mercoledì
03 Settembre 2025

Botulino, un’ottantina gli uccelli morti: task force al lavoro nella Valle Mandriole

In corso il prosciugamento straordinario deciso da Comune ed Ente Parco. Ricerche anche con un drone

Prosegue l’attività del Comune di Ravenna e dell’Ente Parco Delta del Po per prevenire ed interrompere sul nascere l’episodio di botulismo verificato in queste ore nella Valle della Canna (o Mandriole), con in corso un prosciugamento straordinario della zona umida alle porte di Ravenna.

Nel pomeriggio di ieri (17 agosto), grazie alla collaborazione di una decina di volontari delle associazioni venatorie, gli agenti della sezione Zone Naturali della Polizia Locale hanno potuto recuperare tutti gli animali morti o in difficoltà presenti in quel momento nella zona umida. Si tratta in gran parte di anatre, appartenenti alle specie germano reale, alzavola, canapiglia, marzaiola, codone, oltre ad un esemplare di mignattaio e uno di garzetta. In totale il 17 agosto sono stati raccolti 98 animali, di cui 49 già morti e 49 intossicati; di questi ultimi, nonostante le immediate cure (iniezione di soluzione fisiologica e antibiotico), una decina sono comunque deceduti; i rimanenti 40 sono stati consegnati al Centro di Recupero della Fauna Selvatica di Ca’ Ponticelle.

Nella mattinata di oggi, 18 agosto, a partire dalle 8, la task force allestita dal Comune e dall’Ente Parco – in collaborazione con l’Atc RA2, le Associazioni Venatorie, le Associazioni Ambientaliste della rete Salviamo il Fratino, tra cui le Gev di Legambiente, le Associazioni di Pescatori Sportivi e coordinata dagli agenti della Polizia Locale, sezione Zone Naturali e dal personale della stazione di Casal Borsetti dei Carabinieri Forestali – ha operato (anche con l’ausilio di un drone) per raccogliere gli altri animali nel frattempo intossicati, per monitorare l’andamento dei livelli idrici e il regolare deflusso delle acque, per verificare la situazione dei pesci. Sono stati raccolti 38 animali in tutto, di cui 22 morti e 16 vivi.

«Questi numeri molto più bassi – si legge in una nota congiunta di Comune e Parco – permettono di valutare che molto probabilmente l’intervento così tempestivo e risoluto sia stato efficace per interrompere sul nascere il fenomeno».

Al termine della mattinata sono stati posizionati dissuasori acustici (i cosiddetti “cannoncini” ad aria compressa) per allontanare gli uccelli in attesa che si ripristinino le condizioni ottimali: le anatre si spostano e si alimentano, infatti, molto in orari notturni ed è ora assolutamente fondamentale evitare che sostino e si cibino nelle acque di Valle Mandriole.

Durante la mattinata sono stati anche compiuti alcuni campionamenti delle acque da parte del personale di Arpae per analizzare parametri fisici, chimici e microbiologici: i risultati di queste analisi aiuteranno a compiere le prossime decisioni gestionali.

Parte delle carcasse, infine, in accordo con il Servizio di sanità Animale di Ravenna, è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, non solo per le analisi sulla presenza di botulino, ma anche per fornire dati utili al monitoraggio dell’influenza aviaria.

Nei prossimi giorni si proseguirà con il deflusso delle acque, che dovrebbe concludersi nella giornata di venerdì, lasciando poi il compito di prosciugare completamente le pozze e i fanghi al torrido sole previsto anche per i prossimi giorni.

Inoltre, si continuerà, con il contributo dei tanti volontari accorsi, con la raccolta di eventuali altri animali morti o in difficoltà, per prevenire l’aumento del tasso di contaminazione del sito e con l’attività di presidio per evitare la sosta di nuovi stormi in migrazione.

Infine, probabilmente a partire già dalla giornata di domani, 19 agosto, si inizierà anche il recupero del pesce, grazie alla diminuzione ulteriore del livello dell’acqua e alla concentrazione degli animali nelle pozze residue adiacenti i manufatti idraulici.

