venerdì
18 Luglio 2025

Conad ancora in pausa: in Salento lascia tre punti pesanti alla matricola Cutrofiano

Volley A2 femminile / Brutta sconfitta esterna per le ravennati, sconfitte in modo netto dalle pugliesi e adesso ancora più distanti dalla Poule promozione

Cutrofiano-Ravenna 3-0
(25-19, 25-18, 25-23)
CUORE DI MAMMA CUTROFIANO: Negro, Lotti 9, Moneta 8, Saveriano 1, Manzano 11, Barbagallo (L), Antignano 4, Lutz 15. Ne: Vincenti, Gorgoni, Faraone (L), Morone. All.: Carratù.
CONAD OLIMPIA TEODORA RAVENNA: Bacchi 11, Zamora 12, Gioli 12, Torcolacci 6, Agrifoglio 1, Calisesi, Canton, Rocchi (L), Aluigi 6, Ubertini, Vallicelli. Ne: Altini, Lombardi, Mendaro. All.: Caliendo.
ARBITRI: Giardini di Verona e Jacobacci di Bergamo.
NOTE – Cutrofiano: bs 5, bv 2, errori 4, muri 9; Ravenna: bs 8, bv 1, errori 15, muri 7. Durata set: 24‘, 22’, 28’ (tot. 74′).

Aluigi Conad Contro Torino
La schiacciatrice della Conad Chiara Aluigi

Reduce dal turno di riposo, la Conad cade in tre set a Cutrofiano contro la matricola Cuore di Mamma, lasciando in Puglia tre punti pesanti nella corsa per la Poule promozione. Oltretutto i risultati dell’ottava giornata portano l’Olimpia Teodora in zone insidiose di classifica, con le ravennati raggiunte a quota otto proprio dalle salentine e adesso distanti ben quattro lunghezze dalla quinta posizione. Occorre ritrovare il gioco e la concentrazione che, fino alla vittoria contro Sassuolo in trasferta, avevano fatto ben sperare. Capitan Bacchi e compagne sanno che per muovere la graduatoria dovranno trovare la giusta concentrazione e far prevalere il proprio gioco, mettendo a punto gli automatismi studiati in allenamento.

Sestetti iniziali Il tecnico Caliendo al fischio d’inizio schiera lo starting six più collaudato, composto da capitan Bacchi e Aluigi sulle bande, Zamora opposto, Agrifoglio al palleggio, Torcolacci e Gioli centrali, con Rocchi libero. Dall’altra parte del taraflex rosa il coach Carratù fa scendere in campo Saveriano al palleggio, Lutz in diagonale, Antignano e Manzano al centro, Lotti e Moneta attaccanti di posto 4, con libero Barbagallo.

Primo set Nelle fasi inziali è Ravenna a passare avanti con due punti di Gioli (1-3). Crescono poi le padrone di casa che si riportano l’equilibrio sul punteggio di 6-6. Da questo momento in poi sono sempre le pugliesi a stare avanti e le romagnole a rincorrere. Si torna in parità (17-17) ma dopo essere rimaste in contatto (20-19) le ragazze dell’Olimpia Teodora commettono più errori e concedono alle avversarie un parziale di 5-0 che permette a Cutrofiano di fare suo il primo set (25-20).

Secondo set La situazione non cambia, con Cutrofiano più ordinato e diligente, mentre Ravenna stenta a decollare. Fino al 13 pari le due squadre giocano punto a punto, poi le padrone di casa prendono il volo, sospinte dal tifo dei loro sostenitori. Sul 17-13 Caliendo gioca le sue carte e chiama in panchina Aluigi per fa scendere in campo Ubertini. Subito dopo è Vallicelli a prendere il posto in regia di Agrifoglio. Purtroppo nemmeno questi cambi riescono a portare nuova energia, anzi le padrone di casa infilano addirittura un parziale di 9-0 (22-13). Non basta il ritorno in campo di Agrifoglio, né un ritorno di fiamma delle romagnole, Cutrofiano amministra il largo vantaggio e chiude agevolmente anche il secondo set col punteggio di 25-18.

