I promotori chiedono risorse straordinarie e investimenti strutturali, per evitare la Didattica a distanza
Alcuni manifestanti durante lo sciopero del 3 giugno
Giovedì 25 giugno alle 18.30 in piazza a Ravenna (così come in tante altre città italiane) è indetta una nuova manifestazione del comitato “Priorità alla scuola”.
Genitori e insegnanti che aderiscono a questa forma di protesta hanno deciso di scendere in piazza per chiedere di ripartire a settembre in presenza.
E per questo chiedono “risorse straordinarie; personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola; assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali; che i Comuni e le Province trovino spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado; investimenti strutturali per l’edilizia scolastica; prevenzione sanitaria nelle scuole”.
Mentre si battono contro la riduzione del tempo scuola, le esternalizzazioni, le ore di 40 minuti e contro anche la didattica a distanza, se intesa come «parte strutturale dell’orario di scuola”.
Intervento da oltre 70mila euro. Saranno pronti entro agosto. La soddisfazione del sindaco
Stanno per partire i lavori di restauro dei monumenti dedicati ad Anita e a Giuseppe Garibaldi, ubicati nelle omonime piazze del centro di Ravenna, per un valore di oltre 70 mila euro a carico del Comune.
L’intervento di restauro sulle due opere monumentali, entrambe in marmo di Carrara, granito e bronzo, si è reso necessario per contrastare gli effetti dell’esposizione agli agenti atmosferici e pertanto avrà carattere puramente manutentivo.
Il costo dei lavori ammonta a 40 mila euro per il monumento dedicato ad Anita e a 31 mila euro per quello raffigurante Garibaldi. La conclusione dei lavori sul monumento a Giuseppe Garibaldi è prevista per il mese di luglio, quella sul monumento ad Anita per il mese di agosto
«È con soddisfazione – afferma il sindaco Michele de Pascale – che diamo il via a questo intervento, che si inserisce in un piano complessivo di valorizzazione e restauro dei monumenti cittadini. In questo caso si tratta delle opere dedicate ad Anita e Giuseppe Garibaldi, personalità che incarnano i valori più alti e fondativi del Risorgimento e della nostra storia repubblicana ispirati all’ unità, alla libertà, alla fratellanza tra i popoli, da custodire e coltivare quotidianamente perché sempre attuali e imprescindibili. Sono inoltre figure particolarmente care ai ravennati perché, come noto, un’importante parte dell’epopea risorgimentale si è svolta proprio nei nostri territori».
Per quanto riguarda gli interventi si procederà, tra le altre cose, con la pulitura a secco e la spolveratura, la pulitura dei bassorilievi e delle iscrizioni in bronzo con prodotti specifici, con trattamenti antivegetativi per contrastare l’attacco biologico e il risciacquo a pressione, la stuccatura delle fessure o delle mancanze con successiva tonalizzazione, la brasatura manuale delle zone ossidate della cancellata e il trattamento con antiossidante, il ritocco delle parti trattate con vernice del cancello della stessa tipologia e tinta, trattamenti idrorepellenti degli elementi lapidei per inibire l’azione degli agenti atmosferici, dell’umidità e dell’attacco biologico.
Per entrambi i monumenti si interverrà nel rispetto degli elementi decorativi e strutturali con l’impiego di materiali idonei e di modalità operative tese a preservare la patina del tempo.
Un po’ di storia
Il monumento commemorativo di Anita Garibaldi, ubicato nella omonima piazza ricavata nel 1879 dalla demolizione di vecchie case, fu realizzato da Cesare Zocchi nel 1888, vincitore di un concorso bandito nel 1860, e celebra sia i Caduti per l’indipendenza d’Italia, sia la scomparsa di Anita Garibaldi. In alto, la figura femminile dalle sembianze della dea Atena rappresenta la città di Ravenna nell’atto di porgere una corona di alloro a un soldato caduto. I quattro leoni posti agli angoli del monumento simboleggiano gli anni cruciali delle lotte risorgimentali: 1831, 1848, 1859, 1870 . Anita Garibaldi è commemorata sul basamento con due lapidi in bronzo: la prima legata alla sua morte alla fattoria Guiccioli, in terra ravennate, il 4 agosto 1848 e la seconda che la mostra a cavallo nel guado di Canavas alla stessa maniera in cui la immortala Emilio Gallori sul Gianicolo a Roma.
