Nuova allerta meteo (gialla) della Protezione Civile da stanotte alla mezzanotte di domani
L’autunno incalza, dopo la pausa di oggi, con una nuova pertubazione che potrebbe guastare la domenica con piogge e temporali, soprattutto nella seconda parte della giornata. Dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di domani, domenica 27 settembre, quindi, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 73, per criticità idrogeologica e temporali, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. L’allerta è gialla.
L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia Romagna (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/) e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo.
Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi (se si allaga la golena il capanno deve essere evacuato); prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati.
In tutta la regione gli infetti verificati oggi sono 99, a fronte di oltre 10mila tamponi. Nessuna vittima
In provincia di Ravenna oggi si sono registrati nuovi 4 casi di contagio da Covid-19. Si tratta di 3 pazienti di sesso maschile e 1 di sesso femminile, 1 è asintomatico mentre 3 hanno sintomi ma sono tutti in isolamento domiciliare. Uno è stato invidivuato a seguito di rientro dall’estero (Romania), 1 a seguito di contact tracing famigliare e 2 per sintomi.
D’altra parte si registrano 20 guarigioni complete e 4 guarigioni cliniche per le quali saranno effettuati tamponi di negativizzazione.
I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, sono dunque 1.775.
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna a fronte di oltre 10mila tamponi si sono verificati 99 nuovi casi positivi, di cui 54 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. Effettuati anche 2.765 test sierologici. L’età media dei nuovi casi è di circa 44 anni. Al momento del tampone, 53 erano già in isolamento. I casi attivi sono 4.717 (+66), il 95% in isolamento a casa con sintomi lievi.
Non è stato segnalato nessun decesso
La 28enne centrale toscana è alla seconda stagione a Ravenna: «Con i test anti Covid siamo controllate spesso, così è più facile restare serene e pensare al campo». Esordio stagionale per l’Olimpia il 27 settembre a Cutrofiano (prima in casa il 4 ottobre)
Per lei è solo la seconda stagione con la maglia dell’Olimpia Teodora in A2 – e la prima è rimasta pure incompiuta per il lockdown – ma Ludovica Guidi con i suoi 28 anni da compiere a dicembre è la più esperta del nuovo gruppo agli ordini di coach Simone Bendandi e a lei toccano i gradi di capitano. Origini livornesi che affiorano nell’accento, un bagaglio di esperienza maturato anche in Francia, alta 186 cm, numero 8 sulle spalle scelto a Ravenna dopo aver sempre avuto il 13, scaramanzie limitate all’uso delle stesse mollette e dello stesso elastico nei capelli ogni partita: la centrale, iscritta a Ingegneria Edile-Architettura a Pisa, prende il testimone da Lucia Bacchi dopo il ritiro.
Guidi, le parole sono importanti: capitano o capitana?
«L’abitudine è capitano, è sempre stato così. Sentire capitana fa un po’ strano ma va bene lo stesso».
E allora vada per capitana. Pronta per il comando?
«È un onore avere questo ruolo in una squadra con questa storia. Ho ringraziato la società per il riconoscimento nei miei confronti e penso che arrivi in un percorso di crescita: sono pronta. La squadra è giovane, per metà nuova, e la stagione è particolare».
Qualche capitana del passato sarà un riferimento?
«Una di sicuro è Lucia Bacchi da cui prendo il testimone. Lei ha undici anni più di me e me la ricordo da avversaria quando ho iniziato nel 2009 a Donoratico. E l’altra è Ludovica Dalia: a Cuneo mi ha insegnato qualche trucchetto».
Adesso cambia il rapporto con le compagne?
«No, c’è solo un po’ di autorità in più riconosciuta quando in campo dai qualche indicazione».
A proposito: senza il rumore del pubblico si rischia di farsi sentire dalle avversarie mentre si decidono gli schemi…
«È vero, bisognerà stare attente. C’erano campi dove non riuscivi a sentirti fra compagne. Ora nelle dirette tv della prima giornata le voci di chi è in campo si sentono anche dalla tv».
La mancanza del pubblico sarà un fattore influente?
«Il sostegno del tifo ti può dare spinta e grinta in più. Mancherà quell’adrenalina e dovremo essere brave a tenere la concentrazione lo stesso. Certo che in alcuni palazzetti di piazze calde, soprattutto al sud, verrà a mancare molto per le squadre di casa».
Le porte chiuse sono l’effetto di una pandemia ancora in corso. Il lockdown vi ha fermato in primavera, ora com’è stato ricominciare? Il distanziamento in uno sport di squadra è un miraggio: paura dei contagi?
