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06 Luglio 2025

Fascia gialla e nuovo Dpcm: tutte le regole da rispettare in Emilia-Romagna

Da domenica 6 dicembre bar e ristoranti aperti fino alle 18, ancora sospesi spettacoli dal vivo, negozi fino alle 21, quelli nei centri commerciali chiusi nel weekend

ShoppingDa domenica 6 dicembre, l’Emilia-Romagna torna in zona gialla. Il passaggio nella fascia a rischio minore rispetto a quella arancione, dove la regione resterà ancora fino alla mezzanotte di sabato, è stato formalizzato nella nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, così come comunicato in anteprima dallo stesso ministro al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

La decisione del ministro Speranza segue l’analisi dei dati sull’andamento epidemiologico e la tenuta del sistema sanitario compiuta dal Comitato scientifico e dalla Cabina di regia nazionali nell’ormai abituale aggiornamento settimanale, con l’Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, che in Emilia-Romagna è sceso sotto l’1, in linea col calo che si riscontra più in generale nel Paese.

Oltre alle misure previste perché zona gialla, dal 4 dicembre è poi in vigore il nuovo Decreto del Governo con i provvedimenti per contrastare la diffusione del contagio valide in tutto il territorio nazionale, in particolare per il periodo delle prossime festività natalizie.

Diverse quindi le regole da rispettare. Ecco le principali.

In zona gialla è consentito spostarsi dalla 5 alle 22 senza dover giustificare gli spostamenti. Confermato il divieto dalle 22 alle 5 del giorno successivo, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (per le quali occorre l’autodichiarazione prevista).

Didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado – il ritorno delle lezioni in presenza, al 75%, è previsto nel Dpcm dal 7 gennaio – e Università; servizi di ristorazione – bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie – aperti dalle 5 alle 18, con l’asporto consentito fino alle 22.

Ancora: nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e dei mercati, sempre in base al Decreto governativo, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presìdi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. Restano sospesi gli spettacoli e le mostre aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, musei; stop alle attività di palestre e centri benessere; raccomandazione al più ampio uso dello smart working per le attività lavorative e professionali, sia nel privato sia nel pubblico impiego.

Uso della mascherina a coprire naso e bocca sempre dal momento in cui si esce dalla propria abitazione, fatto salvo che per i bambini al di sotto dei sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio dell’attività sportiva, nelle modalità consentite, così come restano raccomandati il distanziamento fisico e l’igiene costante e accurata delle mani.

Natale e Capodanno
Il Governo ha poi deciso misure specifiche per le vacanze natalizie, valide sull’intero territorio nazionale, oltre a una forte raccomandazione a non invitare nelle proprie case persone non conviventi per pranzi, cene e altre attività conviviali.

In particolare, per quanto riguarda gli spostamenti, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, spostarsi tra regioni e, nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1^ gennaio 2021, è vietato anche ogni spostamento tra comuni, fatti salvi motivi di lavoro, o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case in altra regione e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1^ gennaio 2021, anche di quelle in altro comune.
Inoltre, sono vietati gli spostamenti dalle ore 22 del 31 dicembre 2020 alle ore 7 del 1^ gennaio 2021, a parte quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute.

Quarantena al rientro dall’estero
Inoltre, dal 21 dicembre al 6 gennaio chi arriva o rientra dall’estero dovrà presentare al momento dell’imbarco l’attestazione di test molecolare o antigenico con esito negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, o sottoporsi a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni.

Esercizi commerciali e ristorazione
Fino al 6 gennaio 2021, l’apertura degli esercizi commerciali al dettaglio è consentita fino alle ore 21.

Negli alberghi dalle 18 del 31 dicembre e fino alle 7 del 1^ gennaio 2021 è permessa la sola ristorazione con servizio in camera.

Chiusi gli impianti sciistici
Restano chiusi fino al 7 gennaio 2021 gli impianti nei comprensori sciistici che possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni.

Tutte le misure previste in fascia gialla e nel periodo natalizio sul sito:  https://www.regione.emilia-romagna.it/coronavirus

Apre una nuova attività in centro a Ravenna. L’inaugurazione con l’assessore

Si tratta del panificio-pasticceria 3 Sorelle, in via IV Novembre

C’era anche l’assessore al Commercio Massimo Cameliani a tagliare simbolicamente il nastro di una nuova attività del centro storico di Ravenna.

