giovedì
17 Luglio 2025

Hanno aiutato bimbi e turisti, sistemato panchine e bici: “maglie gialle” in festa

Bilanci dell’ottava edizione del progetto di volontariato del Comune di Ravenna. All’Almagià l’evento conclusivo con il ritiro degli attestati per i 702 ragazzi che hanno partecipato

Magliette gialle in piazza
Magliette gialle in piazza

È tempo di festeggiamenti per le “Magliette gialle” che, durante l’estate, hanno partecipato all’ottava edizione del progetto di volontariato e cittadinanza attiva “Lavori in Comune”. Domani, venerdì 18 ottobre, alle 20.30 alle Arteficerie Almagià, i 702 ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni coinvolti nell’iniziativa sono invitati con le loro famiglie per la festa conclusiva e il ritiro degli attestati, utili per il riconoscimento dei crediti formativi.

Nel corso della serata, dopo i saluti e gli interventi del sindaco Michele de Pascale e dell’assessore al Decentramento Gianandrea Baroncini, verranno proiettati video di alcuni dei 62 laboratori svoltisi dal 17 giugno al 6 settembre e si esibiranno anche alcuni dei partecipanti ai progetti musicali.

Promosso dall’assessorato al Decentramento, Lavori in Comune è sostenuto dai dirigenti scolastici delle scuole secondarie e realizzato con la collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati, del mondo dell’associazionismo, dei servizi e del volontariato, nonché di singole persone iscritte all’albo comunale dei volontari e delle volontarie. Hanno partecipato a quest’ultima edizione 702 volontari e 52 tutor/esperti a guidare i ragazzi e le ragazze nelle diverse attività.

I laboratori proposti, per un totale di 108 settimane, hanno registrato un incremento rispetto a quelli delle precedenti edizioni, dovuto al maggiore coinvolgimento di associazioni ed enti che sempre più credono nel progetto che in otto edizioni ha visto la partecipazione di 4.603 ragazzi e ragazze.

I laboratori sono strutturati in percorsi settimanali di cinque giorni (a parte qualche eccezione, che prevede una durata maggiore) in cui i ragazzi e le ragazze, dopo una breve formazione, svolgono specifiche attività di volontariato, che riguardano l’ambiente, la tutela dei beni comuni, l’arte e la cultura, la memoria storica, la comunicazione, la solidarietà e il turismo. Ogni percorso prevede la presenza di animatori o di tutor.

I partecipanti sono stati per il 39% maschi e per il 61% femmine e al termine dei laboratori hanno risposto a un questionario di verifica sull’esperienza svolta. Tra gli esiti del questionario risulta che l’89,9% ripeterebbe l’esperienza che è stata definita dalla maggior parte di loro interessante e coinvolgente.

Alcuni dei risultati conseguiti
Sono stati aiutati a fare i compiti e affiancati in attività ludico/ricreative circa 2.000 bambini e bambine nelle 33 settimane di laboratori creativi; sono stati creati 4 libri modificati, donati alle biblioteche decentrate; sono state realizzate oltre 50 cuffiette, scarpine e altri piccoli indumenti donati ai piccoli pazienti dei reparti di neonatologia e pediatria dell’ospedale di Ravenna; è stata fornita assistenza a più di 5800 turisti in visita in città; sono state riparate e rigenerate 25 biciclette donate ad associazioni di volontariato; aggiustate e riverniciate in aree verdi pubbliche 69 panchine e 13 giochi per bambini, 9 tavoli, 1 bacheca, 4 fioriere e 3 totem informativi; 8 murales, lampade e oggetti di arredo hanno abbellito e decorato i locali di case protette, scuole, biblioteche e sedi decentrate; è stata realizzata una grande struttura di ferro e cartapesta, che sarà esposta la sera della festa; è stato prodotto il cartone animato Cucù innamorato della luna, tratto dal libro Tonywood di Antonio Franchini; ad agosto si è svolto l’evento  per ricordare la strage al Ponte degli Allocchi del 25 agosto, grazie anche all’impegno di due laboratori di magliette gialle; 29 ragazze e ragazzi hanno acquisito competenze utili in caso di primo soccorso e di sicurezza in mare; 10 magliette gialle hanno affiancato i volontari del progetto “Al mare insieme a te”, dedicato all’accoglienza e all’accompagnamento in spiaggia di persone con malattie invalidanti nello stabilimento balneare “Insieme a te”; i ragazzi e le ragazze dei laboratori musicali di rap, chitarre elettriche, percussioni e danze dal mondo animeranno la serata finale.

