sabato
16 Agosto 2025

È morta Arianna Marchi, presidente della cooperativa Zerocento. Aveva 51 anni

Il cordoglio di sindaco, azienda e del presidente della Legacoop Romagna

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Arianna Marchi

È morta Arianna Marchi, figura di primo piano del mondo cooperativo, da otto anni alla guida, come presidente, della cooperativa sociale Zerocento. Aveva 51 anni.

«La notizia è arrivata improvvisamente e mi ha lasciato sgomento – commenta il sindaco di Faenza Massimo Isola -. Arianna era una persona cara a tutta la città e la sua era una voce importante nel dibattito sociale e politico. Abbiamo conosciuto e imparato ad amare Arianna nei suoi anni di lungo impegno pubblico e cooperativo. Un impegno però troppo breve. Arianna infatti se n’è andata velocemente, lasciando tutti con un enorme vuoto».

«Arianna Marchi è stata una delle costruttrici del welfare del territorio di tutta la provincia – continua Isola -, al quale ha sempre fornito un importante contributo per il suo sviluppo attraverso la difesa delle fasce sociali più deboli, lottando contro le diseguaglianze e puntando ad alzare, al contempo, il livello di qualità dei servizi educativi e di welfare. È grande il dolore in questo terribile momento di fronte alla sua troppo prematura scomparsa. L’unica consolazione è che il suo apporto nel dibattito pubblico, come donna e come esperta su tanti temi a lei cari, saranno una preziosa eredità. Il mio pensiero e quello dell’intera amministrazione comunale sono rivolti ai due figli, Edoardo e Giacomo, ai familiari e a tutti quelli che le volevano bene, come i tanti amici e soci della cooperativa Zerocento, parte importante della vita, non solo professionale, di Arianna. A tutti loro va il mio più forte abbraccio».

«È una perdita enorme che ci lascia costernati e colpisce tutto il movimento cooperativo – si legge invece in una nota firmata congiuntamente da Mario Mazzotti, presidente di Legacoop Romagna, e da Stefano Damiani, vicepresidente di Zerocento -. Quella di Arianna è stata una vita dedicata alla cura e alla tutela degli altri, in particolare delle persone più fragili. “Sempre da cooperatrice”, come la definiva lei. Il suo sorriso contagioso, la sua determinazione, con cui sapeva stemperare anche le situazioni e le trattative più critiche, erano il manifesto del suo coraggio. Quello stesso coraggio con cui ha affrontato la breve e inesorabile malattia che ce l’ha strappata a soli 51 anni».

«Ci mancheranno – anzi, ci mancano già – la sua competenza, la sua umanità, il suo altissimo impegno ideale e politico, sempre lontano dai compromessi, sempre vicino ai bisogni dei più deboli. Protagonista vera di decine di progetti di innovazione, Arianna rivendicava sempre con orgoglio la propria appartenenza alla cooperazione sociale. Anche nei momenti più difficili, mettendosi in prima fila e in prima persona a difendere quel patrimonio di valori che lei sentiva suo. In questo momento di profondo dolore ci stringiamo ai figli, alla famiglia, a tutta la base sociale della Cooperativa e ai tantissimi che la conoscevano e stimavano».

Arianna Marchi era nata il 26 novembre del 1969. Era entrata in Zerocento nel 1988 per lavorare negli asili nidi. Al convenzionamento per la gestione totale del primo servizio di asilo nido tra Cooperativa e Comune di Faenza, aveva ricevuto l’incarico di coordinatore del servizio. Qualche anno dopo venne chiamata a collaborare con l’allora ufficio  centrale della Cooperativa occupandosi di mobilità del personale e organizzazione dei servizi, in particolare per quanto riguarda i Centri Estivi.
Successivamente ricoprì all’interno della cooperativa vari ruoli, tra cui anche quello di Responsabile della Qualità. A partire dal 2001 cominciò a seguire le iniziative di sviluppo e le nuove progettualità, in particolare dedicandosi alla nascita di una cooperativa sociale finalizzata all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la Cooperativa Sociale PrimaBi. L’avventura nella cooperazione di inserimento lavorativo, nel 2011 si integrò con un’altra attività, quando venne “richiamata” in Zerocento come Responsabile dell’Area Infanzia. Fu eletta nel Consiglio di Amministrazione nel maggio del 2012 e nominata VicePresidente, per poi, nel 2014 assumere il ruolo di Presidente, raccogliendo il testimone di Valeria Callegari.
Fra i tanti progetti, negli anni più recenti Arianna aveva condotto l’aggregazione tra Zerocento e le cooperative sociali di inserimento lavorativo PrimaBi e il Pino e la conseguente trasformazione di Zerocento in cooperativa sociale A+B. 
Di recente era entrata a far parte del consiglio di amministrazione del Consorzio Sociale Romagnolo.  Sin dalla fondazione faceva parte degli organismi dirigenti di Legacoop Romagna, dove è stata animatrice dell’elaborazione legata alla cooperazione sociale.

