giovedì
31 Luglio 2025

Oscar del teatro italiano: a Ermanna Montanari il Premio Ubu come miglior attrice

L’artista ravennate ha ricevuto il riconoscimento per “fedeli d’Amore” e “Va pensiero”

Ermanna Montanari
Ermanna Montanari con il Premio Ubu

Lunedì 7 gennaio nel corso di Notte Ubu, cerimonia di consegna dei Premi Ubu per il teatro, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, in diretta radiofonica su Radio3 Suite – la ravennate Ermanna Montanari ha ricevuto il Premio come “Miglior attrice” per la sua interpretazione in fedeli d’Amore e Va pensiero, testi di Marco Martinelli, ideazione e regia della stessa Montanari insieme a Martinelli.

Fedeli d’Amore è una produzione Teatro delle Albe, in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival Italia 2018 e Teatro Alighieri di Ravenna; Va pensiero è una coproduzione Teatro delle Albe con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.

È il settimo premio Ubu vinto dalla Montanari: a un anno dal premio a Inferno come “miglior progetto curatoriale”, ricevuto insieme a Martinelli, Ermanna Montanari torna a vincere per la quarta volta nella categoria “miglior attrice”.

I premi Ubu per il teatro sono promossi dall’Associazione Ubu per Franco Quadri – volta a valorizzare l’opera del grande critico e editore milanese e a rilanciarla nell’oggi – e da Radio3 Suite, e sono ormai una felice consuetudine per le Albe, che ne contano in bacheca almeno una quindicina.

Si apre quindi con soddisfazione questo nuovo anno per la compagnia ravennate, dopo un 2018 denso di viaggi e riscontri: dal focus di metà dicembre a New York dedicato a Martinelli e Montanari da Italian Playwrights Project, che ha visto al centro proprio fedeli d’Amore e ha sancito nuove importanti prospettive per lo spettacolo, compresa la pubblicazione del testo di Martinelli in una delle più prestigiose case editrici di teatro negli Usa, la Paj Publications diretta da Bonnie Marranca, fino al Premio “Letteratura” assegnato a Ermanna Montanari dall’Istituto Italiano di cultura di Napoli per le sue Miniature Campianesi.

Ermanna Montanari, attrice, autrice e scenografa, è fondatrice del Teatro delle Albe (1983) insieme a Marco Martinelli, con il quale ne condivide la direzione artistica. Amata da artisti e scrittori, come Susan Sontag e Gianni Celati, per il suo lavoro di attrice-autrice e per uno straordinario percorso di ricerca vocale, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti: quattro volte Premio Ubu come “miglior attrice” – incluso quest’ultimo – Golden Laurel al Mess festival di Sarajevo; Premio Lo straniero “dedicato alla memoria di Carmelo Bene”; Premio Eleonora Duse; Premio della Critica dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro-ANCT; Premio Vereinigung Deutsch-Italianischer Kultur Gesellscaften. Nel 2011 ha firmato la direzione artistica del Festival internazionale di teatro in piazza di Santarcangelo. Scrive per riviste nazionali e internazionali quali The Open page, doppiozero, Teatro e storia, Culture teatrali. Nel 2017 ha pubblicato un libro di racconti “Miniature Campianesi” per Oblomov editore, per il quale ha ricevuto il Premio “Letteratura” dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Nel 2012 è uscita per Titivillus la biografia artistica di Laura Mariani “Ermanna Montanari fare-disfare-rifare nel Teatro delle Albe” (nel 2017 in versione inglese Do, undo, do over Ermanna Montanari in Teatro delle Albe) e sempre nel 2017 per Quodlibet Studio il volume in italiano e inglese a cura di Enrico Pitozzi “Acusma. Figura e voce nel teatro sonoro di Ermanna Montanari”. In relazione alla sua ricerca vocale sono stati pubblicati i cd de L’Isola di Acina e Ouverture Alcina (Ravenna Teatro), La Mano e Rosvita (Luca Sossella editore).