Disperso durante un’escursione con amici in montagna, pensionato ritrovato morto

Un 68enne è precipitato in un dirupo per circa 120 metri: in compagnia di altri cinque amici stava percorrendo la strada delle 52 gallerie poi ha allungato il passo lasciandosi dietro gli altri che non l’hanno più visto

Strada Delle 52 Gallerie Pasubio Val PosinaUn 68enne medico in pensione residente a Bagnacavallo è stato ritrovato morto in un dirupo lungo la strada delle 52 gallerie del Monte Pasubio, tra le province di Trento e Vicenza. Il ritrovamento del corpo, precipitato per circa 120 metri dal percorso, è avvenuto stamani 17 ottobre: l’uomo risultava disperso da ieri quando i cinque amici in sua compagnia nell’escursione hanno dato l’allarme. Mario Ravaglia è il nome dell’escursionista deceduto: dalla pensione si occupava di omeopatia, in precedenza era stata a lungo direttore del pronto soccorso di Lugo.

Il 68enne era partito con un gruppo di amici da Bocchetta Campiglia (Vicenza). All’altezza della 19esima galleria il gruppo si è fermato a cercare gli occhiali di uno di loro e Ravaglia ha continuato da solo. Al rifugio Papa i compagni non hanno trovato il medico e  hanno imboccato la strada del ritorno pensando che fosse già sceso a valle. Quando il gruppo ha raggiunto le auto in sosta non ha trovato Ravaglia e il cellulare dell’uomo era spento: alle 17 è stato dato l’allarme ai soccorsi. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, l’ultimo contatto con l’escursionista risale alle 12 quando era al telefono con la moglie, finché non è caduta la linea.

Bowie e lo spazio: la “stranezza” che fu un successo nell’anno dell’allunaggio

A Ravenna il 18 ottobre una serata in ricordo della rockstar e del primo sbarco sulla Luna

 

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L’11 luglio del 1969 usciva il 45 giri Space Oddity. Nonostante la canzone raccontasse la storia di un astronauta, Major Tom, destinato a rimanere nello spazio per sempre, la Bbc scelse il brano come colonna sonora dell’allunaggio avvenuto il 20 luglio dello stesso anno. Space Oddity divenne il primo grande successo di David Bowie e Major Tom, che voleva essere una metafora dell’isolamento e della solitudine, finì per divenire il simbolo dell’epopea spaziale.

Per questo motivo si è deciso di celebrare la “galassia” David Bowie in un tributo al grande artista e commemorare i 50 anni di Space Oddity e dell’allunaggio di Apollo 11 con una serata evento a Ravenna dedicata al “fenomeno Bowie” e alla “conquista della Luna” come punto di svolta nella storia dell’umanità e nella visione dell’universo.

La serata sarà condotta da Rita Rocca, giornalista Rai e regista del film Bowienext – Nascita di una galassia e da Stefano Cavina, vincitore del Premio Vega 2019 con il libro Apollo – La sfida alla Luna  e curatore dell’evento. L’incontro sarà al Cinema Mariani, dove alle 18.30 sarà proiettata la pellicola della Rocca.

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Ambra Mattioli

Dopo la proiezione la serata continuerà al ristorante Passatelli  con il concerto acustico della Tribute Band Aladdin Insane con Ambra Mattioli (lead vocals, acoustic guitar) e Francesco Infarinato (piano, keyboards, back vocals, acoustic guitar).
Leader della band, Ambra Mattioli oltre che musicista è anche un’incredibile art performer le cui attività artistiche e creative spaziano dalla pittura ai romanzi, dal project-desiner all’ebanisteria. Dave Thompson, autore del libro The Freakiest Show: David Bowie cover versions, l’ha citata più volte, con tanto di foto alle sue interpretazioni. Il suo cortometraggio Burning Tape si trova all’interno del film Bowienext di Rita Rocca.