«Nonostante la malattia – termina la nota di Mazzotti e Damiani – si è spesa fino all’ultimo nella gestione della cooperativa e nella tutela della sua base sociale in questo difficile contesto economico. Grazie al lavoro di Arianna e delle centinaia di soci che la animano, la Zerocento rappresenta una vera e propria eccellenza imprenditoriale, un’azienda ben gestita e protagonista di quel particolare sistema di Welfare comunitario, frutto della coesione sociale dei nostri territori».

Covid, 46 casi in un giorno e altri tre anziani morti in provincia di Ravenna

 

In provincia di Ravenna (dati aggiornati alle ore 12 di oggi, 27 aprile) si sono registrati 46 casi di positività al coronavirus su 1.245 tamponi: si tratta di 20 maschi e 26 femmine; 20 asintomatici e 26 con sintomi; 42 in isolamento domiciliare e 4 ricoverati.

La Regione ha comunicato altre tre decessi per la provincia: due pazienti di sesso maschile di 74 e 78 anni e una paziente di sesso femminile di 85 anni.

Sono state comunicate 151 guarigioni.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 27 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 366.432 casi di positività, 723 in più rispetto a ieri, su un totale di 30.756 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 2,3%.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.418 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 305.809.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 47.803 (-714 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.724 (-664), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 19 nuovi decessi: 2 in provincia di Piacenza (entrambe donne, di 52 e 71 anni); 1 nel parmense (una donna di 93 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 88 anni e un uomo di 77 anni); 1 nella provincia di Modena (una donna di 82 anni); 7 nella provincia di Bologna (5 donne: di 75, 89 – deceduta a Imola – 90, 95, 99 anni, e 2 uomini, rispettivamente di 86 e 88 anni); 3 in provincia di Ravenna (una donna di 85 anni e due uomini, di 74 e 78 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (due uomini, di 81 e 94 anni); 1 nel riminese (una donna di 92 anni). Nessun decesso nella provincia di Ferrara.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.820.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 246 (-22 rispetto a ieri), 1.833 quelli negli altri reparti Covid (-28).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:10 a Piacenza (-1), 25 a Parma (-5), 32 a Reggio Emilia (numero invariato rispetto a ieri), 34 a Modena (-5), 64 a Bologna (-10), 11 a Imola (invariato), 27 a Ferrara (-1), 11 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (-1), 6 a Cesena (invariato) e 20 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.821 a Piacenza (+54 rispetto a ieri, di cui 34 sintomatici), 25.927 a Parma (+42, di cui 25 sintomatici), 44.313 a Reggio Emilia (+100, di cui 51 sintomatici), 62.514 a Modena (+118, di cui 78 sintomatici), 78.363 a Bologna (+193, di cui 124 sintomatici), 12.238 casi a Imola (+15, di cui 11 sintomatici), 22.446 a Ferrara (+21, di cui 8 sintomatici), 28.993 a Ravenna (+46, di cui 26 sintomatici), 15.809 a Forlì (+41, di cui 35 sintomatici), 18.430 a Cesena (+44, di cui 37 sintomatici) e 34.578 a Rimini (+49, di cui 17 sintomatici).

Riaprono il parco naturale e il centro visite delle saline di Cervia

Si riattiva il circuito di Atlantide. Porte aperte anche alla rocca di Riolo Terme

Parco Naturale CerviaAl via le riaperture di musei e parchi del circuito AmaParco di Atlantide, che questa settimana aprono le loro porte per accogliere nuovamente visitatori e turisti.