Si tratta del panificio-pasticceria-focacceria 3 Sorelle, marchio già presente nel Ravennate, che ha aperto un nuovo punto vendita a pochi passi da piazza del Popolo, al civico 9 di via IV Novembre.

Un locale noto in passato per la pizza al taglio, tra le specialità in “menù” anche nel nuovo panificio, che in occasione dell’inaugurazione di oggi (4 novembre) ha offerto un assaggio di prodotti appena sfornati ai presenti.

Ufficiale: Emilia-Romagna torna gialla. Da domenica riaprono bar e ristoranti

 

Bonaccini«Poco fa ho ricevuto dal ministro Speranza la conferma che da domenica l’Emilia-Romagna tornerà in zona gialla. Decisione che il ministro formalizzerà in una nuova ordinanza che firmerà nelle prossime ore». Così il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, nel pomeriggio di oggi (4 dicembre).

«Ancora oggi e domani saremo quindi in zona arancione e passata la mezzanotte di sabato saremo in zona gialla».

«Le restrizioni di queste tre settimane – aggiunge – hanno dunque pagato, ma dobbiamo continuare a essere responsabili e rispettare le regole perché l’impegno di tutti per frenare la pandemia deve proseguire, per proteggere la salute di ciascuno, a partire dalle persone più fragili, e aiutare le strutture sanitarie e sociosanitarie – medici, infermieri, operatori – che ogni giorno continuano a fare il loro lavoro in maniera encomiabile». (Ansa.it)

E in darsena si festeggerà il capodanno australiano: brindisi e festa alle 14

Si potrà così rispettare la chiusura delle 18, imposta dal nuovo Dpcm

Capodanno SydneyCon i ristoranti che chiudono alle 18 e il coprifuoco dalle 22, anche a Ravenna si inizia a immaginare un Capodanno “alternativo”.

Tra le proposte originali già messe in campo (sui social) ecco quella del Darsena Pop Up, lo spazio affacciato sul canale Candiano di Ravenna, che festeggia in collegamento virtuale con Sidney, in Australia, dove sarà mezzanotte alle 14 italiane.

Ecco quindi all’insegna dello slogan “Vieni a fare festa con chi vuoi perché poi la sera tu non puoi” una festa dalle 11 alle 18, con buffet e alle 14 il brindisi in piazzetta (dove funzionerà un sistema di riscaldamento mediante “funghi” a gas). Gli organizzatori invitano già i partecipatni a sincronizzare il cellulare con l’orario australiano, per un conto alla rovescia alternativo.

Posti limitati, prenotazione consigliata.

Covid, contagi in provincia ancora a quota 200. E la Regione comunica altri 12 morti

 

Si rialza il numero di nuovi casi giornalieri in provincia di Ravenna: nel bollettino di oggi, 4 dicembre, sono 198 (di cui 113 asintomatici) su 2.319 tamponi. Dieci dei nuovi contagiati sono stati ricoverati. Comunicati dalla Regione, inoltre, altri 12 decessi.

Il bollettino regionale del 4 dicembre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 130.009 casi di positività, 2.143 in più rispetto a ieri (di cui 1.017 asintomatici), su un totale di 17.667 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 12,1%.

Prosegue la discesa dell’Rt regionale, l’indice di trasmissibilità del virus, sceso sotto l’1: è infatti arrivato a 0,99 dall’1,11 della settimana scorsa.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 70.056 (-178 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 67.091 (-230), il 95,8% del totale dei casi attivi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.258 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 53.931.