Rita Rocca è regista/film-maker. Inviata Rai per Porta a Porta, Ballarò e La Vita in Diretta,  è anche autrice per Rai Educational  di documentari come Pianeta Energia, C’era una volta e Scala Mercalli. Nel 2016 ha vinto il Premio Letterario Alfredino Rampi con il racconto Io Posso Volare. È attualmente conduttrice radiofonica e giornalista del Gr-Rai.

Stefano Cavina è scrittore e giornalista. Ha debuttato come corrispondente del settimanale “Rombo” e in seguito per “Nuovo Orione” e “La Rivista Aeronautica”.  È autore del libro Apollo-La sfida alla Luna, con il quale ha vinto il Premio letterario Vega 2019. Il suo ultimo volume Men On The Moon  ha ricevuto l’apprezzamento ufficiale da parte dell’Ufficio Storico della Nasa. Attualmente scrive sul web e collabora con Rai.

 

 

 

Aste immobiliari, da gennaio solo offerte telematiche con Pec e firma digitale

In programma a Ravenna un convegno sulle novità per cittadini e professionisti

Tribunale FallimentareCambiano le modalità per partecipare alle aste immobiliari del tribunale: da gennaio 2020 le offerte potranno essere presentate solo in via telematica e sarà necessario munirsi di firma digitale e posta elettronica certificata (Pec).

Per informare i cittadini e i professionisti sulle nuove modalità, l’associazione notai per le esecuzioni immobiliari (Asnes) – in collaborazione con il consiglio notarile di Ravenna, l’ordine degli avvocati di Ravenna, l’associazione per le associazioni dei professionisti delegati e l’Ainc –  promuove un convegno  sul tema il 25 ottobre al teatro Rasi di Ravenna dalle 9. Titolo: “Le esecuzioni immobiliari in Italia dopo la riforma: il punto sulle aste telematiche. Dati, professionisti, privati, banche e imprese a confronto”. Iscrizione: 50 euro (pranzo compreso). La partecipazione al convegno attribuisce crediti professionali per notai (12), avvocati, commercialisti e geometri (8). Per iscrizioni www.asnesravenna.it.

«Il convegno – spiega il notaio Andrea Dello Russo, responsabile scientifico dell’evento e presidente dell’Asnes –  oltre a trattare il tema delle nuove modalità operative, analizzerà le problematiche legate alla presentazione dell’offerta telematica e all’aggiudicazione del bene e approfondirà il ruolo del professionista delegato, sia quale delegato alla vendita, che quale delegato alla custodia degli immobili, trattando il contenuto dell’ordinanza di delega, dell’avviso di vendita e facendo una panoramica circa i comportamenti adottati dai diversi tribunali italiani, nonché la disciplina della pubblicità degli avvisi e delle modalità di esecuzione delle aste telematiche».

Nelle due sessioni di lavoro (mattutina e pomeridiana) interverranno, tra gli altri, i magistrati di Cassazione Giovanni Fanticini e Raffaele Rossi, i giudici delle esecuzioni, Rinaldo D’Alonzo e Paolo Gilotta e il giudice delegato Alessandro Farolfi. Vi sarà altresì un dibattito animato da quattro gestori di aste telematiche e si confronteranno banche, Abi e Banca d’Italia, oltre ai professionisti del settore.

L’Inps a Ravenna senza distributori di acqua, cibo e bevande: lamentele e petizione

La Cgil: «Gli appalti da mesi in attesa dell’avvallo da parte dell’Agenzia del Demanio»

InpsNella sede dell’Inps di Ravenna, l’assenza di distributori di acqua, cibo e bevande calde e fredde perdura nonostante le sollecitazioni della Fp Cgil.

I sindacati riportano l’ultimo episodio in ordine cronologico, accaduto a un malcapitato utente che, nell’attesa di essere ricevuto, avrebbe avvertito un lieve malessere e avrebbe chiesto dove fossero i distributori d’acqua. «Chiaramente l’acqua – racconta la Cgil –, di proprietà della dipendente di turno allo sportello, gli è stata fornita, ma non possiamo esimerci dal denunciare il procrastinarsi di una situazione paradossale».

