martedì
26 Agosto 2025

Covid, in provincia ci sono un contagiato in più e un altro morto

I decessi salgono a 85, l’ultimo è un uomo di 97 anni con patologie pregresse. Le guarigioni complete ora sono ottocento

Un contagiato in più e un altro morto. È l’evoluzione della pandemia da Covid-19 in provincia di Ravenna nelle 24 ore tra le 12 del 27 maggio e le 12 di oggi, 28 maggio. La nuova vittima è un uomo di 97 anni. I totali salgono così a 1.024 casi diagnosticati da fine febbraio (circa 800 tra metà marzo e metà aprile, una quarantina in maggio), ottocento guarigioni complete e 85 decessi.

Il rallentamento del contagio risulta anche dai numeri regionali. Dall’inizio dell’epidemia in Emilia-Romagna si sono registrati 27.701 casi di positività, solo 74 in più rispetto a ieri. Di questi nuovi casi, 17 derivano dal percorso attivo dall’inizio dall’emergenza, con verifiche su persone sintomatiche; 57 nuovi casi derivano invece dall’attività di screening su persone asintomatiche fatta da tamponi e test sierologici. Da qui anche il numero significativo di tamponi, 9.128 da ieri, che somma le due distinte categorie di rilevazione (310.696 i tamponi totali).

Mezzo milione da Cassa e Scuola edile per aziende e lavoratori del settore

Lo stanziamento per la provincia di Ravenna riguarda versamenti per chi ha subito cassa integrazione, formazione professionale, diaria per chi si è ammalato, sgravi contributivi

Cassa e Scuola Edile della provincia di Ravenna hanno stanziato mezzo milione di euro per aiutate la ripartenza dell’edilizia nel segno della sicurezza e dell’innovazione.

Lo stanziamento sarà ripartito in tre voci. Ai lavoratori andranno 200mila euro. In parte come versamento da parte della cassa edile nel mese di giugno in proporzione alle ore fatte di cassa integrazione nei mesi di marzo e aprile: per un lavoratore sospeso dal lavoro con 9 settimane di cassa integrazione questo significherà ricevere un bonifico di circa 150 euro. E in parte per l’istituzione di una diaria straordinaria per i lavoratori del settore ricoverati per contagio Covid-19 di 30 euro al giorno fino ad un massimo di 50 giorni. Altri 200mila euro come sgravio contributivo alle aziende nei confronti della cassa edile, in considerazione delle difficoltà e dei costi aggiuntivi nella ripartenza per la gestione delle norme anticontagio per i mesi di giugno, luglio e agosto 2020. Infine 100mila euro come formazione gratuita messa a disposizione delle aziende e dei lavoratori con particolare riguardo a studiare e approfondire percorsi di innovazione per supportare e incentivare una valorizzazione e innovazione dell’attività imprenditoriale improntata sui nuovi materiali, sulla rigenerazione urbana e sull’efficientamento energetico in ottica ambientale.

La decisione è maturata in un incontro avvenuto il 25 maggio tra tutte le parti sociali del settore edile della provincia di Ravenna, costituenti la Cassa Edile e la Scuola Edile (Ance Romagna, Cna Costruzioni Ravenna, Anaepa Confartigianato Ravenna, Legacoop Romagna, Agci Emilia Romagna, Confcooperative Rimini – Ravenna, Feneal Uil Ravenna, Filca Cisl Romagna, Fillea Cgil Ravenna).

Le parti hanno sottoscritto anche l’accordo di costituzione del comitato territoriale per l’applicazione e monitoraggio del protocollo anti contagio Covid-19 del settore edile della provincia di Ravenna definendo che è il Cpt (Comitato Paritetico Territoriale per la salute e la sicurezza dei lavoratori costituito all’interno della Scuola Edile) allargato a tutte le parti sociali e agli Rlst (Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza Territoriali) il soggetto deputato a tale compito, insieme alle norme di applicazione dei protocolli già definiti per l’edilizia.

