La Guardia di Finanza ha messo i sigilli a attività, disponibilità bancarie e beni mobili per quasi 27 milioni
Sequestri anche a Ravenna per le false dichiarazioni fiscali nell’ambito di una maxi inchiesta della Finanza che ha portato alla luce un meccanismo di frodi su crediti inesistenti Iva e Irap. La Guardia di Finanza che ha eseguito, nelle province di Bologna, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Taranto e Sassari, su disposizione del Gip di Modena Paola Losavio, un sequestro preventivo di disponibilità bancarie, beni mobili e immobili per quasi 27 milioni, pari al profitto degli illeciti penali, nei confronti di 10 società e 22 persone denunciate, a vario titolo, per infedele dichiarazione, omessa dichiarazione, occultamento di scritture contabili e indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti. Le indagini dell’operazione sono state seguite dal nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna e dalla Tenenza di Vignola, coordinate dalla Procura di Modena.
Le valutazioni dell’agronomo hanno messo in mostra la gravità delle condizioni strutturali e le scarse prospettive future
Per i lavori pubblici di messa in sicurezza del manto stradale e dei marciapiedi in via Maggiore a Ravenna, resi sconnessi dalle radici degli alberi, saranno abbattuti quattro pini in corrispondenza dei numeri civici 137, 189, 74 e 80. La decisione è stata presa dopo le verifiche sulle alberature da parte dell’agronomo incaricato: il programma di abbattimento sarà concordato nei prossimi giorni con l’impresa esecutrice e si prevede possa avvenire nella prima settimana di giugno.
Dal controllo dell’agronomo è emersa la gravità delle condizioni strutturali di alcune piante e le scarse prospettive future di altre. Nuove verifiche sulle alberature saranno effettuate nei tratti di strada che saranno interessati dai lavori successivamente. Il ripristino dell’asfalto in via Maggiore e anche nelle vie Faentina e Monghini è inserito nel programma di interventi per la messa in sicurezza e la bonifica da radici su strade e marciapiedi per il quale il Comune ha stanziato circa un milione di euro.
Il controllo dell’auto sulla quale viaggiava è stato oggetto di un controllo in piazza Segurini. L’ipotesi di reato è porto abusivo d’armi
La polizia ha indagato in stato di libertà cittadino italiano di 61 anni, per il reato di porto abusivo di armi. Nel pomeriggio di venerdì 24 maggio scorso, in piazza Segurini a Ravenna, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, su richiesta della Polizia Locale, che si trovava già impegnata nell’ispezione di un’auto, ha proceduto al controllo di un’auto con una persona a bordo.
Il controllo dell’auto sulla quale viaggiava ha permesso agli agenti di sequestrare un coltello a molla, rinvenuto all’interno del vano porta oggetti, posto sotto al bracciolo centrale. Per questi motivi, il 61enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto abusivo di armi.
Costerà 36mila euro la rimozione della nave affondata nel canale lungo l’omonima pialassa. I lavori eseguiti da Techno Srl
La Berkan B, la nave nel Piomboni affondata e al momento isolata con pannelli antinquinamento, sarà demolita e rimossa. Autorità Portuale ha appena appaltato l’incarico alla società Tecnho Srl che si occuperà della demolizione del natante affondato lungo via Baiona. Il 2 aprile scorso alle 16.30 in prefettura si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato Capitaneria, Comune, Autorità portuale, Arpae e Ausl. Dall’incontro è emersa «la necessità e l’urgenza di provvedere alla demolizione del relitto in questione». Ap, alla luce di quanto definito, ha ritenuto di proseguire con le attività tecniche propedeutiche alla demolizione del relitto della M/n Berkan B. La demolizione costerà 36 mila euro circa.
La nave, ormeggiata da anni perché sotto sequestro, si era spezzata durante le operazioni di smantellamento dopo che era stata acquistata. All’inizio di marzo è cominciato il lento scivolamento verso il fondale, con un pericolo per la navigazione che ha costretto gli enti ad agire in fretta per mettere in sicurezza il relitto. Ora però la necessità è quella di una demolizione che, appaltati i lavori, comincerà con ogni probabilità in tempi relativamente brevi.
