mercoledì
20 Agosto 2025

Rissa a Pinarella tra spranghe e cocci di vetro: due feriti e quattro denunce

Un litigio tra giovani nel cervese è sfociato in un feroce scontro fisico. Continuano le indagini sulla vicenda

Bottiglia

Spranghe, coltelli e cocci di bottiglia: due giovani sono rimasti feriti nel corso della feroce rissa di sabato 1 febbraio, all’intento di un’attività commerciale di Pinarella (Cervia).
Il litigio, apparentemente nato per futili motivi, ha coinvolto quattro giovani di origine egiziana e bengalese ed è rapidamente degenerato in un confronto fisico che ha richiesto l’intervento della Polizia locale. Il più grave dei giovani è stato trasportato all’ospedale di Ravenna, a causa di alcune ferite alla testa, mentre il secondo ha rifiutato le cure.

Nel corso dell’intervento, gli agenti sequestrato sul luogo del fatto due barre di alluminio, dei cocci di bottiglia e un coltello a serramanico (quest’ultimo non utilizzato durante la rissa). Le immagini delle telecamere di sorveglianza interne all’attività commerciale, acquisite agli atti di indagine, hanno contribuito a chiarire le circostanze che hanno preceduto e scatenato la lite.

I quattro giovani coinvolti, dopo il fotosegnalamento alla centrale di Milano Marittima, sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Ravenna. Le indagini sono ancora in corso per approfondire ulteriori aspetti della vicenda.

Manutenzione straordinaria sulla tratta Ravenna-Rimini: servizio garantito dai bus

Un intervento da circa 800 mila euro sul ponte ferroviario di Cesenatico causerà alcune modifiche alla linea dal 7 al 9 febbraio

La linea ferroviaria Ravenna – Rimini sarà interessata da interventi di manutenzione straordinaria dalle 23 di venerdì 7 alle 23 di domenica 9 febbraio, con conseguenti modifiche al servizio di trasporto, che verrà effettuato con un sistema di autobus sostitutivi nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 febbraio.

L’intervento, dal valore di circa 800 mila euro (sostenuto dalla Rete Ferroviaria Italiana) si concentrerà in particolare su Cesenatico, dove verrà demolito il ponte ferroviario su cui corrono i binari nel tratto in cui attraversano la zona del Camping Zadina, lungo via Mazzini. Al suo posto verrà realizzato un nuovo rilevato in terra su cui poggerà l’infrastruttura ferroviaria. Il vecchio ponte, nato come scavalco di un canale del Consorzio di Bonifica della Romagna, ha perso la propria funzione a seguito della deviazione del percorso del canale avvenuta alcuni anni fa. Per questo motivo, in occasione delle attività di manutenzione programmata in quel tratto di linea, ne è stata pianificata la sostituzione.

Il cantiere occuperà circa 50 tecnici di Rfi e delle imprese appaltatrici, con oltre venti mezzi d’opera. Le operazioni richiederanno la temporanea sospensione della circolazione ferroviaria fra le stazioni di Cervia (inclusa) e Cesenatico. Dal 21 gennaio sono in corso le attività propedeutiche all’avvio dei lavori, con modifiche al traffico stradale che cesseranno venerdì 13 febbraio al termine delle operazioni di chiusura del cantiere. Alla riapertura della linea i treni, come previsto dalle norme, dovranno inizialmente percorrere a velocità ridotta la tratta oggetto dei lavori. Per questo motivo, da lunedì 10 a domenica 16 febbraio alcune corse continueranno ad essere garantite con autobus. Si ricorda che il servizio in bus prevede posti disponibili inferiori a quelli del normale servizio e potrebbe essere soggetto all’aumento dei tempi di percorrenza della tratta a causa del traffico stradale. Sui bus inoltre non è ammesso il trasporto di bici e animali di grossa taglia, a eccezione dei cani guida.