Bergamini, “pittore visionario”, per quasi trent’anni in una clinica psichiatrica

Ultimi giorni della mostra dedicata all’artista che anche Sgarbi volle a Siena accanto a Van Gogh e Ligabue

19 01 08 Opera BergaminiUltimi giorni a Ravenna, a Palazzo Rasponi dalle Teste, per visitare la mostra “Annibale Luigi Bergamini. L’incanto e l’invisibile: Un pittore visionario”, che chiuderà il 13 gennaio.

È la prima volta che una rassegna così ricca ed articolata di opere di Bergamini viene offerta al pubblico ravennate  e rappresenta un’occasione davvero rara  per approfondire la conoscenza di un artista non ancora sufficientemente indagato e pienamente valorizzato, ma dalla personalità certamente singolare per vivacità inventiva  e l’inconfondibile timbro  del  linguaggio espressivo; come rilevato da  Vittorio Sgarbi all’indomani della mostra “Arte Genio Follia” che presentò nel 2008 a Siena collocando  tre opere di Bergamini (visibili in questa esposizione ravennate) accanto a quelle di Van Gogh e Ligabue.

Nell’allestimento  della mostra di Palazzo Rasponi  figurano circa 50 dipinti ed una serie di disegni con molti inediti; opere che delineano un ritratto particolarmente incisivo del loro autore, affascinato ed ispirato dai capolavori della tradizione pittorica italiana  ma  rapito da inattese  luci, da colori e simboli  propri di  una sfera visionaria e immaginativa.

L’iniziativa, inserita nel progetto “Novecento rivelato” dedicato alla riscoperta di significativi artisti del territorio ravennate, è curata da Paolo Trioschi e Orlando Piraccini.

Annibale Luigi Bergamini nacque a Mezzano di Ravenna nel 1921, amico d’infanzia del pittore Giulio Ruffini, frequentò l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, distinguendosi per la sua sensibilità e  mostrando fin da subito viva predilezione per la pittura sacra.
Dopo alcuni anni di fertile attività pittorica, ma anche di profonde difficoltà esistenziali, nel 1948 fu ricoverato in clinica psichiatrica a Imola da cui venne dimesso soltanto nel 1975, a seguito di un progetto sperimentale che anticipava l’entrata in vigore della legge 180.
Nei trent’anni di ricovero Bergamini dipinse con assiduità, specialmente nell’ultimo periodo quando all’interno della clinica psichiatrica gli venne allestito un atelier.
Dal 1975 fu ospite della comunità aperta la “Celletta” a Maiano nei pressi di Fusignano, dove continuò freneticamente a dipingere e nel 1978 decorò l’abside della chiesa parrocchiale.
Morì nel 1992, ormai logorato nel fisico e per i danni subiti durante una brutale aggressione.

La personale dedicata a Emanuela Monti
Non solo pittura  ma anche mosaico, poiché sempre a Palazzo Rasponi fino a domenica 13 gennaio è visitabile  “Mani/u d’oro” piccola mostra personale dedicata ad Emanuela Monti. Si tratta di un omaggio tenero ed affettuoso a  una giovane e virtuosa mosaicista ravennate, già collaboratrice dell’artista Marco Bravura, prematuramente scomparsa nel 2011. Grazie a questa inedita  esposizione  curata da Dusciana Bravura, l’artista  ci riporta al tema dell’oggetto di oreficeria, grazie ad una serie di luminose opere musive probabilmente mai esposte prima.

Orari di visita al pubblico: feriali, dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi, dalle 11 alle 18.  L’ingresso è libero.

