domenica
24 Agosto 2025

Paragone a Ravenna: «Veronica Verlicchi andrà al ballottaggio e diventerà sindaco»

Il noto giornalista e senatore contro il sistema Pd e anche il candidato del centrodestra Donati

Paragone PignaIl noto giornalista e conduttore televisivo Gianluigi Paragone – eletto al Senato con il Movimento 5 Stelle, da cui è stato espulso a inizio 2020 – è tornato a Ravenna per sostenere la candidata a sindaco della Pigna Veronica Verlicchi.

Ci sarà infatti anche una lista del partito fondato da Paragone – Italexit – nella coalizione della Pigna. «Sono certo – ha dichiarato Paragone al Salone dei Mosaici – che tornerò dopo il primo turno del 3 e 4 ottobre per il ballottaggio e per un arrivederci per il rush finale per portare Veronica Verlicchi a nuovo sindaco di Ravenna».

Paragone ha attaccato anche il candidato sindaco del centrodestra Filippo Donati, sostenendo che la sua candidatura farebbe il gioco del Pd, e ha continuato: «Ravenna ha bisogno di rompere il sistema che la priva di linfa positiva e di energie nuove. Questo sistema che da decenni tiene soffocata Ravenna, la sua economia e la sua socialità ha bisogno di qualcuno che tolga questo tappo».

Annullata per lutto familiare la presentazione della coalizione del centrosinistra

Il sindaco uscente è sostenuto da otto liste, tra cui Pd e Movimento 5 Stelle

IMG 2021Il sindaco uscente – nonché candidato del centrosinistra – Michele de Pascale avrebbe dovuto presentare la propria squadra in vista delle Amministrative del 3 e 4 ottobre oggi pomeriggio (martedì 7 settembre) in piazza Kennedy, in centro a Ravenna.

L’appuntamento è stato però annullato a causa di un lutto familiare.

Zan, del ddl Zan, a Ravenna con De Pascale. «Contro l’odio»

Venerdì in darsena, con l’europarlamentare Moretti

Hero Ddlzan Ansa
Alessandro Zan (elaborazione Ansa)

Venerdì 10 settembre (dalle 21) è atteso in darsena a Ravenna Alessandro Zan, deputato del Pd e attivista Lgbt, noto soprattutto per essere il relatore del disegno di legge (il Ddl Zan, appunto) contro l’omofobia e la transfobia approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso novembre.

Zan parteciperà a un incontro con il sindaco uscente (e ricandidato con il centrosinistra) Michele de Pascale e all’europarlamentare Alessandra Moretti.

Il tema della serata – organizzata dal Pd e dai Giovani Democratici – sarà “Sosteniamo il diritto ad avere diritti. Contro l’odio, per l’amore”.

Ammutinamenti a Ravenna: la danza invade il “Sacral” di Edoardo Tresoldi al Mar

Performance di Andrea Galli e gruppo nanou intorno all’opera nella Loggetta Lombardesca, il 7 settembre dalle 18 alle 22

Danza Ammutinamenti MarChiusura in bellezza per la prima parte del festival Ammutinamenti di danza urbana e contemporanea in corso in questi giorni a Ravenna con la performance Trio in programma martedì 7 settembre, dalle ore 18 alle 22, negli spazi della Loggetta Lombardesca, sede del Museo d’Arte della Città.

Intessendo una relazione tra danza, scultura e pubblico, la compagnia ravennate gruppo nanou e il danzatore e autore Nicola Galli costruiscono un dialogo in chiave coreografica con lo spazio museale e con Sacral, l’opera di Edoardo Tresoldi allestita nel chiostro del Mar per la mostra Un’Epopea POP , curata da Giuseppe Antonelli e con la sezione d’arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno.
Sacral è un’installazione monumentale che rilegge idealmente il Castello degli Spiriti Magni, immaginato da  Dante nella Commedia (canto IV, Inferno), luogo emblematico del Limbo abitato dalle anime di coloro che, senza speranza, vivono nel desiderio divino.