Purtroppo, si registrano 63 nuovi decessi: 14 in provincia di Bologna (11 uomini di cui due di 86 anni e i rimanenti di 63, 71, 76, 81, 87, 88, 89, 94 e 98 anni e 3 donne di 89, 91 e 98 anni), 13 a Modena (9 donne di cui due di 82 anni e le rimanenti di 79, 84, 85, 89, 90, 95 e 96 anni e 4 uomini di 66, 70, 80 e 90 anni), 12 a Ravenna (10 donne di cui due di 90 anni e le rimanenti di 81, 84, 85, 86, 87, 88, 91 e 94 anni e 2 uomini di 88 e 92 anni), 9 a Piacenza (5 uomini di 56, 59, 75, 80 e 90 anni e 4 donne di 63, 78, 80 e 93 anni), 8 a Ferrara (6 uomini di 80, 82, 85, 86, 87 e 88 anni e 2 donne di 92 e 95 anni), 4 a Reggio Emilia (2 donne di 71 e 78 anni e 2 uomini di 88 e 90 anni), 2 a Rimini (1 donna di 82 anni e 1 uomo di 88 anni), 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 6.022.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 248 (+3 rispetto a ieri), 2.717 quelli negli altri reparti Covid (+49). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 14 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 17 a Parma (+1), 34 a Reggio Emilia (-2), 56 a Modena (+1), 61 a Bologna (invariato), 5 a Imola (invariato), 17 a Ferrara (-1), 14 a Ravenna (+2), 6 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 12.969 a Piacenza (+90 rispetto a ieri, di cui 56 sintomatici), 10.826 a Parma (+142, di cui 73 sintomatici), 18.499 a Reggio Emilia (+292 di cui 126 sintomatici), 23.756 a Modena (+489, di cui 282 sintomatici), 25.221 a Bologna (+400, di cui 243 sintomatici), 3.867 casi a Imola (+123, di cui 45 sintomatici), 6.406 a Ferrara (+67, di cui 19 sintomatici), 8.696 a Ravenna (+198, di cui 85 sintomatici), 4.739 a Forlì (+48, di cui 29 sintomatici), 4.171 a Cesena (+78, di cui 53 sintomatici) e 10.859 a Rimini (+216, di cui 115 sintomatici).

Il sindaco lancia il progetto di una pista ciclabile tra Bologna e Ravenna

De Pascale: «Sarebbe un volano per il cicloturismo. 40 km di percorso esistono già, ora cercheremo i finanziamenti per i restanti 44»

Ciclabile Bologna RavennaC’è già il primo progetto che con tutta probabilità entrerà nel dibattito della campagna elettorale della prossima primavera. Il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha infatti lanciato l’idea di una pista ciclabile che colleghi Bologna a Ravenna.

De Pascale ne ha parlato durante una conferenza on line con l’assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore, che ne condivide l’importanza.

«Si tratta di un collegamento ciclabile di 84 km tra Bologna e Ravenna – commenta De Pascale sui social –. Il percorso dovrebbe attraversare i comuni di Castenaso, Budrio, Medicina, MassaLombarda, Lugo, Bagnacavallo e Russi per arrivare a Ravenna. Circa 40 km di percorso sono già esistenti, mentre la restante parte è ancora da finanziare».

«Questo tragitto – conclude il sindaco – connetterebbe tutti questi territori e sarebbe un volano incredibile per il cicloturismo e la mobilità sostenibile, come elemento di grande interesse internazionale. I prossimi passi saranno il progetto preliminare e reperire i finanziamenti».

Negozi chiusi nei centri commerciali, la rabbia di Legacoop: «Concorrenza sleale»

Il divieto sarà in vigore nei weekend. Anche la Conad polemica: «Ci dicano almeno perché possiamo vendere il pane ma non la carta igienica»

New Esterno Bricofer MaiolicheMonta la protesta dei rappresentanti di categoria contro la chiusura imposta dal nuovo Dpcm ai negozi dei centri commerciali nel weekend, considerata una sorta di concorrenza sleale. Per fare un esempio concreto a Ravenna, Unieuro dovrà restare chiuso il sabato e la domenica fino a dopo l’Epifania, mentre la Comet o Mediaworld (non essendo all’interno di un centro commerciale), potranno restare aperti.

«La chiusura provoca una grave distorsione della concorrenza – sottolinea il presidente di Legacoop Romagna, il ravennate Giovanni Monti –, tanto più pesante nei mesi di dicembre e gennaio in cui si moltiplicano le festività, con conseguente moltiplicazione delle chiusure, e nei quali vi è maggiore propensione all’acquisto. Non si capisce – aggiunge – per quale ragione si attui questa discriminazione tra negozi delle stesse tipologie a seconda che siano situati dentro o fuori centri e gallerie commerciali. Il rischio concreto è quello di indurre alla chiusura tali attività con gravi contraccolpi sull’economia e sull’occupazione».

Sulla stessa lunghezza d’onda Luca Panzavolta, amministratore delegato del gruppo Cia-Conad, che aggiunge un ulteriore elemento di analisi. «Chiediamo di spiegarci – si legge in una nota inviata alla stampa – per quale motivo tra negozi della stessa tipologia non si possano vendere tutti gli articoli a disposizione dei clienti a seconda che i punti vendita siano all’interno o all’esterno dei centri commerciali. Non ci pare che questa disposizione francamente aiuti a difenderci meglio dalla pandemia. Anzi, genera una moltiplicazione delle presenze all’interno dei punti vendita creando disagi, malumori, inutili discussioni e — udite udite — aumento del rischio di assembramento. Se qualcuno rispondesse a questo quesito noi saremo in grado a nostra volta di spiegarlo ai tanti clienti che già provati, come tutti, dagli eventi di questo complicatissimo periodo, vedono solo aumentare i disagi e chiedono correttamente conto, esasperati, ai nostri operatori, a loro volta esausti, che sono costretti a spiegare il DPCM o l’ordinanza di turno che impedisce loro di acquistare insieme al pane o al latte, anche pannolini o carta igienica».