Terzo set Ravenna appare demoralizzata, commette errori e Cutrofiano ne approfitta (6-3). Passato il momento di sbandamento capitan Bacchi e compagne provano a crederci ancora e si portano prima in parità (9-9), poi passano avanti di due lunghezze, costringendo Carratù a chiamare il time out. La pausa giova alle padrone di casa che ritrovano la parità (11-11). Nella parte centrale della terza frazione di gioco si torna a giocare punto a punto. È forse questo il momento del match più bello e combattuto da entrambe le parti. Zamora e Gioli portano avanti Ravenna (18-19), poi ancora prima pareggiano le pugliesi e Aluigi porta avanti Ravenna. Un attacco vincente di Bacchi fa sperare che la ripresa sia possibile (20-22), ma poco dopo è Moneta a riportare prima in equilibrio il set e subito dopo a trovare la bomba del sorpasso. Un’invasione ravennate dà la possibilità alle salentine di giocare il primo match ball che viene annullato da un attacco romagnolo. Al secondo tentativo è Moneta a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di chiudere la partita, mettendo a terra una palla imprendibile (25-23).

Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne Occorre anche che la città stia vicina alle ragazze, facendo sentire tutto il proprio calore. Per questo e non solo, domenica 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, la Conad Olimpia Teodora offrirà a tutte le donne che si presenteranno in biglietteria al PalaCosta l’ingresso omaggio alla partita Ravenna contro Marsala. Prima del fischio d’inizio si terrà una piccola cerimonia con scambio di doni simbolici tra i vertici della società di via Trieste, la presidentessa di Linea Rosa, autorità e rappresentanti dell’amministrazione comunale.

Dichiarazioni dopo-gara
Nello Caliendo (tecnico Conad Ravenna): «Basta leggere i numeri per capire che con 27 errori in tre set non si può vincere. Ovviamente si guarda avanti e si cerca di trovare soluzioni, sia a livello tecnico sia come atteggiamento. Di sicuro non fa piacere a nessuno perdere. Sappiamo che fa parte del gioco e anche i risultati degli altri campi ci danno la conferma che stiamo giocando un campionato difficile. Però, se si vuole essere protagonisti, e per protagonisti non intendo solo giocare per il vertice, si deve sempre giocare al massimo, sia che si giochi per la promozione sia che si giochi per la salvezza. Questo è un concetto che deve essere chiaro e da questo dobbiamo ripartire».

Classifica: Bartoccini Gioiellerie Perugia* 18, Canovi Coperture Nolo 2000 Sassuolo 17, Omag San Giovanni in Marignano 14, Delta Informatica Trentino 12, Barricalla Cus Torino 12, Conad Olimpia Teodora Ravenna 8, Cuore Di Mamma Cutrofiano 8, Sigel Marsala 5, Sorelle Ramonda Ipag Montecchio 2 (*una partita in più).

Centro storico, Sirio non dorme più in via Ponte Marino: Ztl attiva anche di notte

Telecamere accese h24, transito vietato anche dopo le 20.30 «per ragioni di sicurezza e questioni logistiche di scarico merci»

RAVENNA 07/01/2006.TELECAMERA IN VIA MARIANIDa lunedì 26 novembre la zona a traffico limitato (Ztl) a Ravenna in via Ponte Marino e in un tratto di via Salara, compreso tra l’intersezione con via Ponte Marino e l’intersezione con via Gamba, sarà attiva nell’arco delle 24 ore e non più nella sola fascia oraria 7.30-20.30. Lo rende noto il Comune che spiega: «L’istituzione si è resa necessaria per questioni di opportunità e logistiche legate allo scarico delle merci e alla sicurezza dei pedoni».

Diritti umani: un evento in ricordo dell’assessore Enrico Liverani

Il tema dell’equità e del riconoscimento dei diritti era al centro della sua visione politica. Un filo conduttore che è fondamentale continuare a condividere

Enrico Liverani
Enrico Liverani

“Sempre dalla parte di chi ha un diritto in meno”, la frase che ha contraddistinto Enrico Liverani, assessore comunale scomparso il 20 novembre 2015, nel suo impegno sociale e istituzionale, è diventata il titolo dell’evento che ogni anno desidera ricordarlo. Quest’anno, martedì alle 18,30, a Palazzo Rasponi dalle Teste, saranno le parole dello scrittore Giuseppe Catozzella e del sindaco Michele de Pacale, con la conduzione del giornalista Matteo Cavezzali, a guidare i partecipanti nell’incontro su “La narrazione dei diritti umani”.

