Faenza protegge il Borgo da nuove alluvioni: al via intervento da 7 milioni di euro Seguici su Telegram e resta aggiornato Entro sei mesi nuovi argini e un’area di laminazione. Il sindaco: «Ci sostituiamo ad altri enti per superare l’immobilismo e la burocrazia» La città di Faenza entro sei mesi sarà dotata di un’area di laminazione a protezione del quartiere Borgo per evitare nuove inondazioni. Il grande progetto, che coinvolgerà via San Martino e via Cimatti, avrà un costo di 7 milioni di euro (ottenuti grazie a tre ordinanze commissariali e regionali) e partirà con i primi lavori a inizio aprile. «Nel pieno dell’emergenza alluvionale abbiamo scelto di agire subito, senza attendere – ha dichiarato il sindaco Massimo Isola dopo l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale -, anche sostituendoci ad altri enti per superare l’immobilismo e la burocrazia. Abbiamo rimesso al centro il tema della riduzione del rischio idrogeologico, adottando scelte coraggiose e anticipando fondi senza la certezza del rimborso. Questa ‘disobbedienza civile’ non ha mai significato eludere la legalità, ma assumersi responsabilità che altri evitavano. L’idea progettuale, proposta alla struttura commissariale oltre un anno fa, è nata anche dal confronto con il comitato, sempre franco ma costruttivo e propositivo. La vera sfida è stata trasformare un’idea in un progetto concreto, capace di garantire maggiore sicurezza senza creare effetti collaterali negativi o mettere in pericolo altre abitazioni». Nel dettaglio l’opera riguarda l’area situata sulla destra idrografica del fiume Lamone, nei pressi di via Cimatti. L’intervento si sviluppa in tre lotti e comprende diverse opere: la costruzione di un nuovo argine parallelo a via Cimatti, il rinforzo dell’argine esistente del fiume Lamone, la realizzazione di una pista a monte del nuovo argine, un sistema di drenaggio delle acque e un punto di raccolta finale delle acque stesse. Quest’ultimo sistema verrà dotato di un pozzetto verticale con sistema di pompe, che garantirà lo svuotamento controllato dell’area in caso di allagamenti. Il volume massimo contenibile sarà di 398.000 metri cubi. Il progetto, di fatto, non modifica il deflusso naturale delle piene del Marzeno e del Lamone, ma permette di ridurre il rischio di esondazioni in via Cimatti e nelle vie limitrofe, come già accaduto. «Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta – conclude il sindaco Isola -. Abbiamo dimostrato che, con determinazione e responsabilità, si può intervenire rapidamente anche senza poteri straordinari. Interventi che, in realtà, avrebbero dovuto essere realizzati da chi di competenza già dopo la prima alluvione. Siamo consapevoli dell’importanza di quest’opera, che ridurrà in modo significativo il rischio idraulico del Marzeno nella zona del Borgo, ma allo stesso tempo sappiamo che si tratta solo di un primo passo rispetto alla complessità del rischio idraulico complessivo. Da un lato, c’è l’orgoglio di essere riusciti a compiere questo primo passo in tempi brevi; dall’altro, cresce la frustrazione per le opere che gli enti superiori devono ancora realizzare e che chiederemo con ancora più determinazione e caparbietà». Il progetto è stato elaborato dallo studio Enser sulla base del lavoro svolto dai tecnici dell’Unione della Romagna Faentina e del Settore Lavori Pubblici Protezione Civile, con il contributo dell’Università di Bologna, il supporto del Consorzio di Bonifica e il confronto con l’Agenzia Regionale e l’Autorità di Bacino. Inoltre, alcune aziende del territorio hanno collaborato, fornendo il loro contributo in materia di movimento terra. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Investimento da 1,35 milioni per potenziare gli spazi del Tecnopolo di Faenza Approvato progetto da 700mila euro per la rotonda tra viale De' Brozzi e via Bedazzo Il 10 agosto apre in centro “L’Antica pizzeria da Michele” Seguici su Telegram e resta aggiornato