Visite guidate vietate, le guide scrivono al sindaco: «Vogliamo lavorare»

Il polo museale dell’Emilia-Romagna blocca i tour con accompagnamento alla basilica di Classe e a Teodorico. Confcommercio non ci sta: «Si possono trovare soluzioni per riprendere»

Sant’Apollinare in Classe

La basilica di Sant’Apollinare in Classe e il mausoleo di Teodorico hanno riaperto al pubblico dal 23 maggio ma le visite guidate sono vietate. La direzione regionale dei musei fa sapere che è disponibile per la basilica il servizio di audioguida multimediale accessibile tramite internet e fruibile con il proprio telefono smartphone o tablet. E allora 21 guide turistiche di Ravenna hanno firmato una lettera inviata al sindaco Michele de Pascale «per manifestare la drammatica situazione della categoria, dopo oltre due mesi di lockdown».

È stata Confcommercio a prendere l’iniziativa: «Se i musei vietano le visite guidate, il nostro diritto al lavoro, sancito dall’articolo 4 della Costituzione, viene meno. Vietare le visite guidate e le attività didattiche vuol dire demolire due pilastri che sono alla base di qualsiasi museo, sospenderne un servizio pubblico di altissimo valore, azzerarne una delle funzioni principali, quella dell’educazione».

Le guide si rivolgono al primo cittadino: «Come pensa di far ripartire la filiera del turismo senza il nostro contributo? La nostra presenza non solo arricchisce l’esperienza della visita dal punto di vista dei contenuti, ma fa sì che i visitatori si muovano all’interno dei siti di interesse in maniera più consapevole e rispettosa delle regole, in altre parole, in maniera più sicura. Il turista che viaggia con una guida abilitata è più tutelato di chi viaggia da solo».

La primavera è la stagione turistica più proficua per chi accompagna turisti alla scoperto di monumenti e bellezze del territorio: «Siamo attualmente senza alcun reddito non avendo potuto fare, in questi tre mesi di lockdown, attività di smart working. Alcuni di noi hanno percepito il bonus dei 600 euro del mese di marzo, altri nemmeno quelli. L’unica cosa che abbiamo voluto e potuto fare, con un grande senso di responsabilità nei confronti della nostra città, è stato continuare a promuovere e valorizzare i siti e i monumenti di Ravenna attraverso i nostri canali social, per mantenere comunque alta l’attenzione e l’interesse nei confronti della città da parte dei nostri clienti».

L’auspicio delle guide era di riprendere a lavorare ora con i residenti della regione e dal 3 giugno anche con i turisti provenienti da altre città italiane: «Nessuno di noi pensa che nei prossimi mesi possano giungere richieste da parte di gruppi numerosi. Siamo consapevoli che per poter davvero ripartire dovremo attendere il 2021. Ma se, ad esempio, a partire da giugno una coppia o una famiglia volesse usufruire del nostro servizio per visitare questi siti, noi non potremo farlo in base a queste direttive e non vorremmo che diventasse un pericoloso precedente per il futuro». Ad oggi ancora non è noto ciò che deciderà la Diocesi che gestisce altri cinque importantissimi siti Unesco della città.

Secondo il sindacato delle guide si potevano sfruttare le settimane di chiusura per pensare a una riapertura in sicurezza anche per le visite guidate: «Ad esempio con un massimo di 8/10 persone nella basilica di Classe data l’ampiezza della chiesa. Invece è stata scelta la strada più semplice: il divieto a prescindere. Il Polo Museale fa capo al ministero, il quale non può semplicemente vietare, piuttosto deve trovare delle soluzioni, oggi e non domani o a data da destinarsi, perché tutti tornino al lavoro senza lasciare indietro nessuno».

Ravenna, il mercato coperto pensa a tavolini in piazza. E lancia le degustazioni…

Ristorante Mercato Coperto Foto RepertorioLa riapertura del Mercato Coperto, a Ravenna, cercherà di sfruttare le possibilità date dall’amministrazione comunale di poter sistemare sul suolo pubblico, all’esterno del locale, i tavoli dei ristoranti. «La volontà è quella di espanderci in piazza Andrea Costa – dice Beatrice Bassi, amministratore unico della società di gestione della struttura, Mc – ma non escludiamo altre opportunità».

Intanto il mercato coperto dà appuntamento a venerdì 29 maggio alle 21, con la cena degustazione con abbinamento di cruditè di pesce e formaggi a cura dello chef Alessandro Dembech.