Catozzella, in seguito alla pubblicazione del suo romanzo “Non dirmi che hai paura”, è stato nominato dalle Nazioni Unite Ambasciatore per l’Agenzia ONU dei Rifugiati (Goodwill Ambassador UNHCR), per “Aver fatto conoscere in tutto il mondo la storia di una migrante, e attraverso di lei, di tutti i migranti”. Nel libro racconta, infatti, la storia di Samia Yusuf Omar, una ragazza di Mogadiscio, che vuole diventare una campionessa nella corsa e rappresentare il suo paese alle Olimpiadi per la liberazione delle donne somale. Partecipò ai Giochi olimpici di Pechino nel 2008 e arrivò ultima tra gli applausi. Intraprese un lungo percorso di 8mila chilometri verso l’Italia per poter partecipare alle Olimpiadi di Londra nel 2012. Un sogno che si infranse in mare.

Il suo viaggio verso la libertà è il soggetto di “Samia, guerriera libera”: evento teatrale, che aprirà l’incontro, sulla testimonianza di una campionessa olimpionica per dare una voce, un corpo e un’anima a quella che oggi tutti chiamiamo solo immigrazione. Testo tratto dal romanzo “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella. Diretto e interpretato dalla Compagnia teatrale Anime Specchianti: Martina Cicognani, Francesca De Lorenzi, Giorgia Massaro e Chiara Nicastro. Musiche: Diego Occhiali. Voce fuori campo: Barbara Pieruccetti.

Maltempo: prolungata l’allerta meteo per vento e mare mosso

Si prevedono raffiche fino a molto forti sulla fascia costiera e sul mare con intensità comprese tra 62 -74 chilometri all’ora

VentoProlungata l’allerta meteo che era scattata a mezzanotte di lunedì. L’allerta sarà valida anche per tutto la giornata di domani e sarà la numero 114. A preoccupare sono vento e stato del mare.

Il veloce transito di una depressione – si legge nella nota – di origine polare porterà precipitazioni diffuse dalla serata di lunedì 19 novembre accompagnate da un calo termico. Si prevedono venti fino a molto forti sulla fascia costiera e sul mare con intensità comprese tra 62 -74 km/h. Il mare risulterà da molto mosso ad agitato con altezza dell’onda superiore a 2,5 m con direzione di provenienza da est.

Qualità della vita, sprofonda Ravenna: perde sei posizioni, è la peggiore in regione

Secondo la classifica del quotidiano economica Italia Oggi la città ha tre indici che preoccupano: criminalità, popolazione e sistema sanitario. E’ al sessantesimo posto in Italia

RAVENNA 17/10/2013. FOTO AEREE
FOTO AEREE – DARSENA CITTA’

Il quotidiano economico Italia Oggi boccia Ravenna. Sessantesimo posto in Italia, sei posizioni in meno rispetto allo scorso anno. La peggiore città in regione, l’unica  che finisce nel gruppo in cui la qualità della vita è giudicata “scarsa”. Le cugine romagnole fanno meglio: Rimini è 57esima, Forlì-Cesena nel gruppo delle “top 30”, al 29esimo posto.

Ad abbassare il “rating” ravennate sono in particolare quattro delle nove dimensioni d’affari analizzate: criminalità (posizione numero 107 su 110); popolazione (72esimo posto), disagio sociale (78) e il sistema salute (all’84esimo posto).

Senza dubbio è la criminalità a saltare agli occhi. Ravenna è nei bassifondi della classifica in compagnia di Rimini, Bologna, Milano. Queste le uniche città che fanno peggio. Poco più su c’è Roma (103), Foggia (104) e Napoli (105). Ad abbassare la posizione della città sono i reati contro la persona (posizione 108) , quelli contro il patrimonio (104) e il numero degli omicidi colposi e preterintenzionali (penultimo posto, 87,14 ogni 100mila abitanti) in cui sono compresi ad esempio anche le morti per incidenti stradali. Alto anche il numero di violenze sessuali (posizione 107), il traffico di stupefacenti (105) e lo sfruttamento della prostituzione (108). Infine preoccupa il numero di rapine in banca e in uffici postali dove peggio fanno solo Siena, Palermo e Trapani.