Covid: in provincia di Ravenna 38 contagi in un giorno, ma nessun nuovo ricovero

 

Sono 38 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in 24 ore in provincia di Ravenna su oltre 1.300 tamponi eseguiti. Per nessuno dei nuovi contagiati si è reso necessario il ricovero.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 18 AGOSTO

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 404.521 casi di positività, 445 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.502 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 478 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 377.819. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 13.390 (-36 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 12.974 (-47), il 96,9% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tre decessi: una donna residente in provincia di Parma di 89 anni, un uomo della provincia di Reggio Emilia di 61 anni e un uomo residente in provincia di Forlì-Cesena di 79 anni. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.312.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 47 (+3 rispetto a ieri), 369 quelli negli altri reparti Covid (+8). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (invariato), 3 a Reggio Emilia (+1), 10 a Modena (+1), 11 a Bologna (-1), 2 a Imola (invariato), 8 a Ferrara (invariato), 2 a Cesena (+1), 1 a Ravenna (invariato), 5 a Rimini (+1). Nessun ricovero a Forlì.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 24.978 a Piacenza (+38 rispetto a ieri, di cui 20 sintomatici), 30.248 a Parma (+41, di cui 13 sintomatici), 49.127 a Reggio Emilia (+49, di cui 39 sintomatici), 68.250 a Modena (+42, di cui 20 sintomatici), 85.393 a Bologna (+37, di cui 22 sintomatici), 13.054 casi a Imola (+18, di cui 12 sintomatici), 24.522 a Ferrara (+33, di cui 22 sintomatici), 31.750 a Ravenna (+38, di cui 26 sintomatici), 17.681 a Forlì (+36, di cui 26 sintomatici), 20.519 a Cesena (+28, di cui 23 sintomatici) e 38.999 a Rimini (+85, di cui 53 sintomatici

L’assessore: «Non rischiamo zona gialla. In Rianimazione quasi tutti non vaccinati»

Secondo Donini a metà settembre in Emilia-Romagna l’80 percento dei cittadini avrà ricevuto la prima dose

Vaccino Covid«A oggi non abbiamo il rischio di passare di fascia, siamo al 5% di posti letto in terapia intensiva (secondo Agenas sarebbe il 6 percento, ndr) e di reparti Covid, quindi alla metà e a un terzo rispetto al livello di guardia e stiamo assistendo a quello che dovrebbe essere il flusso di ospedalizzazione dei tanti casi che abbiamo avuto nei giorni passati. Monitoriamo la situazione giorno per giorno».

Lo ha detto l’assessore alla salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, ricordando che «la stragrande maggioranza di ricoverati in reparti Covid si riferisce alla popolazione non vaccinata» così come «la quasi totalità dei ricoverati in terapia intensiva».

L’obiettivo è vaccinare il più possibile: «Anche vaccinando prima quelli che si sono prenotati nelle settimane prossime e anticipando le seconde dosi laddove possibili». I prenotati, a oggi, sono 200mila.

Attualmente, spiega Donini, i vaccinati prima dose sono il 77,4%, mentre i vaccinati con ciclo completo sono il 66%: «Con le prenotazioni che abbiamo da qui a metà settembre dovremmo arrivare all’80% con una dose». (ANSA.it)

Quasi mezzo milione di euro dallo Stato: in arrivo altre due rotonde nel Ravennate

A Savarna (fine lavori entro il 2022) e nel 2023 a San Zaccaria. Progettazione della Provincia

Rotonda San ZaccariaPermetterà di innalzare il livello di sicurezza in strade ad alti volumi di traffico la realizzazione di due nuove rotatorie, di cui attualmente è in corso la progettazione da parte della Provincia di Ravenna, una a Savarna lungo la strada provinciale 24 e l’altra a San Zaccaria lungo la strada provinciale 118.

La prima rotonda, quella di Savarna, sarà di circa 40 metri di diametro e verrà realizzata in corrispondenza dell’intersezione tra la strada provinciale 24 via Basilica, la strada provinciale 105 via Molinazza e la strada comunale via Fenaria Vecchia.

