domenica
06 Luglio 2025

I negozi dei centri commerciali chiusi nel weekend fino al 15 gennaio

Lo ha annunciato il premier Conte nel presentare il nuovo Dpcm

1Forse l’unico divieto non annunciato nei giorni scorsi contenuto nel nuovo Dpcm è quello che riguarda i centri commerciali.

Mentre infatti, dal 4 dicembre al 6 gennaio, i negozi potranno restare aperti tutti i giorni fino alla 21, dal 4 dicembre al 15 gennaio «nei giorni festivi e pre-festivi nei centri commerciali però saranno aperti solo i negozi alimentari, le farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai», ha dichiarato il premier Conte.

Nuovo Dpcm, ristoranti aperti a pranzo anche a Natale. Scuole in presenza da gennaio

Nei giorni delle Feste vietato anche uscire dal proprio comune. Niente cena in hotel il 31 dicembre

Dpcm ConteIl sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, sintetizza le misure del nuovo decreto annunciato in serata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in vigore dal 4 dicembre.

Fino al 20 dicembre sono sostanzialmente confermate le misure contenute nel decreto in scadenza il 3 dicembre, compresa la loro modulazione sulla base delle fasce cosiddette gialla, arancione e rossa. A tale proposito si ricorda che al momento l’Emilia Romagna è in fascia arancione e che un cambio di fascia sarà eventualmente possibile solo dopo la prossima valutazione della apposita cabina di regia (con tutta probabilità la regione tornerà gialla da domenica 6 dicembre).

Dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno invece in vigore misure nella maggior parte dei casi uguali in tutta Italia.

«Vietati gli spostamenti tra le regioni e le province autonome – scrive il sindaco –, salvo che per motivi di lavoro, salute, necessità (consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altra regione o provincia autonoma); nelle giornate del 25 e del 26 dicembre e del 1° gennaio vietati anche gli spostamenti tra comuni della stessa regione o provincia autonoma, salvo che per motivi di lavoro, salute, necessità (consentito il rientro alla residenza, domicilio o abitazione, escluse le seconde case in altro comune della stessa regione o provincia autonoma)».

Nella sua sintesi, Adnkronos ricorda invece che nel decreto è stata introdotta una «forte raccomandazione»: «Raccomandiamo fortemente di non ricevere persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni, in cui i festeggiamenti diventano più intensi», ha detto il premier.

E ancora: «Gli alberghi rimangono aperti in tutta Italia ma il 31 sera non si potranno organizzare veglioni e cene, i ristoranti degli alberghi chiuderanno alle 18. Dopo quell’ora sarà consentito solo servizio in camera».

I negozi infine «dal 4 dicembre al 6 gennaio potranno rimanere aperti fino alle 21. Dal 4 dicembre al 15 gennaio nei giorni festivi e prefestivi nei centri commerciali saranno aperti solo farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai».

Covid: la Regione comunica 17 morti in provincia (50 in una settimana)

Si abbassa invece il numero di nuovi contagi: 112 su 1.608 tamponi

Lab CoronavirusLa pandemia di Covid-19 colpisce duramente in provincia di Ravenna oggi, 3 dicembre: le autorità hanno comunicato il decesso di 17 persone di età comprese tra 55 e 93 anni. È bene precisare che non si tratta di morti avvenute nelle ultime ventiquattro ore, ma di casi per cui la sanità ha accertato la presenza di coronavirus. Va però anche detto che negli ultimi tre giorni sono stati comunicati 41 decessi (50 nell’ultima settimana).

Per il territorio provinciale i nuovi contagi registrati sono 112 (i tamponi eseguiti sono stati 1.608): 50 asintomatici e 62 con sintomi; 108 in isolamento domiciliare e 4 ricoverati. Nel dettaglio sono stati individuati così: 54 da contact tracing; 48 per sintomi; 5 per test privati, 2 per rientro dall’estero (Albania e Ucraina); 3 per test di categoria. Il totale delle diagnosi è 8.500 di cui tremila guariti (177 ufficializzati oggi) e quasi 250 decessi.

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 127.870 casi di positività, 1.766 in più rispetto a ieri, su un totale di 17.979 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 9,8 percento. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,6 anni.