Il monumento a Giuseppe Garibaldi fu realizzato dallo scultore ravennate Giulio Franchi nel 1892. E’ composto da un basamento a pianta quadrata con tre gradini e una zoccolatura a tronco di piramide dai piani inclinati. Subito sopra si trova un parallelepipedo decorato con bassorilievi che rappresentano quattro momenti storici della vita del generale: la battaglia del vascello durante l’assedio di Roma del 1849, la battaglia di Sant’Antonio del Salto in Argentina, lo sbarco con Anita morente sulla spiaggia di Magnavacca e la battaglia di Digione con Riciotti Garibaldi che consegna al padre la bandiera tolta all’ esercito prussiano. Inizialmente la scultura venne collocata di fronte alla chiesa di San Francesco per poi essere trasferita nel 1936 nella piazza attuale. L’arco cronologico di produzione è da circoscriversi tra il 1892, anno di completamento dell’opera, e il 1896.
Steward controlleranno gli accessi, le mascherine sono obbligatorie sulle attrazioni e nelle aree al chiuso
Sabato 20 giugno riaprono i cancelli di Mirabilandia, che quest’anno resterà aperto dalle 10 alle 22.
Tutte le misure richieste per la ripartenza sono state adottate: nuove modalità di fruizione delle attrazioni, regolamentazione degli ingressi e delle singole file, sanificazioni, obbligo di indossare mascherine nelle attrazioni e nelle aree al chiuso, distanziamenti all’interno del Parco, organizzazione degli spettacoli e accesso a punti ristoro e shop.
Per evitare assembramenti, sono incentivate le prenotazioni online e l’uso di percorsi diversificati per segnalare i corretti spostamenti. Per prenotare il proprio turno nei punti ristoro, negli shop e anche nei simulatori dell’area Ducati World, Mirabilandia sperimenterà l’uso dell’app Qoda – totalmente gratuita e scaricabile da AppStore e Play Store – che riduce i tempi di permanenza in attesa creando una fila virtuale. L’utilizzo è semplice: una volta scaricata sul proprio smartphone, basterà scansionare il QR code all’ingresso per mettersi virtualmente in coda. Un sms o una notifica push sul telefono avviserà l’utente quando il proprio turno si sta avvicinando.
Le novità della stagione 2020 prevedono una nuovissima programmazione degli show, mentre non saranno disponibili le attrazioni Reset, Mirabilandia Express, Legends of Dead Town, Colazione da Papere e i playground. Pare non sia in grado di riaprire (stando alle informazioni sul sito) anche Desmo Race, l’attrazione che doveva essere il fiore all’occhiello di Ducati World e che già la passata stagione era rimasta quasi sempre chiusa per problemi tecnici.
Gli steward all’interno del Parco garantiranno flussi regolari, accessi controllati e quindi i più alti standard di tutela della salute. In tutte le aree saranno inoltre presenti dispenser con igienizzanti.
Partita anche la nuova campagna abbonamenti che consentirà ai visitatori di decidere se abbonarsi solo per la stagione in corso o se estendere il divertimento fino al 2021 a un prezzo d’eccezione.
La stagione 2020 si concluderà martedì 2 novembre.
Come già annunciato, quest’anno resterà chiuso invece il parco acquatico Mirabeach.
Lo storico festival recupera l’edizione 2020 con serate distribuite dal 30 giugno al 14 novembre
Michael League
Ravenna Jazz 2020 “Reloaded”: dopo quasi due mesi dalle date originariamente previste per la sua quarantasettesima edizione (annullate a causa dell’emergenza sanitaria), lo storico festival ravennate torna a proporsi in versione letteralmente “ricaricata”, simbolicamente “rinata”. Stesso numero di serate (non più consecutive ma distribuite nel corso di vari mesi: dal 30 giugno al 14 novembre), recupero degli stessi spettacoli già previsti per la primavera quando possibile (Paolo Fresu e Petra Magoni con l’Italian Jazz Orchestra, Sarah McKenzie, Julian Lage, Shai Maestro, Alessandro Scala con Barbara Casini), nuovi contenuti artistici per completare il cartellone (compresi ospiti internazionali: Michael League e Bill Laurance, i Quintorigo con Roberto Gatto, Ettore Fioravanti, Roberto Ottaviano), nuovi spazi che reinventano la geografia del festival. E non si escludono ulteriori sviluppi del programma oltre a quanto qui annunciato.