L’analisi del voto del segretario provinciale dell’Edera: il suo partito sarebbe stato decisivo a Lugo mentre la perdita Brisighella del Pd è da imputare alla mancata alleanza con i mazziniani
L’apporto decisivo della vittoria di Davide Ranalli a Lugo? Dei Repubblicani. Ne è convinto il vicesindaco di Ravenna (e segretario provinciale del Pri) Eugenio Fusignani. Matematico: «La presenza dell’Edera che mancava da dieci anni, ottenendo l’1,14 per cento, è diventata determinante per l’elezione di Ranalli al primo turno con il 51,05%». Senza l’apporto del Pri, secondo Fusignani, sarebbe in altre parole stato ballottaggio. In generale il segretario è soddisfatto della performance del suo partito. Ad Alfonsine, dove correva da solo, ha raccolto il 21 per cento dei consensi. A Cervia il Pri ha ottenuto il 7,98 per cento diventando « il secondo partito della coalizione di centro sinistra che ha vinto al primo turno ed elegge consiglieri».
Buon risultato – dice il segretario – pure a Bagnacavallo dove la lista Popolari Repubblicani Riformisti «segna un 2,81 per cento». Sono «eccellenti» i risultati di Russi dove i repubblicani hanno eletto due consiglieri a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra e a Fusignano dove il Pri ha eletto il suo consigliere comunali. Tutti risultati, rimarca il vicesindaco, «che devono far riflettere il Pd sul risultato di Brisighella. Infatti nel comune collinare dove non si sono volute trovare le opportune convergenze politiche per costruire l’alleanza, il centro sinistra perde il comune per soli 170 voti che fanno capire come il Pri sarebbe stato determinate anche in quella realtà».
Fusignani si candidava con +Europa alle Europee e ha ottenuto 1.400 consensi. «Ciò ha portato la lista a superare il 4 per cento a Ravenna.. Questo fa si che si debba proseguire il progetto liberal democratico, laico e riformatore anche per i prossimi appuntamenti regionali e nazionali, preparando un terreno di agibilità politica che rilanci idee e valori repubblicani, utili a costituire un’Alde (Alleanza dei liberali e dei democratici per l’Europa ndr.) italiana della quale la cultura repubblicana e mazziniana sia uno degli assi portanti».
Volley A2 femminile / In passato al Club Italia, l’esperta giocatrice rappresenterà il maggiore offensivo della formazione biancorossa. «Mi piacciono molto il progetto che la società sta gestendo e la squadra che sta nascendo»
L’opposto classe ’88 Costanza Manfredini giocherà nella Conad
La Conad continua a costruire la squadra per la prossima stagione e piazza un importante colpo ingaggiando l’opposto Costanza Manfredini, proveniente da San Giovanni in Marignano e già vista più volte da avversaria al PalaCosta, oltre che per due anni in città con il Club Italia tra 2004 e 2006. Nata a Como il 16 luglio 1988, Manfredini vanta dieci stagioni in Serie A, ma anche una medaglia d’oro al Campionato europeo Under 19 del 2006 e la promozione di due stagioni orsono conquistata con Chieri. Schiacciatrice e opposto di 188 cm, la carriera di Costanza inizia nel 2000 nelle giovanili del Pro Patria Volley Milano e prosegue con l’ingresso nel Club Italia nel 2004. Nell’annata 2006/07 fa il suo esordio in A2 con il Sassuolo Volley, poi, dopo tre campionati in B tra il 2008 e il 2011, gioca le ultime otto stagioni in Serie A, con la parentesi in A1 con Novara nel 2013/14.
«Sono molto contenta – afferma Manfredini – perché quando sono uscita di casa a 16 anni per giocare a pallavolo la prima esperienza l’ho avuta al Club Italia a Ravenna, quindi per me si tratta di un ritorno in una città che ho amato e che rappresenta un po’ per tutti la pallavolo. Mi piacciono molto il progetto che la società sta gestendo e lasquadra che sta nascendo, sono entusiasta e non vedo l’ora di cominciare. Penso che il gruppo sia stato allestito bene e che possiamo fare un ottimo campionato, non mi pongo limiti perché l’anno scorso abbiamo visto come questa sia una categoria particolare e soprattutto perché sono una persona ambiziosa. Poi lavorando nel corso della stagione capiremo dove possiamo arrivare».