Edoardo Tresoldi Sacral Mar
Edoardo Tresoldi, “Sacral”, Mar di Ravenna (foto di Roberto Conte)

Ultima giornata inoltre per vedere i progetti selezionati quest’anno per la sezione dedicata alla videodanza (dalle 16 alle 20 al MAG – Magazzeno Art Gallery in via Mazzini 35): gli estratti di Alessandro Carboni, Nicola Galli e Manfredi Perego dal progetto video di TIR Danza dal titolo T9 e INFICTION, la miniserie dedicata al rapporto tra l’artista e la sua ricerca di C. G. J. Collettivo Giulio e Jari.

La seconda parte del festival Ammutinamenti andrà in scena tra il Teatro Alighieri, le Artificerie Almagià e altri luoghi urbani di Ravenna dal 7 al 10 ottobre.

 

Covid, 39 nuovi casi a Ravenna. In regione meno di 50 persone in terapia intensiva

 

Sono 39 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 del 6 settembre).

Scendono a 2 (uno in meno di ieri) i ricoverati in provincia in terapia intensiva. Nessun nuovo decesso registrato.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 6 SETTEMBRE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 415.057 casi di positività, 513 in più rispetto a ieri, su un totale di 14.012 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,7%, un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 437 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 386.013. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 15.658 (+73 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 15.199 (+56), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tre decessi in provincia di Ferrara, tre donne di 89, 90 e 92 anni.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.386.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 49 (-2 rispetto a ieri), 410 quelli negli altri reparti Covid (+19).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 5 a Parma (-1), 3 a Reggio Emilia (invariato), 8 a Modena (invariato), 11 a Bologna (invariato), 2 a Imola (invariato), 7 a Ferrara (invariato), 2 a Ravenna (-1), nessuno a Forlì (invariato), 1 a Cesena (invariato), 8 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 25.692 a Piacenza (+31 rispetto a ieri, di cui 16 sintomatici), 31.403 a Parma (+58, di cui 32 sintomatici), 50.212 a Reggio Emilia (+45, di cui 36 sintomatici), 70.160 a Modena (+143, di cui 66 sintomatici), 87.155 a Bologna (+95, di cui 46 sintomatici), 13.294 casi a Imola (+11, di cui 8 sintomatici), 25.139 a Ferrara (+20, di cui 9 sintomatici), 32.595 a Ravenna (+39, di cui 25 sintomatici), 18.092 a Forlì (+12, di cui 9 sintomatici), 21.028 a Cesena (+23, di cui 15 sintomatici) e 40.287 a Rimini (+36, di cui 21 sintomatici).

Faenza, vandalizzata la “panchina dei nonni” al parco Bucci

L’assessora: «Gesto inqualificabile. Quella seduta è il simbolo di una generazione»

Panchina NonniNei giorni scorsi la “Panchina dei nonni”, inaugurata a luglio di quest’anno a Faenza nell’area verde del Parco Bucci, nei pressi della locomotiva, è stata presa di mira dai vandali che l’hanno scarabocchiata con disegni e frasi.

L’iniziativa era stata realizzata nell’ambito della Giornata nazionale dei nonni, voluta da Papa Francesco poi raccolta, a Faenza, dall’Anla, l’associazione lavoratori anziani, che ne aveva curato la realizzazione e l’installazione.

Dopo l’episodio vandalico, avvenuto nel fine settimana, per conto dell’amministrazione comunale, interviene l’assessora Martina Laghi, già presente all’inaugurazione. «Sono molto rammaricata -sottolinea – per l’inqualificabile gesto. Quella panchina non è una seduta anonima ma il simbolo di una generazione, quella dei nostri anziani, a cui è dedicata, e parte fondamentale nella nostra comunità. Saputo dell’atto vandalico ho contattato Francesca Goni, fiduciaria dell’Anla, per programmare al più presto la pulizia della panchina».

Vaccini anti Covid in farmacia: via alle prenotazioni

Sono 15 quelle che hanno aderito in provincia di Ravenna

Farmacia San Biagio
La farmacia San Biagio è l’unica a Ravenna città dove ci si potrà vaccinare

Vaccino anti Covid anche in farmacia: al via da domani, martedì 7 settembre, le prenotazioni, da effettuare anch’esse contattando direttamente la farmacia. Sul sito della Regione Er Salute al link https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccinazioni-anti-covid-in-farmacia/farmacie-aderenti l’elenco di quelle disponibili, al momento 176 da Piacenza a Rimini. Quindici in provincia di Ravenna.

