giovedì
25 Settembre 2025

Controlli etilometro nella settimana di Ferragosto: solo uno su 65 oltre i limiti

L’attività della polizia locale nei sette giorni clou dell’estate cervese dopo l’ordinanza anti-sballo del sindaco Medri: sanzionate due persone che bevevano alcolici passeggiando per strada

Sono state 170 le pattuglie della polizia locale di Cervia che hanno operato nella settimana di Ferragosto con controlli mirati a contrastare gli eccessi della movida. Controllate in tutto 140 persone, di cui 65 sottoposte all’etilometro: solo per un conducente è scattata la sanzione per guida in stato di ebbrezza.

Gli agenti hanno anche controllato le attività di vendita: 5 sono state beccate a vendere alcolici oltre l’orario consentito e quindi sanzionate. Diciannove persone sono state sorprese a consumare alcolici per strada e sanzionate per il divieto di consumo fuori dagli spazi di somministrazione, due persone multate per ubriachezza molesta e una persona per atti contrari alla pubblica decenza.

Particolare attenzione al centro della movida di Milano Marittima, con 12 pattuglie serali in postazione fissa. «Gli agenti – fanno sapere dal Comune – oltre a garantire la sicurezza per un pronto intervento in caso di necessità, sono stati un punto di riferimento per cittadini e turisti, svolgendo funzioni di “polizia di prossimità” tipiche del ruolo della polizia locale».

Alle forze dell’ordine e alla polizia locale va il ringraziamento della giunta comunale: «Hanno presidiato il territorio, svolgendo attività di prevenzione e, laddove è stato opportuno, anche di repressione, elevando contravvenzioni e denunce in base alle leggi e alle ordinanze in vigore. Tutto questo non ha impedito che, in alcune zone circoscritte, si siano verificati episodi e situazioni spiacevoli dovuti principalmente ad assembramenti troppo numerosi e ad abusi di bevande alcoliche. Per questo motivo rimane fermo il nostro impegno fin dalle prossime settimane ad elaborare in collaborazione con le associazioni di categoria una regolamentazione diversa per lo svolgimento delle feste, dei rumori e della vendita dell’alcool e del rispetto del decoro e dell’ordine pubblico. Ci impegneremo a sviluppare iniziative volte ad aumentare, a partire dalla scuola, dalle associazioni sportive e dalle famiglie, le consapevolezza sui danni provocati dall’uso e dall’abuso di sostanze in grado di alterare l’equilibrio psicofisco degli individui e per rendere più sicuri ed ordinati anche i momenti di divertimento».

Vandini (Italia in Comune): «Una riviera energy free per rilanciare il turismo»

Il coordinatore provinciale del partito di Pizzarotti presenta alcune proposte per dare una nuova identità al sistema attrattivo ravennate, «rimasto indietro rispetto agli anni in cui era all’avanguardia»

«Il nostro territorio per tornare ad essere un passo avanti deve caratterizzarsi per avere un’identità chiara e con uno sguardo volto al futuro, ad esempio attraverso un ampio progetto come potrebbe essere quello della prima riviera energy free». Pietro Vandini, coordinatore provinciale a Ravenna per Italia in Comune, parla di turismo e di rilancio del settore partendo da un presupposto: «La nostra offerta turistica non è innovativa. Negli anni 80, 90 e fino ai primi anni 2000 la nostra riviera era un passo avanti. Il problema è che noi siamo rimasti fermi e tanti altri ci hanno raggiunto se non superato».

Ecco la sua proposta: «Le politiche imprenditoriali, di pianificazione urbanistica e di sviluppo devono avere un imprinting culturale volto a questa transizione energetica. La nostra Regione è storicamente un terreno fertile per le rivoluzioni culturali che coinvolgono la politica, l’imprenditoria e lo sviluppo economico e anche in questa “rivoluzione” potremmo essere il traino per la nostra nazione. Con questa vocazione al risparmio energetico, oltre agli indubbi benefici ambientali, sono convinto si otterrebbero anche importanti risultati dal punto di vista dell’attrazione turistica».

