domenica
21 Settembre 2025

Patti per i beni comuni, i cittadini partecipano alla gestione della cosa pubblica

Diciotto accordi tra Palazzo Merlato e volontari per tutelare parchi, monumenti, quartieri, giardini, case popolari. L’assessora: «Torniamo all’idea che certe cose sono di tutti e non di nessuno». La testimonianza di una partecipante: «Lamentarsi non innesca cambiamenti, l’esempio vale più delle parole»

Il più noto è forse quello dell’Amata Brancaleone, gruppo di cittadini che ha avuto il grande merito di accendere i riflettori sulla situazione di degrado di un luogo storico e simbolo della città che oggi è in piena rinascita. Ma ci sono anche cittadini che a Classe hanno recuperato l’area della vecchia pesa e oggi organizzano eventi durante l’estate, mentre a Lido Adriano un gruppo di persone che include tanti richiedenti asilo pulisce regolarmente le vie della località, soprattutto a fine stagione. Poi ci sono le associazioni che tengono aperta e viva la Casa delle Donne, gli abitanti di Piangipane che hanno recuperato un immobile pubblico in stato di abbandono per farne la sede delle associazioni di volontariato e organizzarci cre estivi. E ancora, ci sono gruppi informali attivi in via Tommaso Gulli e gruppi che si prendono cura di singoli monumenti dall’alto valore simbolico, giardini, installazioni. Sono in tutto diciotto i gruppi formali e informali che hanno sottoscritto con il Comune di Ravenna un patto di collaborazione per i beni comuni. A fine settembre sono stati ricevuti in municipio per una giornata di festa ma anche di scambio di idee.

Nel 2016 il Comune ha adottato il Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, strumento che consente ai Comuni di sostenere e valorizzare le azioni di cittadinanza attiva, piccole e grandi, sia da parte di associazioni ma anche di gruppi informali di cittadini e anche di singoli cittadini. Da allora allora il Comune di Ravenna ha sottoscritto 21 patti di collaborazione, 18 dei quali tuttora attivi e 3 conclusi (qui la mappa completa), che vanno dalle forme più semplici (cura del verde ed eventi di animazione) a forme molto complesse come la rigenerazione e la gestione di immobili (inutilizzati) che sono stati restituiti alla comunità (alcuni esempi virtuosi su tutti la Casa dei volontari di Piangipane, la Pesa di Classe, la Casa delle donne). I cittadini beneficiano di semplificazioni e agevolazioni (sostanzialmente esenzioni o tariffe ridotte) di tipo burocratico/amministrativo. Dallo scorso anno l’assessorato alla Partecipazione pubblica un bando contributi a sostegno dei firmatari dei patti di collaborazione. Durante l’incontro sono stati firmati 6 nuovi patti di collaborazione ed è stato presentato il bando 2019 dedicato ai gruppi firmatari dei patti, per avere accesso a delle risorse messe a disposizione dal Comune di Ravenna per le spese legate alle loro attività di cura dei beni comuni.

MorigiValentina Morigi è l’assessora con la delega alla Partecipazione nella giunta di Palazzo Merlato. A lei chiediamo le ragioni più politiche della scelta di investire su queste prassi relativamente recenti e non diffuse in modo sistematico in tutto il Paese. «La delega nacque nel 2011 – ci spiega Morigi – quando furono soppresse le Circoscrizioni e si pensò di accompagnare il percorso che portò ai consigli territoriali ampliando le possibilità di partecipazione dei cittadini alla gestione dei beni comuni. Da allora come Comune abbiamo investito in una prestazione di servizio tramite un  bando di gara per operatori che si occupano di facilitare la partecipazione (del valore di circa 50mila euro l’anno compreso il servizio di mediazioni e di Cittattiva, ndr) e abbiamo anche una facilitatrice che lavora in Comune. Da due anni, abbiamo deciso di stanziare anche un budget per coprire le spese vive dei gruppi che che firmano i patti per i beni comuni, si tratta di un budget di 15mila euro». Ma “approfittare” così della buona volontà e del tempo di cittadini volontari non è un po’ comodo per il Comune? Pulire strade o parchi o animare aree della città non dovrebbe essere un servizio erogato e pagato dal Comune? «Noi veniamo da una storia in cui negli anni Settanta i comitati dei genitori gestivano le mense scolastiche. Per un certo periodo il bene comune era considerato di tutti, poi è seguita una fase in cui sembrava non essere più di nessuno. Ora, credo invece che queste esperienze ci riportino all’idea che il bene comune è appunto di tutti. Inoltre servono a indicare carenze e bisogni  e a far tornare l’idea che l’Amministrazione non è un semplice erogatore di servizi. Questi patti avvicinino l’Amministrazione ai cittadini, che pportano idee e bisogni che possono essere d’esempio per noi, sono come “fari”. Pensiamo per esempio alla bellissima esperienza del frutteto sociale voluto dagli studenti universitari. Credo sia un bene che il cittadino non sia solo beneficiario di prestazioni, ma possa compartecipare al governo del territorio. E credo che queste prassi siano anche utili a combattere la crisi di rappresentanza di cui spesso si parla».