Parte quindi la stagione ma con cautela e in completa sicurezza, rispettando i protocolli e le misure ormai conosciute: obbligo di mascherina, distanziamento interpersonale, numeri contingentati per le escursioni e gli ingressi, sanificazione di tutti i locali e i mezzi utilizzati tra un turno e l’altro. Escursioni e biglietti saranno acquistabili in anticipo sul sito shop.atlantide.net per controllare il numero di partecipanti e permettere al cliente la prenotazione del posto.

Giovedì 28 aprile apre i battenti la Rocca di Riolo Terme. Sabato 1 maggio è il primo giorno di apertura per il Parco Naturale e il Centro Visite Salina di Cervia. Continuano inoltre questo weekend le escursioni in partenza dal Centro Visite Cubo Magico Bevanella e dal Museo NatuRa di Sant’Alberto.

Gli unici a rimanere chiusi per ora Casa delle Farfalle e CerviAvventura.

Sul sito www.amaparco.it è possibile visionare per ogni parco tematico le giornate di apertura e il calendario di eventi, visite ed escursioni guidate programmato per le prossime settimane.

A fuoco un veicolo elettrico delle Poste mentre è sotto carica, spento dai pompieri

Fiamme nel parcheggio della sede di via Meucci

Un veicolo elettrico usato dalle Poste a Ravenna per la distribuzione della corrispondenza ha preso fuoco mentre era sotto carica. È successo stamani, 27 aprile, nella sede di via Meucci. Sono intervenuti i pompieri verso le 8.30 e hanno spento l’incendio che ha danneggiato parzialmente altri mezzi in sosta nelle vicinanze. Le cause che hanno scatenato le fiamme sono in corso di accertamento.

A Ravenna tornano i Lego: in mostra monumenti d’Italia realizzati con i mattoncini

A Palazzo Rasponi la personale di Luca Petraglia, con anche una tomba di Dante realizzata con 15mila pezzi

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San Vitale in Lego

Dal 30 aprile all’11 maggio a Palazzo Rasponi, in centro a Ravenna, tornano i Lego.

L’appuntamento è con l’esposizione personale dell’artista milanese Luca Petraglia, “L’Italia dell’Architettura con i Mattoncini”. Sarà l’occasione per ammirare alcuni dei luoghi più conosciuti e amati di Ravenna e del resto della Penisola, realizzati con i celebri mattoncini Lego.

Dalla Basilica di San Vitale al Ponte dei Sospiri di Venezia, fino al Campanile di Giotto di Firenze.

Luca Petraglia, classe 1991, è uno dei maggiori esperti nella riproduzione di monumenti con i Lego; protagonista di una serie di esposizioni internazionali di successo.

Già noto al pubblico ravennate per la presenza al Ravenna Brick Festival 2019, importante evento dedicato al mondo Lego, Petraglia in questo suo ritorno nella città bizantina esporrà in anteprima assoluta la Tomba di Dante realizzata (con 15mila pezzi) appositamente in occasione del 700° anniversario della morte del Poeta, ma anche lo stesso Palazzo Rasponi dalle Teste che ospita la mostra, opere commissionate appositamente da Lego Monobrand Store Ravenna.

«C’è sempre stato un rapporto naturale fra i mattoncini e il mondo dell’architettura – dichiara Michele Moretti di Lego Monobrand Store Ravenna, curatore dell’iniziativa – un fenomeno che in particolare  nell’ ultimo decennio sta generando  moltissimi appassionati di tutte le età in tutto il mondo; Petraglia è uno fra i maggiori rappresentanti di questa nuova arte che utilizza appunto i classici mattoncini per riprodurre in modo minuzioso e sapiente alcune delle architetture più rinomate e prestigiose presenti in Italia. Ravenna è una delle città d’elezione di Luca e la sua presenza artistica con questa mostra è un grande motivo d’orgoglio».

La mostra sarà visibile dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 21.30 e nei giorni di sabato e domenica dalle 10.30 alle 21.30 ma solo su prenotazione entro il giorno precedente ai seguenti  ai numeri 0544 1883593 e 351 7688770 o tramite mail a store@legoitalia.it.

Ingresso libero.

San Marco, i carabinieri la ritrovano chiusa in casa con il figlio morto da giorni

L’anziana è stata trasportata in stato di shock all’ospedale. Non aveva avvertito nessuno

San Marco Donna Figlio MortoI vigili del fuoco e i carabinieri di Ravenna si sono ritrovati di fronte a una scena agghiacciante, quella di una donna anziana, in stato confusionale, chiusa in casa con il figlio di 43 anni, morto da diversi giorni.