Sui 931 asintomatici, 552 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 62 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 14 con gli screening sierologici, 9 tramite i test pre-ricovero. Per 294 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 17.979 tamponi, per un totale di 2.174.960. A questi si aggiungono anche 1.362 test sierologici.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.743 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 51.674.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 70.237 (-1.062 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 67.324 (-1.036), il 95,9% del totale dei casi attivi.

In regione si registrano 85 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 5.959.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 245 (-2 rispetto a ieri), 2.668 quelli negli altri reparti Covid (-24).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 16 a Parma (invariato), 34 a Reggio Emilia (invariato), 55 a Modena (-2), 61 a Bologna (+1), 5 a Imola (+1), 18 a Ferrara (invariato), 12 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (-1) e 23 a Rimini (-1).

Spadoni punta al mercato di Israele con la tv: il mercato coperto in un programma

Nello spazio ristrutturato in centro a Ravenna girata una puntata di un format televisivo con ricette vegane che utilizzano le farine del gruppo di Coccolia

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La sede del Molino Spadoni a Coccolia

Il Molino Spadoni porta il mercato coperto di Ravenna sulla tv israeliana per conquistare il mercato delle farine speciali e delle miscele per uso domestico nello Stato mediorientale. L’azienda di Coccolia si presenta ai consumatori di israele con un’operazione di product placement: le sue farine sono protagoniste nel nuovo format televisivo condotto da Nadia Ellis, la prima host vegana di cucina italiana nella nazione mediorientale. Uno degli episodi, che hanno cadenza settimanale, è stato registrato nella struttura in centro a Ravenna la cui ristrutturazione è stata inaugurata un anno fa e dove allestimento e servizi di ristorazione sono curati dal gruppo ravennate.

Il programma, che celebra la gastronomia italiana vegana e racconta ricette, prodotti, territorio, cultura e tradizioni delle nostre regioni, è trasmesso in prima tv dal 27 novembre 2020 dal primo network televisivo israeliano, Ananey Communications Food Channel, sui canali primari: Travel Channel, Food Channel e piattaforme connesse come Partners, Goodiz, YES, HOT e Youtube Israele.

L’export rappresenta il 25 percento circa del fatturato di Spadoni. I mercati trainanti per Molino Spadoni oggi sono Europa, Medio Oriente, Oceania e Stati Uniti (in queste quattro aree, il Gruppo realizza oltre l’80 percento delle vendite del canale estero). Oggi l’impresa ravennate esporta soprattutto nel canale food service, ma punta a espandersi anche nella grande distribuzione organizzata.

Il gruppo Spadoni impiega oltre 180 dipendenti nei 14 stabilimenti di proprietà e si avvale di una fitta rete di agenti. Nel 2019 fatturato di 51 milioni. In merito alle performances 2020, complessivamente, nei primi 10 mesi, il gruppo ha registrato una crescita del 40 percento. Nelle settimane della pandemia, la domanda di farine e miscele pronte ha visto un significativo aumento delle vendite in Gdo, con picchi a marzo-aprile del +205% (Fonte Coop). Durante il lockdown, Molino Spadoni ha gestito un raddoppio produttivo.

Melandri nuova segretaria Cgil: «Un addetto su tre in cassa integrazione per Covid»

Le prime parole della 54enne di Fusignano eletta dall’assemblea con il 93 percento dei voti: «Ravenna può guidare il cambiamento energetico del Paese. Ma nei progetti manca il coinvolgimento sindacale»

Marinella Melandri Cgil Ravenna
Marinella Melandri e Costantino Ricci

«Abbiamo letto sulla stampa di progetti che parlano di captazione dell’anidride carbonica, di idrogeno verde, di campo eolico, di trattamento di rifiuti industriali. Sono novità importanti ma finora è mancata ogni forma di coinvolgimento sindacale che consenta di valutare le concrete le ricadute occupazionali, ambientali e di ricchezza per il territorio». Sono le prime parole da segretaria provinciale della Cgil a Ravenna per Marinella Melandri. L’assemblea generale del sindacato, che si è svolta oggi (3 dicembre), l’ha eletta con il 93 percento dei voti favorevoli. Melandri subentra a Costantino Ricci  di recente eletto presidente del Caaf Cgil Emilia-Romagna dopo due mandati da segretario generale per un totale di otto anni (termine massimo previsto dallo statuto).