La seconda, quella di San Zaccaria, avrà un diametro di circa 46 metri e sarà realizzata alle porte dell’abitato, in corrispondenza dell’incrocio tra la strada provinciale 3 Gambellara, la strada provinciale 118 Dismano e la strada comunale via Vecchia Garretta.

Entrambi gli interventi rientrano nell’ambito di un più ampio programma di messa in sicurezza degli incroci con incidentalità più alta, che la Provincia di Ravenna porrà in essere, grazie alle risorse del decreto ministeriale 123 del 2020, nell’arco del triennio 2022-2024, per un importo complessivo di 3 milioni e 600mila euro.

Nel caso specifico di queste due rotatorie, verranno attinte risorse statali per 400mila euro.

La previsione è quella di completare i progetti entro l’anno. Per quanto riguarda la rotonda di Savarna, la fine dei lavori è prevista entro il 2022, mentre per quanto riguarda la rotonda di San Zaccaria l’intervento è calendarizzato per il 2023.

 

 

 

Al via anche la stagione dell’OraSì: il campionato di A2 parte il 3 ottobre

Sono partiti gli allenamenti, in vista dei primi impegni ufficiali di settembre

Basket Ravenna AllenamentiDopo il ritrovo (e i tamponi) di ieri, è iniziata ufficialmente oggi (mercoledì 18 agosto) con i primi allenamenti (al campo di atletica) la nuova stagione dell’OraSì Ravenna, la squadra di basket cittadina ancora impegnata nel campionato di serie A2 (girone rosso).

Sabato 28 agosto al Pala Costa è in programma uno scrimmage contro Faenza, mentre nel fine settimana successivo l’OraSì sarà impegnata in un doppio appuntamento, prima a Sansepolcro contro Chiusi (venerdì 3 settembre) poi a Castel San Pietro Terme contro Ucc Piacenza (sabato 4).

Calendario Girone Rosso A2 BasketPoi sarà tempo di Supercoppa, con le gare di domenica 12 settembre al Pala Costa contro Forlì, di mercoledì 15 a Ferrara e del 19 ancora in casa contro Cento.

Il campionato dei giallorossi vivrà invece il suo primo atto domenica 3 ottobre, alla Milwaukee Dinelli Arena contro Cento.

“Tieni in forma il tuo cuore”: cliniche mobili in piazza per check-up cardiologici

L’iniziativa della Regione. A Ravenna appuntamento il 12 settembre

Check Up CuoreDa inizio settembre e fino alla prima metà di ottobre in tutta l’Emilia-Romagna si celebra il primo “mese del cuore” con l’iniziativa “Tieni in forma il tuo cuore”, sei fine settimana di appuntamenti per mettere a sistema e valorizzare le azioni che gli operatori sanitari delle Asl, i medici di medicina generale e le associazioni di volontariato promuovono da tempo sui territori per informare i cittadini dei rischi delle malattie cardiovascolari e dei comportamenti necessari per prevenire e ridurre i danni.

Le malattie cardiovascolari sono infatti ancora la prima causa di morte in Italia, nonostante i rilevanti progressi medici degli ultimi anni: l’Emilia-Romagna è stata una delle prime regioni in Italia a dotarsi, a inizio anni 2000, di una rete per l’assistenza all’infarto, consentendo una drastica riduzione della mortalità cardiaca, e l’obiettivo è ora avviare un progetto regionale di prevenzione cardiovascolare rivolto ai cittadini che possa diventare un appuntamento annuale in linea anche con il World Heart Day, che cade il 29 settembre.

Le iniziative di “Tieni in forma il tuo cuore”

Al centro del programma, le giornate di screening e consulenze gratuiti per la valutazione del rischio effettuati da cardiologi e infermieri in vere e proprie cliniche mobili che dal 4 settembre al 10 ottobre toccheranno per un totale di 12 appuntamenti le piazze più importanti di tutti i comuni capoluogo della regione con l’aggiunta, inoltre, di Cesena e Imola.