Sul fronte del disagio sociale, sono troppi gli infortuni sul lavoro ( 287,29 ogni centomila abitanti, terzultimo posto italiano) e i suicidi (88esimo posto). La popolazione – che in sintesi misura le variabili demografiche – ha alcuni indici preoccupanti. Tra questi il numero di componenti medi per nucleo familiare: 2,17 (89esimo posto in Italia) è una cifra considerata troppo bassa. Altro fattore che fa naufragare Ravenna è il settore salute. Giudicato insufficiente il numero di medici e di personale infermieristico (304,45 ogni centomila abitanti, 76esimo posto), e anche quello di posti letto (287,09 ogni centomila abitanti, sempre alla posizione numero 76). Scarseggiano anche le apparecchiature diagnostiche, il personale tecnico sanitario e i posti letto in ostetricia e ginecologia.

Tra le note positive c’è invece il fattore del tempo libero. Ravenna è al 29esimo posto italiano. Bene in particolare il numero di alberghi (undicesimo posto in Italia), quello di sale cinematografiche e di associazioni di volontariato e ricreative ( in entrambi i casi sono al 13esimo posto in Italia).

L’altro macrofattore in cui Ravenna è ben posizionata è il tenore di vita. Il 32esimo posto ha però un sapore agrodolce dal momento che lo scorso anno la città era in prima posizione in Italia. I ravennati sono settimi in Italia per consumi (1.349 euro mensili a testa) e anche nel resto degli indici si è comunque sempre nella top 30. Unico neo è l’inflazione: 1,81 è la variazione dei prezzi al consumo, solo quattro province l’hanno più alto.

In generale gli indici legati alla ricchezza sono ancora buoni. La categoria Affari e Lavoro vede Ravenna al 22esimo posto, nel gruppo delle province “top” in Italia. Il buon numero di imprese e un tasso di occupazione accettabile favorisce in questo senso la provincia ravennate. Pure per quanto riguarda l’Ambiente non c’è da lamentarsi: 33esimo posto e sette posizioni guadagnate sulla classifica dell’anno precedente. Ottimo, in particolare, l’indice legato alla potenza generata dai pannelli solari installati nell’edificio: quarto posto nazionale.

Palazzo Rasponi preso d’assalto per il Lego Brick Festival

La fila attraversava l’intera piazza Kennedy: mezzora di attesa, con una trentina di persone alla volta fatte entrare

Fila Palazzo Rasponi
La fila a Palazzo Rasponi domenica sera

Una fila rara da vedere per un evento:   centinaia di persone in coda nella mattinata e nel pomeriggio di domenica  in attesa di visitare il Lego Brick Festival che si teneva a Palazzo Rasponi nel weekend.

La fila, nel pomeriggio, attraversava interamente piazza Kennedy per un totale di circa 200 persone.

L’organizzazione faceva entrare a gruppo di trenta persone alla volta, con mezzora buona di attesa per ammirare le costruzioni e i diorama di mattoncini Lego.

Terremoto nel Riminese, la scossa avvertita anche in provincia di Ravenna

Sisma registrato alle 13.48, epicentro a Santarcangelo di Romagna a 43 chilometri di profondità

TerremotoAvvertito distintamente anche in provincia di Ravenna il terremoto che poco prima delle due è stato localizzato in provincia di Rimini, a Santarcangelo di Romagna. L’epicentro, di magnitudo 4.2. a 43 chilometri di profondità. Al momento non si registrano danni nel Ravennate. Nella provincia di Rimini sono invece in corso le verifiche del caso. La scossa, secondo l’Ingv, è stata registrata alle 13.48.

