martedì
15 Luglio 2025
lugo

Slitta ancora la riapertura del teatro Rossini. «Spettacoli al nuovo Auditorium»

I lavori al teatro stanno finalmente per partire. A fare il punto sui cantieri è l’assessore Rossato, che ha individuato un’alternativa

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Teatro Rossini

Sono passati due anni dal 18 maggio 2023 quando l’alluvione, che in quei giorni devastò la Romagna, colpì anche Lugo. L’acqua invase le campagne, ma anche il centro storico, e tra gli edifici più danneggiati ci fu il teatro Rossini. Da allora è inagibile e il sipario non si è più rialzato. Difficile che possa farlo per l’autunno 2025, in tempo per ospitare prosa, concerti, spettacoli per bambini. Per i lughesi si tratterebbe della sesta stagione con il teatro chiuso dal 2019 a oggi. Prima i lavori di messa in sicurezza e restauro (con un investimento da parte del Comune di oltre due milioni di euro), che hanno costretto il Rossini a uno stop forzato dal 2019 al 2022. In quegli anni, a rallentare le cose, ci si mise di mezzo anche la pandemia. Poi, dopo solo un anno di ripresa delle attività di spettacolo, la nuova battuta di arresto causata dall’alluvione.

I lavori al Rossini, interventi per un milione di euro

I danni al teatro sono ingenti. La buona notizia è che, finalmente, gli interventi di ripristino più consistenti stanno per partire. La conferma arriva dall’assessore alla Cultura del Comune di Lugo, Gianmarco Rossato: «Siamo pronti per un primo stralcio di lavori. Si tratta di interventi strutturali di ripristino, sia da un punto di vista murario, sia da un punto di vista pittorico e artistico. I danni maggiori sono ovviamente legati ai piani sotterranei: il sottopalco, la buca dell’orchestra, i vani tecnici, ma anche la platea, la biglietteria, l’ingresso e persino il primo ordine di palchi, non tanto per il contatto diretto con l’acqua quanto per l’umidità di risalita, che ha danneggiato l’intonaco in diversi punti. Nel frattempo abbiamo già realizzato un ripristino quasi totale degli impianti elettrici e il restauro di alcuni materiali, come le sedie della platea».

I lavori non riguarderanno, però, solo le parti danneggiate dall’alluvione. «Dal momento che dobbiamo intervenire in maniera consistente su alcune porzioni del teatro, ne approfitteremo anche per realizzare qualche miglioria. Per esempio sulla macchina scenica, sull’impianto di ventilazione, su quello elettrico, per offrire una maggiore possibilità di regolazione delle luci. E ancora, interverremo sul palcoscenico, dove sarà installato legno nuovo». Infine, «tutti gli accessi saranno sostituiti con porte anti alluvione».

Il tutto avrà un costo di circa un milione di euro, «tra interventi già realizzati e quelli che inizieranno a breve». A coprirli sono le donazioni «ricevute da enti privati», che già nei primi giorni dopo l’alluvione si sono mobilitati per sostenere il Rossini. Tra i soggetti che hanno dato il loro supporto diretto o che si sono fatti promotori di raccolte fondi per il teatro di Lugo, ci sono La7 – Corriere della Sera, il teatro La Fenice di Venezia, ma anche tantissimi altri istituti culturali, aziende del territorio, cittadini che hanno contribuito a mettere insieme le risorse necessarie per i lavori.

La cattiva notizia, però, è che, a differenza di quanto auspicato dal Comune, che aveva più volte indicato il 2025 come l’anno della possibile riapertura, «difficilmente il teatro potrà ospitare spettacoli» per la stagione 2025-26.

Auditorium Via Emaldi

Un’alternativa per la prosa, il nuovo auditorium

A supplire a questa mancanza potrebbe essere la nuova sala a cui si sta lavorando in via Emaldi. Il cantiere è a buon punto e il nuovo auditorium, da circa 300 posti, potrà ospitare proiezioni e spettacoli di ogni tipo, andando a rispondere a una necessità che si è sentita forte soprattutto negli ultimi anni: avere uno spazio alternativo in caso di indisponibilità del teatro.

L’auditorium sorgerà dove sono stati demoliti l’ex circolo Enal e le palestre utilizzate dalle società lughesi di judo. Il nuovo edificio, realizzato grazie a 2,2 milioni di euro finanziati dai fondi del Pnrr, prevede l’auditorium al primo piano e una serie di spazi al piano terra. Quando si parla di interventi il condizionale è sempre d’obbligo, ma la sala al primo piano dovrebbe essere pronta per la fine del 2025, come conferma l’assessore Rossato: «Per ora è solo un’ipotesi, ma si potrebbe utilizzare l’auditorium per alcuni spettacoli di prosa nei primi mesi del nuovo anno», così da offrire ai lughesi un’alternativa. Per i concerti, invece, proprio come è accaduto l’anno scorso, il Comune di Lugo sta pensando a una rassegna in altri spazi, che potrebbero essere chiese, oratori, piccoli teatri non solo in centro ma anche nelle frazioni. Una nuova stagione del Rossini Open, rassegna nata proprio negli anni dei lavori al teatro, quando musica e prosa vennero spostate in altri luoghi.

Quanto al piano terra del nuovo edificio in via Emaldi, probabilmente i tempi saranno più lunghi, ma anche quello sarà uno spazio «per la città, in particolare dedicato ai giovani. Potrebbero essere realizzati aule studio, uffici per il co-working, sale per le associazioni, spazi per laboratori creativi e ricreativi. Per capire le aspettative e i bisogni dei cittadini, lo scorso autunno è iniziato un percorso di co-progettazione seguito direttamente dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con diversi incontri pubblici che hanno visto la partecipazione anche degli studenti delle scuole superiori di Lugo. Insieme potremo definire il nuovo volto di questi spazi». Per il piano terra non c’è ancora una data di fine lavori. «Ma – rassicura l’assessore alla Cultura – l’auditorium sarà indipendente, con un suo accesso dedicato. Dunque, non appena al primo piano i lavori saranno terminati, la nuova sala sarà a disposizione della città».

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