«Si tratta di una giocatrice molto brava e seria – spiega il presidente Paolo Delorenzi – che soprattutto ha sempre dato prova di essere una professionista di livello, capace di portare un contributo costante, senza alti e bassi, alla squadra. Già lo scorso anno era nei nostri desideri ma non eravamo riusciti a portare a termine l’operazione, quindi oggi sono particolarmente soddisfatto. Sono felice che abbia accettato di dare il suo contributo a questa squadra, che sta nascendo con grande equilibrio e con tutte ragazze di grande spessore professionale, qualità e serietà. Cominciamo a sorridere e la aspettiamo a braccia aperte, perché possa dare il suo contributo ai nostri sogni e obiettivi, primo fra tutti quello di giocare bene e far divertire il pubblico e la città, giocando fino all’ultimo pallone anche al di là del risultato, perché a volte ci sta anche di perdere quando l’avversario si dimostra più forte».
Tennis / La squadra manfreda guidata da Casadei è stata sconfitta in trasferta dagli estensi nell’ultimo turno dei playoff regionali
Da sinistra Noah Perfetti, Riccardo Porisini, Edoardo Pompei, Federico Cicognani, Enrico Casadei e Roberto Zanchini
Ancora una volta per la squadra di Serie C maschile del Tennis Club Faenza svanisce il tanto agognato sogno di salire in Serie B. Fatale quest’anno la trasferta al Cus Ferrara nell’ultimo turno dei playoff regionali prima della fase nazionale. La forza dei ragazzi estensi e la poca abitudine alla superficie veloce dei faentini ha formato un’accoppiata letale per la squadra manfreda che fino a questa giornata era stata perfetta. Dopo i singolari il punteggio è di 3-1 per il Cus, maturato con le sconfitte di Edoardo Pompei, Roberto Zanchini e Federico Cicognani, e la vittoria del più giovane Filippo Di Perna. Nei successivi doppi, sconfitta della coppia Pompei/Porisini. A quel punto, a risultato oramai acquisito, è stato interrotto il doppio della coppia Zanchini/Cicognani, che nel frattempo erano un set avanti. «Una sconfitta con conseguente eliminazione dalla competizione porta sempre amarezza – commenta il capitano Enrico Casadei – ma bisogna ammettere che gli avversari ferraresi hanno avuto in questo incontro un rendimento notevole. A loro devono andare i giusti complimenti. Come sempre, ci riproveremo il prossimo anno».
Si parte domani, mercoledì 29 giugno, nella sala nobile della biblioteca Classense. Ricercatori provenienti da tutto il mondo
Dante visto da Ilaria Urbinati
Dopo il successo della prima edizione, organizzata nel 2017, si apre domani a Ravenna il secondo Congresso Dantesco Internazionale/International Dante Conference ‘Alma Dante 2019’, promosso dall’Università di Bologna in collaborazione con il Comune di Ravenna e il supporto di Fondazione Flaminia, e con il patrocinio delle maggiori società scientifiche, letterarie e linguistiche interessate allo studio e alla divulgazione delle opere di Dante.
Per quattro giorni, fino a sabato 1 giugno, oltre 270 studiosi di Dante, provenienti dalle università di tutto il mondo, si incontreranno per presentare e discutere i risultati delle loro ricerche e dei loro studi.
L’apertura del congresso si terrà nella solenne cornice della Sala Dantesca della Biblioteca Classense alla presenza dei rappresentanti del Comune di Ravenna, dell’Università e del Centro Dantesco, che porgeranno i loro saluti.
Le ragioni del congresso saranno illustrate dal professor Marco Veglia, membro del comitato scientifico insieme a Giuseppe Ledda, Angelo Maria Mangini e Sebastiana Nobili. Seguirà la prima delle tavole rotonde che animeranno il congresso, dedicata al tema ‘Leggere e studiare Dante oggi in Italia e nel mondo’ alla quale interverranno studiosi provenienti dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Polonia, dalla Gran Bretagna e dall’Estonia, oltre che dall’Italia.
Infine nel pomeriggio si terrà uno dei più attesi appuntamenti dell’iniziativa, la prima lezione magistrale in programma, tenuta dal prof. Zygmunt G. Barański, delle Università di Notre Dame e di Cambridge, ospite di grande prestigio, tra i più importanti dantisti al mondo, il quale presenterà una innovativa e brillante rilettura della prima opera di Dante, la Vita nova.
Il congresso sarà anche l’occasione per progettare e comunicare iniziative per il settimo centenario della morte del poeta che sarà celebrato nel 2021.