I “no vax” in piazza a Ravenna contro le «politiche restrittive» del Governo

Secondo i 3V le misure del Governo sono inutili contro un virus «ampiamente strumentalizzato da politica e media»

Movimento 3 V PiazzaIl Movimento 3V, impegnato in particolare nella battaglia contro l’obbligo vaccinale, organizza una manifestazione “statica” il 6 dicembre in piazza del Popolo, a Ravenna (dalle 15.30 alle 16.30).

Una manifestazione contro le politiche restrittive del Governo, «capace soltanto di imporre chiusure e lockdown assolutamente inutili a combattere questo virus così ampiamente strumentalizzato dalla politica e dai media – si legge nella nota postata sui social –, e che mettendo in seria difficoltà la maggior parte delle attività, genera disoccupazione, povertà e disperazione, imponendo alle persone di stare in casa, togliendo loro la possibilità di muoversi, di fare sport e di socializzare, aggravando così il loro stato di salute e il loro equilibrio psicofisico».

«Rispettando le norme vigenti (e con mascherina, ndr) ci riuniamo pacificamente per far risuonare il nostro inno alla vita», scrivono gli organizzatori.

Hanno aderito all’iniziativa anche R2020 fuoco di Ravenna, Romagna per la Scuola, Libera Scelta Emilia Romagna.

In provincia di Ravenna un sabato da allerta meteo, gialla e anche arancione

A Ravenna e Cervia a destare preoccupazione è lo “stato del mare”

OndeDalle 12 di oggi, venerdì 4 dicembre, e fino alla mezzanotte di domani è attiva nel territorio della provincia di Ravenna l’allerta meteo numero 94 emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna.

Si tratta di un’allerta “gialla” per criticità idraulica e criticità idrogeologica per i comuni di Russi, Faenza, Brisighella, Ravenna e Cervia (per questi ultimi due l’allerta è stata emessa anche per “stato del mare” e “criticità costiera”).

Per gli altri 13 comuni della provincia l’allerta diventa arancione, sempre per criticità idraulica e idrogeologica, mentre per il solo comune di Riolo Terme è attiva anche un’allerta arancione per temporali.

Le istituzioni raccomandano di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione,« fra le quali, in questo caso: prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi (se si allaga la golena il capanno deve essere evacuato); prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; non accedere a moli e dighe foranee e prestare particolare attenzione nel caso in cui si acceda alle spiagge».

 

 

Ravenna Teatro destina circa 70mila euro ad artisti e compagnie «con meno tutele»

Si tratta del fondo di emergenza e dei finanziamenti previsti per attività non svolte. In programma anche residenze

Argnani Nonni
Alessandro Argnani, con Marcella Nonni, co-direttori di Ravenna Teatro

Il centro di produzione teatrale Ravenna Teatro annuncia di voler destinare «l’intero importo del fondo di emergenza e dei finanziamenti previsti per attività che non abbiamo potuto svolgere (circa 70.000 euro, oltre alle spese che sosterremo per l’apertura degli spazi) ad artisti, attrici, attori, compagnie, collettivi, teatri, con meno tutele della nostra».

«Avevamo programmato Ravenna viso-in-aria, una stagione al Teatro Rasi da settembre a dicembre, nella consapevolezza della gravità dell’emergenza in atto – ricorda Ravenna Teatro in una nota inviata alla stampa –. Il Dpcm del 25 ottobre ci ha fermati: abbiamo comunque voluto rispettare l’impegno con le compagnie coinvolte, riconoscendo loro i cachet pattuiti per gli spettacoli annullati».

«Ci siamo chiesti: come reagire ora a questa nuova sospensione? Aprendo il teatro, chiuso al pubblico, agli artisti e alla loro ricerca, quella ricerca che deve avere lo spazio e l’agio per sperimentare percorsi e opere. I teatri in questo momento hanno la potenzialità e la responsabilità di aprirsi a tutte le maestranze che possono prepararsi e allenarsi per quando si tornerà all’incontro con lo spettatore».