Decreto sicurezza: anche l’Emilia-Romagna ricorre alla Corte costituzionale

Il presidente: “Una cattiva legge può essere contrastata ma non disapplicata. Stiamo esaminando i potenziali conflitti tra norme vecchie e nuove”

Foto Farricella Per Festa Dell'Unità Modena 2016
foto Farricella per Festa dell’Unità Modena 2016

A questo punto è ufficiale, anche la Regione Emilia-Romagna ricorrerà alla Corte costituzionale contro alcune parti del decreto Sicurezza, come già hanno annunciato di voler fare altre regioni a guida Pd tra cui Piemonte, Toscana, Calabria, Umbria. «Questa legge, come tutte le leggi, va naturalmente applicata – ha dichiarato in una nota stampa il presidente Stefano Bonaccini -. Una legge cattiva può essere contrastata e, nel caso, cambiata, ma non disapplicata. Per quanto attiene invece i profili di costituzionalità delle norme, per fortuna in questo Paese esiste un organismo di garanzia e a quello ci rivolgiamo: si chiama Corte costituzionale».

Ed è alla Consulta «che abbiamo scelto di rivolgerci impugnando non l’intero Decreto, ma le norme che più direttamente riguardano le Regioni e i Comuni e che stanno generando conflitto e confusione. La battaglia politica va fatta nelle sedi istituzionali preposte, oltre che in tutti i luoghi e con tutti i mezzi democratici che la nostra Costituzione assicura. Io faccio il presidente di Regione e il mio compito non è quello di oppormi al Governo o al Parlamento, ma di governare l’Emilia-Romagna. Su questo decreto avevamo espresso diverse preoccupazioni, ravvisando contraddizioni. Alcune di queste si stanno profilando oggi in modo più chiaro».

In particolare, «stiamo esaminando gli effetti che determina il potenziale conflitto tra norme vecchie ma non abolite e nuove disposizioni, ad esempio in materia di iscrizione all’anagrafe e residenza. Il caos legislativo e la contrapposizione tra Stato e Comuni non sono certo la premessa né per il buon funzionamento dell’accoglienza, né per accrescere la sicurezza delle comunità. La sanità, per fare un esempio, è competenza regionale e assicurare a tutte le persone il diritto ad accedere alle prestazioni sanitarie è compito nostro: lo dico nell’interesse di tutta la comunità, perchè assicurare ai singoli le cure necessarie non è solo un diritto primario dei singoli, ma anche una garanzia di salute per l’intera comunità in cui vivono. Ricordo, per intenderci, che in Emilia-Romagna siamo la Regione che per prima ha imposto l’obbligo vaccinale. C’è quindi in gioco qualcosa che va oltre il sacrosanto diritto da parte di chiunque a ricevere le cure necessarie in caso di urgenza, diritto che non si può rischiare di mettere in discussione».

«Stiamo quindi vagliando nel concreto tutte le contraddizioni che si determinano nell’applicazione della legge, riprendendo peraltro i rilievi che già avevamo sollevato nel momento del confronto e di cui, mi pare, non si sia tenuto adeguato conto. Abbiamo quindi scelto di adire alla Corte costituzionale impugnando non l’intero Decreto, ma le norme che più direttamente riguardano le Regioni e i Comuni e che stanno generando conflitto e confusione- chiude Bonaccini-. Non per portare su un altro terreno la battaglia politica, ribadisco, ma per dirimere la questione nella sede propria».

Chiara Valerio racconta Natalia Ginzburg alla Casa delle donne

Appuntamento sabato 12 alle 16.30. E per chi ne avesse bisogno, è disponibile un taxi

Ginzuburg2Sabato 12 gennaio la Casa delle donne di Ravenna inaugura il nuovo anno con un appuntamento letterario. Alle 16,30 Chiara Valerio racconta Natalia Ginzburg. Dopo Inge Feltrinelli, narrata da Mirta Ghinassi, il secondo appuntamento del piccolo festival che fa incontrare differenti scritture femminili è dedicato alla Ginzburg, ai suoi testi noti e meno noti. Chiara Valerio, autrice di romanzi, di sceneggiature cinematografiche e di trasmissioni radiofoniche, intreccia la narrazione dell’opera della Ginzburg con le vicende biografiche, usa il suo personale lessico familiare per far rivivere la grande autrice. Il piccolo festival continua fino a primavera e ogni mese riserva uno o più incontri ad una scrittrice letta, interpretata, narrata da un’altra scrittrice. Febbraio è dedicato ad Elena Ferrante, con Chiara Lagani, Laura Gambi e Teresa Rogatis; marzo alle tre V: Virginia Woolf, Vanessa Bell, Vita Sackville West aprile a Joyce Lussu. Un