«Prima dell’inizio della stagione c’è stato il tampone per tutte e poi test prima di ogni partita: questo vuol dire che siamo molto controllate e ci aiuta a stare serene. Se in testa avessimo anche la paura del virus sarebbe difficile trovare concentrazione in campo».
La lunga sosta forzata ha lasciato ruggine?
«Tutte abbiamo cercato di tenerci in attività, per fortuna io avevo un giardino. Quando siamo tornate in palestra è bastato poco per rinfrescare la tecnica: diciamo che il pallone lo abbiamo riconosciuto presto. Fisicamente invece c’è voluto più tempo per riprendere la condizione anche perché di solito in estate c’era il beach volley per tenerci in attività, quest’anno fino a luglio è stato impossibile».
Un anno fa il presidente De Lorenzi aveva pianificato un biennio di tempo per arrivare alla promozione e battezzare il nuovo palazzetto a settembre 2021 con la Teodora in A1. Un anno è andato perso per il Covid, questo vuol dire che l’obiettivo di quest’anno è ben chiaro…
«L’anno scorso si è fermato tutto quando eravamo in corsa per giocarcela. Quest’anno i playoff sono un desiderio concreto. E dovremo essere brave a raggiungerli anche per poter contare su Laura Grigolo che si è infortunata al ginocchio e tornerà solo nel 2021: potrà essere una bocca di fuoco importante ma solo se avremo raggiunto il primo obiettivo».
Secondo anno a Ravenna: com’è la città da vivere?
«La sto ancora scoprendo un po’ alla volta. Vengo da un paesino piccolo sul mare, San Vincenzo in provincia di Livorno, quindi la grande città non è per me: Ravenna in questo è perfetta, mi muovo anche in bici. Poi quest’anno ho cominciato a scoprire anche la parte estiva, da Marina alle bancherelle in centro. Se future compagne dovessero chiedermi un parere, il giudizio sarebbe sicuramente positivo».
Rassegna delle opere di Gianni Cassani e Rosetta Berardi alla galleria FaroArte. Inaugurazione domenica 27 alle 17
Vernice domenica 27 settembre, alle ore 17, per la mostra “Ri-tratti pittorici e fotografici” curata da Giovanni Gardini e dedicata ai dipinti di Gianni Cassani e alle fotografie di Rosetta Berardi: due tecniche artistiche diverse rivolte ad una simile poetica tesa a raccogliere l’intima espressione di un volto.
I ritratti di Giovanni Cassani sono personaggi ispirati da ammirazione e affetto. Non sono quindi ritratti commissionati, l’autore ha scelto il soggetto a sua insaputa. Non sono semplici rappresentazioni della fisionomia del soggetto, ma cercano di cogliere e interpretare l’essenza della persona ritratta.
I ritratti fotografici di Rosetta Berardi sono stati realizzati nel mese di giugno 2018 in una Casa di Riposo di Russi. Nell’esecuzione di questi ritratti l’autrice ha cercato di cogliere quella che è la bellezza della dignità nella persona anziana.
Gianni Cassani è nato ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, nel 1938. La pittura è stata sempre la passione che l’ha accompagnato nel tempo, sin dalla giovinezza. Una forma d’arte in cui ha trovato rifugio e soddisfazione e attraverso la quale ha cercato di indagare il senso delle cose. Nel corso dei decenni ha seguito varie ispirazioni e utilizzato diverse tecniche. Oggi dipinge con colori acrilici e si è dedicato ai ritratti. Nella scelta dei soggetti agisce sempre la bussola degli ideali che lo hanno orientato per tutta la vita e che hanno a che fare coi valori della cultura e con una spinta etico-politica che nell’animo di Cassani non si è mai spenta.
Rosetta Berardi nata in Sicilia, vive e lavora a Ravenna. Da anni opera nel campo dell’arte e dell’editoria. Nel 1962, assieme alla famiglia, si trasferisce a Ravenna dove si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti. Si laurea a Bologna in Storia dell’Arte Contemporanea.
Il suo percorso artistico, iniziato alla fine degli anni ‘70 con un linguaggio pittorico, si sviluppa per fasi con una ricerca tesa al piacere dell’uso dei materiali. È sempre stata sensibile al fascino della contaminazione: un percorso libero di interrogarsi apertamente su pittura, installazione, fotografia.
La mostra, promossa e organizzata da Capit Ravenna, resterà aperta al pubblico fino all’11 ottobre.