«Il problema – spiega la Cgil in una nota inviata ai giornali – si protrae da circa un anno comportando disagi sia per l’utenza ma anche per i dipendenti. Gli appalti che disciplinano la messa a bando per l’installazione delle macchinette distributrici di acqua, bevande calde o fredde e cibo, sono da mesi in attesa dell’avvallo da parte dell’Agenzia del Demanio. Non sono bastati i tanti comunicati di sollecito della Fp Cgil. Non è stata nemmeno utile una petizione firmata dai dipendenti e consegnata direttamente alla segreteria del presidente Tridico, oltre che alla Direzione regionale e provinciale».

Vongole, eurodeputati spagnoli mettono a rischio la pesca delle “poverazze”

Apprensione tra le 17 barche impegnate in provincia di Ravenna. Si attende una proroga del Parlamento europeo sulla misura minima a 22 millimetri del mollusco

Salve Poveracce Pesca Rimini RavennaOltre 120 famiglie di pescatori fra Rimini e Ravenna rischiano di ritrovarsi in seria difficoltà se non verrà confermato il via libera alla pesca in Adriatico per le vongole con misura minima a 22 millimetri. È quello che accadrà nel caso in cui il Parlamento europeo, su richiesta di alcuni eurodeputati spagnoli, non dovesse prorogare fino a tutto il 2020 la deroga già concessa all’Italia dalla Commissione Ue, alla normativa che vieta la pesca delle vongole sotto i 25 millimetri.

Si tratta di una misura di gestione che prevede la riduzione della taglia minima di 3 millimetri, già autorizzata da Bruxelles nel 2017 quando vennero riconosciute le specificità dell’ecosistema del mare Adriatico e la piena sostenibilità biologica. Una deroga che la Commissione europea ha ritenuto di proporre ancora per un anno (quindi per tutto il 2020) al Parlamento europeo.

«Nel 2016 – spiega Vadis Paesanti, vicepresidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna – l’Unione europea ha concesso per tre anni (2017-19) questa deroga all’Italia, permettendoci di pescare e commercializzare vongole con una dimensione minima di 22 millimetri. Il provvedimento è in scadenza e la Commissione Ue, a seguito di analisi che hanno confermato come la fauna ittica non sia stata alterata, ha deciso di proporne l’allungamento per un altro anno incontrando per adesso la contrarietà degli eurodeputati spagnoli che hanno chiesto che venga ritirato. Se il Parlamento europeo dovesse dargli ragione e il limite minimo per le vongole pescate in Adriatico tornasse a 25 millimetri, nella Riviera romagnola 54 barche per la pesca di vongole (37 nella marineria di Rimini e 17 in quella di Ravenna) dovranno essere tirate definitivamente in secca con più di 120 pescatori che si troveranno senza lavoro per provvedere alle proprie famiglie».

Tre millimetri, da 22 a 25: il nodo del contendere è tutto racchiuso in questa misura che sembrerebbe trascurabile ma non lo è affatto. «La vongola Venus Gallina – prosegue Paesanti -, che vive in particolare nei fondali sabbiosi del tratto di mare compreso fra le province di Ravenna e Rimini ed è comunemente nota come poverazza, in queste zone non riesce quasi mai a raggiungere la misura minima prevista dalla Ue. Negli anni abbiamo fatto diversi tentativi di favorirne lo sviluppo, incluso prevedere lunghi periodi di fermo pesca, ma i risultati sono stati inequivocabili: a differenza delle vongole veraci, la poverazza una volta raggiunti i 22 millimetri circa, comincia lentamente a decadere e, per lo più, muore prima di conquistare questi fatidici 3 mm che mancano per la misura richiesta dall’Unione Europea».

Non ci sarebbe quindi alcuna volontà predatoria dell’ambiente né la ricerca di facili scappatoie alla legge, alla base della richiesta italiana di conferma della deroga, ma una semplice e chiara presa di coscienza di una situazione concreta e tangibile, supportata da dati e analisi: «Abbiamo collaborato in questi anni con diversi enti di ricerca – prosegue Paesanti – per dimostrare come la nostra pesca non solo non sia lesiva per l’ambiente e l’ecosistema delle vongole ma anzi, ne favorisca lo sviluppo, permettendo la crescita sana di nuovi esemplari che trovano meno competizione e più nutrimento dopo la raccolta da parte nostra degli esemplari adulti. Abbiamo inviato i dati a Bruxelles e confidiamo che, anche sulla base di queste risultanze, la deroga venga confermata. Ne va del futuro di un settore che esporta un’eccellenza apprezzata ben oltre i confini nazionali».