Una novità accompagna questi appuntamenti: sarà disponibile un taxi per le socie, le simpatizzanti, le amiche della Casa delle Donne di Ravenna che desiderano partecipare a questi incontri, ma per diversi motivi hanno difficoltà a muoversi. Il tragitto si può prenotare andata e ritorno, basta telefonare allo 0544/461934 (durante gli orari di apertura: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12, lunedì e giovedì dalle 15 alle 18 oppure scrivere una email a casadelledonneravenna@gmail.com. Si ricorda comunque che per accedere alla Casa occorre salire una rampa di scale sia esterne, sia interne.

Il 2019 della Liverani Castellari comincia sotto il segno di una buona Stella

Volley B2 femminile / Sul proprio campo le lughesi battono in rimonta le riminesi dopo aver sofferto nei primi due set

Lugo-Stella Rimini 3-1
(18-25, 26-24, 25-21, 25-19)
LIVERANI CASTELLARI: Capriotti 2, Grasso 14, Gaddoni 1, Lauciello 6, Milesi 16, Piovaccari 17, Magaraggia (L), Corrente, Migliori, Rizzo 13. Ne: Cavalli, Martelli, Sangiorgi. All.: Marone.
STELLA RIMINI: Costantino 6, Mazza 11, Ambrosini 4, Bologna 10, Tomasucci 7, Gugnali 14, Serafini (L), Bascucci 1, Bigucci, Cicoria. Ne: Francia, Bianchi, Cit. All.: Mussoni.
ARBITRI: Benigni e Gioia.
NOTE – Lugo: bs 9, bv 6, errori 24, muri 8; Rimini: bs 10, bv 12, errori 15, muri 9.

Liverani Castellari 21.10.2018 (1)
Una immagine del match vinto dalle lughesi contro la Stella Rimini

Rimonta vincente della Liverani Castellari Lugo nel derby con la Stella Rimini che apre il 2019 delle due formazioni romagnole. Per due set le riminesi accarezzano il sogno di espgunare il PalaLumagni, poi si sveglia la Liverani Castellari che vince in volata il secondo parziale e ribalta una situazione che si stava facendo molto complicata.

Grande avvio della Stella che sfrutta al meglio la battuta e mette in difficoltà le lughesi, prive di Rizzo. Rimini vince 25-18 il primo set e torna in carreggiata anche nel secondo pareggiando a quota 21 dopo essere stata sotto 16-12. Nel finale del set, però, la Liverani che ritrova Rizzo ha qualcosa in più e pareggia il conto: 26-24. La partita vera finisce qui perché nei due parziali successivi le padrone di casa dominano il campo e si impongono con i punteggi di 25-21 e 25-19.

Carabiniere fuori servizio a passeggio con il cane insegue e blocca un ladro

Arrestato un 20enne, ora sottoposto all’obbligo di firma e costretto a restare a casa di sera

LadroIl comandante dei carabinieri di Sant’Alberto stava passeggiando con il proprio cane, fuori servizio, a Classe, quando si è accorto che qualcosa non andava in un’abitazione, presa di mira dai ladri. Così il militare si è messo all’inseguimento di un giovane che stava scappando, riuscendo a bloccarlo poco dopo. I colleghi della sezione Radiomobile della compagnia di Ravenna, giunti sul posto, hanno così potuto arrestare il giovane, un 20enne di origini albanesi senza precedenti, che era riuscito però a sbarazzarsi del bottino, orologi e monili d’oro, che non sono stati ritrovati, probabilmente portati via da alcuni complici.

L’arresto è stato convalidato in tribunale e il giovane è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria due volte al giorno e dell’obbligo di permanenza domiciliare nel luogo di dimora, in particolare nell’arco di orario serale/notturno.