Si tratta di un progetto internazionale unico, prima iniziativa in Italia di questo tipo: da una parte occasione eccezionale per tutti gli studiosi su Dante, in particolare per la componente più giovane, che a Ravenna avranno modo di incontrarsi, presentare e discutere le proprie ricerche, conoscere le ricerche di altri studiosi; dall’altra per l’intera città, che potrà partecipare a eventi di assoluto valore, tenuti dalle voci più autorevoli su Dante. Le sessioni plenarie saranno affiancate da oltre cinquanta sessioni parallele, ognuna composta da 3/4 relatori, che presenteranno ricerche originali e aggiornate.
Tennis / Terzo successo in altrettante sfide nel campionato di Serie D1 maschile per i ravennati, che accedono ai playoff regionali per la promozione in C
La squadra del Circolo Tennis Zavaglia che partecipa al campionato di Serie D1
Ha conquistato la terza vittoria in altrettante giornate il Circolo Tennis Dario Zavaglia nel campionato di serie D1 maschile. Dopo le affermazioni su Forum Tennis Forlì (3-2) e Ct Castenaso (4-1), domenica nella terza e ultima giornata della prima fase la squadra ravennate si è imposta per 4-1 sul Tozzona Tennis Park Imola chiudendo al primo posto, a punteggio pieno, il girone 1 e guadagnando l’accesso al tabellone playoff regionale (9 e 16 giugno) che metterà in palio otto posti per la serie C 2020. La formazione capitanata da Pietro Licciardi e dal coach Patricio Remondegui ha archiviato il discorso già dopo i quattro singolari: Alessandro Colella si è sbarazzato per 6-2 6-0 di Marco Scheda, Elio Lago si è imposto per 6-1 2-6 6-1 su Thomas Perini, Edoardo Lanza Cariccio ha superato 6-3 6-1 Andrea Severi, con il punto del successo firmato da Fracassi (6-0 6-0 su Costanzo). Nel doppio, a risultato acquisito, la coppia ravennate si è ritirata sull’1-0 in suo favore.
Intanto sui campi ravennati di via Marani è in dirittura d’arrivo il torneo di quarta categoria maschile e femminile, il trofeo “SportShop”. Sui campi di casa, centra le semifinali Mario Gardini superando 6-4 6-2 Matteo Azzalli, numero 2 del tabellone. Risultati. Ottavi: Andrea Sulli (4.1, n. 4)-Alberto Lubrano (4.2) 6-2 6-4, Giovanni Casadei (4.1, n. 5)-Alberto Valtieri (4.2) 6-3 6-2, Alessandro Zamagni (4.1, n. 6)-Massimo Bianchini (4.2) 6-0 6-2, Matteo Ricci (4.1, n. 3)-Roberto Campanini (4.2) 6-1 7-5. Nel femminile finale tra Monica Sincini (n. 1), portacolori del Ct Zavaglia, e Giorgia Mughetti (n. 2) del Ct Cervia. Semifinali: Monica Sincini (4.1)-Renata Gregori (4.3) 6-2 6-1, Giorgia Mughetti (4.2)-Ekaterina Cazac (4.3) 6-0 6-2.
Pallanuoto C / Fondamentale affermazione casalinga dei giallorossi al termine di un match condotto dall’inizio alla fine. Quartultimo posto a due lunghezze
Alessandro Papale, classe 2002, un altro giovanissimo esordiente nella formazione ravennate
Era uno scontro decisivo per il Ravenna Pallanuoto per mantenere vive le speranze di salvezza e la formazione giallorossa offre un’ottima prova di squadra, soprattutto in fase difensiva, centrando la vittoria contro la Coopernuoto Carpi pur con un calo di concentrazione nell’ultimo periodo, a risultato ormai acquisito, che poteva essere evitato. Grazie a questi tre punti Mazzotti e compagni si portano a due lunghezze di distanza dal quartultimo posto occupato dalla Rari Nantes Verona e dallo Sportivamente Belluno. Contro una formazione ospite un po’ rimaneggiata i ragazzi di Cukic impongono il proprio ritmo sin dal primo quarto e chiudono sul punteggio di 4-0 con le doppiette di Tassi e Ciccone. Il secondo tempo è molto più equilibrato: gli emiliani prendono le misure al contropiede ravennate e difendono meglio sul centro e riescono ad accorciare le distanze con un gol in superiorità numerica, ma Ciccone, proprio sulla sirena, riporta il vantaggio a quattro reti e si va al cambio di campo sul 5-1.