«Per settimane abbiamo pensato ad alcune direzioni del fare teatro. Abbiamo scelto gruppi di cui conoscevamo il lavoro e, compatibilmente con il fondo a disposizione, non siamo riusciti a raggiungere tutti quelli che avremmo voluto. Tra il Teatro Rasi e l’atelier-laboratorio Vulkano ospiteremo nei prossimi mesi diverse residenze. Metteremo a disposizione gli spazi con le strumentazioni tecniche e organizzative a chi spesso spazio non ha, insieme a un contributo che permetterà loro di lavorare in sicurezza». Si tratta degli artisti: Pietro Babina; Alessandro Berti; Collettivo La Corsa; Roberto Corradino; Valerio Malorni e Simone Amendola; Margherita Ortolani; teatroINfolle; Emanuele Valenti / Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye.

Il progetto di residenze sarà condiviso con L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino (parte del Centro di Residenza Emilia-Romagna), per aprire un momento di riflessione comune sugli artisti, gli spazi e la creazione.

Ravenna Teatro ha poi scelto cinque realtà «per un contributo al loro operato, spazi teatrali generanti e necessari». Si tratta di Bottega degli Apocrifi (Manfredonia); Masque Teatro (Forlì); Progetto Demoni / Ultimi Fuochi (Spongano); Teatro della Contraddizione (Milano); Teatro Coppola (Catania).

«In questo periodo di restrizioni e sacrifici – commentano infine –, il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza sta soffrendo particolarmente gli effetti della pandemia. Abbiamo pensato un sostegno a alcune realtà che da tempo e con tenacia avvicinano il teatro alle nuove generazioni». Si tratta in quest’ultimo caso di: Capusutta (Lamezia Terme); IAC Centro Arti Integrate (Matera); Isola di Confine (Marsciano); Isola Teatro (Roma).

Natale ecologico: l’albero in piazza è fatto di cassette da frutta riutilizzate

Per il terzo anno il Comune propone un abete in versione sostenibile per promuovere abitudini green. E lancia anche un contest fotografico per una mostra

L'albero Di Natale Di Massa Lombarda (2)L’albero di Natale in piazza Matteotti a Massa Lombarda quest’anno sarà fatto di cassette da frutta in legno destinate al macero e recuperate dal Comune per sensibilizzare i cittadini al riuso anche durante le festività. L’alberò sarà così un omaggio alla storia del paese, notoriamente legato alla frutticoltura, con un messaggio green e corale: ogni cittadino ha potuto dare con creatività un contributo nella realizzazione. L’accensione avverrà martedì 8 dicembre insieme a quella delle luminarie del centro.

È il terzo anno consecutivo in cui l’amministrazione comunale decide di sensibilizzare al riuso e al riciclo anche in occasione delle festività: lo scorso anno, infatti, fu allestito in piazza un grande abete destinato al macero, mentre a dicembre 2018 il protagonista fu “Bobacchio”, un albero costruito riutilizzando delle bobine in legno, per destinare le risorse economiche previste per l’acquisto di abeti veri alla ripiantumazione di alberi nel Bellunese, devastato da un’alluvione che spazzò via milioni di alberi.

L'albero Di Natale Di Massa Lombarda (1)Insieme all’accensione di luminarie e albero, l’Amministrazione comunale lancia anche un nuovo concorso, l’iniziativa partecipativa dal titolo #tornerà: l’invito a tutta la comunità è di fotografarsi con l’originale albero, completare la frase “tornerà…” e postare sulla pagina Facebook del Comune di Massa Lombarda. Tutte le foto verranno raccolte in una mostra organizzata in occasione di San Paolo, patrono di Massa Lombarda.

Camion dei pompieri si ribalta in strada mentre rientra da un intervento, 3 feriti

Incidente in via Brisighellese a Errano nel giorno di Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco

camion pompieri faenza ribaltatoUn camion dei vigili del fuoco di Faenza si è ribaltato in via Brisighellese all’altezza della frazione di Errano mentre rientrava da un intervento in zona Brisighella. I tre pompieri a bordo sono rimasti feriti e soccorsi dal 118: nessuno di loro ha riportato gravi conseguenze ma sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti.

Secondo le prime informazioni disponibili (i carabinieri si occuperanno dei rilievi) l’incidente è avvenuto nel tentativo di rimettersi in carreggiata dopo essere finiti con le ruote sul ciglio della strada.

L’incidente capita proprio nel giorno di Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco.

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