Riconosce auto rubata segnalata su Whatsapp e la segue, poi interviene la polizia

La segnalazione di un cittadino permette agli agenti di arrestare dopo un inseguimento un 28enne e di riconsegnare il mezzo al legittimo proprietario

Auto RubataHa riconosciuto un’Opel segnalata in un gruppo Whatsapp di controllo di vicinato come oggetto di furto e l’ha seguita fino all’arrivo della polizia, nel frattempo da lui stesso allertata.

Così un cittadino ha permesso agli agenti di rintracciare l’auto, effettivamente rubata quella stessa mattina (del 5 gennaio), in via Circondario Sud, a Lugo. Qui gli agenti hanno bloccato la strada all’Opel grigia che però ha forzato il posto di blocco e imboccato via Passamonti contromano dove i tre a bordo sono poi scappati a piedi. Due hanno fatto perdere le loro tracce mentre i poliziotti sono riusciti a bloccare il conducente, un albanese di 28 anni, trovato anche in possesso di un cacciavite a taglio lungo circa 30 centimetri.

Il ragazzo, senza fissa dimora, è stato arrestato per i reati di resistenza (avendo urtato una delle auto della polizia nel tentativo di fuga con il mezzo rubato), ricettazione, porto di “armi e oggetti atti a offendere” e tentato furto aggravato in concorso, in quanto, sulla base anche della testimonianza del cittadino che lo aveva inizialmente pedinato, gli è stato contestato un tentativo di furto poco prima in un’abitazione di Sant’Agata sul Santerno.

Il 28enne è finito in carcere mentre l’auto è stata riconsegnata al legittimo proprietario.

Il Ravenna Women dà battaglia ma allo scadere viene piegato in rimonta dall’Inter

Calcio B femminile / Le giallorosse perdono in casa contro la capolista al termine di un match ricco di emozioni e capovolgimenti di fronte. Di Barbaresi e Filippi le reti del momentaneo vantaggio

Ravenna Women-Inter 2-3
RAVENNA WOMEN FC: Copetti, Cameron, Bouby, Haanpaa (10′ st Raggi), Colini, Greppi, Filippi (45′ st Giovagnoli), Barbaresi, Cimatti, Montecucco, Burbassi. A disp.: Cicci, Cinque, Giovagnoli, Ercolani, Pelloni, Amadori. All.: Piras.
INTER: Schroffenegger, D’Adda, Pisano (25′ st Rognoni), Capucci, Locatelli, Marinelli Brustia, Baresi (36′ st Santi) , Regazzoli, Merlo, Pandini (16′ st Costi). A disp.: Capelletti, Crespi, Pellens, Santi, Pastrenge. All.: De La Fuente.
RETI: 6′ pt Regazzoli, 30′ pt Barbaresi, 23′ st Filippi, 35′ st e 40′ st Marinelli.

Ravenna Women
Le giallorosse del Ravenna Women

Prima sconfitta in campionato per il Ravenna Women che perde 3-2 contro la capolista Inter al termine di una gara bella e vibrante, giocata davanti a un pubblico numeroso e caloroso. Capitan Cimatti e compagne giocano alla pari delle nerazzurre, accarezzano il sogno della vittoria, e si inchinano alla capolista solo nel finale.

Il tecnico Piras deve rinunciare a Carrozzi e conferma il modulo 4-3-1-2 con Copetti tra i pali, Cameron, Colini, Greppi e Bouby in difesa, Barbaresi, Haanpaa e Filippi a centrocampo, con capitan Cimatti alle spalle del tandem d’attacco Montecucco-Burbassi. L’Inter parte con il piede giusto e al 6′ passa già in vantaggio con Regazzoli, che dal vertice sinistro dell’area trafigge di sinistro Copetti. Il Ravenna prova subito a reagire e al 7′ Filippi sfiora il pari con un tiro dal limite. Al 10′ Copetti evita il raddoppio anticipando Baresi, scattata sul filo del fuorigioco, mentre sul rovesciamento di fronte è Schroffenegger a salvare il risultato su un tiro a botta sicura di Cameron da dentro l’area. Al 20′ clamoroso errore di Burbassi che da meno di un metro colpisce male la palla e manda fuori. Alla mezzora il pareggio: Barbaresi fa tutto da sola, dribbla due avversarie e dal limite mette la palla nell’angolo più lontano, lasciando immobile Schroffenegger. Prima dell’intervallo altra palla gol per Burbassi, che di testa sfiora il palo.