Un appuntamento che si ripeterà con piatti diversi nelle prossime settimane, con i negozi aperti e illuminati per la sera, come i musei e le basiliche.

Riapre anche la piscina comunale di Ravenna. In acqua bastano 7 mq a testa

Si torna (quasi) alla normalità, con limiti di capienza che difficilmente venivano raggiunti anche in epoca pre Covid

IMG 5463Riaprirà sabato 30 maggio, la piscina comunale di Ravenna di via Falconieri 29/31. Sarà possibile accedervi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 21, il sabato dalle 8 alle 20 e la domenica dalle 8 alle19.

Disponibili tutte le vasche, quella al coperto da 25 metri, quella da 50 metri, con il tetto già aperto, e quella dedicata ai bambini da 11 metri, aperta solo in estate.

In questi giorni hanno già riaperto altre piscine comunali della provincia, come a Faenza, tutte naturalmente con una serie di rigide prescrizioni da seguire, ma che non stanno cambiando più di tanto la vita ai frequentatori degli impianti.

In acqua, infatti, sono sufficienti 7 metri quadrati a persona, con un limite massimo di capienza fissato in 7 persone per corsia nelle vasche da 25 metri, raddoppiato in quelle da 50. Numeri piuttosto alti, che in molti impianti spesso non venivano raggiunti neppure prima dell’epidemia.

Per quanto riguarda le altre attività in vasca, va rispettata sempre la distanza minima di due metri, mentre ogni ombrellone all’esterno, come in spiaggia, dovrà avere una superficie minima di 12 metri quadrati a paletto.

Più in generale, citando le linee guida della Regione Emilia-Romagna, è obbligatorio l’uso delle mascherine negli ambienti chiusi (tipo reception, spogliatoi, servizi, bar) e negli ambienti all’aperto dove non è possibile mantenere il distanziamento di un metro.

I gestori devono inoltre assicurare pulizia e disinfezione quotidiana dei vari ambienti, con le attrezzature – come ad esempio lettini, sedie a sdraio, ombrelloni – che vanno disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Occorre anche garantire la disponibilità in vari punti di erogatori con soluzione disinfettante per l’igienizzazione delle mani.

Negli spogliatoi e nelle docce “occorre assicurare le distanze di almeno 1 metro – si legge nell’ordinanza della Regione –. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche se depositati negli armadietti; non è consentito l’uso promiscuo degli armadietti”.

Per quanto riguarda infine i bambini, le aree giochi van- no delimitate ed individuate, indicando il numero massimo di bambini consentiti all’interno dell’area mentre le piscine dedicate ai giochi acquatici devono essere convertite in vasche per la balneazione.

Ravenna, alle Bassette ha riaperto il ponte sullo scolo della Romea – FOTO

Investimento da 600mila euro del Comune

Ha riaperto questa mattina (giovedì 28 maggio) il ponte sullo scolo Canala di via Romea Nord, in zona Bassette, alle porte di Ravenna, chiuso per lavori dalle ultime settimane del 2019. Torna così a completarsi la strada di collegamento tra la statale 309 e la città.

Si sono infatti conclusi in questi giorni i lavori che hanno registrato la demolizione e la ricostruzione del ponte.

L’intervento ha comportato un investimento di 600 mila euro da parte del Comune.

La Lega il 2 giugno in piazza, a distanza di sicurezza, anche a Faenza

Insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia: «Siamo l’altra Italia, pretendiamo certezze e sostegno»

Manifestazione 2 Giugno E1589620023897«Il 2 giugno 2020 scende in piazza, simbolicamente, l’altra Italia, quella che vuole ripartire in sicurezza, che si preoccupa del futuro di aziende, lavoratori e famiglie, che è orgogliosa del proprio Paese, che pretende una giustizia giusta, che vuole chiarezza. Quell’Italia fiera della propria identità e del proprio retaggio culturale, che si batte perché libertà e diritti costituzionali non siano calpestati».

Lo hanno dichiarato il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone, Adriano Paroli, commissario Forza Italia Emilia-Romagna, e Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, in una nota, presentando le manifestazioni del 2 giugno che si terranno in tre località romagnole, contestualmente a quelle organizzate a Roma e in altre città italiane.