La scoperta è avvenuta dopo una segnalazione che ha portato le forze dell’ordine a bussare all’abitazione di San Marco, frazione di Ravenna, nella serata di lunedì.

La donna, in stato di shock, è stata trasportata al pronto soccorso. In questi giorni non avrebbe avvertito nessuno della morte del figlio.

Sul posto anche il medico legale, per cercare di capire le cause della morte del 43enne che, a quanto si apprende, sarebbe stato da poco ricoverato in ospedale.

È accusato di aver rubato almeno sette bici davanti alle scuole: fermato dai vigili

Scatto il divieto di dimora in provincia. Le indagini continuano

Polizia Locale RavennaÈ ritenuto il responsabile di almeno sette diversi casi di furto aggravato di biciclette accertati nel giro di pochi mesi in centro a Ravenna. Senza fissa dimora e formalmente irreperibile, è stato rintracciato poche settimane fa dagli agenti della polizia locale, che lo hanno pedinato fino all’abitazione in cui stava soggiornando. All’alba di oggi (26 aprile) l’uomo (classe 1989, italiano) è stato fermato dagli agenti, che hanno dato esecuzione alla misura cautelare nei suoi confronti del divieto di dimora nei comuni della provincia di Ravenna, emessa dal Gip.

L’uomo ha a suo carico numerosi precedenti e secondo le accuse insieme ad altre tre persone avrebbe rubato dallo scorso settembre più di sette biciclette, riuscendo a rivenderle grazie a degli annunci pubblicati sui principali social network.

Le biciclette erano tutte di alto valore economico e di proprietà di studenti minorenni, parcheggiate nelle vicinanze delle scuole.

Grazie alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza, gli agenti hanno potuto verificare come la banda agisse sempre allo stesso modo, con un sopralluogo a piedi e poi una persona a fare il “palo” mentre un’altra, con delle tronchesi, si occupava del furto vero e proprio.

Ora le indagini proseguono a carico dei complici, mentre il blitz nell’abitazione del ladro hanno portato all’accertamento di diverse irregolarità relative all’alloggio e in materia edilizia.

La Nazionale chiama due giocatrici dalla Teodora, non succedeva dal 2002

Piva e Morello, 20 e 21 anni, tra le 28 azzurre scelte per la Nations League di Rimini dal 25 maggio. Sono le uniche due della serie A2

Olimpia TeodoraDue pallavoliste della Conad Olimpia Teodora sono state convocate dalla Nazionale italiana per la Nations League, l’importante competizione internazionale, con altre 15 squadre, in programma dal 25 maggio al 27 giugno a Rimini. Rachele Morello e Rebecca Piva, 21 e 20 anni, sono le uniche due giocatrici di tutta la Serie A2 ad aver ricevuto la chiamata azzurra. Era dal 2002, quando ai Mondiali, poi vinti proprio dalle azzurre, andarono Simona Rinieri ed Eleonora Lo Bianco, che una giocatrice di una squadra ravennate non veniva convocata per la Nazionale maggiore.

La lista delle convocate conta 28 nomi, entro l’11 maggio l’elenco sarà ridotto a 18 (a cui si aggiungono 7 persone dello staff per completare i 25 componenti ammessi nella bolla riminese). Fino al 2019 infatti la Nations League si svolgeva in maniera itinerante con gironi settimanali giocati in giro per il mondo. Dopo l’annullamento dell’edizione 2020, a causa della pandemia, l’edizione di quest’anno si svolgerà in un’unica bolla.

Teodora Montale 8700«Sono molto molto emozionata e felice – commenta Morello –. È un’opportunità davvero gigantesca che cercherò di sfruttare al massimo, perché si tratta di un torneo di livello molto alto dove si incontrano squadre nazionali molto forti, con grandi individualità. Personalmente cercherò di fare il massimo e mi impegnerò per non sprecare questa opportunità: voglio godermela a pieno, cogliendo un po’ tutti i segreti possibili dalle persone che incontrerò lì».

«Ho sempre sperato in una chiamata ma non mi aspettavo arrivasse, soprattutto così presto – aggiunge Piva –. Ricevere una notizia del genere ti lascia delle emozioni che sono difficili da descrivere a parole. La convocazione in nazionale penso sia il sogno di ogni pallavolista e sapere di essere riuscita a realizzarlo a questa età è qualcosa di impagabile».