Osservando i dati dell’export, Paesanti fa notare infatti come «tra i nostri principali clienti nei mesi compresi fra ottobre e aprile c’è proprio la grande distribuzione e le catene di ristorazione spagnole che non trovano dai fornitori locali una quantità di prodotto sufficiente per soddisfare le proprie esigenze. Se nel mare Adriatico non potessimo più pescare le vongole a 22 millimetri, a rimetterci sarebbero quindi anche i consumatori spagnoli che apprezzano il nostro prodotto».

Visioni Fantastiche: il festival che insegna ai giovani ad amare il cinema

Visioni Fantastiche

Il progetto è rivolto alle scuole e coinvolge gli studenti in qualità di spettatori e giudici

Stamane, nell’ambito della presentazione della diciassettesima edizione del Nightmare Film Festival, è stata lanciata una nuova iniziativa culturale rivolta a tutte le scuole della città. Visioni Fantastiche – questo il nome del festival – è stato ideato e realizzato dalla cooperativa Start Cinema (la stessa che si occupa di Nightmare) allo scopo di avvicinare bambini e ragazzi al mondo del cinema, concepito come strumento di formazione dell’individuo, e raggiungere quindi lo spettatore del futuro. Proprio per il suo valore educativo Visioni Fantastiche ha ottenuto il sostegno di Miur e Mibac ed è stato inserito nel Piano Nazionale Cinema per la Scuola.

Colonna portante del festival, che si svolgerà dal 21 al 29 ottobre, sarà il Concorso Internazionale di corti e lungometraggi e le sue Giurie, chiamate “I Visionari”. L’assoluta unicità della rassegna consiste nel duplice ruolo che i ragazzi sono chiamati a rivestire, ossia quello di spettatori e di giudici delle pellicole. Essi saranno divisi per età in cinque sezioni (Visionari 6+, 9+, 12+, 16+, 18+) alle quali saranno presentati, uno per sezione, cinque lungometraggi che competeranno per un unico premio al miglior film, attribuito al lungometraggio più votato dalla giuria di riferimento. Lo stesso procedimento sarà applicato alla categoria dei corti.
Si parte lunedì 21 Ottobre con la sezione 6+, per cui è stata pensata una selezione di film soprattutto animati.

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“Il mio vicino Totoro” di Hayao Miyazaki

Nel corso del Festival le proiezioni saranno affiancate da altre iniziative a tema cinematografico come laboratori, spazi interattivi e master class. Queste ultime sono concepite come delle vere e proprie lezioni frontali i cui argomenti spaziano fra approfondimenti sul cinema di genere fantastico, la serialità e i nuovi linguaggi cinematografici. Tutte le lezioni saranno ad ingresso gratuito e saranno accessibili a tutti.
Si segnalano in particolare la lezione di Davide Vukich del Circolo Sogni Antonio Ricci sulla storia del cinema d’animazione, con riferimento alla Disney (mercoledì 23 ottobre ore 14.30 al Palazzo dei Congressi. Ingresso riservato agli studenti), la master class delle docenti Emanuela Serri e Rossella Giovannini sull’incontro fra cinema e filosofia (in programma per martedì 29 ottobre ore 17.00. Ingresso gratuito aperto a tutti) e quella sui “cattivi seriali” del professor Alessandro Iannucci e dello scrittore Andrea Bernardelli (lunedì 21 ottobre ore 18).

Durante le giornate del festival una programmazione di film inediti alla distrubuzione nazionale scandirà le serate dell’evento. Si tratta di opere in cui il messaggio educativo e l’elemento spettacolare trovano la loro sintesi perfetta. L’ingresso alle Anteprime fantastiche è gratuito e aperto a tutti.

