Dalla Regione 3 milioni per sostenere l’investimento da 7 milioni di Unitec

Il centro ricerche per automazione e intelligenza artificiale nella raccolta della frutta sorgerà nell’area ex Iter, avrà 30 occupati di cui metà laureati ed è l’unico progetto in provincia di Ravenna ammesso nel bando della legge per l’attrattività

rendering area unitec lugo

Un rendering dell’area ex Iter con la riqualificazione voluta da Unitec

La realizzazione del centro di ricerca Unitec a Lugo, dove sono previsti 30 nuovi occupati (metà laureati) impegnati nell’automazione e ottimizzazione della raccolta di frutta, riceverà un contributo di circa tre milioni di euro dalla Regione. Il progetto è l’unico in provincia di Ravenna tra i 25 in Emilia-Romagna ammessi nella graduatoria 2021 della legge regionale per l’attrattività. In totale i progetti sono stati presentati da 19 gruppi e imprese che saranno sostenuti con quasi 31,5 milioni di euro. Risorse che andranno a generare investimenti per oltre 77 milioni di euro, con l’assunzione di 733 nuovi occupati, di cui 399 laureati.

L’investimento di Unitec è stato premiato perché vuole rispondere innanzitutto alla necessità di rendere costante, continuo e avanzato il processo di innovazione non solo nello specifico ambito in cui Unitec opera (macchinari automatici per la selezione della qualità di frutta e verdura), ma, anche per la valenza dell’insieme delle tecnologie integrate, anche nei più vasti campi dell’automazione e della robotica. Contributo totale di 2,9 milioni per un investimento di 6,87.

«La Legge regionale sull’attrattività – afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – continua a dimostrare la sua piena efficacia, sia per quanto riguarda gli investimenti nell’innovazione di processo e di prodotto, dove al sostegno pubblico si affianca un importante moltiplicatore privato, sia sul versante dell’occupazione, creando nuovo lavoro stabile e di qualità. Abbiamo la conferma di come l’Emilia-Romagna si stia trasformando in una vera e propria piattaforma nazionale ed europea dei big data e dell’alta tecnologica, in grado di accompagnare la nostra economia nel percorso verso la piena sostenibilità e la transizione digitale. Gli investimenti fatti sull’Emilia-Romagna Data Valley, il Tecnopolo di Bologna, con il Centro Meteo Europeo, il supercomputer Leonardo, la sede dell’Agenzia Italia Meteo e dei più importanti enti scientifici e di ricerca nazionali, e più in generale la rete regionale dei Tecnopoli e le nostre Università, ci pongono fra le aree più avanzate a livello internazionale capaci di attrarre imprese di qualità e ad alta specializzazione che, in rete con il territorio, investono nella ricerca finalizzata a una maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale, obiettivo che qui ci siamo dati nel Patto per il Lavoro e per il Clima insieme a tutte le parti sociali».

In sei anni, 76 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, leader in ricerca e innovazione, hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna grazie alla legge 14/2014 sulla promozione degli investimenti, voluta dalla Regione per attrarre eccellenze e promuovere sviluppo. Dal 2016, con 5 bandi, i contributi concessi ammontano a oltre 121,2 milioni di euro e hanno generato investimenti per oltre 727 milioni di euro, creando 2.955 nuovi posti di lavoro.

L’assessore alle Attività Produttive Luciano Tarozzi dichiara quanto segue: «È un segno della capacità di innovazione di questa grande azienda che costituisce un’eccellenza di Lugo e dell’intera Romagna. In particolare, i progetti riguardano il Centro per la ricerca e lo sviluppo e la Robotica e l’intelligenza artificiale applicata al servizio della raccolta della frutta in campo. Si tratta di ambiti molto importanti anche per la relazione che hanno con il futuro corso di laurea in Meccatronica, la cui partenza è prevista nel prossimo anno accademico».

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