Un documentario per ripercorrere la storia della chiesa di San Pier Damiano

Andranno in onda su Teleromagna le video testimonianze dei presunti sanguinamenti della statua di gesso raffigurante la Madonna di Fatima e le «prodigiose guarigioni» legate al suo culto

Essudazione Sangue

Un documentario per ripercorrere gli eventi della chiesa di San Pier Damiano a Ravenna, nota per il presunto sanguinamento della statua della Madonna di Fatima. Non mi hanno accolta. Ravenna, le lacrime e il sangue della Madonna di Fatima è stato realizzato da  Simone Ortolani, Antonella Rustignoli, Ludovica Amati e Luigi Schiavoni e andrà in onda su Teleromagna (canale 14 del digitale terrestre) alle 19 di martedì 4 febbraio, alle 23.30 di mercoledì 5 e alle 18 di giovedì 6.

Secondo fonti dell’epoca, nella mattina del 12 settembre 1972 la statua in gesso della Madonna di Fatima contenuta nella chiesa avrebbe iniziato a sanguinare, attirando l’attenzione di fedeli e pellegrini provenienti da tutta Europa. La statua divenne oggetto di venerazione da parte di padre Guglielmo Gattiani, recentemente proclamato venerabile servo di Dio da papa Francesco, e di don Stefano Gobbi, fondatore del Movimento sacerdotale mariano.

Negli anni successivi alla prima lacrimazione, la comunità francescana della parrocchia decise di proteggere la statua con una teca di vetro, per tutelarla anche dalle voci su presunti tentativi di manipolazione che circolavano intaccando la reputazione di alcuni religiosi. Fu l’arcivescovo monsignor Ersilio Tonini ad apporre i sigilli di protezione alla statua il 20 luglio 1976 ma, anche una volta posta sotto teca, alcune testimonianze dell’epoca e documenti continuarono a riportare nuove lacrimazioni. Il liquido rosso trasudato dalla statua fu esaminato dal dottor Paolo Cortivo, in seguito docente di Medicina Legale all’Università di Padovache certificò si trattasse di sangue, come attestato dal regolare referto.

Il documentario cita inoltre la guarigione «prodigiosa e inspiegabile» di Giordano Valenti di Lugo, a cui sarebbe ricresciuto un rene dopo che la moglie e la figlia avevano pregato davanti alla statua. Questo evento fu ritenuto scientificamente inspiegabile dal professor Pietro Zucchelli, nefrologo dell’Ospedale Malpighi di Bologna e successivamente presidente della Società Italiana di Nefrologia.

«Abbiamo esplorato le vicende sulla base delle fonti disponibili», sottolinea Simone Ortolani. «Alcune di esse sono pubblicabili, mentre altre è più corretto che rimangano riservate per ragioni di privacy. Tuttavia, è fondamentale distinguere i fatti dai pettegolezzi che circolavano in alcuni ambienti locali, i quali hanno influenzato la narrazione dell’intera vicenda. La documentazione e le testimonianze dirette, invece, sono essenziale per fare luce anche su questa situazione».

L’edicola dell’ospedale tornerà operativa all’interno della nuova zona ristoro

L’Ausl risponde alle domande del consigliere comunale Ancisi. Non riaprirà invece la parrucchiera, ma i pazienti più fragili continueranno a ricevere lavaggi e tagli dei capelli gratuiti

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L’edicola dell’ospedale di Ravenna riaprirà dopo due anni dalla chiusura: questa la risposta dell’Ausl, interrogata dal capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi. L’edicola ritroverà spazio al Santa Maria delle Croci con la fine dei lavori di ampliamento del bar, prevista per il 2026: la nuova area di ristoro infatti occuperà una superficie di circa 150 metri quadrati, con un’area adibita alla rivendita di giornali, riviste e altri beni di conforto.