La ripresa dell’attività concertistica si svolgerà nel più rigoroso rispetto delle normative e ordinanze per gli spettacoli dal vivo, compresa l’applicazione della distanza di sicurezza tra gli spettatori, in seguito alla quale i posti disponibili saranno limitati.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Dei concerti di punta previsti per la primavera, quello di Pat Metheny è stato rinviato al 2021: il mitico chitarrista statunitense è già confermato come protagonista assoluto della prossima edizione del festival.
Rimangono invece in cartellone Paolo Fresu e la vocalist Petra Magoni, che si avventureranno assieme in un omaggio alle canzoni di Doris Day, una produzione originale che coinvolgerà una formazione orchestrale dall’ampio organico come l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. A intonare le melodie del repertorio della “fidanzata d’America” ci saranno due stelle della musica italiana: un insolito abbinamento che metterà in risalto le peculiarità di ognuno dei due artisti, il soffio lirico della tromba di Fresu e la magnifica intensità interpretativa della Magoni. Sarà loro l’onore di inaugurare il festival, il 30 giugno al Parco del Museo Classis Ravenna. Ospitato nell’ampia struttura all’interno del Parco Archeologico di Classe, il concerto con Fresu e la Magoni rientrerà pure nel cartellone di “Classe al Chiaro di Luna”, anche in questo caso come evento inaugurale.
Il blocco centrale dei concerti estivi di Ravenna Jazz 2020 “Reloaded” si svolgerà alla Rocca Brancaleone: un ritorno alle origini, in una sede che ha ospitato gloriose edizioni passate del festival.
La prima serata all’interno della Rocca sarà il 30 luglio con Alessandro Scala, che nel ravennate, sua terra d’origine, è un sax hero, capace di esprimere gli impulsi più brillanti e coinvolgenti della grande scuola sassofonistica hard-bop e funk. Scala si esibirà con un quartetto il cui nome, “Bossa Mossa”, suggerisce che le carte del jazz e della musica brasiliana verranno ben mischiate. La cantante e chitarrista Barbara Casini sarà la special guest della serata.
La presenza più sorprendente alla Rocca sarà quella del bassista Michael League, celeberrimo fondatore e leader degli Snarky Puppy. Il 6 agosto si esibirà in duo con il pianista Bill Laurance, anch’egli esponente di spicco della band di culto: sarà una rara occasione per ascoltarli in una dimensione cameristica anziché orchestrale.
Seguiranno tre diverse declinazioni del jazz nazionale. Il 13 agosto quella proposta dal sassofonista Roberto Ottaviano, il cui quintetto “Eternal Love” si avvale di musicisti dalle capacità trasversali per celebrare, in questi tempi difficili, la speranza e la voglia di riscatto del genere umano.
Il 3 settembre arriveranno i trasgressivi Quintorigo assieme a Roberto Gatto, batterista simbolo della musica improvvisata nostrana, impegnati in una sintesi dei loro progetti dedicati a Charles Mingus, Jimi Hendrix e Frank Zappa.
Il nome non è casuale, non c’è limite ai contenuti musicali affrontati da “Opus Magnum”, il quartetto guidato dal batterista Ettore Fioravanti che si ascolterà il 10 settembre: dalla tradizione jazzistica a quella popolare, dalle canzoni al repertorio classico, dal rock alle suggestioni africane, purché siano stimoli per l’improvvisazione.
Nella riformulazione del programma di Ravenna Jazz 2020 in versione “Reloaded” troverà spazio anche uno dei format simbolo delle recenti edizioni del festival: i concerti che si svolgono nei club e nei piccoli teatri di Ravenna, tra città e circondario.
Il Teatro Socjale di Piangipane è lo spazio al quale il festival riserva le proposte vocali: qui si ascolterà Sarah McKenzie, cantante e pianista australiana dotata di una musicalità swingante e un tocco di glamour che la pongono nel solco di pianiste-cantanti come Diana Krall o Eliane Elias (2 ottobre).
Al Bronson di Madonna dell’Albero si addice la musica ad alto voltaggio. Ed ecco quindi arrivare il trio del chitarrista Julian Lage (3 novembre), che porta a una sintesi di bruciante intensità le musiche delle radici statunitensi, il blues, il rock e soprattutto la grande tradizione chitarristica jazz.