Possono vaccinarsi in farmacia solo le persone maggiorenni che autocertifichino di non presentare alcun minimo fattore di rischio quali condizioni di compromissione del sistema immunitario, una storia clinica di convulsioni o reazioni allergiche gravi, la presenza di sintomi da Covid e l’aver sofferto di determinate malattie in passato. La vaccinazione sarà effettuata o direttamente nei locali della farmacia, o in locali esterni di pertinenza adeguatamente allestiti. I vaccini utilizzati saranno Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson.

Il camper con i vaccini arriva nei mercati di Fusignano, Solarolo e Bagnacavallo

Si potrà ricevere la prima dose senza prenotazione, solo con tessera sanitaria e documento d’identità

Foto Con Camper VacciniProsegue l’attività del camper vaccinale di Ausl Romagna nei mercati rionali . Domani (7 settembre) il camper sarà presente al mercato di Fusignano in piazza Armandi, dalle ore 8 alle 13, mentre giovedì 9 settembre  si sposterà al mercato di Solarolo sempre con lo stesso orario e sabato 11 settembre raggiungerà  il mercato di Bagnacavallo.

Dopo l’iniziativa “VacciniAmo la riviera”, attraverso le unità mobili vaccinali di Ausl Romagna, l’attività vaccinale dei mezzi mobili prosegue, cercando di coprire gli eventi di maggiore presenza di pubblico, in programmazione nelle località della Romagna.

I cittadini dai 12 anni in su, che ancora non si sono vaccinati, potranno accedere senza prenotazione e ricevere la prima dose del vaccino. Basterà presentarsi con tessera sanitaria e documento di identità.

Scuola, tre giorni di quarantena in meno per i vaccinati. Ecco tutte le misure

In Regione le indicazioni operative in vista del nuovo anno

Rientro Scuola Classico
Ragazzi fuori dal liceo classico di Ravenna

L’individuazione dei “contatti stretti” in caso di presenza di un positivo. La durata della quarantena, per vaccinati e no. I tempi per l’esecuzione del tampone, e della riammissione in aula o in sezione. Per garantire, in Emilia-Romagna, l’avvio del nuovo anno scolastico e dei servizi educativi per l’infanzia nella massima sicurezza possibile.

È il filo conduttore che lega le indicazioni operative illustrate oggi dai rispettivi assessori in Commissione assembleare congiunta Sanità e Scuola, in cui è stato fatto il punto anche sugli investimenti per la gestione dell’emergenza, con gli oltre 25 milioni e 800mila euro destinati all’Emilia-Romagna con il decreto Sostegni bis.

In un ambito lavorativo, quello del mondo dell’istruzione – università compresa – in cui il 95% del personale ha già ricevuto almeno una dose di vaccino. Mentre sale al 64,9% la percentuale di copertura con prima dose della fascia 12-19 anni, e al 43,3% quella di chi ha completato il ciclo vaccinale. In corso di valutazione da parte della Regione la possibilità di vaccinare con mezzi mobili all’esterno delle scuole, previo accordo con l’Ausl di competenza e gli istituti scolastici; naturalmente, in caso di minorenni, con l’assenso dei genitori.

E sui temi legati alla riapertura dell’anno scolastico, le misure previste e le possibili soluzioni, sempre in mattinata il sottosegretario alla Presidenza della Giunta e gli assessori alla Scuola, alle Politiche per la salute e ai Trasporti hanno incontrato i sindacati regionali e quelli della scuola.

Le misure sanitarie

Massima attenzione, dunque, alle misure di contenimento del contagio e di gestione di casi in ambito scolastico, con la mascherina obbligatoria in classe anche in presenza di un metro di distanza interpersonale. Per quanto riguarda l’attività di contact tracing (tracciamento), nel caso in cui ci sia un positivo il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl competente contatta il responsabile della struttura e referente Covid ed effettua l’indagine epidemiologica, verificando l’attuazione delle misure di prevenzione.

La quarantena, per i contatti stretti, è di 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso se hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, e si conclude con test molecolare o antigenico. Per i non vaccinati, o per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 14 giorni, la durata della quarantena rimane di 10 giorni. Se il contatto stretto rifiuta il tampone, la quarantena è prolungata fino al 14^ giorno dall’ultimo contatto con il caso, e la riammissione alla frequenza avverrà anche in assenza di molecolare o antigenico.