Marinella Melandri è nata a Fusignano nel 1966 e ha iniziato l’attività sindacale in Cgil nel 1997 seguendo per la Funzione Pubblica i Comuni del Lughese e le Ipab. Successivamente è stata responsabile provinciale, sempre per la Fp-Cgil, del comparto enti locali. Nel settembre del 2009 diviene segretaria generale della Fp-Cgil Ravenna, incarico che ricopre fino al 2014, quando entra a fare parte della segreteria provinciale.

L’assemblea odierna si è svolta in una modalità del tutto inedita. I lavori sono stati seguiti da sindacalisti e delegati grazie a una diretta online e le votazioni si sono tenute nelle tre Camere del lavoro di Ravenna, Faenza e Lugo nel rispetto del distanziamento e delle norme di sicurezza. I lavori sono iniziati alle 9 con l’insediamento della presidenza e si sono conclusi con la proclamazione della nuova segretaria, con i saluti del segretario uscente Costantino Ricci e con l’intervento di Luigi Giove, segretario della Cgil Emilia Romagna.

Melandri ha fornito alcuni numeri sugli effetti della pandemia sul lavoro in provincia di Ravenna: «La crisi indotta dalla pandemia ha portato nella nostra provincia ad avere oltre 40mila lavoratori in cassa integrazione: quasi un terzo degli addetti. Dopo la ripresa delle attività in estate, i cassaintegrati si sono ridotti a tremila per poi raddoppiare nuovamente in queste settimane a seguito dei provvedimenti legati alla seconda ondata. Vedremo le conseguenze sull’occupazione stabile quando terminerà il blocco dei licenziamenti, e saranno tutte da gestire. Già però vediamo le conseguenze sull’occupazione tipica di un territorio con forte vocazione alla stagionalità, come il turismo e l’agricoltura. Abbiamo registrato 5.400 nuove assunzioni in meno rispetto al 2019, e rapporti di lavoro più brevi, aumento di lavoro grigio e nero, che si ribalteranno negativamente su trattamenti Naspi e di disoccupazione. Ci aspettano mesi difficili, nei quali la povertà ed il disagio sociale aumenteranno».

Sulle sfide che attendono il territorio, invece, la neo segretaria è convinta che Ravenna abbia le carte in regola «per candidarsi a guidare la transizione energetica del Paese e della regione, per diventare un hub ambientale, mettendo le importanti conoscenze e competenze presenti al servizio di grandi investitori, che vogliano impegnarsi per la decarbonizzazione, la riconversione al metano, il passaggio alle fonti rinnovabili, il rilancio delle multiutility, per l’economia circolare».

La sindacalista, infine, non nasconde l’amarezza per uno scenario particolare: «Si perdono posti di lavoro qualificati e vediamo il disimpegno dei grandi player internazionali, a partire da Eni».

Un “Natale scontato” nei centri commerciali Esp e Le Maioliche

Iniziative in collaborazione con Tippest e anche a scopo benefico

IMG 0925L’immobiliare Igd Siiq Spa, società che ha in proprietà e in gestione centri commerciali in 12 regioni italiane ha iniziato una collaborazione, per i suoi centri della Romagna, con Mediatip, azienda specializzata nella vendita online e nel web marketing, proprietaria dei marchi Tippest.it e Welfare Group.

Si parte con un’operazione che coinvolge i centri commerciali Esp a Ravenna e Le Maioliche a Faenza (oltre al Punta di Ferro di Forlì), e che unisce welfare aziendale, buoni sconto e beneficienza al terzo settore.

L’iniziative, denominata “Natale scontato”, prevede buoni acquisto spendibili negli esercizi aderenti all’interno dei centri commerciali coinvolti e che saranno resi disponibili sulle oltre 200 piattaforme di Welfare Group, che raccolgono circa 10.000 dipendenti delle aziende romagnole.

Saranno inoltre acquistabili per tutto il mese di dicembre, attraverso carta di credito, dei buoni sconto direttamente su Tippest. A partire dal primo dicembre sarà pertanto sufficiente scaricare i buoni sul web e presentarli direttamente nei punti vendita aderenti. I 3 centri commerciali coinvolti hanno messo a disposizione dell’iniziativa buoni per un valore complessivo di 200.000 euro.