Al Cisim di Lido Adriano, il 14 novembre si farà luce sulle più attuali tendenze del pianoforte jazz con il trio del pianista israeliano Shai Maestro. Colpisce nel segno il tocco personale di Shai, evidentemente formatosi nell’ambito della musica classica, ma capace di sviscerare il più intenso jazz feeling anche quando è alle prese con materiali eterogenei.
In tutta la regione registrati tre nuovi decessi, mentre i casi attivi scendono a quota 1.500
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.084 casi di positività, accertati alle 12 di oggi, 15 giugno, 11 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.
I tamponi effettuati sono 3.945 che raggiungono così complessivamente quota 410.984, più altri 1.216 test sierologici, fatti sempre da ieri.
Le nuove guarigioni sono 145, per un totale di 22.377: quasi l’80% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.500 (-137 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.299, -132 rispetto a ieri: oltre l’86% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 13 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 188 (-4).
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.377 (+145): 374 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.003 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 3 nuovi decessi: un uomo e due donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.207. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso si è avuto in quella di Piacenza, 1 in quella di Ferrara e 1 in quella di Rimini. Nessun decesso nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e da fuori regione.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.523 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3.609 a Parma (+3), 4.971 a Reggio Emilia (+ 1), 3.933 a Modena (+1), 4.705 a Bologna (+5); 402 a Imola (nessun nuovo caso); 1.007 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.934 (+1), di cui 1.036 a Ravenna (+1), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.168 a Rimini (nessun nuovo caso). /PF
Obbligatoria l’iscrizione on line entro il 24 giugno
Come anticipato nei giorni scorsi, dal 26 al 29 giugno in vari luoghi del territorio ravennate si svolgeranno i “Saluti di fine anno scolastico”, momenti di incontro dedicati alle ragazze e ai ragazzi delle classi quinte della scuola primaria e terze della scuola secondaria di primo grado, voluti dall’Amministrazione comunale e realizzati in collaborazione con Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, che coinvolgerà i partecipanti in una azione corale sui temi del ricominciare e della speranza.
Gli incontri, preceduti dai saluti del sindaco Michele de Pascale e dell’assessora all’istruzione Ouidad Bakkali, avverranno in condizioni di sicurezza, garantendo il distanziamento sociale, con ingressi contingentati e controllati, nel massimo rispetto delle normative vigenti. Momento finale e simbolico di ogni singolo evento sarà la foto di classe.
Venti gli appuntamenti in programma nel corso delle quattro giornate, tra Giardini pubblici a Ravenna, palazzo Grossi a Castiglione, parco del Museo didattico del territorio a San Pietro in Campiano, giardino pubblico di San Pietro in Vincoli, giardino Camilla Ravera a Mezzano, giardino Evangelista Battaglia Alfonso a Piangipane, parco 25 Aprile a Samt’Alberto, parco pubblico di viale Menotti a Marina di Ravenna, campo sportivo di viale Manzoni a Lido Adriano.
Per consentire appunto lo svolgimento dei vari eventi in sicurezza, è obbligatoria l’iscrizione on line, entro il 24 giugno, attraverso il seguente link https://www.oasi31.it/saluti-di-fine-anno-scolastico-2020/ – al quale sono indicati il calendario dettagliato degli appuntamenti scuola per scuola, le modalità organizzative degli eventi e le regole di comportamento da seguire.
Decisione del tribunale su richiesta della procura (la difesa pronto al ricorso). Le molestie si sarebbero verificate nell’ambulatorio durante i programmi terapeutici
Un medico di Faenza è stato sospeso dalla professione per un anno, per decisione del tribunale su richiesta della procura, in seguito alle accuse di violenza sessuale, mosse da due pazienti. Gli episodi, secondo quanto riporta il sito dell’Ansa che fa riferimento alla stampa locale, sono avvenuti il 12 e il 13 maggio scorso nell’ambulatorio faentino del medico. Le due donne, prima una quarantenne paziente da anni e poi una più giovane, paziente da qualche mese, erano andate da lui per proseguire programmi terapeutici, denunciando poi approcci sessuali da parte dell’uomo. Questi nell’interrogatorio di garanzia di martedì scorso, ha negato tutto. La difesa si è già detta pronta al Riesame.