Un evento di grande interesse è l’omaggio al maestro Hayao Miyazaki, il più importante regista d’animazione degli ultimi quarant’anni, di cui saranno presentate due delle pellicole più significative: Il mio vicino Totoro e Ponyo sulla Scogliera. Domenica 27 ottobre alle ore 10, sempre al Palazzo dei Congressi, sarà invece proiettato Never-ending man: Hayao Miyazaki, documentario incentrato sulla figura dell’artista dopo l’annuncio del suo ritiro nel 2013.

Parlando infine di ospiti speciali, venerdì 25 ottobre alle ore 18 il Festival accoglierà la scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva Marta Perego, autrice del libro Le Grandi Donne del Cinema, che presenterà in un esclusivo incontro letterario condotto in collaborazione con ScrittuRa Festival.

Oltre 70mila euro dal Comune per restaurare le statue di Anita e Giuseppe Garibaldi

Nelle due piazze in centro a Ravenna un intervento di carattere “puramente manutentivo”

19 10 17 Statua Giuseppe GaribaldiSono stati approvati dalla giunta del Comune di Ravenna, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, due progetti di restauro dei monumenti dedicati ad Anita e a Giuseppe Garibaldi, ubicati nelle omonime piazze, per un valore di oltre 70 mila euro.

L’intervento di restauro sulle due opere monumentali, entrambi in marmo di Carrara, granito e bronzo, “dal mediocre stato di conservazione per l’esposizione agli agenti atmosferici – si legge in una nota del Comune –, avrà carattere puramente manutentivo. Pertanto si procederà, tra le altre cose, con la pulitura a secco e la spolveratura, la pulitura dei bassorilievi e delle iscrizioni in bronzo con prodotti specifici, i trattamenti antivegetativi per contrastare l’attacco biologico e il risciacquo a pressione, la stuccatura delle fessure o delle mancanze con successiva tonalizzazione, la brasatura manuale delle zone ossidate della cancellata e il trattamento con antiossidante, il ritocco delle parti trattate con vernice del cancello della stessa tipologia e tinta, trattamenti idrorepellenti degli elementi lapidei al fine di inibire l’azione degli agenti atmosferici, dell’umidità e dell’attacco biologico. Per entrambi i monumenti si procederà nel rispetto degli elementi decorativi e strutturali con l’impiego di materiali idonei e di modalità operative tese a preservarne la patina del tempo”.

19 10 17 Monumento Ai Caduti Dell'indipendenza D'Italia E Ad Anita GaribaldiIl costo dei lavori ammonta a 40mila euro per il monumento dedicato ad Anita e a 31mila euro per quello raffigurante Garibaldi.

Un po’ di storia
Il monumento commemorativo di Anita Garibaldi, ubicato nella omonima piazza ricavata nel 1879 dalla demolizione di vecchie case, fu realizzato da Cesare Zocchi nel 1888, vincitore di un concorso bandito nel 1860, e celebra sia i Caduti per l’indipendenza d’Italia, sia la scomparsa di Anita Garibaldi. In alto, la figura femminile dalle sembianze della dea Atena rappresenta la città di Ravenna nell’atto di porgere una corona di alloro a un soldato caduto. I quattro leoni posti agli angoli del monumento simboleggiano gli anni cruciali delle lotte risorgimentali: 1831, 1848, 1859, 1870. Anita Garibaldi è commemorata sul basamento con due lapidi in bronzo: la prima legata alla sua morte alla fattoria Guiccioli, in terra ravennate, il 4 agosto 1848 e la seconda che la mostra a cavallo nel guado di Canavas alla stessa maniera in cui la immortala Emilio Gallori sul Gianicolo a Roma.

Il monumento a Giuseppe Garibaldi fu realizzato dallo scultore ravennate Giulio Franchi nel 1892. E’ composto da un basamento a pianta quadrata con tre gradini e una zoccolatura a tronco di piramide dai piani inclinati. Subito sopra si trova un parallelepipedo decorato con bassorilievi che rappresentano quattro momenti storici della vita del generale: la battaglia del vascello durante l’assedio di Roma del 1849, la battaglia di Sant’Antonio del Salto in Argentina, lo sbarco con Anita morente sulla spiaggia di Magnavacca e la battaglia di Digione con Riciotti Garibaldi che consegna al padre la bandiera tolta all’ esercito prussiano. Inizialmente la scultura venne collocata di fronte alla chiesa di San Francesco per poi essere trasferita nel 1936 nella piazza attuale. L’arco cronologico di produzione è da circoscriversi tra il 1892, anno di completamento dell’opera, e il 1896.