Nella ripresa è di nuovo l’Inter a partire bene e a sfiorare il gol in diverse occasioni: al 5′ palo di Locatelli su calcio piazzato, al 10′ grande chance per Marinelli che entra in area ma si fa deviare il tiro da Copetti. Al quarto d’ora bella parata di Schroffenegger su tiro dai trenta metri di Filippi. Alla mezz’ora il secondo gol del Ravenna a opera di Filippi, che sigla il momentaneo 2-1 con un bel diagonale da dentro l’area. De La Fuente corre ai ripari, manda in campo Rognoni e Costi e schiera una squadra a trazione anteriore: l’assedio nerazzurro produce frutti all’80’, quando Marinelli, su lancio di Merlo, entra in area e batte Copetti con un bel diagonale. Passano altri cinque minuti e c’è il gol del definitivo sorpasso: Marinelli riceve da Costi dentro l’area, stoppa la palla, si gira e firma la rete che condanna il Ravenna alla prima sconfitta in campionato.  Al triplice fischio festa nerazzurra e amarezza giallorossa, ma le ragazze di mister Piras escono tra gli applausi scroscianti del pubblico e con la consapevolezza di aver tenuto testa ad una squadra che finora ha sempre e solo vinto.

Risultati (10ª giornata): Arezzo-Cesena 5-1, Asd Roma-Cittadella 0-0, F. Mozzecane-Roma XIV rinviata, Lazio-Empoli 0-1, Milan Ladies-Genoa 2-0, Ravenna Women-Inter 2-3.

Classifica: Inter 30 punti; Empoli 22; Ravenna 21; Fortitudo Mozzecane 18; Cittadella 17; Asd Roma 16; Milan Ladies 11; Lazio e Cesena 8; Genoa e Arezzo 7; Roma XIV 0.

Anno nuovo, vita nuova per la My Mech, alla sua prima affermazione stagionale

Volley B2 femminile / Le cervesi si impongono con autorità sul campo del fanalino di coda reggiano e si rilanciano nella lotta per la salvezza

Sant’Ilario d’Enza-Cervia 0-3
(10-25, 13-25, 25-27)
SANT’ILARIO D’ENZA: Mantovani 1, Michelini 2, Lo Moro, Fiorellini 11, Frigeri, Gorla 3, Meroni, Zaramella 2, Quaqqueri, Caruso, Belotti 8, Mati 7, Teloni (L). Ne: Bruno (L). All.: Amorosi.
MY MECH CERVIA: Fortunati 6, Bosio 4, Di Fazio 9, Ricci 9, Ceroni 1, Pais Marden 16, Petta 6, Toppetti, Gasperini, Fabbri (L). Ne: Haly. All.: Briganti.
ARBITRI: Gentile e Piave di Como.