Passeggiate, incontri, escursioni, a Ravenna e dintorni, fino all’11 ottobre con la rassegna di Trail Romagna
Ritrovare la felicità e la liberta di percorrere un cammino collettivo fra pinete e parchi, giardini e alberi secolari anche in città. Un esercizio di benessere fra il corpo e la mente, la natura e la cultura. Ecco ItineRa 2020. Perfino quest’anno di di paure e incertezze non ha fermato la Festa del Cammino Consapevole, che festeggia questo autunno i quattro anni di attività.
Grazie alla passione di Trail Romagna e al sostegno degli assessorati Cultura, Ambiente, Sport, Turismo e Immigrazione del Comune di Ravenna, anche quest’anno la festa si rivolge come da tradizione ad un pubblico variegato con un programma ricco di eventi diversi, ma tutti accomunati dall’amore per la scoperta del nostro patrimonio naturale e culturale. “Verde cammino” è il titolo della rassegna 2020, a concentrare l’attenzione sulla relazione strettissima che da sempre intercorre tra natura, cammino e creatività, fra l’energia che solo il verde sa trasmettere e il susseguirsi dei passi. Naturalmente, non mancherà un ventaglio di proposte a declinare il cammino nelle più svariate forme, secondo le specifiche esigenze e gli aspetti che Trail Romagna si premura ogni anno di sottolineare: il cammino come basilare terapia psicofisica, come occasione conviviale di dialogo e confronto, come procedimento spirituale necessario a riconnetterci alle nostre antiche e profonde radici. Saranno tredici giorni ricchissimi, a celebrare come sempre la centralità del tessuto umano, ambientale, storico e culturale di Ravenna, con itinerari vecchi e nuovi, ma sempre e comunque tesi a rimettere in moto il rapporto dei cittadini con la loro città, fuori dai luoghi comuni e dagli automatismi, preferibilmente all’aria aperta.
Si comincia sabato 26 settembre, nel vero cuore verde di Ravenna, ovvero la pineta – non per nulla sul gonfalone della città campeggia un pino marittimo – con l’appuntamento La pineta di Ravenna. Paesaggio, cultura, identità. Partendo dalla Cà Vecia nella Pineta San Vitale, il fotografo Paolo Bernabini e i Carabinieri per la Biodiversità guideranno il pubblico attraverso questo vero e proprio “monumento” naturale, sulle tracce delle fotografie realizzate a fine Ottocento da Luigi Ricci.
La giornata prosegue in notturna, con la performance teatrale all’aperto Nastagio. Racconto notturno .Il pubblico verrà condotto fino a una radura nel bel mezzo della Pineta di Classe, la stessa pineta che ha fatto da sfondo a una della più belle novelle del Decameron di Boccaccio, quella di Nastagio degli Onesti, sarà il teatro naturale di questo inedito lavoro scritto da Iacopo Gardelli e interpretato da Lorenzo Carpinelli e Flaminia Pasquini Ferretti, con effetti sonori curati da Giacomo Bertoni (l’evento è già sold out, ndr).
settembre di Itinera si chiude domenica 27 con due appuntamenti in centro città. La mattina il poeta Tiziano Fratus guiderà il pubblico in 7 piante monumentali patrimonio di Ravenna, un tour fra le aree verdi pubbliche e private della città alla ricerca di questi veri e propri “patriarchi”, testimonianze viventi del cambiamento storico e ambientale della città; anche perché, come sostiene Fratus, ogni albero è un monumento.
Tiziano Fratus
Il pomeriggio ci si sposta all’Orto Botanico del Giardino Rasponi, per un incontro di approfondimento intitolato Natura in città. Dal Codice Forestale Camaldolese alle Scienze Forestali, la gestione del verde. In collaborazione con il progetto di Rete Almagià, intitolato “Appunti per un Terzo paesaggio”, vari ospiti racconteranno come la progettazione delle aree verdi cittadine sia cambiata nella storia. Ad intervenire in questa “tavola verde”, oltre al già citato Fratus, Valeria Bucchignani, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Dom Claudio Ubaldo Cortoni, monaco camaldolese; Giovanni Nobili, comandante del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina; Gianandrea Baroncini, assessore all’ambiente; Massimiliano Costa, progettista per la tutela ambientale del Comune, Paolo Gueltrini, paesaggista e architetto e Laura Prometti, portavoce del Consorzio di Bonifica della Romagna.