Nella terza frazione la difesa mantiene alta l’attenzione e i ravennati non subiscono reti avversarie, mentre per i colori giallorossi va a segno Melandri con un gran tiro da posizione 1 e con Baroncelli in contropiede. Nel quarto e ultimo periodo i giallorossi cercano di controllare il gioco anche se forse appaiono un po’ troppo rinunciatari in attacco, dove commettono qualche errore di troppo sia in fase conclusiva che in fase di possesso, concedendo agli avversari opportunità che si sarebbero potute evitare e infatti gli ospiti vanno a segno per tre volte grazie soprattutto a mancanza di intensità difensiva. Per i padroni di casa in gol ancora Baroncelli, bravo a finalizzare al meglio una transizione in attacco, e Melandri, con un tiro da quasi metà campo a fil di sirena. Ora i ravennati attendono la visita alla US Persicetana dell’ex Salomoni, con fischio di inizio sabato 1 giugno alla “Gambi” alle ore 18.30.
Dichiarazioni post-gara Vladimir Cukic (allenatore Ravenna Pallanuoto): «Questa partita era davvero fondamentale per la nostra stagione. L’importanza della posta in palio era enorme i ragazzi sono entrati in acqua molto concentrati. Il primo quarto è stato praticamente perfetto, mentre nel secondo non siamo riusciti a sviluppare le nostre trame offensive come avrei voluto. Molto bene la fase difensiva, ma dobbiamo imparare a mantenere l’intensità fino alla fine, senza commettere quegli errori di concentrazione che hanno consentito ai nostri avversari di avvicinarci nel punteggio nell’ultimo periodo di gioco».
Classifica: De Akker Bologna 48 punti, Pol. Coop. Parma 45, Libertas Vicenza 32, Rari Nantes Bologna 27, Penta Modena 24, US Persicetana 15, Rari Nantes Verona 12, Sportivamente Belluno 12, Ravenna Pallanuoto 10, Cooper N. Carpi 1.
Giovanili Nel weekend delle formazioni giovanili è scesa in acqua la squadra Under 15, guidata da Cukic, che ha vinto contro i pari età di Reggio Emilia con il punteggio di 11-8.
Scherma / Ottimo risultato della portacolori del Circolo ravennate della Spada nella competizione disputata a Lecce
La ravennate Alessia Pizzini, prima da destra, sul terzo gradino del podio dei tricolori Giovani
A Lecce Alessia Pizzini si è aggiudicata la medaglia di bronzo ai Campionati italiani Giovani di spada femminile. Seguita dal suo maestro Pavlo Putyatin, nella competizione che ha visto scendere in pedana le 42 migliori schermitrici d’Italia la portacolori del Circolo ravennate della spada aveva conquistato l’accesso grazie al quinto posto ai Campionati nazionali di Roma. La spadista bizantina, al suo primo anno nella categoria Giovani, si è piazzata terza dopo la fase a gironi e ha proseguito la sua scalata fino al terzo gradino del podio sbaragliando spadiste ben più “esperte” di lei. E’ riuscita a fermarla solo Federica Isola, in forza all’Aeronautica Militare, vincitrice della gara. Pizzini aggiunge così un altro importante risultato al suo palmares che vanta, tra l’altro, un oro ai Campionati del Mediterraneo nel 2017, un oro al Challenge Mondial Under 17 nel 2018, un oro ai Campionati italiani Giovani sempre lo scorso anno, per non citare altri numerosi piazzamenti sul podio, affermandosi come atleta di spicco in Italia e in Europa.
Oltre ad Alessia hanno portato i colori giallorossi sulle pedane di Lecce anche i compagni di sala Sophia Eloisa Stella e Tommaso Saccomandi, che si erano qualificati per i Campionati italiani Cadetti. Stella è stata fermata alle porte dei quarti di finale in un assalto che l’ha vista protagonista di grandi capacità tecniche, mentre Saccomandi ha sfiorato i sedicesimi per sole due stoccate, dopo un’assalto combattuto con grande tenacia e determinazione. Grandissima la soddisfazione del maestro Pavlo Putyatin, che vanta al suo attivo i più importanti risultati con i suoi atleti, e del Circolo Ravennate della Spada, che in tutte le competizioni di rilievo ottiene importanti risultati, dall’Under 14 agli Assoluti.
