove prospettive di riconversione industriale verso le tecnologie green guardando alle ipotesi delle rinnovabili come l’eolico off-shore, e prevedendo una fase intermedia di impiego del know-how delle imprese nell’impegnativa fase di decommissioning (smantellamento e bonifica, ndr) delle piattaforme esistenti». Le proposte di Legambiente sulla riconversione energetica dell’Alto Adriatico sono in un dossier presentato a luglio.
Secondo Legambiente il settore estrattivo ravennate è in declino soprattutto per cause interne, «visto che gli addetti del distretto hanno subito una contrazione di settemila addetti dal 1992 ad oggi, anche in assenza dei blocchi alle trivelle». Per l’associazione l’opzione della riconversione rimane l’unica proposta realista: «Un percorso che per il nostro Paese potrebbe avvenire cercando di collegarlo all’utilizzo delle risorse previste dalla Ue per il Green deal e la decarbonizzazzione».