Ravenna seconda provincia d’Italia per produzione di rifiuti, bene la differenziata

Lo certifica il rapporto Ispra sull’immondizia urbana, che evidenzia anche la crescita della raccolta differenziata in regione

Rifiuti: assegnati due appalti su tre

Ravenna è la seconda provincia italiana per la produzione pro-capite di rifiuti, con 726,4 kg per abitante all’anno. Lo certifica il rapporto “Rifiuti urbani 2024” di Ispra, pubblicato nei giorni scorsi. Al primo posto c’è Reggio Emilia con 749 kg, al terzo Rimini con 713,4 kg. Seguono fuori dal podio Piacenza (696,7 kg), Livorno (672,5 kg) e Lucca (653 kg). In fondo alla classifica, le province italiane che producono meno rifiuti sono Potenza (340 kg), Enna (346 kg) e Isernia (359 kg).

Il rapporto annuale Ispra sui rifiuti urbani certifica anche la crescita dell’Emilia-Romagna nella raccolta differenziata. La nostra regione, infatti, si attesta al secondo posto nazionale per la percentuale di raccolta differenziata, con il 77,1%, dietro solo al Veneto e guadagnando due posizioni rispetto allo scorso anno. Nel 2023 erano la Sardegna e il Trentino-Alto Adige a occupare gli altri due gradini del podio. Sempre nel 2023, la percentuale regionale di raccolta differenziata è stata pari al 66,6% della produzione nazionale, con una crescita dell’1,4% rispetto al 2022. In termini quantitativi, la raccolta differenziata è aumentata di 567 mila tonnellate (+3,0%), attestandosi a 19,5 milioni di tonnellate.

La provincia di Ravenna è in linea con la percentuale regionale, con il 78,1% di differenziata. Meglio di lei fanno solo Reggio Emilia con l’83,3% di raccolta differenziata (+1% rispetto all’anno precedente), Forlì-Cesena con l’81,7% (+5%), Parma col 79,6% (+0,3%) e Modena con il 78,7% (+6,2%). Ferrara rimane sostanzialmente stabile al 77,2% (+0,1% rispetto al 2022), Bologna raggiunge il 73,6% (+4,3%), Piacenza il 73% (+0,6%) e Rimini il 68,8% (+0,6%).

Tra i comuni capoluogo di provincia, in cima all’elenco c’è Ferrara, con l’87,9% di rifiuti differenziati. Seguono Reggio Emilia (83,9%), Forlì (81,9%), Parma (80,9%), Ravenna (76,0%), Modena (73,4%), Bologna (72,9%), Piacenza (71,3%) e Rimini (65,8%). Da sottolineare anche il risultato raggiunto da 143 comuni (il 43,3% del totale) che hanno toccato o sono andati oltre l’80% di raccolta differenziata; 34 comuni (circa il 10%) hanno oltrepassato la soglia del 90%.

Con la tariffa corrispettiva puntuale che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025 nelle città di Ravenna e Cervia, le previsioni sulla percentuale di raccolta differenziata sono in ulteriore aumento.

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