Marco Merli è il 35enne ravennate che ha fondato la Merli Sport, una delle 5-6 aziende italiane che forniscono piastre dalla costruzione al montaggio: dal 2017 ne ha installati circa 500 in Italia e ora ha 15 dipendenti e 3 milioni di fatturato. Ogni gabbia costa circa 25mila euro
La struttura dell’impianto non è particolarmente complicata da realizzare. Una sorta di gabbia senza soffitto con base di venti metri per dieci e altezza delle pareti fino a quattro metri. Tutto realizzato con telai chiusi da grate di acciaio zincato e lastre di vetro da 10-12 mm di spessore. A metà una rete, sul fondo erba sintetica. «Potendo dedicarsi a un campo per volta ci basterebbero due settimane dall’ordine al completamento. Fondamentalmente è un lavoro di carpenteria leggera. Per un nostro campo chiediamo circa 25mila euro, Iva esclusa. A cui aggiungere, se serve, il costo per realizzare il fondo in cemento su cui installare tutto». I colori accettati sono diversi ma si sta ormai affermando la conformazione con fondo blu e pareti nere: «È il più diffuso anche perché è una combinazione che agevola la visibilità della pallina gialla».
La Merli ha sede a Ravenna, la produzione è nel Forlivese: «Prima di mettermi in proprio lavoravo per una ditta di Forlì che produce impianti sportivi in generale. Poi in un viaggio in Spagna ho scoperto questo gioco e ci ho visto una possibilità di business prima che una passione sportiva. Tutt’ora sono un giocatore della domenica molto amatoriale». Per iniziare la costruzione è stato più facile trovare artigiani nella zona forlivese: «A Ravenna la carpenteria è più orientata verso opere di altre dimensioni nell’ambito portuale». Nel 2019 le carpenterie fornitrici stavano per chiudere e Merli le ha rilevate assorbendo anche il personale: «Oggi siamo un’azienda di circa 15 persone e il fatturato 2021 è arrivato a tre milioni di euro. In Italia siamo cinque o sei che si occupano di tutto, dalla costruzione al montaggio. Poi ci sono i rivenditori di molte aziende spagnole dove è il secondo sport più praticato dopo il calcio a livello amatoriale».
Un anno fa la Merli ha inaugurato anche il suo centro padel “The Wall” in darsena a Ravenna: due campi definiti super panoramici – «I più moderni e spettacolari» – accanto al pub Darsenale, in un capannone degli anni ’30 ristrutturato: «Entro poche settimane aggiungeremo un campo outdoor. È il nostro showroom: oltre a offrire spazi di gioco per chiunque, è uno spazio per mostrare ai nostri clienti i nostri prodotti finiti e non su un catalogo». La proposta di campi gestiti dalla Merli si amplierà entro poche settimane con due nuovi in via delle Mimose a Marina Romea.
Ma non è bastato certo questo a fare decollare lo sport: «Quando la gente l’ha provato si è resa conto che è divertente e più facile del tennis. E durante la pandemia ha rubato appassionati al calcetto: non è sport di contatto e quindi si è dovuto fermare meno, per una partita bastano quattro persone e quindi è più facile radunarle rispetto alle dieci del calcetto e quando si sale con l’età c’è meno rischio di infortuni».