L’associazione Pensiero magico, l’asilo Tante Lune e l’associazione Move-Menti sono i firmatari di uno dei patti con il Comune di Ravenna per la tutela di un bene comune, in questo caso il giardino Bucci in via Pier Traversari, attiguo all’asilo in questione. Qui ci organizzano letture (il primo appuntamento è stato giovedì 10) in collaborazione con la libreria Momo, merende con i biscotti fatti in casa, momenti di incontro e l’annuale appuntamento del raduno dei cavalli a dondolo che riscuote sempre più successo.

19 09 26 Patti Beni ComuniTra le volontarie c’è Kim Santi, mamma di una bimba che frequenta il Tante Lune, lavoratrice, cittadina ravennate che ama la propria città e che ha deciso di impegnarsi in prima persona nella tutela di questo spazio. «Si tratta di un giardino che era stato lasciato in stato di abbandono, anche se si trova in un angolo importante del centro storico della città, vicino a un parcheggio dove arrivano anche tanti turisti – ci spiega – per questo abbiamo pensato che fosse importante fare il possibile per animarlo. Il nostro sogno, in futuro, è addirittura arrivare a un’installazione con l’acqua di Luigi Berardi perché qui, un tempo, scorreva il Padenna. In generale cerchiamo sempre di fare cose che rispettino e siano in sintonia con la storia del luogo».

E quello che già accade è che oltre alle dade dell’asilo che ogni mattina si occupano della pulizia del parco, c’è appunto un gruppo di genitori, in tutto una ventina, che si danno da fare per renderlo fruibile e farlo conoscere. Perché la scelta di mettersi in gioco in prima persona invece che andare a lamentarsi in Comune? «Personalmente credo che la lamentela non inneschi un cambiamento. Facendomi carico di quello che posso fare, credo così di poter chiedere al Comune di fare la propria parte in modo più autorevole perché parlo di ciò che conosco.  L’altro aspetto va ben oltre il Comune, perché il degrado, quello per esempio dovuto a chi porta i cani in quell’area nonostante il divieto, siamo noi cittadini spesso a crearlo con l’incuria ed è proprio questo che secondo me va scardinato, su questo speriamo di sensibilizzare i cittadini». Santi racconta anche dell’incontro con gli altri gruppi che hanno stretto patti con il Comune: «Ho scoperto che a Ravenna ci sono tanti cittadini che si danno da fare per cose anche molto originali e importanti, penso per esempio a chi si occupa della pista delle biglie al Teodorico, e credo sia un modo per dire a tutti e anche al Comune che cambiare le cose è possibile».

Ma ci sono mai momenti di stanchezza, tensione, qualcuno che se ne va sbattendo la porta? «Non posso negare che a volte sia faticoso, anche perché siamo appunto un gruppo informale e molto democratico e magari a volte le discussioni possono diventare lunghe e impegnative, ma i pro sono sicuramente più dei contro e no, in questo anno e mezzo non ho mai visto nessuno sbattere la porta». E così queste madri e questi padri, convinti anche che per crescere i propri figli l’esempio valga più di tante parole, continuano a riunirsi al parco o a CittAttiva per organizzare eventi senza che questo sia il loro mestiere, coinvolgendo magari i negozianti e le altre realtà della zona per allargare la rete e restituire un bene comune a tutti.

Il segretario provinciale Pd: «I circoli sono attivi e tante adesioni dopo la Festa»

Barattoni sulla novità della app per iscriversi: «Adottare modalità più smart credo sia un passo avanti verso chi è più giovane»

Festa Alessandro Barattoni
Il segretario Alessandro Barattoni

Alessandro Barattoni, 35 anni, segretario provinciale del Pd a cui si deve una gestione unitaria del partito locale e un’attenzione verso volontari, militanti e circoli, risponde a qualche domanda in questo frangente non facile, con la nascita di Italia Viva e l’uscita di Carlo Calenda.