Vandini prova a snocciolare qualche esempio: «Andranno aumentando le persone che si muovono con auto elettriche, quante sono le difficoltà che incontrerebbero queste persone se volessero venire in vacanza da noi? Allora perché non pensare ad incentivi per fare in modo che chi fa impresa nel turismo possa dotarsi di colonnine di ricarica per le auto elettriche?». Ma anche per la mobilità collettiva ci potrebbero essere, secondo l’ex grillino, idee da sviluppare: «Una città come Ravenna potrebbe quantomeno fare uno studio di fattibilità per un progetto tipo il People Mover di Bologna che colleghi tutti i lidi».

Vandini immagina un meeting internazionale a Ravenna, magari in corrispondenza con l’Omc, «dove si presentano progetti utili a trasformare le città e i territori rendendoli sempre più “energy free” e dove il progetto più interessante e innovativo viene regalato alla nostra città affinchè possa sperimentarlo e renderlo fruibile dai cittadini nella vita di tutti i giorni».

Legambiente: «Ampliare parcheggi nella cintura del centro non salverà i negozianti»

L’associazione ambientalista per Ravenna suggerisce di premiare con incentivi economici chi usa i parcheggi scambiatori all’esterno e introdurre navette elettriche come a Faenza

Parcheggio Giustiniano«Potenziare alcuni parcheggi nel centro storico di Ravenna non aiuterà a contrastare la crisi dei commercianti». Legambiente commenta una nota del sindaco e dei rappresentanti di Confcommercio circa la possibilità di ampliare alcune aree di sosta come risposta alla crisi degli esercenti.

«La scelta che non tiene conto del necessario cambio della mobilità in città e non interviene in una prospettiva di abbassare il tasso di motorizzazione, necessario ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Pair 2020 e del Patto dei Sindaci, già in ritardo a seguito delle deroghe per i diesel euro 4. Piuttosto si rilancino le attività commerciali del centro opponendosi alla realizzazione ed ampliamento dei grandi centri commerciali come quello di via Antica Milizia».

Inoltre, secondo l’associazione ambientalista, non esiste un’effettiva esigenza di nuovi spazi auto in prossimità del centro: «Il parcheggio di via Guidarelli è la prova di questa analisi, in quanto spesso vuoto rispetto la propria capacità». Secondo gli ambientalisti è oltretutto impensabile tornare a polemizzare sulla scelta di aver liberato piazza Kennedy dalle auto: «Eliminare le auto dal centro storico significa restituire spazi ai cittadini costruendo una nuova cultura di vivere gli spazi, di concerto con la necessità di modificare le abitudini negli spostamenti in città come auspicabile dal Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (Pums)».

Per popolare il centro storico Legambiente propone di strutturare dei servizi di navette elettriche come già realizzato a Faenza e valorizzare l’uso dei parcheggi scambiatori ai margini della città, anche attraverso incentivi economici.

In fila in posta estrae una pistola e chiede soldi, gli dicono no e se ne va in bici

Tentata rapina in via Pola, indagano i carabinieri

In fila allo sportello delle poste ha estratto una pistola e ha chiesto soldi all’impiegata che gli ha risposto di non avere la disponibilità del denaro e così se ne è andato a cavallo di una bicicletta. Tentata rapina all’ufficio postale di via Pola a Ravenna nella tarda mattinata di oggi, 20 agosto. Non è chiaro se l’arma fosse finta o vera. I carabinieri stanno indagando per individuare l’autore della tentata rapina.