Nel truck e nei due gazebo messi a disposizione dalla Regione, in ogni tappa una equipe di professionisti della sanità si dedicherà dalle 10 alle 18 a tre diversi tipi di check-up: la determinazione dell’assetto lipidico e glucidico, con un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica.

A disposizione dei cittadini anche una valutazione, attraverso l’algoritmo computerizzato della carta del rischio, del proprio livello di rischio cardiovascolare, con anche counseling finale da parte del cardiologo: i soggetti più a rischio verranno invitati a contattare il proprio medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, verrà garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio.

Insieme alle visite, e con il supporto delle realtà del terzo settore delle città coinvolte, medici e infermieri si dedicheranno a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone pratiche per quanto riguarda attività fisica, alimentazione sana e stop al fumo, mentre istruttori di rianimazione cardiopolmonare certificati dall’American Heart Association daranno lezioni sull’uso del defibrillatore.

Alle iniziative per il pubblico si affiancherà, in prossimità della giornata in piazza, anche un momento per addetti ai lavori: un convegno personalizzato dal titolo “Prevenzione cardiovascolare: una sfida per molti attori”, per cui le Asl si occuperanno sia della logistica che di individuare relatori e moderatori.

Il calendario degli eventi

Le iniziative nelle piazze partiranno sabato 4 settembre da Ferrara, mentre domenica 5 i professionisti sanitari saranno a disposizione dei cittadini di Cesena. Sabato 11 e domenica 12 settembre sarà la volta rispettivamente di Reggio Emilia e Ravenna, il fine settimana successivo, sabato 18 e domenica 19, doppio appuntamento a Bologna. La clinica mobile il 25 settembre sarà a Modena, il giorno successivo, domenica 26, a Rimini. Il primo fine settimana di ottobre, 2 e 3, tocca a Parma e Piacenza, ultimi appuntamenti infine sabato 9 ottobre a Forlì e domenica 10 a Imola.

Colori Regioni, in Emilia-Romagna le Terapie Intensive sono al 6 percento

Si torna “gialli” superando le soglie del 10 percento e del 15 nell’area non critica

Reparto CovidIn base alle nuove regole introdotte dal Governo, i cambi di colore delle Regioni (al momento tutte bianche) dipendono soprattutto dal tasso di occupazione dei posti letto dei pazienti Covid negli ospedali. Per decretare il passaggio in area gialla, infatti, oltre all’incidenza oltre 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti bisogna oltrepassare altri due parametri: il 10% dei posti occupati in rianimazione e il 15% negli altri reparti.

Sorvegliata speciale è la Sicilia, seguita dalla Sardegna. E più a distanza dalla Calabria. Non a caso tutte regioni più indietro nelle vaccinazioni degli over 60 (la fascia di età maggiormente a rischio di ospedalizzazione).

L’Emilia-Romagna al momento può dirsi “tranquilla”, anche se anche qui i ricoveri sono in crescita: secondo il monitoraggio Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), infatti, sulla base dei dati del 17 agosto, i ricoveri di pazienti Covid in terapia intensiva rappresentano il 6 percento del totale. Stessa percentuale anche nell’area “non critica”, dove appunto la soglia critica è al 15 percento.

Tre serate di concerti in “grotta”, nell’ex cava Marana di Brisighella

Con “Recondite armonie” parte la nuova rassegna della Regione che porta la musica in contesti particolari

cava marana brisighellaTango, jazz, world music in dialogo con l’ambiente circostante. La musica che si diffonde all’interno di una fresca grotta, un luogo suggestivo e ancora più prezioso in questi tempi di forte calura: è in arrivo “Recondite armonie”, che da venerdì 20 a domenica 22 agosto ospiterà tre concerti nell’ex cava Marana di Brisighella (Ravenna – a 2 km circa da Brisighella direzione Riolo Terme, presso il parcheggio della grotta Tenaccia, Strada provinciale Monticino – Limisano).