Riammissione a scuola. Il caso confermato di Covid-19 rientra a scuola con l’attestazione del Dipartimento di Sanità Pubblica rilasciato dopo l’esito negativo del tampone molecolare eseguito al 10^ giorno dalla comparsa della positività o dei sintomi, che devono essere assenti da almeno 3 giorni. Se il test dovesse risultare ancora positivo – o in caso di tampone positivo negli asintomatici – va ripetuto dopo 7 giorni (17^ giorno). I casi ancora positivi, in assenza di sintomi da almeno 7 giorni, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni.

Scuola primaria e secondaria di 1°e 2° grado: identificazione dei contatti stretti

Cosa succede nella scuola primaria e secondaria di 1°e 2° grado in caso di presenza di un positivo? Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di competenza individua i contatti stretti, tra alunni e personale scolastico, che hanno vissuto una presenza prolungata e un’interazione significativa con il positivo nelle 48 ore precedenti l’esordio dei sintomi o l’effettuazione del tampone del caso confermato. Per tutti i contatti stretti individuati viene emesso un provvedimento di quarantena.

Gli alunni della classe che risulteranno contatti a basso rischio sospenderanno la frequenza e verranno sottoposti a tampone molecolare/antigenico. Saranno riammessi a scuola con esito negativo del tampone e obbligo dell’uso della mascherina chirurgica al banco per 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso.

I docenti, se hanno rispettato le misure di prevenzione (mascherina e distanziamento), non sono individuati come contatti stretti ma devono comunque effettuare il test molecolare. Il rifiuto all’esecuzione comporta l’emissione del provvedimento di quarantena. Nel caso in cui ci sia un docente positivo, gli alunni delle classi coinvolte sospenderanno la frequenza fino all’esito negativo di test antigenico/molecolare effettuato dal Dipartimento di Sanità Pubblica. Tutto il personale scolastico, anche se vaccinato, deve continuare a rispettare i protocolli, aderire a programmi di screening ed è comunque considerabile contatto stretto in caso di iterazione con positivo confermato.

Servizi 0-3 e Scuole dell’infanzia: identificazione dei contatti stretti

Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di competenza individua come contatti stretti tutti i bambini compagni di sezione e il personale scolastico che ha vissuto una presenza prolungata e in interazione nelle 48 ore precedenti l’esordio dei sintomi nel caso positivo o l’effettuazione del tampone: per tutti loro viene emesso provvedimento di quarantena.

Sulla base degli esiti dello screening, il Dipartimento valuta se estenderlo ad altre classi/sezioni e, se ritenuto necessario, chiudere la scuola. Può inoltre, in ambiti territoriali con elevata circolazione del virus, proporre indagini a campione in ambito scolastico utilizzando test antigenici/molecolari. Per quanto riguarda i controlli, il rispetto della corretta applicazione dei protocolli in quest’ambito sono in capo ai dirigenti scolastici/responsabili delle strutture. Rispetto che potrà essere oggetto di verifica da parte dei Dipartimenti di Sanità Pubblica.

Il personale scolastico

In Emilia-Romagna la platea di chi lavora nell’ambito dell’istruzione (il personale, non solo docente, di scuola e università) è composta da 94.792 persone; al 30 agosto il 95% aveva già ricevuto almeno una dose e l’85,4% completato il ciclo vaccinale.

Il “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19” anno scolastico 2021-2022

Oltre 25milioni e 800mila euro per l’emergenza epidemiologica. Con il decreto 256 del 16/08/2021 sono stati ripartiti a livello nazionale i 350 milioni di euro del “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 per l’anno scolastico 2021/2022”, stanziati dal decreto Sostegni bis. Obiettivo, garantire la ripresa delle lezioni in sicurezza. All’Emilia-Romagna sono andati 25.833.686,66 euro, che serviranno per l’acquisto di dispositivi di protezione, materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, servizi professionali e di formazione, strumenti editoriali e didattici innovativi. Non solo: verranno impiegati per interventi utili a potenziare la didattica, anche quella per studenti con disabilità, disturbi di apprendimento e bisogni educativi speciali, oltre all’adattamento degli spazi interni ed esterni e delle rispettive dotazioni.