Incendio nel piazzale usato da Caviro, il presidente: «Autocombustione di sfalci»

Dalmonte fornisce i dettagli di quanto accaduto nella sede dello stabilimento il 19 agosto: non sono stati coinvolti edifici e non ci sono stati infortuni alle persone

Stabilimento Caviro Faenza Area Incendio«Non sussistono motivi per pensare ad un dolo: lo sfalcio depositato tende naturalmente a fermentare e in presenza di periodi secchi e caldi come quello attuale può portare a fenomeni di autocombustione». Il presidente del gruppo Caviro, Carlo Dalmonte, fornisce alcune delucidazioni relativamente all’incendio verificatosi nel tardo pomeriggio del 19 agosto, in uno dei piazzali a cielo aperto dello stabilimento di Faenza, deputati alla raccolta del legno proveniente da sfalci e potature del verde pubblico e privato.

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Carlo Dalmonte

L’incendio si è  consumato interamente sul piazzale adiacente il capannone in cui avviene la lavorazione; non sono stati coinvolti edifici e non ci sono stati infortuni alle persone. «Anche l’adiacente Oasi delle Cicogne non ha subito danni e non ci sono state conseguenze per la fauna selvatica».

Il piazzale coinvolto nell’incidente si trova nella zona dello stabilimento confinante con la campagna ed è di proprietà dell’azienda Enomondo, società collegata a Caviro: il materiale in stoccaggio è unicamente vegetale, in attesa della lavorazione che separa la parte verde, destinata alla produzione di ammendante naturale, dalla parte secca. «La zona del piazzale è volutamente isolata dal resto dello stabilimento ed è posizionata nelle adiacenze di una serie di vasche di depurazione, colme d’acqua».

Alcuni operai e personale esterno all’azienda hanno notato volute di fumo levarsi dal cumulo del legno e avvisato l’autorità competente. La squadra di emergenza di Caviro è intervenuta con gli idranti; al successivo arrivo delle squadre dei vigili del fuoco hanno poi lavorato in collaborazione.

Il primo intervento è stato teso ad isolare il punto di origine della combustione, spostando con le pale le masse che si trovavano attorno alla zona adiacente, mentre le lance dei pompieri bagnavano tali materiali e contemporaneamente lo separavano distribuendolo su altri piazzali. «L’evento è stato particolarmente contenuto anche grazie al fatto che gli impianti antincendio dello stabilimento Caviro si sono dimostrati adeguatamente progettati per fronteggiare tali accadimenti».

La presidenza e la direzione di Caviro unitamente alla dirigenza Enomondo vogliono esprimere «un sincero ringraziamento ai dipendenti che hanno efficacemente operato in tale circostanza ed agli enti esterni il cui pronto intervento ha consentito di circoscrivere e domare efficacemente l’incendio in tempi rapidi e senza altre conseguenze sia per l’azienda che per la comunità».

Per guidare il bus del trasporto pubblico servono senso del dovere e tenuta emotiva

Sono le caratteristiche richieste dall’azienda che gestisce il servizio in Romagna e sta cercando personale da inserire nelle quattro sedi

L’azienda del trasporto pubblico in Romagna, Start, sta cercando autisti di autobus per formare una graduatoria da cui attingere per eventuali assunzioni nelle sedi di Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena. C’è tempo fino alle 12 del prossimo 11 settembre per presentare la propria candidatura tramite questo link sul sito dell’azienda.

Oltre alle patenti professionali (D e o DE con CQC in corso di validità) e ad altri requisiti di ammissione previsti nell’avviso consultabile allo stesso link, i candidati debbono possedere: uno spiccato orientamento alla relazione interpersonale ed al contatto con la clientela; un forte senso del dovere e di responsabilità; equilibrio e tenuta emotiva nella gestione dello stress e delle emergenze.

L’azienda, prima della eventuale assunzione, sottoporrà i candidati risultati idonei al termine del percorso selettivo, agli accertamenti sanitari di legge ed alla verifica dei dati giudiziari autodichiarati  in fase di candidatura.