L’iniziativa avrà anche aspetto benefico, in quanto una parte del ricavato sarà devoluto alle seguenti associazioni di volontariato del territorio : cooperativa sociale Elcas di Forlì; Linea Rosa di Ravenna; Protezione Civile di Faenza.

Faenza, un lupo alle porte della città – VIDEO

Si tratta di un giovane esemplare, malato. Possibile la cattura, per le successive cure

Sta diventando virale il video di un lettore pubblicato sulla pagina Facebook del blog Faenzanet. Nelle immagini si nota un lupo ripreso vicino alla zona industriale di Faenza, alle porte della città.

Si tratta di un giovane lupo in dispersione – come hanno dichiarato addetti ai lavori al Carlino Faenza in edicola oggi, 3 dicembre – malato di “rogna sarcoptica”, come sarebbe evidente dai segni sulla pelliccia.

Una malattia che difficilmente può essere trasmessa ad animali domestici. L’esemplare, secondo il veterianrio Fabio Dall’Osso, intervistato dal Carlino, rappresenterebbe un pericolo solo per se stesso.

Le istituzioni ora potrebbero tentare una cattura, per poi procedere a un ciclo di cure in un centro faunistico.

Covid, in 2.200 hanno contattato il servizio di supporto psicologico dell’Ausl

In aumento ansia, depressione e rabbia. Le chiamate più recenti sono di cittadini positivi, spaventati e frustrati

Coronavirus Stress Trauma Ansia 1Da quando è ripartito, a ottobre, il servizio di “supporto psicologico in emergenza Covid-19” dell’Ausl Romagna ha ricevuto più di 200 chiamate. Numero che sale a 2.200 se si considerano tutti i contatti avuti da quando l’Azienda, nella prima fase della pandemia, ha attivato una linea telefonica dedicata al supporto psicologico connesso al Covid per aiutare i cittadini e offrire loro sostegno, ascolto, ed indicazioni utili a vivere anche questo momento.

«La fase di emergenza che viviamo – spiega la dottoressa Rachele Nanni responsabile del programma di Psicologia dell’Ausl Romagna – è caratterizzata dal perdurare di una condizione pandemica che impone pesanti ripercussioni e limitazioni alla vita sociale e lavorativa. Abbiamo ora un numero elevato di persone direttamente coinvolte (positivi sintomatici ed asintomatici) ma anche di persone coinvolte in modo indiretto per gli effetti economici, relazionali nelle abitudini di vita con un impatto rilevante sulla qualità di vita e sul benessere psicologico. Molte ricerche evidenziano l’aumento del disagio reattivo, l’aumento di emozioni di tipo ansioso, depressivo, rabbioso che determina anche mutazioni nelle relazioni famigliari e di coppia.  Le ripercussioni psicologiche di questa pandemia sono una priorità in termini di effetti sulla salute pubblica».

«Ecco perché – prosegue la dottoressa Nanni – è importante intercettare il disagio e fornire azioni proattive e di supporto sia attraverso i Servizi tradizionali presenti in Ausl Romagna, che hanno assistito in molti casi ad un significativo aumento di domanda, sia tramite accessi ad interventi dedicati, anche tramite canali di contatto ‘in remoto’. Nei mesi da metà marzo a fine giugno abbiamo ricevuto circa 2.000 chiamate dai cittadini. Da metà ottobre ad ora sono stati oltre 200 i contatti: in massima parte si tratta di cittadini positivi che esprimo difficoltà nel vivere la propria condizione di isolamento ma anche incertezza, timore, frustrazione».

La linea telefonica è dedicata in modo particolare a:

  • persone che hanno avuto famigliari gravemente colpiti dal virus o hanno subito lutti per COVID 19;
  • cittadini positivi sintomatici in condizione di solitudine in particolare se anziani;
  • genitori positivi in stato di isolamento rispetto a figli minori;
  • utenti positivi sintomatici che hanno subito importanti effetti socio-economici conseguenti al Covid;
  • utenti positivi sintomatici con significativo disagio relazionale e famigliare.