L’iniziativa fa parte di “Fuori – Il festival diffuso dell’Emilia-Romagna’, e illustra nel migliore dei modi il significato dell’inedita rassegna, promossa dalla Regione Emilia-Romagna, che fino a ottobre interesserà vari luoghi del territorio regionale invitando ad ascoltare musica in contesti particolari, come appunto le grotte. Il progetto pilota riunisce in un unico palinsesto tanti eventi culturali e produzioni originali accomunate dalla caratteristica di essere programmate fuori dai perimetri urbani e in contesti di assoluto pregio paesaggistico e naturalistico della regione, coinvolgendo oltre 200 località per circa 700 eventi e circa 1.700 artisti.

Le tipologie di eventi previste sono i Landscape Concerts, un emozionante connubio fra arte e paesaggio naturale; gli History Concerts, una significativa immersione nella storia della regione; i Trekking Concerts, dove gruppi di camminatori accompagnati in totale sicurezza da guide esperte, incontreranno intimi concerti lungo antichi sentieri, boschi, pievi, cascate e crinali; i Trekking urbani, finalizzati alla scoperta o alla riscoperta di luoghi d’arte (chiese, edifici storici, cimiteri monumentali, musei etc..) attraverso la musica.

Recondite Armonie è realizzata dalla Scuola di Musica “G. Sarti” in collaborazione con Angelo Pescarini Scuola Arti e Mestieri, Parco Regionale della vena del Gesso, Comune di Brisighella, Ente Parchi e Biodiversità Romagna.

Il programma
Venerdì 20 agosto ore 21 “Attorno ad Astor Piazzolla” – Omaggio al tango nuevo Tanguediaduo: Barbara Tartari, Flauti – Claudio Farinone, chitarre – Musiche: Astor Piazzolla

Sabato 21 agosto ore 21 “Jazz Extraction” Massimiliano Rocchetta trio: Massimiliano Rocchetta, pianoforte – Tiziano Negrello, contrabbasso – Gianluca Berardi, batteria – Musiche: Rodgers & Hart, Hancock, Jobim

Domenica 22 agosto ore 18 “Ballate di Ferro”– Don Antonio Don Antonio (Antonio Gramentieri), Roberto Villa, Arianna Pasini, Piero Perelli, Luca Giovacchini, Nicola Peruch. Special Guest: Giacomo Toni – Musiche: Antonio Gramentieri

Afghanistan, gli Avvocati di Strada: «Mobilitiamoci per accogliere i profughi»

L’appello dello sportello ravennate dell’organizzazione di volontariato dopo il ritorno al potere dei talebani

Caos Aeroporto 1200 690x362Lo sportello di Ravenna di Avvocato di Strada, organizzazione di volontariato impegnata, grazie al coinvolgimento di avvocati veri e propri, per tutelare i diritti delle persone senza fissa dimora, lancia un appello per accogliere i profughi afghani.

«Se l’Occidente vuole tentare di riscattare gli errori commessi in passato – si legge in una nota sull’emergenza umanitaria esplosa in Afghanistan con il ritorno al potere dei talebani -, l’unica strada oggi percorribile è quella di fornire immediatamente tutto l’aiuto possibile al popolo afghano, accogliendo ed abbracciando senza indugio tutte le persone che hanno il diritto di fuggire dal terrore; a questo diritto fondamentale – che, purtroppo, i talebani non intendono minimamente garantire – la risposta dell’Occidente non può che concretizzarsi nell’adempimento del dovere (non solo morale) di attivarsi immediatamente, mettendo a disposizione di un popolo disperato tutti gli strumenti necessari per superare il dramma in atto».

«Da volontarie e volontari del diritto – continua la nota di Avvocato di Strada Ravenna – operiamo sempre in sostegno dei diritti delle persone senza fissa dimora ed auspichiamo che tutte le istituzioni di Ravenna si uniscano agli appelli lanciati da più parti, manifestando apertamente la concreta disponibilità ad accogliere i profughi con la finalità di salvare vite umane; siamo certe e certi che tutto l’apparato dei servizi sociali del territorio e tutto il mondo dell’associazionismo e del volontariato locale si mobiliteranno per supportare ogni iniziativa necessaria ad aiutare chi, in questo delicatissimo momento, vuole soltanto scappare da un destino tragico ed inesorabile».