Segretario, 75 circoli in provincia per 4mila iscritti. Sono tutti attivi? Tutti in buona salute?
«I circoli sono tutti attivi, dai più grandi come quelli di città che contano anche trecento iscritti a quelli più piccoli che comunque hanno attività in corso, penso per esempio a località come Piangipane, Savarna o Villanova di Bagnacavallo, Conselice e Massa Lombarda che ancora organizzano incontri e piccole feste quasi tutte le settimane. Tanti sono punti di riferimento per le comunità locali e, allo stesso tempo, luoghi aperti di discussione su quello che succede in Italia e nel mondo».

Come è andato l’esperimento dei circoli “tematici”, come quello del porto? Funzionano ancora?
«I circoli tematici sono tutti attivi, non solo quello del porto che programma molto spesso incontri su questioni specifiche ma anche quello della zona artigianale delle Bassette dove abbiamo oltre cento iscritti».

Quanti iscritti teme potrà perdere il Pd in favore di Italia Viva? E di Siamo Europei e Calenda, per cui qui si è fatta un’intensa campagna elettorale prima delle Europee?
«Ovviamente lavoriamo affinché il nostro partito possa perdere meno iscritti possibili. Dall’altra parte è vero che, dopo la festa nazionale e la sfida del governo, abbiamo anche tante nuove adesioni».

Le piace l’idea della app per iscriversi al partito?
«Certo, era già possibile iscriversi online. Credo che adottare modalità più “smart” sia un passo avanti per raccogliere la partecipazione anche di chi è più giovane e abituato a usare nuove tecnologie».

Alta cucina al museo: sei chef a Classis, che per una sera diventa (Romagna) Osteria

Menù speciale il 18 ottobre nell’ambito di un progetto itinerante di valorizzazione turistica

Brigata DiavoloFa tappa per la prima volta a Ravenna il progetto itinerante Romagna Osteria, nato grazie anche al supporto di Visit Romagna, l’ente regionale impegnato nella promozione turistica.

Il progetto vede protagonisti circa 25 cuochi, fra i migliori talenti del territorio, riunitisi nella “Brigata del Diavolo” e che a turno partecipano, solitamente con un piatto a testa, a cene esclusive in location prestigiose della Romagna, all’insegna dell’alta ristorazione e della cultura.

A Ravenna l’appuntamento è per venerdì 18 ottobre a Classis, il nuovo museo archeologico di Classe, per una giornata che partirà già dalle 17 con visite guidate al parco archeologico e alla basilica di Sant’Apollinare in Classe per proseguire poi al museo con l’aperitivo delle 19.45 e la cena delle 20.30.

Per l’occasione sono stati ideati piatti con richiami sia alla storia dei luoghi (il garum usato dai romani di cui Ravenna fu capitale) sia ai prodotti e alle tradizioni miste della cucina delle contigue valli.

Gli chef della Brigata del Diavolo protagonisti a Ravenna sono: Marco Iacullo (ristorante La Campaza di Ravenna), Maria Grazia Soncini (La Capanna Di Eraclio di Codigoro), Fabio Drudi (La Taverna Di Righi – San Marino), Omar Casali (Maré di Cesenatico), Pierluigi di Diego (Manifattura alimentare – Ferrara), Vincenzo Cammerucci (Agriturismo Camì di Savio), con il supporto del maestro panificatore Lorenzo Cagnoli (azienda Caracol).

Il menu: mazzancolle marinate al miele di pineta, porcini, salicornia e pinoli; seppiolini al nero con polenta; tortello primo sale al latte di capra, lattuga affumicata e ragù di quaglia; carciofo, garum, cacio e finocchio di mare; germano reale farcito con anguilla di valle, cavolo nero, melograno; tortino di castagne, salsa cachi, zafferano e cioccolato.

L’evento è a posti limitati. Info e prenotazioni al 329 0174886 o all’indirizzo mail info@brigatadeldiavolo.com.