«Anche la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia il 2 giugno saranno in tre piazze romagnole, tutelando distanze e sicurezza, non per una manifestazione di protesta, ma di proposta. Le località prescelte sono: Faenza alle 9.30 in piazza della Libertà, a Cesenatico alle 11.30 in piazza A. Costa (sotto il grattacielo) e a Rimini alle 17 in Largo R. Boscovich. L’obiettivo è far conoscere le nostre proposte e lanciare un messaggio alto e chiaro al Governo: gli italiani meritano fiducia e pretendono certezze e sostegno. Noi ci siamo e siamo pronti a far ripartire insieme il Paese».

Riaprono l’8 giugno S.Vitale e gli altri monumenti della Curia. Solo su prenotazione

Gli accessi saranno contingentati. Mascherina obbligatoria e pagamento elettronico nei bookshop

San Vitale DesertoA Ravenna riapriranno al pubblico lunedì 8 giugno i cinque monumenti Unesco gestiti dall’Opera di Religione (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e Museo Arcivescovile). Come previsto dal Dpcm del 17 maggio per l’emergenza Coronavirus, sono state introdotte nuove disposizione per l’accesso ai monumenti.

Gli accessi saranno contingentati e la prenotazione sarà obbligatoria, con un orario d’ingresso per ogni sito. È previsto quindi un numero massimo di visitatori e un tempo di visita differenziato a seconda del monumento: 60 persone ogni 30 minuti (con tempo di visita di 25) per San Vitale, il museo Arcivescovile e Sant’Apollinare Nuovo. Il mausoleo di Galla Placidia e il Battistero Neoniano (i due monumenti di minori dimensioni) potranno accogliere solo 10 persone ogni 10 minuti, che dovranno munirsi di un biglietto speciale con pagamento di un supplemento di 2 euro per la gestione del flusso dei visitatori.

I biglietti saranno acquistabili: all’Ufficio Prenotazioni (per singoli e gruppi) dal 1° giugno; attraverso la biglietteria online (solo per singoli) dall’8 giugno; nelle biglietterie situate in ogni complesso monumentale (per singoli e gruppi) dall’8 giugno.

Ai visitatori sono poi richieste per l’accesso ai monumenti una serie di norme di comportamento che recepiscono l’ultimo Dpcm e le conseguenti norme regionali: vietato l’ingresso a chi presenta sintomi influenzali o con temperatura superiore ai 37,5° o ha avuto contatti con persone malate di Covid-19, l’accesso è consentito solo a chi indossa la mascherina coprendo bene naso e bocca, è necessario igienizzarsi le mani con il gel a disposizione in tutti i siti museali, nel monumento occorre prendere posto dove viene indicato e i genitori devono tenere accanto a sé i bambini con età inferiore a 14 anni; mantenere la distanza tra un visitatore e l’altro di almeno un metro, rispettare la capienza massima e i limiti di tempo di visita specificati, evitando assembramenti dentro e fuori l’edificio

Visite guidate. All’interno dei monumenti diocesani sono consentite le visite guidate esclusivamente con l’utilizzo di radioguide whysper in modo da permettere ai turisti di rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Le radio guide sono obbligatorie per visite guidate oltre le 5 persone.

Nei book-shop. All’interno delle biglietterie e dei book-shop si può accedere 1 persona per volta ed è obbligatorio il pagamento elettronico. Per l’accesso ai punti vendita e la consultazione della merce in vendita sono obbligatori i guanti, oltre che la mascherina.

I monumenti saranno aperti al pubblico con orario estivo, dalle ore 9 alle ore 19. Info e prezzi: www.ravennamosaici.it

Il Comune di Ravenna organizza la festa per la fine della scuola media su Instagram

Edizione speciale per Party in Terza, tra challenge e “tiktoker”

Giulia Zoccali
Giulia Zoccali

Party in Terza, storica festa riservata ai ragazzi e alle ragazze delle terze medie del Comune di Ravenna che si svolge solitamente alle Artificerie Almagià, si trasforma e reagisce alla complessità dei tempi, scegliendo di progettare lo storico evento attraverso la modalità webinair, sulle pagine Instagram @retealmagia e @sulfur_retealmagia dalle 21 a mezzanotte di lunedì 1 giugno.