118647232 630443420945641 6471936504133068273 OSoddisfatto Simone Bendandi, coach della Teodora che ha appena guadagnato l’accesso ai playoff per la promozione in A2 vince il girone della pool Salvezza: «Sono contentissimo per le ragazze, sarà per loro una grande esperienza. È un grande riconoscimento anche per noi dello staff e per questo ci tengo ringraziare Rachele e Rebecca, che lavorano con noi da tempo e che stiamo vedendo crescere giorno dopo giorno: si tratta della dimostrazione che il lavoro paga».

Covid, 90 casi in provincia. In regione meno di mille e quasi 2mila malati in meno

Nel Ravennate accertato un altro decesso: si tratta di una donna di 96 anni

Tampone Rapido CovidSono 90 i nuovi contagiati registrati in 24 ore in provincia di Ravenna (dati aggiornati alle 12 di oggi, 26 aprile). Si tratta di 46 maschi e 44 femmine; 35 asintomatici e 55 con sintomi; 89 in isolamento domiciliare e 1 ricoverato.

I tamponi eseguiti sono stati 1.176. Oggi la Regione ha comunicato 1 decesso per la provincia di Ravenna: una donna di 96 anni.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 28.947.

IL BOLLETTINO REGIONALE DEL 26 APRILE

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 365.715 casi di positività, 936 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.645 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, pari al 7,4%,non è indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.874 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 304.391.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 48.523 (-1.955 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 46.394 (-1.977), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 17 nuovi decessi: 5 residenti a Bologna (3 donne di 61, 82 e 89 anni e 2 uomini di 82 e 86 anni), 3 a Ferrara (3 donne di 62, 88 e 97 anni), 3 a Parma (2 donne di 82 e 86 anni e 1 uomo di 90), 2 a Modena (1 uomo di 61 anni e 1 donna di 68), 1 a Ravenna (1 donna di 96 anni), 1 a Reggio Emilia (1 donna di 98 anni) e 1 a Rimini (1 uomo di 95 anni). Tra i decessi rientra anche una donna di 67 anni, residente fuori regione ma diagnosticata dall’Ausl di Ravenna. Non risultano decessi in provincia di Piacenza e di Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.801.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 268 (+3 rispetto a ieri), 1.861 quelli negli altri reparti Covid (+19).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (+1), 32 a Reggio Emilia (+2), 39 a Modena (invariato), 74 a Bologna (+1), 11 a Imola (invariato), 28 a Ferrara (-3), 11 a Ravenna (invariato), 7 a Forlì (+1), 6 a Cesena (+1) e 19 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.767 a Piacenza (+41 rispetto a ieri, di cui 17 sintomatici), 25.885 a Parma (+94, di cui 44 sintomatici), 44.213 a Reggio Emilia (+109, di cui 64 sintomatici), 62.396 a Modena (+161, di cui 102 sintomatici), 78.176 a Bologna (+185, di cui 97 sintomatici), 12.223 casi a Imola (+20, di cui 10 sintomatici), 22.425 a Ferrara (+33, di cui 8 sintomatici), 28.947 a Ravenna (+90, di cui 55 sintomatici), 15.768 a Forlì (+46, di cui 39 sintomatici), 18.386 a Cesena (+61, di cui 44 sintomatici) e 34.529 a Rimini (+96, di cui 54 sintomatici)

Quasi 7mila over 65 in una sola mattina hanno prenotato il vaccino in provincia

In Romagna sono stati 20mila su un target di 65mila. Le info utili

CAMPAGNA VACCINALE PALA DE ANDRE' RAVENNAPartenza sprint in Emilia-Romagna anche per le prenotazioni vaccinali dei cittadini tra i 65 e i 69 anni, quindi i nati dal 1952 al 1956 compresi, iniziate questa mattina (26 aprile): fino alle ore 12 sono state 82.755 le persone che, utilizzando i numerosi canali disponibili, hanno fissato luogo, data e ora dell’appuntamento per la somministrazione del vaccino contro il Covid-19, esattamente un terzo del target complessivo, che è di 250mila.

E oggi stesso sono partite le prime somministrazioni in Emilia, mentre in Romagna partiranno domani.