L’incontro del 1° ottobre si tiene invece all’Orto Botanico del Giardino Rasponi. Verso sera le camminatrici e autrici Emina Cevro Vukovic e Nora Bertolotti presenteranno il loro libro Consigli per viandanti giardinieri. Storie di paesaggi, semie talee, pubblicato da Ediciclo: un manuale che unisce il piacere del cammino all’aperto e il sapere del botanico, e che elargisce utili consigli a chiunque voglia arricchire il proprio balcone o giardino dei tesori vegetali che arricchiscono il nostro paese, dalle Alpi alla macchia mediterranea.
Venerdì 2 ottobre l’appuntamento è dedicato al rapporto fra cammino e cibo: cosa si mangiava un tempo durante i pellegrinaggi? E come è cambiata la dieta del camminatore? Uno dei massimi esperti italiani di storia e cultura dell’alimentazione, Massimo Montanari, dialogherà attorno a questo tema affascinante assieme a Franco Chiarini, di RavennaFood -ChefToChef e Carlo Casadio, medico nutrizionista, durante l’evento Nutrirsi in cammino. Il cibo dei viandanti dal fiaschetto del pellegrino alle barrette energetiche è ospitato nel tardo pomeriggio presso i Chiostri della Biblioteca Classense.
Per il fine settimana Itinera si sposta nuovamente fuori città, facendo tappa sabato 3 ottobre in uno dei luoghi più belli e suggestivi del Parco del Delta del Po. Con una camminata ecologica guidata di 8 chilometri a partire dal Palazzone di Sant’Alberto, le guide di Atlantide condurranno il pubblico fino al gioiello verde di Boscoforte, una penisola ricca di vegetazione rara e fauna allo stato brado che si inoltra nelle Valli di Comacchio.
Penisola di Boscoforte nelle Valli di Comacchio
Come ogni anno, Trail Romagna torna a rendere omaggio al percorso che ha creato in collaborazione col Cai, il Cammino di San Romualdo: il 4 ottobre si torna sulla tappa Pereo-Faenza con un percorso di 20 chilometri sulle orme del santo eremita, partendo la mattina presto dal meraviglioso Palazzo San Giacomo a Russi (la “Versailles sul Lamone”), fino alla chiesa di Santa Maria ad Nives dove morì S. Pier Damiani nel 1072.
Sabato 10 ottobre, in un luogo d’eccezione, il teatro naturale della Pineta di San Giovanni, voluto dal presidente della Micoperi, Silvio Bartolotti, andrà in scena lo spettacolo di Michele Dotti, Siam mica qui a farci salvare dai panda. La pièce ripercorre con ironia le tappe formative della vita dell’autore, per evidenziare come i principi fondamentali della Natura (ciclicità, diversità, interdipendenza) siano attivi anche nelle società umane.
Infine, il giorno seguente, l’11 ottobre, si rimarrà in zona Darsena per un urban walk alla scoperta della Ravenna tanto amata da Michelangelo Antonioni, quella divisa fra mare, archeologia urbana, industria e periferie. Partenza in mattinata dalla Darsena Pop Up, per poi attraversare i luoghi simbolo della città affacciati sul Candiano: l’Autorità Portuale, l’ex Ippodromo, l’ex Tiro a Segno, fino ad arrivare agli argini della Lama.
Il programma completo – con calendario eventi, info utili e aggiornamenti, costi di partecipazione e prenotazioni sul sito: www.trailromagna.eu
L’assessore regionale: «Importante rispettare le linee guida»
«Massima allerta per scongiurare il rischio che il virus della peste suina africana, che sta colpendo duramente gli allevamenti tedeschi, si diffonda anche in Emilia-Romagna. Ma finora non è stato segnalato alcun caso di contagio negli allevamenti presenti sul territorio regionale».
Il punto della situazione arriva dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo le notizie provenienti dalla Germania, che registrano alcuni casi.
«È importante che gli allevatori zootecnici e i cittadini – spiega Mammi – sappiano che stiamo adottando le misure necessarie a intervenire se dovessero verificarsi delle emergenze».
Ciò a partire dall’adozione delle linee guida regionali per l’applicazione del piano nazionale di sorveglianza e prevenzione della pesta suina sia negli animali d’allevamento sia in quelli selvatici (cinghiali).
Considerato che le Linee guida nazionali e regionali prevedono, quale misura preventiva di diffusione della Peste suina, un contenimento dei cinghiali soprattutto dove sono presenti allevamenti di suini allo stato semibrado, l’assessore Mammi, alla vigilia dell’apertura della caccia collettiva, è in procinto di inviare a tutti gli Ambiti territoriali di caccia, alle squadre e alle Aziende venatorie, una lettera “per sottolineare l’importanza del lavoro che sono chiamati a svolgere in una fase tanto delicata per l’economia della Regione”.