Non c’è più l’obbligo della sanificazione giornaliera ma con frequenza adeguata all’utilizzo. Resta il divieto di assembramento
I nuovi protocolli emanati da Governo e Regione indicano per le aree gioco dei bambini nei parchi pubblici una pulizia “con frequenza adeguata all’intensità di utilizzo, attraverso l’uso di detergenti neutri” e non più l’obbligo giornaliero. Pertanto i sindaci della Romagna Faentina hanno disposto a partire da lunedì 15 giugno la riapertura delle aree gioco per bambini nei parchi e giardini pubblici su tutto il territorio dell’Unione. La decisione era già in vigore a Ravenna.
All’ingresso dei parchi e in prossimità delle attrezzature verrà installata apposita segnaletica, integrata anche con pittogrammi comprensibili ai minori, con l’indicazione del divieto di assembramento, l’obbligo di distanziamento di almeno un metro fatta eccezione per i famigliari conviventi, e l’obbligo di indossare la mascherina – all’interno delle aree gioco – da parte degli adulti e dei bambini di età superiore ai 6 anni.
Al Servizio Giardini – nell’ambito dei periodici controlli manutentivi delle attrezzature ludiche – sarà affidato il compito della pulizia delle superfici più toccate secondo i nuovi protocolli, mentre la Polizia Locale dell’Unione – anche tramite gli Assistenti Civici da essa coordinati – assicurerà i controlli sul rispetto delle prescrizioni.
«Finalmente – commenta il presidente dell’Unione Giovanni Malpezzi a nome dei sindaci – il Governo e la Regione hanno recepito le sollecitazioni di tanti sindaci italiani, compresi quelli della Romagna Faentina, volte a correggere le precedenti prescrizioni anti-contagio contenute nei Protocolli di sicurezza sull’uso delle aree gioco nei parchi pubblici. Oggettivamente l’obbligo giornaliero di sanificazione delle attrezzature ludiche era da un lato eccessivamente oneroso e dall’altro poco efficace ai fini della prevenzione anti-covid».
Il sindaco di Ravenna e presidente dell’Unione delle province italiane convocato a Villa Pamphili: chiederà di investire metà del Recovery Fund in infrastrutture viarie e edilizia scolastica perdare spinta alle piccole medie imprese
De Pascale con il premier Conte in una foto di alcuni mesi fa
«Metà delle risorse del Recovery Fund istituito dall’Ue che sarà destinato agli investimenti per la ripresa dopo la pandemia deve essere utilizzato per rendere sicure strade, ponti e gallerie, per mettere al centro l’edilizia scolastica, un patrimonio che, oggi ce ne accorgiamo in tutta la drammaticità, non assicura agli studenti da 0 a 18 anni il diritto allo studio». È questo uno dei temi centrali del Piano che il presidente dell’Upi (Unione province italiane) Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, e la delegazione delle Province porterà oggi alla riunione degli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphili, nella sessione dedicata agli enti locali.
«Abbiamo un’occasione straordinaria per mettere in sicurezza il Paese e per garantire al contempo una spinta immediata alla ripresa economica dando ossigeno alle piccole e medie imprese», sostiene ancora il primo cittadino ravennate. Insieme a proposte per il rilancio dei Distretti industriali a livello territoriale e alle richiesta di semplificazioni, De Pascale chiede di guardare anche lontano dai grandi centri: «È impensabile progettare un rilancio che non veda protagonisti i territori, le aree interne, il 70 percento dell’Italia lontana dalle grandi metropoli».
La delegazione dell’Unione delle Province d’Italia è stata convocata, insieme ad Anci e Conferenza delle regioni, per la sessione di lavori che avrà luogo a partire dalle 17.30.
Il fatto sabato pomeriggio a Marina. La vittima è Andrea Rossi, studente dell’Engim
Andrea Rossi, 17enne ravennate, è morto dopo un tuffo in piscina.
La tragedia è avvenuta sabato pomeriggio in uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna.
La notizia è riportata sui quotidiani in edicola oggi, 15 giugno.
Il giovane si è sentito male attorno alle 17, dopo un tuffo nella piscina dello stabilimento. Inutili i soccorsi di bagnini e personale del 118, prontamente intervenuto.
A piangere il ragazzo, oltre a famigliari e amici, anche l’Engim di Ravenna, dove studiava.