Il cavallo di Mimmo Paladino entra a far parte delle collezioni del Mar

Grazie al bando del ministero della Cultura, con il museo ravennate in settima posizione

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Il Cavallo di Paladino in via di Roma

L’iconica opera di Mimmo Paladino, il cavallo che si erge davanti la facciata del Museo d’Arte della città di Ravenna, entra a far parte delle collezioni del museo a seguito della selezione dell’avviso pubblico Pac – Piano per l’Arte Contemporanea 2020 promosso dal Ministero della Cultura.

Il bando, pubblicato nel mese di ottobre 2020, prevedeva una selezione per il finanziamento di proposte di acquisizione, produzione e valorizzazione di opere d’arte contemporanea italiana e internazionale, finalizzata all’incremento delle collezioni pubbliche italiane.
Sono stati 66 i progetti che hanno partecipato alla linea di intervento per l’acquisizione di opere d’arte e, fra questi, solo 12 quelli finanziati.
Il Mar, che ha candidato l’acquisizione del Cavallo di Paladino, si è posizionato al settimo posto in graduatoria con la copertura totale del contributo richiesto.

La scultura, realizzata in terracotta dipinta con smalti e alta 5 metri, è stata posizionata nel giardino antistante l’ingresso del museo nel 2005, in occasione della mostra monografica Mimmo Paladino in scena.

Il cavallo, elemento ricorrente nella carriera dell’artista, è diventato per cittadini e turisti un simbolo identitario non solo del museo ma di tutta la città ed è per questo motivo che si è ritenuta fondamentale la sua candidatura alla selezione ministeriale. Il Mar ha già nel proprio patrimonio un nucleo di opere significative dell’artista: il gruppo scultoreo Assediato (1991-1992) esposto nella sezione contemporanea del museo, il cartone preparatorio dell’Albero della vita del 1984 che l’artista ha realizzato per il Parco della Pace di Ravenna e il mosaico Vanità del 1988. A questo nucleo di opere ora si aggiunge, anche quest’ultima importante acquisizione.

L’Austria assegna l’Alta Onorificenza al maestro Riccardo Muti

Il direttore d’orchestra ravennate ha ricevuto il più alto riconoscimento per chi non ricopre incarichi istituzionali

Riccardo MutiRiccardo Muti ha ricevuto la più alta onorificenza che lo Stato Austriaco conferisce a chi non ricopre incarichi istituzionali, consegnata dal Capo del Governo Regionale di Salisburgo, Wilfried Haslauer, a nome del Presidente della Repubblica Austriaca, Alexander Van der Bellen.

In occasione della cerimonia di consegna dell’Alta Onorificenza in Oro all’Onore per meriti per la Repubblica Austriaca, il Governatore Haslauer ha dichiarato: «In anni di collaborazione, Riccardo Muti ha fatto la storia del Festival (di Salisburgo, tra i più importanti festival musicali di musica classica e opera al mondo, ndr) ed è entrato nei cuori di tutti in città e anche fuori. Dal 1971 è salito sul podio del Festival non meno di 270 volte: solamente il suo mentore Herbert von Karajan vi ha diretto più concerti e opere. Dopo cinquant’anni di direzione a Salisburgo, oggi parliamo con orgoglio e gratitudine di una sincera e reciproca amicizia tra il Maestro e la città di Mozart. Mi rende ancor più felice che questo affetto sia ora riconosciuto anche dalla Repubblica con un così alto riconoscimento».

Fu infatti Herbert von Karajan nell’estate del 1971 a portare per la prima volta a Salisburgo il suo «suggerimento tra i giovani direttori d’orchestra» per il Don Pasquale di Donizetti. Da allora ogni anno Riccardo Muti ha entusiasmato il pubblico, ad esempio nel 1982 con il Così fan tutte di Mozart, nel 2017 con l’Aida e anche quest’anno con la Missa Solemnis di Beethoven. (Ansa.it)

Nuovi uccelli morti intossicati, Comune e Parco prosciugano la Valle della Canna

Dopo la strage di anatidi del 2019, le istituzioni corrono ai ripari contro il botulino. L’acqua tornerà dal 15 settembre

Dopo la strage di uccelli di due anni fa, con migliaia di esemplari recuperati morti a causa di un’intossicazione da botulino, il Comune di Ravenna e l’ente Parco del Delta del Po hanno deciso il repentino prosciugamento della Valle Mandriole (o della Canna).