Delle 82.755 prenotazioni effettuate, 4.375 sono state a Piacenza, 7.396 a Parma, 9.148 a Reggio Emilia, 12.286 a Modena, 20.121 a Bologna, 3.028 a Imola, 6.265 a Ferrara e 20.136 (su un target di circa 65mila) nelle province di competenza dell’Ausl della Romagna, cioè Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini (Forlì 3.764; Cesena 4.332; Ravenna 6.705; Rimini 5.335).

«Ancora una volta i cittadini hanno risposto con prontezza e convinzione alla possibilità di prenotare il vaccino – afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Aver raggiunto in poche ore un numero così alto è la conferma, che ci giunge ogni volta che si aprono le agende per le nuove fasce d’età, che gli emiliano-romagnoli vogliono vaccinarsi e vogliono farlo il prima possibile, fondamentale è che ci vengano consegnati i vaccini. Entro fine aprile è previsto l’arrivo di 185.720 dosi, necessarie per rispettare i valori target prefissati, che per l’Emilia-Romagna prevedono un incremento costante di vaccinazioni fino alle 42mila somministrazioni attese per fine mese».

«La macchina regionale – aggiunge Donini- è perfettamente allineata con le richieste della struttura commissariale nazionale: andiamo avanti per fasce d’età e con l’immunizzazione delle persone più fragili. Voglio però ancora una volta richiamare tutti alla massima prudenza- chiude l’assessore-: l’ingresso, da oggi, in zona gialla non deve essere un ‘liberi tutti’, occorre massimo senso di responsabilità per non vanificare gli sforzi fatti finora».

Superato, sabato scorso, il milione di cittadini vaccinati con almeno una dose, dei quali quasi mezzo milione già con due, la campagna va avanti secondo la tabella di marcia prevista: alle 12 di oggi erano 1.490.359 le dosi somministrate in Emilia-Romagna; in particolare ne sono già state effettuate 318.372 nella fascia di età 70-79, rispetto alla quale le prenotazioni si erano aperte tra il 15 marzo (per gli over 75) e il 12 aprile (per il target 70-74 anni). Un numero che si aggiunge alle 585.205 dosi somministrate ai cittadini con 80 anni e oltre tra gli ospiti delle Cra, persone seguite dall’assistenza domiciliare e chi invece ha ricevuto il vaccino negli hub dopo essersi prenotato.

Come prenotare

Per prenotare si possono utilizzare i consueti canali disponibili: dunque, recarsi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb (www.cupweb.it); oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.

All’atto della prenotazione, al cittadino vengono comunicati data, ora, luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.

Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito http://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it

Riaprono monumenti e mostre. Il museo Classis prepara due arene all’aperto

Orari e organizzazione dei principali luoghi della cultura a Ravenna, di nuovi visitabili con il ritorno in zona gialla

Con il passaggio dell’Emilia-Romagna in zona gialla, è stato fissato il calendario delle riaperture dei musei comunali e statali a Ravenna.

Si parte martedì 27 aprile con il Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna che ospita la mostra “Paolo Roversi. Studio Luce”, prorogata fino al 6 giugno. Orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, la domenica e i festivi dalle 11 alle 19 (per accedere il sabato, la domenica e nei giorni festivi è necessario prenotare l’ingresso online attraverso i siti www.mar.ra.it e www.ravennantica.it o telefonicamente allo 0544 482477, con almeno un giorno di anticipo).

Gli altri siti monumentali riapriranno tutti a partire da sabato 1 maggio (si ricorda che ovunque, per accedere il sabato, la domenica e i giorni festivi, qualora i siti prevedano aperture in tali giornate, è necessaria la prenotazione con almeno un giorno di anticipo, attraverso il sito www.ravennantica.it, dove si trovano anche i numeri di telefono dei singoli siti qualora si voglia prenotare telefonicamente):

