La Regione ha deciso: la Ravegnana verrà allargata. Progetto da 85 milioni per 20 km

L’assessore Corsini (Infrastrutture): «Sarei felice di vedere i primi cantieri entro la fine della legislatura nel 2025». Scartate le ipotesi di nuovi tracciati

RAVEGNAIl tracciato della Ravegnana che collega Ravenna e Forlì è di fatto immutato da oltre due secoli. Fu voluta dal cardinale Luigi Valenti Gonzaga, eletto legato pontificio della Romagna da Papa Pio VI nel 1778. Ora è giunto il momento per ammodernare quel tratto di venti km scarsi della statale 67 Tosco-Romagnola che nel suo percorso complessivo unisce la città dei mosaici a Pisa.

A luglio del 2019 l’Emilia-Romagna ha inserito la “nuova” Ravegnana nel piano regionale integrato dei trasporti (Prit), il principale strumento di pianificazione con cui la Regione stabilisce indirizzi e direttive per le politiche sulla mobilità e fissa i principali interventi. La stessa Regione ha quindi incaricato Anas, proprietaria della strada, di elaborare delle proposte di collegamento che sono state poi analizzate assieme ai Comuni di Ravenna e Forlì.

«Abbiamo optato per la soluzione di adeguamento in “sede”», spiega l’assessore alla Mobilità della Regione, il ravennate Andrea Corsini, mettendo fine di fatto al dibattito sulla cosiddetta “Ravegnana-bis”. Le alternative erano due, piuttosto onerose: un tracciato parallelo a quello originario, da 133 milioni di euro («Ma cosa ce ne facevamo, poi, di due “Ravegnane”?», sorride Corsini) e una soluzione ancora più ambiziosa, una strada che si sarebbe dovuta innestare alla E45 con tanto di sottopasso autostradale, 5 ponti e 6 cavalcavia, da 195 milioni di euro.

L’ipotesi scelta dalla Regione prevede invece come detto la riqualificazione del tracciato esistente e in particolare “l’allargamento della carreggiata da 7.5 a 9 metri – si legge nel testo del progetto –, la riduzione del numero delle immissioni in carreggiata, l’adeguamento della viabilità locale e la rimodulazione delle intersezioni tramite rotatorie e due tratti in variante locale (a Coccolia e Ghibullo, ndr)”.

Per un investimento stimato da parte di Anas di circa 80/85 milioni di euro. I costi di progettazione, parzialmente a carico della Regione, saranno già inseriti nel bilancio dell’ente che verrà approvato in novembre, in vista del 2021. «Il nostro obiettivo – commenta ancora Corsini – è quello di riqualificare la Ravegnana e renderla più sicura e siamo soddisfatti dell’ipotesi scelta. Le altre andavano a impattare di più sul territorio, mentre di quella della lista La Pigna è inutile parlare, perché i progetti li devono fare i proprietari delle strade, cioè in questo caso Anas. I tempi? Sarei felice – termina l’assessore – se entro questa legislatura (2025, ndr) potessero partire i primi cantieri». L’assessore stima poi che i lavori possano durare circa un anno.

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