My Mech Cervia
L’esultanza finale delle giocatrici della My Mech

Con un netto successo corsaro in tre set a Sant’Ilario d’Enza contro il fanalino di coda, la My Mech Cervia nel match valido per la terzultima giornata del girone di andata ha conquistato la prima vittoria stagionale, avvicinando la zona salvezza, che ora dista solo cinque lunghezze. Nel primo set la formazione cervese parte con Fortunati in regia, Pais opposta, Bosio e Di Fazio schiacciatrici, Petta e Ricci centrali e Fabbri libero. L’avvio è subito incoraggiante grazie agli attacchi di Ricci dal centro e Di Fazio e Bosio dalla banda. Le padrone di casa vanno subito in affanno e a nulla contano i due timeout richiesti sul 4-12 e sul 7-19. Cervia si dimostra cinico, allunga il passo e arriva alla vittoria in scioltezza per 10-25. Il canovaccio del secondo periodo è molto simile a quello del precedente parziale. Le gialloblù prendono in fretta le redini del gioco (5-11), controllano la reazione delle padrone di casa (10-15), e poi affondano la lama nel burro (11-19) fino a un agevole 13-25. La terza frazione è più equilibrata. Le padrone di casa partono in vantaggio e Briganti ferma il gioco sul 6-4. Il trend non cambia (15-11), il coach gioca allora la carta del ‘doppio cambio’ (Ceroni e Gasperini in campo) peraltro subito ripristinato. La My Mech recupera qualche punto importante, costringendo il tecnico di casa a due timeout quasi consecutivi (19-17 e 21-22). Si arriva al 24-24 e, il maggior tasso tecnico delle gialloblù fa la differenza per il 25-27 finale che regala la prima soddisfazione stagionale alle cervesi. Sabato prossimo, alle 21, al palasport di via Pinarella a Cervia, la My Mech ospiterà il Cremona, terza forza del campionato.

Classifica: Imola 30 punti; Forlì 24; Cremona 23; Riviera di Rimini 22; Rubiera, Lugo e Arbor Reggio Emilia 19; Gramsci Reggio Emilia 18; Stella Rimini e Rovigo 14; Bologna 12; Campagnola Emilia 10; Cervia 7; Sant’Ilario d’Enza 0.

Trascinato dal neoarrivato Cortes, il Faventia ad Ascoli torna alla vittoria

Calcio a 5 / Lo spagnolo si è subito calato al meglio nelle trame di gioco innescando i compagni e segnando una rete

Futsal Aski Ascoli-Faventia 2-6
FUTSAL ASKI ASCOLI: Traini, Di Girolamo, Onori, Balzamo, Stipa, Galanti, Sestili, Ricci, Bottolini, Chittarini, Celani, Capolongo. All.: Fusco.
FAVENTIA: Conti, Gatti, Cortes, Barbieri, Catalano, Karaja, Carpino, Caria, Hassane, Matteuzzi, Cavina, Pozzovivo. All.: Placuzzi.
ARBITRI: Mitri di Albano Laziale e Adriani di Viterbo.
RETI: 3’ pt Karaja, 7’ pt Caria, 10’ pt Barbieri, 2’ st Cortes, 8’ st Galanti, 15’ st Bottolini, 15’ st Gatti, 16’ st Catalano.
NOTE – Amm.: Stipa.

Davide Placuzzi E Jose Revert Cortes
Il tecnico Davide Placuzzi con il neoarrivato Jose Revert Cortes

Fuochi d’artificio per il Faventia ad Ascoli. La squadra di Placuzzi si impone con un netto 6-2, regalando il migliore degli esordi allo spagnolo Cortes, il grande colpo del mercato invernale della dirigenza. Il nuovo arrivato si è subito calato al meglio nelle trame di gioco innescando i compagni, ma è tutta la squadra ad aver giocato un’ottima gara, mostrando grande spirito battagliero e voglia di vincere.

Il Faventia sblocca il match dopo appena tre minuti con Karaja, ottimamente servito da Cortes, bravo nel mandare il pallone in rete con un preciso rasoterra. Al 7’ arriva il raddoppio con Caria, pure lui autore di un preciso tiro nell’angolino basso della porta marchigiana, e al 10’ il Faventia cala il tris. Cortes regala un altro assist millimetrico, questa volta a Barbieri, che ringrazia, siglando il 3-0. L’Ascoli prova a riordinare le idee affidandosi al portiere volante, ma è il Faventia a sfiorare il gol colpendo il palo con Cortes e Gatti.

A inizio ripresa i faentini si presentano con Carpino tra i pali, pure lui autore di una buona prestazione. L’Ascoli parte forte e in pochi minuti centra un palo e una traversa, accorciando poi le distanze con Galanti (8’) e Bottolini (15’). Il Faventia non accusa il colpo e infatti dopo solo 30’’ Gatti firma il 5-2, chiudendo di fatto i giochi. La sesta rete è di Catalano, a coronamento di un pomeriggio perfetto. Nel prossimo turno il Faventia farà visita alla Vis Gubbio, gara in programma sabato 12 gennaio alle 16, che inaugurerà il girone di ritorno.