Tutti questi assistiti possono essere invitati a contattarci ai seguenti numeri: Ravenna  339 5355892.

In municipio si possono portare regali che verranno donati ai più bisognosi

L’iniziativa del “regalo sospeso” a Russi e Castel Bolognese

Regalo SospesoCome ogni anno, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il Tavolo Sociale di Castel Bolognese ha organizzato alcune iniziative incentrate sulla solidarietà e la vicinanza.

“Dona il Regalo Sospeso” è un’iniziativa che prevede l’installazione sotto la Residenza Comunale di una cassetta rossa per la raccolta dei regali “sospesi”. I partecipanti potranno lasciare nella cassetta i loro doni da mercoledì 9 dicembre a sabato 19 dicembre, tutti i giorni, dalle 10 alle 12. I giocattoli e gli altri regali raccolti verranno donati alle famiglie più fragili e ai loro bambini.

La seconda iniziativa promossa dal Tavolo Sociale è “Fotografa il tuo Natale”, che si pone l’obiettivo di creare un album fotografico natalizio, che verrà pubblicato sui profili social del Comune. Per partecipare basterà inviare le proprie foto all’indirizzo mail: sindaco@comune.castelbolognese.ra.it.

Anche a Russi è partita un’iniziativa solidale. Dal 14 al 16 dicembre, dalle 9 alle 19.30, chiunque voglia aderire potrà portare alla Sala Consigliare in Municipio (Piazza Farini n. 1, primo piano), un pacco di natale contenente tutte le seguenti cose: qualcosa di caldo (una sciarpa, un paio di guanti, una maglia di lana, un paio di calzini, una coperta); un passatempo (un gioco, un libro, un puzzle…); un prodotto di bellezza (dentifricio, spazzolino, shampoo, un profumo, una crema); qualcosa di goloso (caramelle, biscotti, cioccolato, rigorosamente confezionati); e infine un biglietto gentile. Tutti i regali dovranno essere nuovi per sicurezza, «basta anche un piccolo pensiero», scrivono dal Comune di Russi.
La scatola dovrà essere impacchettata. Alla consegna in Comune, dovrà essere specificato a chi può essere indirizzata (un bimbo, una bimba, uomo, donna…).

A consegnare il pacco regalo a chi ha bisogno di un pensiero in più, ci penserà direttamente il Comune. (Info: 0544/587644).

Dal 21 dicembre vietato uscire dalla regione. “Salvo” il ponte dell’Immacolata

Il 25 e 26 dicembre e 1° gennaio invece non si potrà uscire neppure dal proprio comune

LUMINARIE DANTE E NATALE 2020 CENTRO RAVENNAIl governo ha emanato il decreto che vieta gli spostamenti nel periodo delle festività natalizie.

Lo scrive il Corriere della Sera.

Nel testo è specificato che «dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».

Viene anche stabilito che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti».

Chi vive nelle Regioni in fascia gialla – sottolinea Corriere.it – potrà muoversi liberamente dal 4 al 20 dicembre, superando i confini regionali e andando in altre Regioni in fascia gialla. E dunque sarà libero di viaggiare in occasione del ponte dell’Immacolata.

La conferma arriva mentre sono ancora in corso le trattative politiche per la stesura del Dpcm che sarà in vigore dal 4 dicembre.

Covid, 186 nuovi casi a Ravenna. Accertati altri 10 morti con il virus in provincia

 

Altri 186 casi (di cui 96 asintomatici) in provincia di Ravenna, su 1.504 tamponi. Con sei ricoveri in più e i pazienti in terapia intensiva che si riducono a 12. Un effetto probabilmente anche dei nuovi decessi accertati, non tutti nelle ultime 24 ore. Si tratta di dieci persone, 8 donne di 66, 81, 82, 83, 86, 90, 92 e 97 anni e due uomini di 71 e 89 anni.

Il bollettino regionale del 2 dicembre

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 126.110 casi di positività, 1.569 in più rispetto a ieri (di cui 838 asintomatici), su un totale di 19.676 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è quindi dell’8%, in calo rispetto all’8,7% di ieri.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 71.305 (-537 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.366 (-500), il 95,9% del totale dei casi attivi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.037 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 48.931.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 247 (invariato rispetto a ieri), 2.692 quelli negli altri reparti Covid (-37). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 13 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 16 a Parma (+2), 34 a Reggio Emilia (invariato), 57 a Modena (+1), 60 a Bologna (+4), 4 a Imola (invariato), 18 a Ferrara (-3), 12 a Ravenna (-2), 6 a Forlì (-1), 3 a Cesena (invariato) e 24 a Rimini (+1).