Per rafforzare la rete di sorveglianza e garantire la messa in campo di azioni tempestive e puntuali in caso di necessità è inoltre in via di costituzione un apposito nucleo di coordinamento tecnico che affiancherà l’Unità di crisi regionale già insediata nella messa a punto delle procedure di intervento in caso di emergenze veterinarie epidemiche.
Dell’organismo, in base ad un provvedimento regionale che ha recepito le linee guida nazionali, faranno parte 5 membri di quattro Direzioni generali della stessa Regione (1 per la Sanità pubblica, 1 Territorio e Ambiente, 2 Agricoltura e 1 Lavoro e Impresa), oltre a 1 componente dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, 1 referente dell’Anci Emilia-Romagna, 1 rappresentante del Comando regionale dei carabinieri forestali e i referenti dei Comandi della polizia provinciale.
Nuova ordinanza del presidente della Regione in vista del debutto del campionato di C
Cambio di programma: riapre anche lo stadio di Ravenna, in vista del debutto di domenica 27 settembre contro il Sudtirol.
Arriva il pubblico in presenza in Emilia-Romagna anche per Spezia-Sassuolo (allo stadio Manuzzi di Cesena), Carpi-Sambenedettese e Piacenza-Grosseto, in programma sempre domenica 27 settembre. Consentito un massimo di 1.000 spettatori.
È quanto prevede l’ordinanza firmata oggi dal presidente della regione, Stefano Bonaccini, che, accogliendo la richiesta presentata dagli organizzatori, consente l’accesso al pubblico in presenza, nel pieno rispetto delle “Linee guida regionali per la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi”: dal distanziamento all’uso obbligatorio della mascherina, dagli accessi controllati alla sanificazione e ai controlli fuori dalla struttura.
La Regione, dopo una approfondita istruttoria curata dall’assessorato alle Politiche per la salute – Direzione generale Cura della Persona, Salute e Welfare – ha valutato che le società di calcio che ospitano le partite abbiano presentato un piano nel quale sono rispettate le indicazioni previste dalle normative, prestando attenzione ai protocolli e garantendone l’applicazione rigorosa in vista dei due appuntamenti.
Potranno quindi partecipare in presenza 1.000 persone a condizione che sia garantita dai gestori la vigilanza necessaria a evitare assembramenti durante l’ingresso, il deflusso e la permanenza del pubblico nel posto assegnato e in relazione all’utilizzo dei servizi igienici, nonché al rispetto del distanziamento interpersonale.
In particolare, sarà vietato assistere alle partite da postazioni in piedi, introdurre all’interno dello stadio striscioni, bandiere o altro materiale e vietata anche qualsiasi forma di contatto fra giocatori e spettatori alla fine della manifestazione.
Inoltre, dovranno essere pianificati un numero congruo di varchi per l’accesso al pubblico in modo da evitare assembramenti nel momento del controllo temperatura e biglietti così come dovrà essere previsto uno scaglionamento a gruppi degli spettatori nella fase di deflusso al termine degli incontri tramite un programma definito, diffuso dallo speaker e coordinato dal personale di vigilanza accuratamente formato e dovrà essere garantita la presenza di un servizio di steward con il compito di assistere il pubblico e controllare il rispetto delle misure comportamentali.
La vendita di biglietti sarà esclusivamente on-line e/o in prevendita per evitare code e assembramenti alle biglietterie che dovranno essere chiuse al momento dell’evento.
Gli organizzatori conserveranno per almeno 14 giorni copia degli elenchi nominativi di coloro che hanno acquistato i biglietti, rendendoli disponibili su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing.
Tampone per gli alunni, che però potranno continuare a frequentare l’istituto
Una nuova positività in una scuola.
Per la prima volta in provincia si tratta di un’insegnante, di una primaria di Faenza.
Il contagio è emerso a seguito di attività di contact tracing svolta dall’Igiene pubblica dell’Ausl di Ravenna.
Immediatamente il personale sanitario ha effettuato un sopralluogo verificando “un rigoroso rispetto delle disposizioni finalizzate ad evitare contagi”. Conseguentemente non sono stati individuati contatti stretti fra gli alunni.
Non è stato dunque previsto l’isolamento per i bambini, ma l’effettuazione, per loro e per il personale scolastico, di tampone a scopo prevalentemente conoscitivo.
Sono state invece collocate in “quarantena” due maestre considerate “contatti stretti”.