Alla Fiera di Faenza torna per un weekend Expo Elettronica

FA2 2019 Post 1000x1000Sabato 19 e domenica 20 ottobre, il calendario eventi della Fiera di Faenza ospita l’atteso appuntamento con Expo Elettronica.

Il circuito di fiere dell’elettronica a cura di Blu Nautilus torna nel faentino due volte l’anno, con la manifestazione dedicata al mondo dell’informatica, telefonia, domotica e molto altro.

“Expo Elettronica – si legge nella cartella stampa – è un punto di riferimento per gli esperti e gli appassionati del settore, che trovano nella kermesse romagnola, qualità, varietà e convenienza dell’offerta espositiva”.

Il cuore della manifestazione è da sempre Radio Expò, il mercatino dell’usato elettrico elettronico, dove gli irriducibili possono ancora scovare pezzi introvabili, incontrarsi e confrontarsi. Tutti i radioamatori che si presentano con il patentino, oltre a godere dell’ingresso omaggio, partecipano all’estrazione di un premio in palio, in tutti e due i giorni della manifestazione, grazie alla collaborazione con A.R.I Faenza.

Expo Elettronica è soprattutto un evento consumer per acquisti high tech a low cost: device di ultima generazione, hardware e software, componentistica, strumentazioni, periferiche, videosorveglianza, telefonia, home entertainment.

La tappa faentina è anche un’occasione di shopping utile e futile, per tutta la famiglia: materiali di consumo, videogames, piccoli elettrodomestici e gadget per la casa, cover customizzate mettono d’accordo tutti.

Sono previsti momenti di formazione e informazione grazie agli esperti del MakersLab di Forlì, che espongono progetti in materia di stampa 3D, robotica, Arduino.

Date e orari: sabato 19 e domenica 20 ottobre dalle 9 alle 18

Luogo: Fiera di Faenza – Viale Risorgimento, 3;

Organizzazione: Blu Nautilus Srl;

Info: 0541-439573; www.expoelettronica.it

Ingresso: intero 7 euro; ridotto 5.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/2196325233778315/

Il festival del Corriere della Sera torna a Ravenna: il programma alla Classense

Tra gli ospiti la designer Nanda Vigo, esponenti di Eni, Martinelli delle Albe e il filosofo della scienza Telmo Pievani

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Nanda Vigo

La quarta edizione del Bello dell’Italia, il festival del Corriere della Sera dedicato al patrimonio artistico e culturale, arriva a Ravenna, il 22 ottobre dalle 18 alle 20, nella sala Muratori della Biblioteca Classense, in via Alfredo Baccarini 3.

Due ore di incontri, talk, spettacoli e teatro a ingresso libero fino ad esaurimento posti (basta confermare la propria presenza all’indirizzo email ravenna-bellodellitalia@rcs.it) nelle quali verrà articolato un racconto della città attraverso l’arte, la musica, la tecnologia, la scienza, l’economia.

A cura di Roberta Scorranese, giornalista del Corriere della Sera, la tappa ravennate prende il titolo “Onde di luce” perché il filo che legherà tutti i momenti sarà ispirato all’energia, alla luminosità (come quella dei mosaici) e alla forza del mare.

Oltre al saluto del sindaco Michele De Pascale, la serata prevede dei momenti musicali con il violoncello di Jenny Burnazzi, una lettura dantesca a cura del regista Marco Martinelli, un dialogo tra una grande artista come Nanda Vigo e quattro giovani creativi che si sono formati nella Scuola del Mosaico dell’Accademia di Belle Arti: Aniko Ferreira da Silva, Pavlos Mavromatidis, Giuseppe Donnaloia e Silvia Naddeo.

E poi spazio alla scienza, con Alberto Manzati, responsabile del Distretto Centro-Settentrionale di Eni e Michele Troni,  direttore Waste and Water Management di Syndial (Eni): con loro e con il caporedattore del Corriere della Sera Stefano Agnoli affronteremo due tematiche interessanti quali l’energia ricavata dal moto ondoso e la riqualificazione del territorio di Ponticelle.