Divieto di transito ai camion in via Dismano: uno su due lo ignora, fioccano multe

Controlli della polizia locale: su 23 mezzi pesanti fermati sono stati staccati 12 verbali, gli altri avevano l’autorizzazione per raggiungere i supermercati

19 10 16 Controlli Mezzi PesantiLa polizia locale di Ravenna nelle prime ore di stamani, 16 ottobre, ha svolto un servizio straordinario di controllo in via Dismano, nel tratto del centro abitato di Ponte Nuovo dove vige il divieto di transito per i mezzi pesanti: su un totale di ventitré mezzi controllati, sono stati redatti dodici verbali d’infrazione e un verbale per mancata revisione. Circa la metà degli autoarticolati controllati sono invece risultati in possesso di autorizzazione al transito e diretti ai numerosi supermercati presenti in zona.

Nello svolgimento del servizio sono state impegnate tre pattuglie che hanno effettuato i controlli anche con l’ausilio del software Police Controller. Con questo strumento vengono scaricati i dati dai cronotachigrafi digitali, riuscendo così a controllare i tempi di guida e di riposo degli autisti.

Milo Manara a Ravenna per “Dante Plus”

Il grande illustratore il 20 ottobre all’Oriani per il finissage della mostra

Milo 1

Il grande fumettista Milo Manara sarà a Ravenna il 20 ottobre per il finissage della mostra Dante Plus Uno, nessuno e centomila volti, curata da Marco Miccoli e organizzata in compartecipazione con il Comune di Ravenna.

L’artista sarà ospitato alla Biblioteca Alfredo Oriani, sede della mostra – a cui Manara ha partecipato con la sua personale rivisitazione del volto di Dante – e verrà intervistato dal blogger Cosimo Mangia.

Dopo il dibattito, che si terrà alle ore 12, Manara incontrerà il pubblico e sarà disponibile per firmare i suoi albi.

Per l’occasione la mostra osserverà l’orario continuato dalle 11 alle 18.

Case invase dalle cimici, il consiglio dell’esperto: «Acqua e sapone per affogarle»

Un video della Regione su come liberarsi degli insetti che cercano riparo nelle abitazioni

Sta causando gravi danni all’agricoltura, soprattutto ai frutteti, ma la cimice asiatica è anche un disagio nelle nostre abitazioni: con l’arrivo dell’autunno e la diminuzione delle temperature, l’insetto cerca riparo nelle case. Come contrastare l’invasione? La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un video su Youtube con i consigli di Massimo Fariselli del servizio fito-sanitario regionale: meglio non liberarle all’esterno perché appunto dannose per l’agricoltura e allora il consiglio è di gettarle in un recipiente con acqua e sapone per affogarle.

Cristina Bianchi è la nuova Segretaria generale di Autorità portuale

Il commissario straordinario ha nominato la professionista, ingegnere, che fa già parte del comitato di gestione

Cristinabianchi2Il giorno 11 ottobre 2019 il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, ingegner Paolo Ferrecchi, ha proposto al comitato di gestione la nomina dell’ingegner Cristina Bianchi quale segretario generale facente funzioni della stessa Autorità. Il comitato di gestione ha accolto la proposta positivamente e da oggi, 16 ottobre 2019, l’ingegner Bianchi ricoprirà il ruolo di Segretario Generale facente funzione sino al ripristino del Segretario Generale dottor Paolo Ferrandino.

«L’ingegner Bianchi – si legge nella nota – , esperta di comprovata esperienza e qualificazione professionale nel settore disciplinato dalla legge 84/1994 nonché in materia tecnico-amministrativa, già membro del comitato di gestione del porto di Ravenna in rappresentanza della Regione Emilia Romagna, è dunque da oggi nelle condizioni di poter garantire quotidianamente la propria presenza in via Antico Squero, al fine di contribuire ad assicurare la piena e continuativa operatività dell’ente».

Arcigay replica alla Lega: «Mozione imbarazzante in consiglio comunale»

Il presidente dell’associazione Ciro Di Maio: «Toni offensivi da parte della consigliera Rosanna Biondi»

Arcigay 800x450«Imbarazzante». Così Ciro Di Maio, presidente di Arcigay Ravenna definisce il question time che la Lega, con la consigliera Rosanna Biondi, ha presentato ieri in Municipio. Un documento che usa toni  «che indignano le nostre sensibilità, perché definire “grottesco” il lavoro portato avanti da un’associazione come Arcigay vuol dire negare il ruolo storico e sociale che questa ha rivestito negli ultimi 35 anni»

Di Mari ritiene « surreale e assurdo pensare che il Comune possa decidere di escludere progettualità sull’inclusione e sull’accettazione del prossimo. Siamo fiduciosi che questo non accadrà. Vorrei portare alla memoria il fatto che l’Italia è stata condannata pesantemente da Strasburgo per il mancato riconoscimento dei diritti delle persone LGBTI+ ed è oltraggioso pensare che dopo la legge sulle unioni civili, dopo la legge regionale di contrasto all’omofobia possa essere “urgente” abolire eventuali laboratori o anche solo definirli grotteschi perché è Arcigay a tenerli».