  • Basilica di Classe (da lunedì a mercoledì 13.30 – 19.30; da giovedì a sabato 8.30 – 19.30; domenica 13.30 – 19.30. Sabato 1 maggio per funzioni religiose apertura 13.30 – 19.30. Si ricorda che per tutti i giorni di apertura l’ultimo accesso al monumento è 30 minuti prima dell’orario di chiusura);
  • Museo Nazionale (da martedì a venerdì 14 – 19.30; sabato 8 – 14; prima e terza domenica del mese 8.30 -14. Si ricorda che per tutti i giorni di apertura l’ultimo accesso al monumento è 30 minuti prima dell’orario di chiusura);
  • Battistero degli Ariani (da lunedì a sabato 9-12);
  • Palazzo di Teodorico (lunedì 8.30 – 13.30);
  • Mausoleo di Teodorico (da lunedì a giovedì 8.30 – 13.30; venerdì e sabato 8.30 – 19; domenica 8.30 – 13.30. Si ricorda che per tutti i giorni di apertura l’ultimo accesso al monumento è 30 minuti prima dell’orario di chiusura);
  • Museo Classis Ravenna (da lunedì a giovedì 14 – 19, venerdì, sabato e domenica 10 – 19);
  • Domus dei Tappeti di Pietra (da lunedì a domenica 10 – 18.30);
  • Museo Tamo Mosaico, che ospita le mostre “Tamo Dante: Dante e la Romagna” e “Tamo Dante: L’alto passo… andar per pace” (da martedì a domenica 10 – 18.30);
  • la Cripta Rasponi e Giardini pensili (da martedì al venerdì 14 – 18.30, sabato e domenica 10 – 18.30).

Per quanto riguarda l’Antico Porto di Classe, la riapertura è prevista in concomitanza con l’inaugurazione degli eventi serali estivi, in quanto è in fase di allestimento un’arena aggiuntiva rispetto a quella che sarà riproposta nel parco antistante il Museo Classis.

Si segnala infine che la zona dantesca e la Tomba di Dante, presso la quale si svolge la lettura perpetua della Divina Commedia, che non si è mai interrotta, nel mese di maggio si arricchiranno con l’inaugurazione del Museo Dante, mentre dall’ 8 maggio al 4 luglio nella chiesa di San Romualdo sarà aperta la mostra dedicata al settimo centenario dantesco “Dante, gli occhi e la mente. Le Arti al tempo dell’esilio”.

Il centrodestra lo voleva sindaco, Mr Itway ha detto no: «La mia azienda ha bisogno»

Il presidente della multinazionale informatica ammette le richieste per la candidatura: «Fa piacere essere ritenuti all’altezza». L’auspicio è per il cambiamento: «Fa bene allo sviluppo». La scelta dell’opposizione è su Filippo Donati: «Potrebbe rovinare i piani di De Pascale». La critica al primo cittadino in carica: «Ha paura di usare la parola gas quando parla di estrazioni».

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Andrea Farina, Ceo Itway

Nelle redazioni dei media locali di Ravenna la notizia ha cominciato a circolare da un po’, fatta filtrare sotto voce. “Nel centrodestra qualcuno sta lavorando per mettere in campo Andrea Farina”. Il presidente del gruppo Itway – che si occupa di cyber security, big data e intelligenza artificiale – come candidato sindaco alle elezioni amministrative di ottobre? Eppure il primo nome a comparire sulle pagine della politica all’inizio di aprile è stato invece quello di Filippo Donati, albergatore molto noto in città. Allora erano notizie prive di fondamento quelle attorno al fondatore della multinazionale? Non proprio: «L’interessamento c’è stato – ammette oggi Farina –. Le richieste sono arrivate».

Chi si è fatto avanti?
«Non è per fare il democristiano, un profilo che non mi appartiene, ma si dice il peccato e non il peccatore. Diciamo che la richiesta è venuta da più fronti, non certamente da quello della coalizion del sindaco uscente».

Ma il matrimonio non si è fatto.
«Il lavoro di sindaco di una città come Ravenna e il lavoro alla guida di un’azienda come Itway meritano di essere fatti a tempo pieno, ho troppo rispetto per entrambi per considerarli dei part-time. Itway è la mia impresa, è quotata in Borsa, e in questo momento ha ancora bisogno del mio apporto».

Filippo Donati Ministro
Donati (a destra) con il ministro

Donati la convince?
«Non lo conosco di persona per cui non posso esprimere un giudizio basato su esperienza personale, però dal suo profilo potrebbe essere quella figura di imprenditore che conosce il territorio e conosce anche elementi della macchina organizzativa, utili per un candidato valido. Secondo me è un’ipotesi che ha fatto aprire un po’ gli occhi a chi nell’attuale squadra di governo sta pensando di vincere senza sforzo al primo turno. Ho letto che Donati si è detto disponibile e ha chiesto chi ci sta. Vedremo».