Nove nuovi contagi nelle ultime 24 ore in provincia di Ravenna, di cui 5 sintomatici. Tre sono stati individuati a seguito di rientro dall’estero (2 Romania e 1 Macedonia), 3 hanno trascorso periodi in altri territori fuori regione, 1 a seguito di un tampone volontario, 1 a seguito di contact tracing e 1 per sintomi.
Il bollettino regionale, aggiornato alle 12 di oggi, 25 settembre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna sono stati registrati 34.833 casi di positività,122 in più rispetto a ieri, di cui 62 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 122 nuovi casi, 58 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 62sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 38 anni.
Su 62 nuovi asintomatici, 30 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 26 attraverso i test per categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 grazie agli screening pre-ricovero, 1 individuato tramite test sierologico e 1 di cui non è ancora noto l’ambito della diagnosi.
Purtroppo, si registra un nuovo decesso: un uomo di 75 anni a Ferrara.
I tamponi effettuati sono 10.040, per un totale di 1.131.423. A questi si aggiungono anche 2.148 test sierologici.
I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 4.651 (+ 24 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.444 (+29 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. In diminuzione il numero dei pazienti in terapia intensiva, che in tutto sono18 (-2), e quelli ricoverati negli altri reparti Covid: 189 (-3).
Le persone complessivamente guarite hanno raggiunto quota 25.701(+97 rispetto a ieri): 8 “clinicamente guarite” (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 25.693 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.004 a Piacenza (+16, di cui 2 sintomatici), 4.249 a Parma (+27, di cui 11 sintomatici), 5.752 a Reggio Emilia (+14, di cui 12 sintomatici), 4.855 a Modena (+10, di cui 3 sintomatici), 6.205 a Bologna (+26, di cui 17 sintomatici), 575 a Imola (+12,di cui 5 sintomatici), 1.422 a Ferrara (+4, di cui 2 sintomatici),1.771 a Ravenna (+9, di cui 5 sintomatici),1.324 a Forlì (+2, entrambi sintomatici), 1.110 a Cesena (+1, nessun sintomatico), 2.566 a Rimini (+1, sintomatico).
Da ottobre prime limitazioni, che diventeranno più stringenti dall’11 gennaio
Tra i primi fattori dell’inquinamento dell’aria c’è il traffico veicolare
Scattano dal 1^ ottobre in Emilia-Romagna le limitazioni alla circolazione previste per la lotta allo smog nella stagione invernale, che si applicheranno però in due passaggi diversi.
Slitta infatti all’11 gennaio 2021 il blocco dei veicoli Euro 4 diesel, una decisione condivisa con Lombardia, Veneto e Piemonte, la Regioni con cui l’Emilia-Romagna firmò nel 2017 l’Accordo di bacino padano.
Da subito, invece, si confermano i blocchi già in vigore nella scorsa stagione, riguardanti veicoli a benzina fino ad Euro 1, diesel fino ad Euro 3, motocicli e ciclomotori pre-euro.
È quanto stabilisce un’ordinanza alla firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
«Il lockdown dei mesi primaverili, con il drastico blocco agli spostamenti a cui abbiamo assistito, ha determinato un significativo calo delle emissioni dovute al trasporto veicolare e alla sospensione di varie attività produttive – spiega Irene Priolo, assessore regionale all’Ambiente -. Si sono registrate riduzioni emissive più elevate di quelle stimate per effetto delle misure sulla circolazione veicolare, stabilite dai Piani e dall’Accordo di bacino del 2017, come hanno dimostrato i risultati dello studio sulle conseguenze del lockdown redatto nell’ambito del progetto europeo Life-Ip Prepair».
I motivi del rinvio sono stati indicati in una lettera trasmessa nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente e sottoscritta da tutti gli assessori delle Regioni padane. Tra i fattori da tenere in considerazione, anche i limiti vigenti sulla capienza dei mezzi pubblici e le nuove opportunità offerte dallo smart working.
«Le attuali misure di sicurezza impongono limitazioni alle capacità di trasporto di bus e treni, per cui parte della mobilità gravita di necessità sull’uso del mezzo privato – aggiunge Priolo -. La scelta di rinviare il blocco dei diesel euro 4 a gennaio è frutto di una valutazione complessiva ed è stata condivisa da tutte le Regioni del Bacino Padano, alla luce dell’emergenza sanitaria in corso: una situazione straordinaria, inedita e imprevedibile che sta avendo anche effetti importanti di carattere sociale ed economico».