Tra le questioni sollevate dal consigliere comunale in una lettera rivolta all’azienda sanitaria, anche la chiusura dello studio da parrucchiera interno all’ospedale, con conseguente sospensione del servizio di primo conforto, particolarmente apprezzato dai pazienti in lunga degenza. «La decisione di non aver dato seguito ad una gara pubblica per l’individuazione del contraente per l’esercizio dell’attività di parrucchiere è da rinvenirsi proprio nella necessità di aumentare gli spazi necessari dedicati al bar ed alla piccola ristorazione – commentano dalla direzione dell’Ausl –  Va segnalato infine che per le necessità dei pazienti ricoverati, l’Ausl porta avanti da anni una convenzione che garantisce il servizio di parrucchiera a titolo completamente gratuito, in particolare per i reparti di Oncologia, Senologia e Hospice, questo tipo di servizio. […] Ogni volta che la persona assistita abbia necessità di lavare i capelli e non può realizzare la procedura in autonomia, come nel caso del paziente allettato o non autosufficiente, il lavaggio e la cura dei capelli sono eseguiti dal Personale d’assistenza di base a garanzia del comfort».

L’asilo nido comunale di Russi inaugura una nuova sezione

La struttura, realizzata grazie a un investimento di oltre 300 mila euro, potrà accogliere 10 bambini in più, con un programma di rette calmierate per le famiglie in difficoltà

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Dopo le riqualificazioni di Casa Canterini e degli alloggi di edilizia popolare a Godo, realizzate grazie ai fondi del Pnrr, il Comune di Russi ha inaugurato la nuova sezione dell’asilo nido comunale, costruita in un’ala accanto al Nido “A. P. Babini” di via Roma 1. Anche in questo caso l’intervento strutturale, dal costo complessivo di 358.875 euro, è stato interamente finanziato dai fondi europei.

La nuova sezione, entrata in funzione a inizio gennaio, è in grado di accogliere 10 bimbi in più, mantenendo le stesse modalità del Nido già esistente (sarà infatti aperta dal lunedì al venerdì con orario full-time, dalle ore 7.30 alle 16.30). Le due sezioni sono inoltre comunicanti: i nuovi spazi sono stati disposti a chiusura dell’asilo Babini, creando una seconda corte interna custodita e sicura dove poter far giocare i bambini all’aria aperta.
La nuova sezione si estende su una superficie di circa 150 metri quadri, con particolare attenzione all’utilizzo della luce naturale e agli arredi interni, pensati per il benessere e la sicurezza dei più piccoli. Le finiture, non finanziabili dal Pnrr, sono state acquistate con fondi comunali e grazie alle donazioni di Gabriele Dapporto e della famiglia di Angelina Donati, che hanno scelto di destinare al Comune rispettivamente l’eredità e un lascito. Queste risorse sono state impiegate per l’acquisto di postazioni modulabili, che permettono di dare vita a variegate esperienze di gioco durante la giornata, lasciando ai bimbi ampio spazio all’immaginazione e alla sperimentazione e offrendo loro un ambiente accogliente e stimolante.

L’ampliamento dei posti disponibili invece è stato finanziato grazie al sostegno del Fondo Sociale Europeo Plus (PR FSE+ 2021/2027, Priorità 3 «Inclusione sociale», obiettivo specifico k), che prevede un investimento straordinario per ampliare le opportunità di iscrizione e abbattere le rette, in modo da promuovere l’accesso ai servizi educativi della prima infanzia e migliorare l’accesso paritario a servizi di qualità, sostenibili e a prezzi accessibili. Grazie al sostegno del Fondo Europeo infatti, tutte le famiglie con un Isee non superiore a 26 mila euro godranno di uno sconto pari al 33percento sull’importo della retta.

«L’ampliamento dei servizi educativi per l’infanzia – sottolinea la Sindaca Valentina Palli – non è soltanto una risposta alle esigenze attuali della nostra comunità, ma anche una visione a lungo termine, che pone al centro le necessità delle famiglie. Questo progetto costituisce un tassello fondamentale in un percorso di crescita che, abbattendo le liste di attesa, mira a garantire pari opportunità e un accesso equo ai servizi educativi. Ogni nuovo posto creato è un contributo concreto al benessere delle famiglie e un investimento prezioso per rafforzare le basi di una comunità forte, coesa e pronta ad affrontare le sfide del futuro».