È un pensiero per i nati nel 2006 che quest’anno non potranno vivere l’esperienza del Party in Terza, rito di passaggio che segna il confine tra il mondo della scuola dei piccoli e quello della scuola dei grandi a Ravenna, da più di dieci anni.

Nel Party in Terza, progettato da Rete Almagià in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna, i sei dj resident di Rete Almagià e i Sulfur “accoglieranno i ragazzi e le ragazze delle terze medie facendoli ballare, coinvolgendoli in challenge, contest e in racconti condivisi, trasformando l’evento nella sperimentazione collettiva di un modello partecipativo di divertimento, adeguato al momento che stiamo attraversando”.

I ragazzi e le ragazze potranno partecipare a due contest: il primo selezionerà la foto più originale scattata durante la diretta applicando il filtro IG di @retealmagia “Party in diretta” (disponibile su @retealmagia), mentre il secondo premierà le tre challenge più originali sul social Tik Tok con hashtag #partyinterza che saranno lanciate durante la diretta e termineranno ad agosto 2020. Alcuni tiktokker seguiti dai giovanissimi, tra cui la creator Giulia Zoccali (nella foto), hanno aderito creando challenge #partyinterza su Tik Tok, per condividere questo momento ed esprimere la loro vicinanza ai ragazzi e le ragazze del 2006 delle scuole di Ravenna.

L’evento è curato da Simona Diacci, Sabina Ghinassi, Giulia Melandri, Ilaria Zanzi, Carlotta Guerra e dai Sulfur (progetto giovani di Rete Almagià) Giorgia Campani, Pietro Campri, Anita Fiorini, Vittoria e Matilde Gasponi, Nicole Giambelluca, Gloria Loggieri, Irene Monticelli e i dj Arlo, Delux, Simone Baldazzi, Mero, Pako, Solvm, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna.

Info: www.retealmagia.org; party@retealmagia.org; 347 7262822.

«Le etichette di quelle bibite riducono il corpo della donna a oggetto sessuale»

La denuncia della Casa delle Donne di Ravenna all’Istituto Autodisciplina Pubblicitaria

Bottle Pinup 1La Casa delle Donne di Ravenna ha segnalato l’azienda Eurofood all’Istituto Autodisciplina Pubblicitaria per le etichette delle bibite gassate a marchio Abbondio, «sperando che venga preso qualche provvedimento».

«Pur evocando lo stile anni 50 delle pin-up, icone dei calendari del tempo – si legge in una nota della Casa delle Donne – ne alterano il femminile sensuale e l’erotismo discreto per riprodurre immagini femminili volgari e provocanti che riconfermano modelli oggettivizzanti del corpo femminile».

«Queste immagini risultano offensive  e rimarcano la tendenza pubblicitaria, ormai tanto discussa e criticata da diventare obsoleta, di ridurre i corpi umani a oggetto sessuale da abbinare a prodotti commerciali in modo incongruo e pretestuoso», scrivono ancora dalla Casa delle Donne.

«Purtroppo l’assuefazione a questi abbinamenti non desta, come dovrebbe, disapprovazione nei consumatori e occorrono ancora azioni di richiamo al rispetto dei codici etici della pubblicità rispettosa del corpo delle donne».

La denuncia è arrivata grazie alla segnalazione dell’ex assessora Giovanna Piaia e di Lia Randi.

Il 20 giugno riapre Mirabilandia. Ma questa estate resterà chiuso il parco acquatico

Mascherine, percorsi obbligati e segnaletiche: nuove regole per il parco della Standiana

Eurowheel LowMirabilandia apre sabato 20 giugno, con le nuove regole imposte dai protocolli anti coronavirus.

Seguendo le indicazioni della IAAPA, l’organizzazione internazionale di riferimento per l’intero settore, e della Regione Emilia-Romagna il parco ha adottato misure straordinarie per la ripartenza.

Ora Mirabilandia è pronta, «dopo aver lavorato nell’ultimo periodo senza sosta per adattarsi alla nuova normalità – si legge in una nota del parco –, con misure come la definizione di nuove modalità di fruizione delle attrazioni, la regolamentazione degli ingressi e delle singole file, le adeguate sanificazioni, l’obbligo di indossare mascherine per staff e visitatori, l’organizzazione degli spettacoli, i distanziamenti all’interno delle aree e l’accesso ai punti ristoro e shop».