Le regole per la qualità dell’aria da ottobre 2020 a marzo 2021
Limiti alla circolazione dei veicoli più inquinanti
Dal 1^ ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 non possono, quindi, circolare i veicoli benzina pre-euro ed euro 1, diesel fino a euro 3 compreso e cicli e motocicli pre-euro nei 31 Comuni del Pair 2020: quelli con più di 30.000 abitanti e l’agglomerato urbano di Bologna, a cui si uniscono Fiorano Modenese, Maranello e Rubiera che hanno aderito volontariamente. Le misure si applicano dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18,30 e nelle domeniche ecologiche (2 al mese, stabilite con ordinanza dei Sindaci).
Disco verde, invece, per la circolazione dei mezzi alimentati a benzina-metano, benzina-gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling). E via libera anche ai trasporti specifici o per usi speciali e ai mezzi in deroga, tra cui quelli di lavoratori turnisti, per chi si sposta per motivi di cura, assistenza o emergenza, per chi accompagna bambini a scuola o per i meno abbienti (potrà circolare un singolo guidatore con Isee annuo fino a 14mila euro).
Dal prossimo 11 gennaio, e fino al 31 marzo 2021, non potranno più circolare nemmeno i veicoli benzina fino a euro 2, diesel fino a euro 4 compreso e cicli e motocicli fino a euro 1, veicoli benzina-metano, benzina-gpl fino a euro 1.
Norme per il riscaldamento domestico
Dal 1^ ottobre 2020 al 31 marzo 2021 è inoltre in vigore lo stop all’utilizzo di caminetti aperti e delle stufe a legna o pellet per il riscaldamento domestico di classe 1 e 2 stelle negli immobili civili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico, che si trovino in tutto il territorio regionale sotto i 300 metri di altitudine (sono quindi esclusi i Comuni montani, specificati dalla legge regionale 2/2004 “Legge per la montagna”) e nei Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell’aria.
Dal 1^ gennaio 2020 in Emilia-Romagna è consentito installare solo nuovi impianti di classe 4 stelle o superiore. E’ inoltre obbligatorio, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale <35kW, l’uso di pellet certificato da un Organismo accreditato (UNIEN ISO 17225 di classe – A1).
Misure emergenziali nei giorni di allerta: dall’11 gennaio blocchi anche per il diesel Euro 5
Scattano, inoltre, le “misure emergenziali” quando si supera il limite di PM10 per 3 giorni consecutivi (su base provinciale). In questo caso, nei Comuni Pair della provincia nella quale si sono verificati i superamenti, si applica una serie di misure aggiuntive dal giorno seguente a quello di controllo compreso.
La verifica sui superamenti giornalieri del PM10 è effettuata due volte a settimana, come nella scorsa stagione: lunedì e giovedì. Il Bollettino è reso disponibile entro le 11 su www.liberiamolaria.it.
Nel dettaglio le misure emergenziali prevedono limitazioni alla circolazione estese anche ai veicoli fino a euro 4 diesel compreso. Dall’11 gennaio 2021 il blocco si applicherà anche ai diesel Euro 5. E ancora: come lo scorso anno si confermano lo stop agli impianti a biomassa per uso domestico fino a 3 stelle (comprese) in presenza di impianto alternativo; l’obbligo di abbassamento del riscaldamento fino a di 19° C nelle case e 17° C nei luoghi di attività produttive e artigianali; i divieti di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc…), di sosta e fermata con il motore acceso per tutti i veicoli, di spandimento liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili e, infine, il potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani.
Azioni di sensibilizzazione dei cittadini
I provvedimenti sono affiancati da azioni di sensibilizzazione e informazione: una nuova campagna di comunicazione sui social, accanto alla tradizionale campagna “Liberiamo l’aria”, informa i cittadini sulle regole da seguire per dare un taglio alle emissioni; “lezioni antismog” nelle scuole per sensibilizzare gli studenti.
E poi incontri formativi sulle biomasse per uso domestico e sulla mobilità ciclabile dedicati ad amministratori e funzionari dei Comuni, organizzati nell’ambito del progetto di bacino padano Prepair.
Intervento da 12mila euro, eseguito grazia al Lions Club. Si tratta di uno dei rari esempi di pittura a secco su tela
È stato inaugurato nella serata di mercoledì 23 settembre il sipario storico del Teatro Goldoni di Bagnacavallo, a seguito dei lavori di restauro eseguiti grazie a un service del locale Lions Club.
Michele Pagani di Etra, responsabile del restauro, ha ricordato che il sipario di Bagnacavallo è uno dei rari esempi di pittura a tempera, cosiddetta pittura a secco su tela conservatisi fino a oggi in Romagna. Ha sottolineato poi che il delicato intervento di restauro è stato soprattutto un’operazione conservativa per mantenere e stabilizzare la fragile pellicola pittorica e il supporto in tessuto in parte usurati e indeboliti dall’utilizzo e dal naturale invecchiamento.
