Alimentari, trasporti, ristoranti, casa, sanità: Ravenna sempre più cara

Inflazione al 9 percento, sopra la media regionale e italiana. Ecco gli ambiti dove i prezzi sono aumentati maggiormente. Nel 2022 la “maggior spesa aggiuntiva” per una famiglia ravennate è stata di quasi 3mila euro. Ecco i dati

Carrelo Spesa CarovitaRavenna è tra le province italiane in cui i prezzi nell’ultimo anno sono aumentati di più. Addirittura la più cara per “maggior spesa aggiuntiva”, secondo la classifica stilata dall’Unione nazionale consumatori sulla base dei dati Istat di ottobre, con una stima che era di 3.359 euro in più in media all’anno per famiglia, frutto del +13,9 percento di inflazione registrata nel mese. Percentuale che poi è scesa fino al 12,8 percento di dicembre (la più alta di tutta la regione), assestatandosi al 9 percento di inflazione media registrata nell’intero 2022.

Un tasso superiore a quello dell’Emilia-Romagna (+8,4 percento) e alla media italiana, pari al +8,1 percento (nel 2021 fu +1,9), ossia l’aumento più ampio dal 1985, principalmente a causa dall’andamento dei prezzi degli energetici. L’Istat, in particolare, ha spiegato che al netto dell’energia i prezzi sarebbero aumentati solamente del 4,1 per cento, quindi metà dell’inflazione italiana nel 2022 è spiegata dal solo rincaro dei beni energetici.
Una dinamica aggravata ovviamente dallo scoppio e dal perpetrarsi del conflitto in Ucraina, con conseguente incremento dei costi del gas, ma anche dei cereali d’importazione, di varie materie prime, del latte, lungo tutta la catena di distribuzione.

Per quanto riguarda i dati ravennati – elaborati dalla Camera di Commercio sulla base di quelli Istat –, dopo l’aumento del 36,9 percento dei costi, appunto, relativi al comparto “abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” (nel 2021 i prezzi erano risultati in crescita del 7,1 percento), i beni più rincarati nel 2022 sono i “prodotti alimentari e bevande analcoliche” con un significativo +10,2 percento (contro il +0,8 fatto registrare nel 2021). A seguire i trasporti (+9,3 percento nel 2022 contro il +4,7 percento dell’anno precedente), i “servizi ricettivi e di ristorazione” (+7,4 percento, contro il +1,9 del 2021), i “mobili, articoli e servizi per la casa” (passati dal +1 percento del 2021 a un +6 percento) e i “servizi sanitari e per la salute” (dallo 0,4 percento del 2021 saliti fino al +5).
Quasi stabili gli altri comparti analizzati, da “bevande alcoliche e i tabacchi” (cresciuti dell’1,7 percento contro lo 0,6 percento del 2021) al settore “abbigliamento e calzature” (+0,6 percento contro il -1,2 del 2021), fino al +1,9 percento dei prezzi per “ricreazione, spettacoli e cultura” (dal +0,7 percento del 2021).
In calo i prezzi solo nel settore dell’istruzione (-0,3 percento contro il -2,3 del 2021) e delle comunicazioni (-3,8 contro il -2,8 del 2021).

Anche secondo il rapporto della Federconsumatori regionale sugli stessi dati pubblicati da Istat, Ravenna risulta essere una delle città più care dell’Emilia-Romagna, con un aumento di spesa per una famiglia di tre persone stimato nel 2022 di 2.910,81 euro (a livello regionale, l’aumento medio è di 2.900,40 euro). Le spese per “abitazione ed energia” incidono in modo preponderante sull’aumento di spesa, per l’ammontare di 1.897,98 euro (a livello regionale, 1.908,91 euro). Sostanzialmente alla pari con l’aumento di spesa regionale è l’incremento per i prodotti alimentari, pari a 835,20 euro. Preoccupante anche l’aumento per i nuclei composti da una sola persona (+ 1922,54 euro), considerando che spesso si tratta di persone anziane. Il minor incremento di spesa per le famiglie di tre persone, ma con il capofamiglia disoccupato (+ 2.617,24 euro) deriva per quasi 1/3 dalla minor spesa per generi alimentari, «il che induce a riflessioni assai preoccupanti sul peggioramento dell’alimentazione delle famiglie economicamente fragili», chiosa Vincenzo Fuschini, presidente della Federconsumatori di Ravenna.

Tabella Osservatorio Prezzi RavennaI dati comparati in tabella

Questi numeri sono riportati dall’osservatorio sui prezzi del Comune di Ravenna, aggiornato a dicembre 2022. Da cui si scopre, per esempio, che dieci anni dopo, senza che siano aumentati gli stipendi, anzi, in pizzeria spendiamo quasi 3 euro in più e paghiamo il prosciutto crudo in media oltre 5 euro in più al chilo. E che in un solo anno, un’otturazione dal dentista è aumentata di 15 euro…
L’osservatorio, aggiornato di mese in mese, è consultabile sul sito del Comune di Ravenna

 

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