Nonostante lo sforzo compiuto per il mantenimento continuo di livelli compresi tra 30 e 10 centimetri (con tre immissioni da giugno al 6 agosto per un totale di 1.374.800 metri cubi di acqua proveniente dal Cer nel fiume Reno, attualmente unica possibile fonte di alimentazione idrica della zona umida), la temperatura dell’acqua si è comunque alzata considerevolmente – sottolineano le istituzioni – favorendo lo sviluppo delle colonie batteriche.

Oggi, martedì 17 agosto, alle 8 sono stati scoperti alcuni anatidi morti (un germano reale, una marzaiola) o in difficoltà (tre alzavole, due germani reali, due mestoloni, una canapiglia) non lontani dalla torretta di avvistamento posta nell’angolo sud-est della valle.

Comune e Parco hanno quindi immediatamente proceduto al recupero tanto delle carcasse (trasportate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, sede di Lugo), quanto degli esemplari con evidenti sintomi da botulismo (immediatamente trattati direttamente dal personale veterinario del Comune con soluzione fisiologica e antibiotico).

Da qui la decisione di prosciugare l’area, in virtù anche del fatto «che vi è la consapevolezza del maggior rischio di un’esplosione del fenomeno di intossicazione da botulino a causa dell’evento accaduto nell’ottobre 2019 – si legge in una nota inviata alla stampa -; che il fenomeno di intossicazione da botulino si è manifestato in questo 2021 con ampio anticipo rispetto a quanto accaduto nello stesso 2019 o in anni precedenti; che le condizioni attuali dell’acqua di Valle Mandriole sono profondamente deteriorate; che le temperature atmosferiche rimangono particolarmente elevate e non sono previste variazioni meteorologiche significative nei prossimi giorni, tali da far sperare in un possibile recupero della situazione distrofica dell’acqua».

Nel pomeriggio si è quindi provveduto ad aprire la paratoia di scarico di Valle Mandriole nello scolo Rivalone e, assieme ai volontari delle Associazioni Venatorie e dell’Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna, al recupero degli uccelli morti o in difficoltà e si procederà con le stesse modalità di intervento fino al completo disseccamento.

Questo permetterà di evitare che altri uccelli acquatici, durante la migrazione di ritorno verso i quartieri di svernamento, vengano attirati dalle acque contaminate dal botulino presenti in Valle Mandriole, finendo per intossicarsi; del resto – sottolineano dal Comune – il circostante comprensorio di zone umide garantisce ampie possibilità di sosta ed alimentazione in condizioni sicure, nella vicina Punte Alberete, nella Bassa del Pirottolo, nella Pialassa della Baiona (in particolare nelle porzioni con acque dolci a ridosso della Pineta di San Vitale).

Le istituzioni prevedono poi di ricaricare la valle a partire dal 15 settembre, una volta completati i processi ossidativi che dovrebbero aiutare a prevenire, in futuro, il ripetersi di situazioni analoghe.

Successivamente, dall’autunno 2021 sarà disponibile il nuovo manufatto di presa dell’acqua dal fiume Lamone, attraverso il doppio sifone in corso di completamento da parte di Romagna Acque. Questo, insieme all’ottenimento del diritto di derivazione delle acque del fiume da parte del Comune e dell’Ente Parco (in corso di rilascio da parte di ARPAE-SAC), dovrebbe permettere di ottimizzare finalmente la gestione idrica della zona umida, equiparandola a quanto avviene in natura nelle paludi perifluviali, con elevati carichi idrici tra fine inverno e inizio estate, in modo da scongiurare definitivamente il pericolo del botulino.

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