Mitraglietta nascosta nei bagni di Marinara: indagano i carabinieri

Insieme all’arma c’erano anche circa duecento proiettili avvolti nel cellophane. Accertamenti per scoprire chi l’ha nascosta lì

CarabinieriUna mitraglietta automatica Skorpion è stata ritrovata ad inizio ottobre nascosta nel controsoffitto di un bagno a Marinara dall’addetto alle pulizie che ha notato uno dei pannelli leggermente sollevati. Sul caso, riportato oggi dall’edizione ravennate de Il Resto del Carlino, stanno indagando i carabinieri e la procura di Ravenna. Insieme all’arma c’erano anche circa duecento proiettili avvolti nel cellophane. Secondo l’ipotesi dei carabinieri l’Arma non era lì da molto tempo. Sono in corso accertamenti sulla mitraglietta e nelle immagini delle telecamere per risalire alla persona che ha nascosto lì la Skorpion.

 

Mountain Bike: gli appassionati si ritrovano per la medio-fondo in pineta

Partenza il 26 ottobre nel parco Primo Maggio di Fosso Ghiaia. Diverse categorie possono partecipare alle varie competizioni presenti

Attachment 2019 10 16T120649.857Sarà sabato 26 ottobre alle 10.45 il ritrovo alla pineta parco Primo maggio a Fosso Ghiaia (via Fosso Ghiaia) per la quarta edizione del Gran premio Sunrise e la nona della mediofondo pineta Primo maggio, cui si aggiungono la quinta edizione del Gran premio Sambi personal bike “In ricordo di Imerio”, la quinta edizione della competizione Cross country kids e la quinta edizione della Prova prestigio winter cup. Si tratta di una mediofondo di mountain bike agonistica ed escursionistica aperta a tutti i tesserati Fci, Uisp, Acsi e a tutti gli enti nazionali.

Le categorie che possono partecipare sono: kids (6-15), juniores maschi e femmine (17-18), master u1 (19-29), master u2 (30-39), master u3 (40-49), master u4 (50-59), master u5 (60 e oltre), e-bike unica, fat bike unica, donne unica. Per partecipare occorre iscriversi entro le 23 di giovedì 25 ottobre sul sito www.winningtime.it per gli agonisti Mtb (quota di 18 euro); oppure il giorno stesso della gara entro le 12:15 sul posto (20 euro la quota). Per chi ne fosse sprovvisto, il noleggio del chip costa 10 euro con una cauzione di 5 euro. La quota di iscrizione per gli agonisti comprende: pacco gara, birra e salsiccia, classifiche, premiazioni e lotteria.

Per gli escursionisti con tessera la quota di iscrizione è di 6 euro e comprende: pacco gara, birra e salsiccia. Per la categoria kids la partecipazione è gratuita (è gradita la pre iscrizione non obbligatoria, con messaggio WhatsApp al numero 348 5837607, Elena, entro venerdì 25 alle 20).

Il tracciato della gara è di circa 50 chilometri in linea, su terreno sterrato, privo di fango nella pineta di Fosso Ghiaia e nella pineta Ramazzotti., il percorso è da mountain bike.

Il percorso completo è scaricabile dalla pagina Facebook Sambi Team. La manifestazione si svolgerà anche in caso di pioggia. La gara è assicurata per responsabilità civile verso terzi; vige il regolamento Uisp nazionale, l’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone e cose prima, durante e dopo la gara. È obbligatorio l’utilizzo del casco. Il servizio di elaborazioni dati e cronometraggio è a cura di Winning time; sono inoltre previsti punti di lavaggio bici e ristoro a metà percorso.

La partenza è fissata secondo le categorie: agonisti alle 13.45, escursionisti alle 13.50 giovanissimi/esordienti/allievi alle 13.55.

Verranno premiati i primi otto classificati di ogni categoria di agonisti, delle categorie kids e juniores tutti i partecipanti, per i partecipanti con e-bike, fat-bike e gravel i primi tre classificati e tutte le donne in gara. Per le società con un minimo di dieci partecipanti di cui almeno sei agonisti in regalo un prosciutto. Per tutti è prevista la lotteria finale.