Continua comunque a migliorare il quadro epidemiologico: in Regione 17 contagi e 5 morti
Riappare in provincia di Ravenna, anche se al minimo, il Covid 19, facendo registrare per oggi 14 giugno sia un caso di positività (una donna, in isolamento domiciliare e asintomatica, la cui positività è stata rilevata a seguito di tampone effettuato per screening sierologico positivo) sia
il decesso di una paziente di di 86 anni, da tempo malata.
Il trend di rarefazione della presenza virale procede comunque in Emilia-Romagna dove sonos tati rilevati “solo” 17 casi di positività rispetto a ieri, di cui 14 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 6.137 che raggiungono così complessivamente quota 407.039, più altri 1.213 test sierologici, fatti sempre da ieri.
I decessi registrati sono 5: di cui 2 in provincia di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 1 in quella di Rimini e, per l’appunto, in provincia di Ravenna.
Le nuove guarigioni invece sono 102, per un totale di 22.232. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.637 (-90 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.431: -89 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 14 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 192.
Lo spazio ideato per una lunga rassegna estiva di eventi dal vivo a Classe, con le adeguate misure di sicurezza
Con le norme che impongono il distanziamento sociale di un metro e riducono la capienza per gli eventi al chiuso a un massimo di duecento persone, le rassegne culturali estive vanno a caccia di spazi all’aperto dove il limite di spettatori sale a mille. Per Ravenna la novità della stagione post Covid sarà un’arena da 540 posti distributi su quattromila mq (metà di un campo da calcio) sul prato del museo Classis: ospiterà concerti, spettacoli teatrali e presentazioni di libri per due mesi a partire dal 30 giugno, con in apertura un evento musicale in anteprima del festival “Ravenna Jazz”.
L’organizzazione logistica sarà in mano a Ravennantica che gestisce anche il museo dedicato al territorio e inaugurato a fine 2018. «Non siamo nuovi a questo tipo di iniziative – spiega Sergio Fioravanti, direttore della Fondazione –. Da sempre cerchiamo di organizzare momenti di interesse culturale non strettamente legati alle nostre esposizioni, per dare nuovi spunti e magari ampliare la platea di chi poi si avvicina alle nostre iniziative più specifiche. Con gli eventi estivi serali abbiamo iniziato a Tamo e da qualche anno siamo passati all’Antico Porto di Classe dove avevamo duecento posti. Il piano per quest’anno era di restare lì ma aumentare fino a quattrocento. Poi è arrivato il coronavirus e con le nuove regole quei numeri non erano possibili».
Il piano B è diventato Classis dove c’è già un precedente: a vedere Lino Guanciale e Marco Morandi a giugno del 2019 andarono in seicento, con le sedie che occupavano una minima parte di quella che occuperanno i 540 posti del 2020. «In linea teorica potrebbero starci molte più persone ma la gestione degli afflussi diventerebbe troppo complessa».
Sul prato di fronte al palco saranno disposte le sedie senza altre strutture, tutte distanziate di un metro senza distinzioni per estranei o conviventi per praticitià organizzativa. Prenotazione obbligatoria dei biglietti, all’ingresso verrà misurata la temperatura corporea grazie alla collaborazione del personale della Croce Rossa. Per accedere all’area spettacoli bisognerà indossare la mascherina, ma una volta seduti se ne potrà fare a meno». Per l’accesso e il deflusso degli spettatori ci sarà l’aiuto dei volontari del comitato cittadino. In caso di maltempo gli eventi verranno cancellati con rimborso dei ticket.
Fioravanti resta abbottonato sul calendario – che sarà presentato al pubblico verso fine giugno – ma alcuni appuntamenti sono già stati annunciati da diretti interessati come ad esempio gli incontri con autori di libri per la rassegna “Scrittura Festival” curata da Matteo Cavezzali. Da altre fonti inoltre si apprende che all’arena faranno tappa due concerti del Bronson, spettacoli teatrali di Accademia Perduta, di Ravenna Teatro e i burattini di “Arrivano dal Mare, eventi di danza contemporanea dell’associazione Cantieri e di musica classica con la Young Europea Orchestra diretta da Paolo Olmi…
«I costi della realizzazione saranno a carico di Ravennantica – precisa Fioravanti –, con le entrate dalla bigliettazione contiamo di rientrare delle spese. Durante gli eventi il museo sarà chiuso ma nel costo di ogni biglietto è compreso l’ingresso a Classis negli orari di apertura».