EuroCompany diventa società Benefit: il 10 percento degli utili per il “bene comune”

Quella di Godo tra le prime grandi aziende ad aver adottato questa forma virtuosa e innovativa

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Una veduta aerea delo stabilimento dell’Eurocompany in via Faentina a Godo

Euro Company, azienda di riferimento in Italia nel settore della frutta secca e dei frutti disidratati, si è trasformata da società esclusivamente “for profit” a “Società Benefit”. Si tratta di una forma giuridica d’impresa introdotta a partire dal 2010 negli USA, dal 2016 riconosciuta anche in Italia. Nel nostro Paese sono circa 200 le Società Benefit attive ed Euro Company una delle prime grandi aziende (fatturato 2018 a quota 112 milioni di euro, oltre 340 dipendenti) ad aver adottato tale forma virtuosa e innovativa, inserendo inoltre nello statuto – anche se non richiesto dalla legge – la percentuale di utili che sarà destinata alla collettività.

La Società Benefit rappresenta un’evoluzione del concetto stesso di azienda: mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo del profitto, quelle Benefit integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto che ovviamente rimangono, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente per un beneficio comune condiviso, perseguito in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Le Società Benefit non godono di incentivi di tipo economico o fiscale, per cui oltre a rappresentare un valore aggiunto per la società, non arrecano nessun tipo di aggravi per i contribuenti.

«Le dichiarazioni d’intenti non bastano più – sono le parole del direttore generale Mario Zani –. Adesso la nostra visione, la nostra mission, i nostri valori sono formalmente dentro una nuova ragione sociale, Euro Company Srl Sb, attraverso 5 punti principali: promuovere la cultura del benessere fisico e spirituale, attraverso una sana e corretta alimentazione; fondare le nostre relazioni commerciali sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale; sostenere la comunità scientifica e le associazioni di volontariato; creare un ambiente di lavoro in cui crescere ed essere felici; diffondere condividere tutto quanto possa portare un beneficio tangibile alle persone e al pianeta. A tutto questo andrà ogni anno, a partire dal bilancio 2019, il 10% degli utili: siamo convinti che questo non sia un motivo di vanto, ma il dovere cui stiamo assolvendo».

Euro Company nasce nel 1979 e a partire dal 2000 si specializza nella frutta secca e disidratata e nei prodotti alimentari legati al benessere. L’azienda, che ha sede a Godo di Russi ed è al 100 percento italiana, si estende su un’area di 65.000 mq; sono oltre 17 mila le tonnellate di prodotti venduti l’anno, per un totale di oltre 100 milioni di confezioni, realizzate attraverso 28 linee di confezionamento.

La campagna della Uaar per l’ora alternativa alla Religione a scuola: «Un diritto»

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti «a fianco delle famiglie: la scuola deve garantire aule e docenti»

Scritta Don Minzoni 2
L’insegna della scuola Don Minzoni di Ravenna realizzata dagli studenti durante l’ora di Alternativa

Si sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2019/2020 (il termine ultimo è il 31 gennaio) e torna la campagna della Uaar (l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) per informare le famiglie sulla possibilità di avvalersi (non solo per le iscrizioni alle classi prime, ma anche per tutte le altre classi) dell’ora alternativa alla religione.

«Da diversi anni – scrive in una nota la Uaar di Ravenna – sempre più studenti e studentesse si avvalgono di questa offerta, nonostante le difficoltà riscontrate a ogni inizio di anno scolastico, per carenze organizzative delle scuole, per mancanza di aule e docenti preposti a tali compiti. È vostro diritto averli e dovere della scuola garantirli».

Chi volesse scegliere l’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica – è l’appello del comitato ravennate degli atei – «può farlo benissimo e l’Uaar è al vostro fianco per informarvi e sostenervi nel vedervi riconoscere tale diritto».

Info: https://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/

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