Nello stesso ambito, nei mesi scorsi sono già stati portati a termine l’adeguamento sismico del Nido «A. P. Babini», l’adeguamento sismico della Scuola Primaria «G. Fantini» di Godo, l’adeguamento sismico della Scuola Primaria «M. Fantozzi» di San Pancrazio. A Godo sono state inoltre realizzate ex novo una sezione di Nido adiacente alla Scuola d’Infanzia Statale «Aquilone» e una sala mensa presso la Scuola Primaria «G. Fantini», le cui inaugurazioni sono previste per sabato 8 febbraio, in via Montessori 10.

La Consar interrompe la serie positiva e scivola al secondo posto

A2, Ravenna sconfitta al Pala De André da Aversa. Domenica lo scontro diretto a Brescia

RAVENNA 2/02/2025. VOLLEY PALLAVOLO. Consar Ravenna WOW Green House Aversa.

Si chiude la strepitosa serie di 10 vittorie di fila della Consar nel campionato nazionale di A2 di volley. A fermare la marcia di Ravenna è stata (domenica sera al Pala De André) l’Evolution Green Aversa, protagonista di una prova di grande spessore tecnico e agonistico, che a sua volta aggiorna a sei la sua serie di successi di consecutivi che la consolida al quarto posto (qui sotto la classifica completa).

Classifica A2

Con Guzzo messo ko nel secondo set da un problema alla schiena, la Consar paga una serata sottotono in tutti i fondamentali e non riesce a trovare la strada per togliere il predominio ad un avversario lucido e convinto, ben diretto dall’ex Garnica, che va a prendersi il premio come Mvp, e trascinato dal solito Motzo, che chiude con 20 punti.

Il ko fa scivolare al secondo posto Goi e compagni, agganciati da Brescia, con cui giocheranno domenica prossima un appassionante scontro diretto in terra lombarda.

Lavori al ponte a causa della piena: per tre giorni si potrà passare solo a piedi

In via Tura. Non è presente una viabilità alternativa

Via Tura Brisighella
Il ponte di via Tura durante la piena del 28 gennaio

A seguito degli eventi atmosferici e all’ondata di piena di martedì 28 gennaio, si sono verificati danni alla struttura del ponte di via Tura, nei pressi di Strada Casale, nel comune di Brisighella. Sono previsti quindi lavori urgenti di ripristino del ponte a inizio strada dalla provinciale SP302 Brisighellese Ravennate.

Il Comune informa che da martedì 4 febbraio dalle ore 7.30 sono previsti la chiusura della strada e il divieto di transito a tutti i mezzi (il transito sarà consentito solo ai pedoni). La riapertura è prevista per giovedì 6 febbraio alle ore 18. In caso di rapida conclusione dei lavori, la riapertura verrà anticipata.

Il Comune sottolinea che la strada è chiusa e non è presente una viabilità alternativa o d’emergenza; i residenti si trovano tutti sopra l’interruzione; durante le lavorazioni, la carreggiata sarà ristretta ad 1 metro e quindi non sarà possibile transitare con nessun automezzo.

 

L’Orchestra Leonore, tra Schumann e Chopin, inaugura la stagione “Ravenna Musica”

Solista all’Alighieri sarà il pianista Arsenii Moon

Arsenii Moon Pianista

È ormai alle porte il concerto inaugurale di “Ravenna Musica 2025“, la stagione curata dall’Associazione Musicale Angelo Mariani, in programma mercoledì 5 febbraio al Teatro Alighieri con inizio alle ore 21.

Sul palcoscenico prenderanno posto i cinquanta elementi dell’Orchestra Leonore guidati da Daniele Giorgi, suo fondatore nel 2014 e direttore musicale. L’orchestra, che dal 2023 è orchestra residente presso “Ravenna Musica”, costituisce il cuore di un ampio progetto nato e basato a Pistoia, volto alla creazione di un vero e proprio ecosistema musicale. Pistoia ha accolto i musicisti di Leonore, scelti tra le più importanti orchestre europee ed ensemble cameristici di eccellenza ma anche talenti emergenti tra i più promettenti. La compagine, che lo scorso anno ha festeggiato il decimo anno di attività, un traguardo importante che sottolinea la solidità dell’orchestra, si è affermata in breve tempo per l’originalità delle interpretazioni, l’energia performativa e la grande duttilità stilistica con cui affronta ogni tipo di repertorio.