Regole sanitarie dettagliate, «per un divertimento sereno per ogni fascia di età». All’interno del Parco saranno presenti anche steward, adeguatamente formati, «che si occuperanno di regolare i flussi e quindi il contingentamento di ingressi e singole aree, per offrire ai visitatori i più alti standard di tutela della propria salute».

Per evitare assembramenti, si incentiveranno le modalità di prenotazione online e sono stati studiati percorsi obbligati e segnaletiche adeguate a favorire i corretti spostamenti. In tutte le aree saranno inoltre presenti dispenser con igienizzanti.

Completamente rinnovata la programmazione degli show. Arriva al Pepsi Theatre (con sedute opportunamente distanziate), la magia del musical “Il Mago di Oz”. Immancabile l’appuntamento con lo stunt show più acclamato d’Europa, “Hot Wheels City: la nuova sfida”. Ad allietare gli ospiti in piazza della Fama ci saranno anche gli spettacoli “Hook Rock”, per farsi travolgere dall’onda rock del famoso pirata e dei suoi amici, e “The Wild West Show”con atmosfere Far West dove due ladri saranno smascherati dalle ballerine del saloon.

«Quest’anno il lungo lockdown ha reso l’apertura di Mirabilandia ancora più attesa – dichiara il direttore generale di Mirabilandia, Riccardo Marcante –. Siamo impegnati a garantire un divertimento sano e sicuro, perché siamo convinti che bambini, ragazzi e adulti meritino occasioni di svago in assoluta spensieratezza, dopo l’esperienza che tutti abbiamo vissuto».

«Volendo offrire a Mirabilandia un intrattenimento di alto livello, come facciamo da 28 anni, abbiamo deciso di rimandare alla prossima estate l’apertura di Mirabeach – continua Marcante –. Il nostro Parco acquatico richiederebbe mesi di lavoro per organizzare una riapertura che garantisca i più alti standard di sicurezza, che arriverebbe a stagione quasi conclusa. Mirabilandia è comunque pronta ad accogliere i propri visitatori con ancora più voglia di regalare tante ore liete e spensierate, dopo mesi difficili».

La stagione 2020 di Mirabilandia prenderà il via sabato 20 giugno (dalle 10 alle 22) e si concluderà martedì 2 novembre.

 

All’ospedale di Lugo chiude un’area Covid. E torna l’ambulatorio Urgenze Pediatriche

L’area al pianterreno capace di 30 posti letto riservata ai contagiati da coronavirus torna alla sua funzione di Medicina Interna

Ospedale Corsia 680x365 CRiparte l’attività dell’Ambulatorio Urgenze Pediatriche dell’Ospedale “Umberto I” di Lugo.

Verrà ripristinata da lunedì prossimo, primo giugno, in questa prima fase con orario mattutino 8-14, per tutti i giorni della settimana. Questa graduale ripresa dell’attività, che era stata sospesa a seguito dell’emergenza Covid 19, verrà svolta da un medico dell’unità operativa di Pediatria di Ravenna-Faenza-Lugo diretta dal dottor Federico Marchetti e da due infermieri.

Le attività prevedono la visita in regime di pronto soccorso con eventuale uso della diagnostica laboratoristica o di immagini nei casi necessari. Il primo accesso dei piccoli pazienti avverrà da Pronto soccorso generale, e laddove vi sia necessità di osservazione breve, al momento restano invece operativi i presidi di Ravenna e Faenza.

«Si tratta di un modello di ripresa di attività innovativo – spiega il dottor Marchetti – che coniuga nel modo più efficace possibile l’assistenza ospedaliera con quella della medicina territoriale. Molto importante è dunque il ruolo dei pediatri di famiglia del territorio».

Intanto vi sono anche altre situazioni in evoluzione presso l’Ospedale di Lugo, che comunque resterà operativo sul tema Covid. A seguito del minor impatto che l’infezione da nuovo coronavirus sta avendo sulla popolazione, nei giorni scorsi ha chiuso l’area Covid che era situata al pianterreno, capace di 30 posti letto e che, adeguatamente predisposta e sanificata, torna alla sua funzione di Medicina interna.

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