La diocesi completa la riforma delle parrocchie: da 89 diventano 51 con 40 parroci

Accorpamenti «per favorire la vita di comunità». Ora una sola ha meno di mille abitanti mentre prima erano 29

FUNERALE MORTE DON UGO SALVATORI PARROCCHIA DI SAN ROCCO RAVENNAÈ stata completata nelle scorse settimane, con la pubblicazione dei decreti di unificazione da parte dell’arcivescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni, la riforma delle parrocchie della diocesi di Ravenna-Cervia (che comprende anche i comuni di Argenta e Portomaggiore). Un progetto al quale si lavorava da alcuni anni. Le parrocchie passano da 89 a 51 con 40 parroci.

Se finora erano 29 le parrocchie che contavano meno di mille abitanti e 15 quelle sotto i 2mila, oggi al di sotto dei mille abitanti resta una parrocchia, sei tra i mille e i 2mila abitanti (4 con prospettive di accorpamenti), 12 tra i 4mila e i 6mila abitanti, 7 tra i 6mila e gli 8mila abitanti e 5 oltre gli 8mila (Cervia, Argenta, San Biagio, San Rocco, Torrione). Quasi tutte le comunità unite già condividevano attività e la cura pastorale dello stesso parroco. Non ci saranno, quindi, molti cambiamenti negli orari delle Messe domenicali per ora.

La motivazione degli accorpamenti sta nella volontà di favorire una vita di comunità molto più significativa a fronte del calo delle nascite e, di conseguenza, della partecipazione al catechismo e alle altre attività pastorali, oltre a sgravare i parroci di una serie di incombenze amministrative e burocratiche. «La diminuzione della natalità, la non numerosa frequenza alla messa domenicale e l’età media del clero in aumento, oltre alla tendenza alla mobilità della popolazione – si legge nella nota della diocesi – sono infatti gli elementi che hanno portato l’arcivescovo e il consiglio presbiterale, dopo un confronto con i parroci, a immaginare la riforma».

I principali cambiamenti. Partendo dal centro storico di Ravenna, le parrocchie di Sant’Agata maggiore e San Francesco sono state unite al Duomo (assieme a San Domenico che è stata inserita nel territorio della parrocchia Cattedrale), San Giovanni Evangelista alla parrocchia di Santa Maria in Porto e San Giovanni Battista alla parrocchia di San Vitale, che acquisisce anche Sant’Eufemia. Diventano quindi tre le parrocchie nel territorio del centro, con meno di diecimila abitanti. Un’attenzione particolare è stata riservata alle basiliche storiche (San Giovanni Evangelista, San Francesco, Sant’Agata, Sant’Eufemia e San Domenico) che saranno amministrate direttamente dalla Diocesi. E questo consentirà, ad esempio, di inserire anche alcune di queste chiese di grande valore artistico e turistico nel circuito gestito dall’Opera di religione con la possibilità di mantenerle aperte durante la settimana, con orari definiti.

Nel forese, le parrocchie di San Michele e San Marco sono state unite a quella di Villanova di Ravenna e quella di Cortina a Godo, ma già condividevamo un solo parroco. Le proprietà della parrocchia di Cortina saranno gestite dalla Diocesi. Ancora, la parrocchia di Ammonite è stata unita a quella di Mezzano. Così come Camerlona si unisce a Piangipane.

Ancora le parrocchie di Milano Marittima e Malva sono accorpate in un’unica comunità; così Fosso Ghiaia con Classe. Gambellara è stata unita a Madonna dell’Albero, Massa Castello a Pievequinta e Castiglione di Cervia a Castiglione di Ravenna. Infine, Casemurate, Mensa Matellica e San Pietro in Guardiano vanno a formare un’unica comunità con San Zaccaria.