Il programma sella serata prevede la Sinfonia n. 1 op. 38 “La Primavera” di Robert Schumann preceduta, nella prima parte, dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 11 di Fryderyk Chopin.

Solista sarà il pianista Arsenii Moon, impostosi all’attenzione internazionale con la vittoria nel 2023 del Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano e del Premio Arturo Benedetti Michelangeli che viene assegnato solo in caso di verdetto unanime della giuria. Nato nel 1999 a San Pietroburgo, ha iniziato lo studio del pianoforte a sei anni e a 10 anni, nel 2009, ha debuttato alla Filarmonica di San Pietroburgo per poi tenere il suo primo recital nel 2014 alla Mozarthaus di Vienna.

Fino al 5 febbraio è possibile abbonarsi ai 9 concerti della stagione.

Treni, protesta per i disservizi sulla Linea Faentina. Lanciato un Manifesto

Trenitalia replica: «Interessa anche a noi. Già stanziati oltre 15 milioni di euro»

Con una manifestazione a Borgo San Lorenzo (Firenze) coi sindaci del Mugello e molti cittadini – fra cui tanti pendolari per Firenze e Faenza – è stato lanciato il “Manifesto per la ferrovia Faentina”, documento in cui si chiedono in 14 punti interventi di potenziamento e ammodernamento.

La ferrovia movimenta una medie di 46 convogli al giorno per 1 milione di passeggeri l’anno a cavallo dell’Appennino Tosco-Romagnolo.

I firmatari chiedono alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, di sottoscrivere il Manifesto. Fra le proposte «la sostituzione o l’ammodernamento dei treni, sanzioni per i disservizi da ridistribuire ai pendolari, sconti o sospensione dei costi di abbonamento fino alla ripresa di un servizio accettabile, nuovo orario, con più corse, diurne notturne e veloci».

La manifestazione è stata promossa dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello e dal Comitato Pendolari “Mugello attaccati al treno” che hanno firmato il documento insieme ai Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Fiesole, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia e San Piero a Sieve, Vaglia, Vicchio (Firenze), ai due Comuni romagnoli di Brisighella e Faenza. Hanno firmato Cgil, Cisl e Uil, Legambiente, Cna, Confcommercio e Confesercenti, Consulta dei Giovani – Marradi, I ragazzi di Brisi, Comitato Pendolari “Valdisieve”, Comitato “Giù le mani dal treno” Val Lamone.

“Il Manifesto – si legge – dovrà produrre una concertazione tra Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Ravenna e gestori del Trasporto pubblico locale, per concordare e sottoscrivere una pianificazione degli interventi necessari (come parcheggi scambiatori, sistema di agevolazioni tariffarie per gli utenti più distanti) volti a consentire un’alternativa sostenibile al mezzo privato, visti i target di riduzione delle emissioni (inquinanti e climalteranti) che i programmi comunitari e nazionali sopracitati ci obbligano a rispettare».

Nel corso della giornata è arrivata poi una “risposta” da parte del gruppo delle Ferrovie dello Stato. «La linea Faentina  – si legge nella nota – è oggetto di investimenti e massima attenzione anche da parte di Trenitalia. Lo dimostra il rinnovo della flotta con i primi nuovi treni ibridi entrati in servizio già nel 2024 a cui ne seguiranno altri quest’anno. Come ha ricordato il Presidente della Regione Toscana Giani, a partire da maggio 2023 i danni da maltempo e le avverse condizioni meteo hanno reso vulnerabile il territorio, comportando nel 2024 la sospensione della circolazione dei treni in quella tratta per 84 giorni nei quali sono state effettuate 980 corse con bus. Tutto ciò ha reso necessario un significativo impegno economico oltre che gestionale che, nonostante questi eventi, ha permesso di garantire collegamenti costanti e puntuali per più del 92% dei treni nel 2024 e del 93,5% nelle ultime settimane di quest’anno. Impegno condiviso con Rfi che ha già stanziato oltre 15 milioni di euro per il ripristino della linea e 10 milioni per interventi di potenziamento».