Purtroppo, si registrano 69 nuovi decessi: 18 a Bologna (10 donne di cui quattro di 90 anni, due di 92 anni e le rimanenti di 63, 83, 87 e 93 anni e 8 uomini di cui due di 90 anni e i rimanenti di 73, 80, 81, 85, 91 e 96 anni), 10 a Ravenna (8 donne di 66, 72, 81, 83, 86, 90, 92, 97 anni e 2 uomini di 71 e 89 anni), 8 a Piacenza (6 donne di cui due di 92 anni e le rimanenti di 50, 74, 84 e 88 anni e 2 uomini di 85 e 89 anni), 7 a Reggio Emilia (4 uomini di cui tre di 72 anni e uno di 86 e 3 donne di cui due di 92 anni e una di 87), 7 a Ferrara (5 uomini di 55, 77, 82, 89 e 90 anni e 2 donne di 80 e 97 anni), 6 a Parma (4 donne di 61, 76, 86 e 99 anni e 2 uomini di 70 e 75 anni), 6 a Modena (4 donne di 85, 86, 89 e 92 anni e 2 uomini di 79 e 94 anni), 5 a Rimini (3 uomini di 78, 84 e 91 anni e 2 donne di 82 e 97 anni), 1 a Forlì-Cesena (1 uomo di 73 anni). Figura tra i decessi anche un uomo di 72 anni, diagnosticato dall’Ausl di Parma ma residente fuori Regione. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 5.874.

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 12.715 a Piacenza (+122 rispetto a ieri, di cui 47 sintomatici), 10.565 a Parma (+35, di cui 19 sintomatici), 17.967 a Reggio Emilia (+166 di cui 61 sintomatici), 22.991 Modena (+191, di cui 121 sintomatici), 24.504 a Bologna (+316, di cui 123 sintomatici), 3.609 casi a Imola (+47, di cui 16 sintomatici), 6.235 a Ferrara (+118, di cui 31 sintomatici), 8.387 a Ravenna (+186, di cui 90 sintomatici), 4.634 a Forlì (+46, di cui 38 sintomatici), 4.069 a Cesena (+49, di cui 32 sintomatici) e 10.434 a Rimini (+293, di cui 155 sintomatici).

La Regione fa slittare i saldi: partiranno il 30 gennaio

L’assessore Corsini: «Una misura condivisa con i territori per dare alle imprese uno strumento in più»

SaldiSaldi, si posticipa di un mese. Partirà infatti dal 30 gennaio 2021 il periodo degli sconti in tutta l’Emilia-Romagna.  La decisione è stata presa dalla Regione dopo l’incontro con i rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni di consumatori, delle associazioni maggiormente rappresentative del settore e dei sindacati.

Una misura necessaria per dare un po’ di respiro alle imprese commerciali, in particolare i negozi di abbigliamento e calzature, alle prese con le gravi difficoltà legate alla pandemia e alle conseguenti misure restrittive imposte a tutela della salute dei cittadini.

E con lo spostamento della data dei saldi, slitterà anche il divieto di vendite promozionali che non scatterà più quindi dal 6 dicembre.

E nei trenta giorni precedenti all’avvio dei saldi invernali, in via straordinaria e dopo il passaggio in Assemblea legislativa, sarà quindi sospeso il divieto di effettuare le vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento.

«Interveniamo ancora una volta, dopo il posticipo estivo dei saldi, con una misura condivisa con i territori – precisa l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini – per dare alle imprese uno strumento in più per recuperare la stagione autunno-inverno penalizzata dal protrarsi dell’emergenza sanitaria e dalle limitazioni agli spostamenti delle persone con la collocazione della nostra regione in fascia arancione. È una leva ulteriore che ha l’intento di sostenere le vendite del periodo e che deve essere affiancata da misure economiche ad hoc per dare un aiuto concreto a tutta la rete del commercio».

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