La natura anfibia di Ravenna, tra terra e mare, sarà al centro dell’intervento dello storico e geografo Egidio Ivetic, mentre tre giovani imprenditori creativi come Simone D’Acunto di Cestha e Leonardo Dal Zovo e Angela Corbari di Studiomapp si racconteranno in brevi interventi sul palco.

Quindi la letteratura, con lo scrittore Matteo Cavezzali e Stefano Bon, ma anche l’arte con Maurizio Tarantino, direttore del Mar e della Biblioteca Classense.

Gran finale con una lectio magistralis del filosofo della scienza Telmo Pievani, il quale intreccerà arte, evoluzione ed energia.

Al termine, cocktail speciale tra le opere d’arte realizzate a mosaico che sono esposte in una sala attigua.

Cinque racconti gialli per ritrovare e riscoprire D’Arcangelo e Corsini

Clown Bianco pubblica un’antologia di Nevio Galeati. L’autore ospite alla Feltrinelli

Galeati

Ci sono i richiami dell’hard boiled e del genere americani, ma c’è anche la cronaca, fatti di sangue che raccontano un pezzetto della città. Del resto Nevio Galeati è scrittore, direttore di un festival letterario di genere e ha un passato da giornalista di nera, tre identità che si amalgamano perfettamente nella raccolta appena uscita in libreria per Clown Bianco Fragili omicidi per un commissario.

Cinque racconti che hanno come protagonisti il detective privato con lo studio in via Cavour a Ravenna Luca Corsini e il commissario, capo della mobile alla questura di Ravenna, Michele D’Arcangelo. Racconti scritti nell’arco di decenni, usciti su quotidiani, riviste, altre raccolte e oggi messi in fila, quasi a comporre, tanto per non usare metafore abusate, un mosaico di Ravenna che non ha nulla delle tessere dorate o delle cartoline per turisti. C’è il porto, c’è la Statale con le prostitute, ci sono i cacciatori, c’è la Ravenna bene che si affaccia su piazza Kennedy. E poi c’è anche l’Havana, è vero (ma che si porta comunque dietro un pezzetto di politica ed economia locale).
Insomma, c’è l’oggi o il passato recente in queste storie di misteri date in mano più al commissario D’Arcangelo (come ci suggerisce il titolo) che a Corsini, perché nel corso degli anni D’Arcangelo sembra essersi trasformato da gregario a protagonista, con le sue acidità di stomaco, la sua fallibilità, le sue caratteristiche così “ordinarie” che non sempre lo fanno arrivare subito o per primo alle soluzioni, alle prese con una Questura assai realistica (D’Arcangelo non indossa Clarks anche con la neve, non brucia libri, non ha una memoria prodigiosa, non è un buongustaio che ci ammorba con quello che mangia). Frutto di una riscrittura che ha salvato le trame, ma ha armonizzato lo stile facendo sparire i segni del tempo, questi racconti sono oggi una lettura che ci restituisce un pezzettino di città, ci diverte, ci fa appassionare ai personaggi e ci fa pensare che sarebbe anche ora che Galeati si decidesse a fare di D’Arcangelo il protagonista di un romanzo.

Nevio Galeati sarà ospite della libreria Feltrinelli di Ravenna in via Diaz venerdì 18 ottobre alle 18 per presentare il libro in compagnia dello scrittore Paolo Casadio.

Si scontrano quattro auto – FOTO – Grave una donna ricoverata al Bufalini

L’incidente tra Castiglione di Ravenna e Savio. Sul posto i carabinieri

Drammatico incidente poco dopo le 18 lungo via Camillo Torres, tra Castiglione di Ravenna e Savio di Cervia.

Coinvolte ben quattro auto, andate praticamente distrutte. Ancora complicato chiarire la dinamica: sul posto per i rilievi i carabinieri di Cervia.

Ad avere la peggio una donna di 74 anni, trasportata d’urgenza al Bufalini di Cesena. Ferite di media gravità per una 28enne, medicata a Ravenna. Illese le altre persone coinvolte.

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