Il Ravenna vince anche a Sasso Marconi e resta al comando insieme al Forlì

Derby romagnolo in vetta. E domenica al Benelli arriva l’Imolese

Tifosi Ravenna Sasso Marconi
I tifosi del Ravenna in trasferta a Sasso Marconi

Il Ravenna vince anche a Sasso Marconi (con la gestione di mister Marchionni fanno 13 vittorie e 2 pareggi in 15 partite) e resta al comando del girone D del campionato di calcio di serie D, ma ora in coabitazione solo con il Forlì, che ha superato nello scontro diretto l’altra capolista Tau Altopascio.

Una partita, quella di Sasso Marconi, decisa dal dischetto e in particolare dall’ingenuità del difensore di casa Mambelli, che a inizio secondo tempo ha regalato un rigore e la superiorità numerica al Ravenna, colpendo con una manata in faccia Lo Bosco a palla lontana, ma nella sua area di rigore. Il penalty successivo è stato sbagliato dallo specialista Manuzzi (che aveva segnato però il primo gol, sempre dal dischetto, per un fallo di mano) ma è stato bravo il difensore Onofri a raccogliere la respinta del portiere e a scaraventare in rete la palla del 2-1 definitivo (da segnalare poi i legni colpiti dai neoentrati Calandrini e Di Renzo).

Ora la sfida a distanza continua domenica prossima con il Ravenna che torna al Benelli per ospitare l’Imolese in un derby sempre insidioso, mentre il Forlì è atteso dal più classico dei testacoda sul campo del Fiorenzuola, reduce però da una insperata vittoria proprio contro l’Imolese.

Il meccanico «buono» schiacciato dal furgone lascia la moglie incinta e due figli

Antonino Currò, originario di Messina, avrebbe compiuto 37 anni in agosto. Il dolore di amici e famigliari

Nino Curro
Antoniono Currò in una foto postata sui social dalla moglie

Era definito dagli amici come «un grande lavoratore, una persona buona, sempre disponibile, aiutava tutti e amava la sua famiglia». E proprio mentre stava aiutando un amico a sistemare un furgone, è morto, schiacciato dallo stesso in un terribile incidente avvenuto sabato 1 febbraio a Conselice. La vittima si chiamava Antonino Currò, detto Nino.

Meccanico, aveva una grande passione per i motori. Originario di Messina, avrebbe compiuto 37 anni il prossimo agosto. Alcuni anni fa si è trasferito a Imola con la compagna e il figlio piccolo. In Romagna – dove aveva trovato lavoro in una concessionaria – è nato il secondo figlio e la moglie è attualmente incinta.

Una tragedia che ha colpito famigliari e amici, imolesi e siciliani, che lo stanno ricordando sui social.

Violenta carambola alla rotonda sull’Adriatica: tre feriti in ospedale

Un 43enne su una Panda non si ferma in tempo e si schianta contro una Focus

Violenta carambola nella tarda serata di sabato alla rotonda tra Adriatica e Ravegnana, alle porte di Ravenna.

Un uomo di 43 anni alla guida di una Fiat Panda, con a bordo una 28enne, è infatti arrivato “lungo” alla rotonda, in direzione Rimini-Ravenna, andando a schiantarsi contro una Ford Focus (alla guida un 36enne) che stava percorrendo la rotatoria in direzione Forlì-Ravenna.

Violento, come detto, lo scontro, con la Focus sbalzata dalla parte opposta della rotonda e la Panda finita tra la segnaletica della Ravegnana.

Fortunatamente le tre persone coinvolte sono rimaste sempre coscienti e sono state trasportate in ospedale con ferite considerate di media e di poca entità.

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