Risalente a poco prima della metà dell’Ottocento, il sipario del Teatro Goldoni fu dipinto da Antonio Muzzi (Bologna 1815-1894). Raffigura la visita del senatore bolognese Camillo Gozzadini a Bartolomeo Ramenghi, celebre pittore bagnacavallese del Cinquecento. La scena è ambientata nel cortile di Palazzo Boncompagni a Bologna, città nella quale il Ramenghi si trasferì e operò a lungo.
Il sipario è stato realizzato con strisce di tela di canapa/iuta, tessuta a telaio e cucita verticalmente.
L’intervento di restauro ha comportato l’asportazione dei depositi superficiali, il consolidamento generalizzato del sipario, la rimozione di materiali di restauro applicati sulla tela, l’applicazione di inserti di tela per ricostruire l’unità strutturale del supporto e il miglioramento della stabilità della tela dipinta.
I lavori sono stati eseguiti da Michele Pagani e Maria Lucia Rocchi di Etra, società di conservazione e restauro di beni culturali e storico-artistici con sede a Lugo.
Dal 28 settembre si partirà con gli esami radiologici. Le altre prestazioni verrano caricate gradualmente
A partire da lunedì 28 settembre sarà più facile, per gli utenti dell’Ausl Romagna, prenotare esami diagnostici e visite specialistiche su tutto il territorio aziendale, scegliendo la struttura erogativa che più soddisfa le loro esigenze. Prende infatti il via il Cup unico aziendale che consentirà all’utenza di avere a disposizione, al momento della prenotazione, il “panorama” delle prestazioni possibili in tutto il territorio aziendale, offerte sia dalle strutture pubbliche sia da quelle private accreditate.
Una possibilità molto attesa e utile soprattutto per chi risiede nelle zone di confine tra quelle che erano le quattro ex Ausl prima dell’unificazione (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini), ma che rappresenta comunque – si legge in una nota dell’Azienda – un punto di partenza e non d’arrivo. Da lunedì infatti questa possibilità varrà per un primo pacchetto di prestazioni, e cioè gli esami radiologici, che rappresentano circa un decimo delle 15.500.000 prestazioni (soprattutto esami di laboratorio) che l’Ausl eroga annualmente. Le altre saranno gradualmente caricate nelle prossime settimane ed il processo sarà completato entro novembre.
Obiettivo: un sistema di prenotazione omogeneo ed accessibile per tutti i cittadini romagnoli che sfrutti al massimo tutti i punti prenotativi (sportelli Cup, Cuptel, Farmacup, Cup web) attualmente disomogenei nei vari territori rendendo integrata l’offerta complessiva erogata dalla strutture pubbliche e private, potenziando la risposta aziendale al fine di migliorare ed incidere nei relativi tempi d’attesa.
Cosa cambia per il cittadino. Fino ad ora l’utente che si recava allo sportello Cup poteva prenotare prestazioni solo nelle strutture situate nell’ambito di appartenenza territoriale (Cesena, Forlì, Ravenna o Rimini), mentre utilizzando il Cuptel poteva chiedere le disponibilità di ogni ambito, ma effettuando una telefonata che di volta in volta seleziona l’ambito di erogazione. Una modalità dunque complessa, che sottopone l’utente a inutili perdite di tempo, e penalizza soprattutto i residenti delle località di confine tra gli ambiti territoriali, per i quali conoscere le disponibilità di prestazioni dei territori adiacenti è estremamente utile.
Col nuovo sistema, l’operatore (sia allo sportello sia al telefono, sia presso le Farmacie) potrà invece visionare sul suo computer, e dunque “offrire” all’utente, la scelta tra la prenotazione più vicina in ordine di tempo in qualunque sede aziendale, oltre a quella più vicina alla sede più prossima alla residenza dell’utente stesso; se nessuna di queste soddisfa l’utente, l’operatore ha comunque la possibilità di visionare ulteriori opportunità al fine di giungere alla soluzione che più soddisfi l’utente
La rete di accesso alla prenotazione. Sul territorio aziendale sono presenti 170 sportelli Cup e 311 farmacie aderenti al progetto Farmacup, cui si aggiungono 24 parafarmacie. Il processo di omogeneizzazione delle modalità prenotative per tutta l’azienda contemplerà anche l’estensione della prenotazione degli esami di laboratorio nei territori di Forlì, Cesena e Rimini entro il mese di ottobre.