Nel ferrarese. Già da tempo le parrocchie di San Vito e Dogato sono state affidate alla cura pastorale della vicina diocesi di Ferrara-Comacchio. Con i decreti firmati dall’arcivescovo Portorotta e Quartiere sono state unite a Ripapersico mentre Sandolo e Portoverrara a Maiero. Si riducono a tre, quindi, le parrocchie sotto la guida pastorale del parroco di Portomaggiore. Sempre nello stesso vicariato la parrocchia di Anita viene accorpata a quella di Longastrino e Bando a Filo che quindi condivideranno il parroco. Novità anche a Boccaleone che viene unita alla vicina Consandolo. E ad Argenta, le due parrocchie, San Giacomo e San Nicolò vengono accorpate condividendo già l’unico parroco, assieme a Campotto. Resta parrocchia a sé stante, invece, San Biagio d’Argenta.

Dal 16 al 19 settembre torna l’Ironman. Gli organizzatori cercano 50 volontari

Domande online entro il 15 settembre per ottenere una pettorina e aiutare gli atleti nella triathlon estremo

RAVENNA 23/09/2017. IRON MAN CERVIA
La prima frazione si è svolta in mare, sulla distanza di 3.8 km

Cervia si prepara per la nuova edizione di dell’Ironman e cerca volontari. Dal 16 al 19 settembre la grande competizione degli sportivi d’acciaio (un triathlon composto da 3,86 km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42,195 km a piedi toccando i comuni di Forlimpopoli e Bertinoro oltre che la città del sale) torna dal 16 al 19 settembre dopo un anno di fermo, a causa dell’emergenza sanitaria.

L’organizzazione dell’evento ha pensato di chiamare a raccolta i cittadini: sarà possibile iscriversi online a questo link e partecipare come volontario alla gestione. Sanno i primi 50 a indossare la pettorina ed aiutare gli atleti nel compiere la gara. Sarà possibile iscriversi entro e non oltre il 15 settembre.

«Siamo ormai a pochi giorni dal ritorno di un grande evento tanto atteso dalla città, che finalmente riproponiamo dopo mesi di incertezze e dopo un’edizione annullata lo scorso anno – ha dichiarato l’assessora allo Sport ed Eventi Michela Brunelli -. Ora siamo pronti a festeggiare il ritorno di questa kermesse, ma perché tutto riesca al meglio, abbiamo bisogno del vostro aiuto, dei nostri cittadini e dei tanti amanti di questa bellissima terra. Un evento come questo si fa insieme, e per questo chiediamo a tutti voi di partecipare e aiutare l’intera città e gli atleti nella riuscita di questa manifestazione».

Tcr sostituisce la gru di banchina più vecchia. La nuova Liebherr operativa da marzo

La società Terminal Container rinnova il parco mezzi. I componenti partiranno a fine ottobre dall’Irlanda: potrà sollevare fino a 70 tonnellate

Foto Banchina 2La società Terminal Container Ravenna (Tcr), partecipata da Sapir e Contship, ha concluso l’acquisto di una nuova gru di banchina che andrà ad aggiungersi a quelle comprate nel 2017 per sostituire la più datata delle quattro attualmente nella disponibilità del terminal alla penisola Trattaroli. Il contratto di fornitura per la Liebherr è stato siglato con la Mac Port.

I componenti della gru partiranno a fine ottobre dal porto irlandese di Fenit ed arriveranno a Ravenna dopo circa tre settimane di navigazione. I tecnici e gli ingegneri di Tcr stanno pianificando le varie fasi dei lavori per avere la completa operatività della gru a marzo 2022.

Foto Banchina 1La nuova gru ha una gemella già presente in terminal: con uno sbraccio di 50 metri sarà in grado di lavorare navi con 18 file di container ed avrà una capacità di sollevamento sotto spreader di 60 tonnellate e a gancio di 70 tonnellate, condizione questa che consentirà la movimentazione di merce heavy lift.

Dalla primavera 2022, quindi, la banchina di Tcr sarà dotata di 4 gru di ultima generazione, con tecnologie avanzate e dotate di dispositivi di recupero di energia, aspetto importante per il terminal che sta puntando sempre di più al rinnovamento degli asset in ottica green e nel rispetto dell’ambiente.

Il presidente Giannantonio Mingozzi ed la direttrice generale Milena Fico sottolineano come questo investimento sia un atto coraggioso degli azionisti che dimostra fiducia e responsabilità sull’avvenire del porto e sul proprio ruolo che proprio in questi mesi registra miglioramenti e ripresa dei volumi movimentati, con un trend anche superiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2019, anno pre-covid.

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