È ufficiale: il grattacielo da 50 metri a Marina non si farà

Il Gruppo Nettuno che ha portato avanti l’investimento rinuncia alla torre da 50 metri ma intende realizzare un albergo con 50-60 stanze

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L’area da duemila mq all’incrocio tra via 4 novembre e viale delle Nazioni a Marina di Ravenna dove un tempo sorgeva la discoteca Xenos e ora è in stato di abbandono

Il grattacielo-albergo da 14 piani per 50 metri di altezza nell’area dell’ex discoteca Xenos a Marina di Ravenna non si farà. Lo avevamo di fatto già già anticipato nelle scorse settimane quando pubblicammo la notizia dell’imminente scadenza del permesso per costruire e ora c’è l’ufficializzazione da parte di Giuseppe Rossi, presidente del Gruppo Nettuno che ha partecipazioni nella società Comway che presentò il progetto.

L’immobiliarista parla dalle pagine de “Il Resto del Carlino” e al giornalista Lorenzo Tazzari fa sapere che è stata data comunicazione al Comune di abbandonare il progetto grattacielo ma non la volontà di investire nel lotto di terreno all’incrocio tra viale delle Nazioni e via IV novembre: il piano regolatore prevede ricettività per quell’area e così sarà ma con una struttura molto più piccola, non più di 50-60 stanze contro il centinaio previsto nel grattacielo.

Un rendering del grattacielo Xenos Suite Hotel

Uno dei motivi per cui non sono partiti i lavori è stata la difficoltà nel reperire il futuro gestore della struttura. Ecco perché ora l’intenzione degli investitori è di muoversi solo quando avranno trovato il nome di chi gestirà l’attività ricettiva e con lui concordare anche gli ultimi dettagli dell’edificio.

Arriva il concerto di Jovanotti e chiude un tratto di 15 km della statale Romea

Jova Beach Party a Lido degli Estensi: interruzione tra Ravenna, Comacchio e Ferrara per consentire il deflusso dei partecipanti

68670409 658429357996371 3553164063875792896 OUn tratto di circa 15 km della statale 309 Romea che ricade entro i comuni di Ravenna, Comacchio e Ferrara sarà chiusa al traffico tra le 23.30 di oggi 20 agosto e le 3 del giorno successivo per consentire il deflusso dei partecipanti al “Jova Beach Party”, la tappa del tour di Jovanotti a Lido degli Estensi. Nel dettaglio rimarrà chiuso il tratto tra il km 12,900 e il km 27,900, con possibilità di anticipo o posticipo dell’orario di interdizione da parte della questura di Ferrara.

Il traffico in direzione Ravenna dal km 27,900 dovrà procedere lungo il Raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi verso la statale 16. Invece il traffico in direzione Venezia verrà deviato in corrispondenza della rotatoria di Casalborsetti (km 12,900) in direzione della statale 16.

Morto a 19 anni in un incidente mentre andava al lavoro, era aiuto cuoco

Ledio Cerriku lavorava all’Ostaria del Mare, fatale lo scontro con un furgone mentre era in scooter

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Ledio Cerriku

Un diciannovenne è morto in un incidente stradale avvenuto ieri mattina, 19 agosto, a Valverde di Cesenatico: Lediu Cerriku, di origini albanesi, era in sella a uno scooter e stava andando al lavoro a Cervia dove faceva l’aiuto cuoco al ristorante Ostaria del Mare che lo aveva assunto al termine degli studi all’istituto alberghiero. Avrebbe compiuto vent’anni fra pochi giorni.

La dinamica dell’incidente ricostruita finora dice che il giovane era partito da Villamarina dove abitava e stava percorrendo via Bramante in direzione Cesenatico, quando nella direzione opposta è sopraggiunto un furgone: il veicolo ha svoltato a sinistra in viale Sanzio e c’è stato lo scontro.

Cerriku lavorava all’Ostaria da due anni, assunto dopo aver fatto uno stage nel periodo di formazione scolastica. Era cresciuto in una casa famiglia dove ancora faceva volontariato nel tempo libero.