Per ora non c’è la sintonia di tutti. Partire mostrandosi divisi non è il modo migliore per le speranze di vittoria.
«Chi ha alzato il sopracciglio di più è stato l’avvocato Alberto Ancarani che conosco, una brava persona. Sicuramente va ascoltato e devono arrivare ad una sintesi, ricordando cosa rappresenta Forza Italia sul territorio al momento e dare il giusto peso a tutte le valutazioni…».

Non ha dubbi sulla necessità di cambiamento rispetto al sindaco uscente?
«In natura e in fisica i cambiamenti che poi danno sviluppo arrivano quando viene messo in crisi il sistema esistente. In politica è previsto dalla democrazia, non bisogna avere paura di abbandonare la propria comfort zone. C’è un sistema che funziona bene ma potrebbe anche darsi che qualcuno si stia cullando troppo. Un po’ di cambiamento penso che farebbe bene alla città, anche perché porterebbe rinnovamento nell’area che ora governa e si ritroverebbe all’opposizione. Parlo di governo e opposizione perché mi sembra che non siano più tempi per usare schemi del Novecento come destra e sinistra. Un’opposizione di qualità è nell’interesse dei cittadini».

smart working computerNegli ultimi cinque anni il centrodestra l’ha fatta?
«Da cittadino ho sempre visto un fronte estremamente sgranato. Al centrosinistra viene da fare la battuta di quella pubblicità: “ti piace vincere facile”».

A prescindere dal colore, come vorrebbe che fosse la nuova giunta?
«Mi piacerebbe una squadra di persone che finito il loro mandato abbia una professione a cui tornare. Non dico assolutamente che la politica deve farla solo chi ha i soldi, ma chi ha un mestiere: può essere un impiegato di industria, un avvocato, un medico o altro. Se sai che prima o poi devi tornare a quello, mentre sei in politica rendi conto solo ai cittadini e non a qualcuno da cui possa dipendere la tua permanenza o meno in politica».

Come dovrebbe muoversi il prossimo governo cittadino?
«Potrebbe essere una idea avere il supporto di uno strumento organizzativo e d’indirizzo strategico di sviluppo del nostro territorio. Perché non creare uno steering comittee sull’esempio di alcune organizzazioni internazionali? Un comitato di una dozzina di teste non necessariamente ravennati, con varie competenze specifiche, retribuite zero, che una volta al mese si incontrano e danno supporto alla giunta. Possibilmente persone che abbiano contatti con l’estero, per una visione più aperta».

Come valuta i 5 anni di De Pascale?
«In campagna elettorale la coalizione aveva parlato molto di progetti di videosorveglianza avanzata intelligente per la sicurezza urbana e poi non si è fatto molto, forse anche perché è stato necessario fare i conti con le forze che ora sono entrate in quel crogiolo che è Ravenna Coraggiosa. E poi credo sia mancata una presa di posizione ferma e concreta sul tema oil&gas che andasse oltre alle parole. Prima del Governo Draghi abbiamo avuto due esecutivi, prima gialloverde e poi giallorosso. Il giallo è rimasto la costante che ha dettato la linea su questi temi. Il sindaco di una città come Ravenna non deve avere paura di pronunciare la parola “gas”. Invece c’è la tendenza a nascondersi dietro a “energia”».

È appena nato un ministero della Transizione ecologica. Buttiamo tutto?
«Sono favorevole allo sviluppo sostenibile che rispetti l’ambiente. Ma per sostituire gli idrocarburi serviranno 30-40 anni e questo intervallo di tempo devi coprirlo con la fonte fossile meno inquinante possibile: il gas. Che ha visto Ravenna ai vertici. Invece si stanno perdendo centinaia di posti di lavoro e alla lunga, se non cambiamo verso, società come Eni non investiranno più a Ravenna. Vengono ignorati progetti solo per questioni politiche».

Uff Stampa.it
Omc 2019

Qual è il riferimento?
«Al sottosegretario Giancarlo Giorgetti all’inaugurazione di Omc 2019 venne consegnato un piano per l’energia nazionale elaborato gratuitamente dalle competenze ravennati. Che fine ha fatto? Va buttato perché il coordinamento era di Gianluca Pini della Lega?».

In conclusione, il suo è un “mai in politica”?
«Gli americani dicono “never say never”. Ringrazio chi mi ha chiesto di candidarmi, fa piacere se qualcuno ti ritiene all’altezza di un compito così».

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