Alessandro Barattoni esprime soddisfazione per i 12 comuni vinti su 13 in ballo, senza ballottaggi nei tre sopra i 15mila abitanti: «Rende onore alla storia di questo territorio. Fondamentale allargare il campo del centrosinistra»
Da sinistra Damiano Giacometti, coordinatore della segreteria, Alessandro Barattoni segretario provinciale del Pd nella sede di via della Lirica
C’è aria di soddisfazione in casa Pd, nella federazione provinciale, e non potrebbe essere altrimenti dopo l’inaspettato successo delle elezioni amministrative arrivato ieri, 27 maggio, a spoglio ultimato. Su tredici comuni in cui il Pd presentava un suo candidato, i dem hanno vinto in 12 (unica eccezione Brisighella andata al centrodestra). E questo nonostante il vento nazionale delle concomitanti Europee abbia soffiato anche da queste parti soprattutto a favore del Carroccio. Per quanto anche qui, nella consultazione per Strasburgo, per il Pd un segnale positivo c’è: in provincia di Ravenna, a differenza che a livello nazionale, c’è stato un incremento di voti sia in percentuale sia in termini assoluti, per quanto contenuto: il segretario provinciale Alessandro Barattoni parla di tremila voti in più per il Pd e 23mila in più per la Lega, rispetto alle politiche del 4 marzo 2018.
E da qui parte Barattoni per spiegare il lavoro svolto in questo anno dal partito, rendendone merito anche al coordinatore della segreteria Damiano Giacometti. «Da un anno lavoriamo per raggiungere questo risultato puntando innanzitutto sull’unità del Pd – sottolinea Barattoni– unità senza la quale non può diventare il perno di alleanze ampie che allargano il campo del centrosinistra e su candidati credibili. Questo risultato rende onore alla storia di questo territorio e può segnare l’inizio per mostrare una discontinuità concreta rispetto al governo. Le amministrazioni locali in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini, in termini di servizi, protezione, investimenti e dimostrare che c’è una differenza tra i proclami e l’azione reale».
Gioco di squadra, unità, allargamento sono parole d’ordine che Barattoni immagina anche per le prossime e imminenti sfide elettorali, a cominciare dalle Regionali. A cominciare da Più Europa e dalla sinistra radicale. «In molti comuni sono state presentate liste di sinistra che in molti casi non sono riuscite a eleggere un rappresentante. Potevo e dovevo fare di più per trovare un accordo, perché poi quando siamo insieme nei consigli comunali ci accorgiamo di poter lavorare bene insieme molto più di quanto accada in fase pre-elettorale». Del resto, in quella manciata di migliaia di voti in più in provincia bisogna forse annoverare anche il contributo di quelli di Articolo 1-Mdp, che l’anno scorso votavano per Leu alla Politiche.
A spiegare invece i voti in più che tanti candidati sindaci hanno preso rispetto a quanto le forze che le sostenevano hanno ottenuto nello stesso giorno alle Europee è secondo Barattoni innanzitutto la «competenza» dei candidati Pd, che hanno dimostrato negli anni di saper governare e che secondo il segretario Pd si sono dimostrati in tutti i dibattiti i più preparati e la capacità appunto di coinvolgere cittadini, militanti attraverso anche le liste civiche. Tra i risultati che più hanno dato soddifazione in via della Lirica quelli più incerti alla vigilia, ossia Russi e Castelbolognese dove c’era una sfida aperta e complessa e dove hanno vinto due nuovi volti del partito Valentina Palli e Luca Della Godenza. «Non avevamo timori per i comuni al ballottaggio – aggiunge Barattoni – anche se non ci aspettavamo in tutti una vittoria al primo turno, con risultati anche migliori di cinque anni fa». E il riferimento principale naturalmente è a Lugo, oltreché a Cervia e Bagnacavallo.
Sollecitato per l’avanzare della Lega, Barattoni si mostra particolarmente pungente: «Ci sono due Lega, quella a livello locale che non fa altro che perdere, dai collegi uninominali delle scorse Politiche (Ravenna fu uno dei pochi in cui ebbero la meglio i candidati Pd, ndr.) alle amministrative. E poi c’è la Lega nazionale che in questo momento sta facendo il bello e il cattivo tempo al Governo».
L’unico rammarico, per Barattoni & co., non può che essere Brisighella, persa dopo una “rimonta” comunque della candidata Angela Esposito rispetto ai risultati delle Europee. Ma dati i tempi che corrono, dodici su tredici comuni mantenuti sotto l’ombrello Pd non possono che rallegrare i dem. Un successo che porterà alla conferma della Festa Nazionale del partito a Ravenna a fine estate? Su questo ancora non ci sono né conferme, né smentite.