Federica Lisi, vedova di Vigor Bovolenta, ritrova l’amore: la cantante Pia Tuccitto

La rivelazione al quotidiano Libero. Una 42 anni e l’altra 53, si sono conosciute da Red Ronnie al “Roxy Bar”: «Ci siamo rese conto che l’intreccio delle nostre vite era perfettamente magico»

Pia Tuccitto e Federica Lisi

La 42enne Federica Lisi, vedova del noto pallavolista ravennate Vigor Bovolenta morto nel 2012 all’età di 38 anni, ha ritrovato l’amore: è stata lei stessa, in una intervista al quotidiano Libero, a rivelare la sua relazione con la 53enne cantante Pia Tuccitto che ora l’accompagna nella crescita dei cinque figli avuti con il centrale deceduto durante una partita.

L’incontro tra le due donne è avvenuto da Red Ronnie al “Roxy Bar”: «Io le ho regalato il mio libro e lei il suo singolo – dice Lisi, intervistata da Giovanni Terzi, compagno di Simona Ventura –. Sentendo le sue canzoni ci siamo rese conto che l’intreccio delle nostre vite era perfettamente magico». Anche così è nato “Ioelei”, lo spettacolo tra musica e parole che stanno portando sul palcoscenico.

«Siamo probabilmente due “pazze” – è un altro passaggio dell’intervista – e l’unione della nostra follia ha creato una bomba. Mi sono buttata completamente in un’altra vita e sono molto serena. Provo sensazioni ed emozioni bellissime. Il nostro è un rapporto puro. Siamo due donne con quattro palle».

Omicidio in piadineria, l’assassina può inquinare le prove: deve restare in carcere

La decisione del giudice per la 51enne Maila Conti che ha accoltellato il compagno Leonardo Politi di 61 anni al culmine di una lite. Lei chiede la legittima difesa perché l’uomo abusava di alcolici

Leonardo Politi Malia Conti
Leonardo Politi con Maila Conti

La donna che nella notte tra il 12 e il 13 agosto con una coltellata all’addome ha ucciso il compagno al culmine di una lite al chiosco di piadina di viale Caravaggio a Lido Adriano, che da inizio estate gestivano assieme, deve restare in carcere. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Andrea Galanti, dopo avere convalidato l’arresto dei carabinieri, come riportato dall’agenzia Ansa che cita l’edizione locale del Resto del Carlino.

Il gip ha accolto la richiesta di misura cautelare avanzata dalla procura per la 51enne Maila Conti per pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio (la donna aveva lavato il coltello da cucina subito dopo il fatto). La difesa aveva invece chiesto l’applicazione della legittima difesa sulla base di quanto sostenuto dalla 51enne: ovvero che si sarebbe difesa nell’ennesima lite alimentata dall’abuso di alcolici da parte dell’uomo, il 61enne Leonardo Politi.

Arrestato mentre faceva le consegne della droga, era in Italia da poche settimane

Un 28enne in auto fermato mentre stava passando una dose di cocaina

Era entra in Italia da poche settimane e nella serata di sabato 17 agosto era in centro a Ravenna in auto a fare le consegne delle dosi di droga ai clienti. I carabinieri della compagnia di Ravenna hanno arrestato un 28enne albanese. Stamani il giudice del tribunale di Ravenna ha convalidato la misura precautelare in attesa della prossima udienza.

I militari della stazione di via Alberoni avrebbero notato il giovane al volante di un’auto in prossimità di un bar del centro, si muoveva a bassa velocità come se fosse in cerca di qualcuno. Nel momento in cui si è avvicinato a un giovane i carabinieri hanno intimato l’alt ma l’autista ha tentato di scappare a piedi, senza riuscirci. In auto c’erano dosi di cocaina sotto il parasole e denaro contante nel posacenere.

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