L’iniziativa è organizzata dal Sambi team in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Radio studio delta, Uisp e con il patrocinio del Comune; vari gli sponsor che rendono possibile l’iniziativa. Il primo premio assoluto per uomini e donne è un purificatore d’aria.

Per informazioni: Christian 0544 1885711 – 348 395 79 84 – email: christian.sambi@sambike.it

Per scaricare il modulo Scarica il modulo su: www.facebook.it /sambiteam – www.sms-sport/mainpage.php

 

Piscina: non si trova il gestore per il bar. Panizza (Misto): «Inammissibile»

In consiglio comunale presentata un’interrogazione sul tema. «Ci sono obblighi contrattuali precisi»

PiscinaSecondo il consigliere comunale del Gruppo Misto Emanuele Panizza la gestione ha riaperto con «i vecchi problemi». Il consigliere spiega che la piscina «anche quest’anno non rispetta gli orari previsti dal capitolato di gestione e cosa ancor più rilevante non ha ripristinato il servizio bar». Panizza sostiene nella sua interrogazione che «i competenti uffici comunali ne fossero del tutto all’oscuro (degli orari) e dopo venti giorni dalla segnalazione non è ancora  stato fatto nulla».

Il soggetto gestore – dice Panizza – ha avvisato il Comune «della difficoltà di trovare un gestore del bar, come se fosse materia di discussione, e l’amministrazione comunale anziché intimare il rispetto dei vincoli contrattuali si sarebbe dimostrata comprensiva». Il consigliere ricorda che l’azienda ha vinto un bando di gare par la gestione di una piscina e di un bar all’interno «con la sola ‘facoltà’ di subappaltare la gestione del bar e incassarne il relativo affitto». Per Panizza, se persistono queste difficoltà, è quindi la società a doversi fare carico del servizio. «Per aprire un bar servono pochissimi giorni lavorativi, come mi hanno confermato professionisti del settore e per estendere l’orario di lavoro basterebbero pochi minuti. Oltre a quanto già rimarcato, non si devono sottovalutare le ore di lavoro ingiustamente sottratte ai quattro dipendenti in turno, così come il mancato lavoro prestato dai baristi».

Un crowdfunding per riqualificare i giardini della città con l’aiuto di tutti

Rete Almagià, Magazzeno Art Gallery e Meme Exchange puntano a raccogliere cinquemila euro per realizzare all’interno del giardino “Il Deserto Rosso” un’installazione artistica di Oscar Dominguez

Schermata 2019 10 16 Alle 11.26.21Una campagna di Crowdfunding per finanziare “Deriva Festival. Art. Paesaggio.Città” che si propone di riqualificare i giardini cittadini di Ravenna con interventi artistici. La prima proposta è quella di partire dal giardino “Il Deserto Rosso”, l’area verde che si trova nei pressi dell’Almagià e davanti a Darsena Pop Up  che si vorrebbe riqualificare con un’installazione artistica di Oscar Dominguez, artista argentino che dal 1999 vive e lavora a Faenza.  La Campana, promossa da diversi soggetti attivi in zona (Rete Almagià, Magazzeno Art Gallery e Meme Exchange) e sostenuta anche dal Teatro delle Albe, è sulla piattaforma Idea Ginger e si avvale del  Kick-ER, servizio di orientamento al crowdfunding gestito da ART-ER, nuova società regionale per la crescita e l’innovazione. Obiettivo è raccogliere cinquemila euro.

Chiunque voglia sostenere “Deriva Festival. Arte. Paesaggio. Città” potrà effettuare una donazione (minimo 20 euro) entro il 30 ottobre 2019 sulla pagina dedicata de portale Idea Ginger. Con i 5 mila euro raccolti si acquisteranno i materiali per realizzare l’opera, si darà all’artista Oscar Dominguez la possibilità di studiare il territorio e le sue componenti urbane, sociali e naturalistiche e si sosterranno le spese per il trasporto dell’opera: una vecchia fornace dismessa, utilizzata in passato per produrre carbonella, recuperata in una fabbrica alle porte della città. L’azione artistica sarà quella di intervenire sulle rotture della fornace applicando inserti in ceramica, simili a suture, che rappresentano i legami che si creano con i vari luoghi e tra le persone.

A seconda dell’importo donato i sostenitori riceveranno ricompense dedicate, come ad esempio “bombe” di semi, shopper e aperitivi con i curatori del progetto e alcuni artisti di volta in volta coinvolti.

 

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