 

Amaro risveglio per una ventina di proprietari d’auto: imbrattata la carrozzeria

Le automobili erano parcheggiate in via Rubicone, via Crocetta e via San Lorenzo in Cesarea. Indagano le forze dell’ordine

RAVENNA 18/11/2018. IN VIA RUBICONE, VIA CROCETTA E VIA SAN LORENZO IN CESAREA DANNEGGIATE UNA VENTINA DI AUTO CON VERNICE SPRAY GIALLA

Grave atto vandalico nella notte in diverse vie della città. Una ventina di automobili sono state imbrattate nella notte con vernice gialla, probabilmente spray. Le automobili erano parcheggiate in via Rubicone, via Crocetta e via San Lorenzo in Cesarea. Su quanto avvenuto indagano le forze dell’ordine. Probabilmente verranno acquisite anche le immagini di videosorveglianza per scoprire gli autori della bravata.

 

Il cuore di Faenza è davvero InfinityBio: al “Bubani” battuto Bologna in volata

Basket A2 femminile / La manfrede piegano la resistenza della bolognesi al termine di un match al cardiopalma e consolidano il loro secondo posto in classifica

Faenza-Bologna 71-70
(19-12, 38-33, 54-49)
INFINITYBIO FAENZA: Franceschelli 3, Schwienbacher 13, Franceschini ne, Morsiani 15, Minguzzi ne, Ballardini 16, Caccoli, Zanetti 6, Soglia 4, Meschi 2, Panzavolta ne, Preskienyte 12. All.: Ballardini.
MATTEIPLAST BOLOGNA: D’Alie 16, Cordisco, Tassinari 16, Dall’Aglio 9, Patera ne, Storer 8, Tava 12, Tridello, Prisco ne, Nannucci 7, Rosier ne, All.: Giroldi.
ARBITRI: Santilli e Di Pinto.

Licia Schwienbacher 3
Prestazione super di Licia Schwienbacher, con 13 punti, 7 rimbalzi e 7 assist

Ennesima partita da cardiopalma dell’InfinityBio che riesce a spuntarla per una sola lunghezza sulla Matteiplast Bologna alla fine di una partita spettacolare davanti a una cornice di pubblico delle grandi occasioni. Faenza con la vittoria nel derby emiliano-romagnolo si conferma al secondo posto in classifica in attesa del recupero della partita fra Selargius e Cestistica Spezzina. Si tratta della terza vittoria di misura consecutiva per l’InfinityBio, che dimostra ancora una volta il cuore e il carattere immenso di queste ragazze. Da sottolineare la prestazione super di Schwienbacher, con 13 punti di cui 9 nel ultimo quarto, 7 rimbalzi e 7 assist, vera trascinatrice per le faentine. Adesso la testa va subito a sabato 24 novembre, quando è in programma la difficilissima trasferta in casa della capolista Campobasso.

Già dalla presentazione delle squadre si respira un bel clima, con il giusto tributo alla numero 2 bolognese, la play D’Alie, chiamata per ultima e omaggiata dagli applausi di tutto il pubblico per la vittoria della medaglia d’oro nel 3X3 con la nazionale italiana ai mondiali disputati a Manila. Il primo quarto vede subito un sostanziale equilibrio fino a metà tempo con Faenza avanti per 10-9, poi le padrone di casa sono brave a sfruttare i mismatch sotto canestro prendendo margine con Preskienyte e Morsiani e grazie anche a un ottima difesa si portano sul +7 alla fine del quarto sul parziale di 19-12. Inizio secondo quarto vede subito un recupero di Bologna con la coppia D’Alie-Tassinari che la riportano a -3 sul 19-16. Faenza reagisce e con Soglia e Zanetti si riporta a +9 a cinque minuti dalla fine. Ma è ancora una volta D’Alie che scuote le sue e realizzando cinque punti consecutivi che fanno rientrate il Progresso fino al -4 e a un minuto dalla fine con un canestro dentro l’area di Tava fino al -2. Serve una tripla di Franceschelli per smuovere Faenza, il quarto lo vince però Bologna di 2 punti (21-19) e si va all’intervallo lungo sul risultato di 38-33.

Al rientro dagli spogliatoi Faenza tenta subito un allungo con due triple della coppia Schwienbacher-Ballardini che fanno esplodere il Bubani e riportano Faenza sul massimo vantaggio di nove punti, ma anche questa volta la fuga dura poco. Con i canestri di Tava e Storer e con la tripla di Nannucci Bologna rientra a -2 sul 44 a 42. La partita cresce di intensità e gli arbitri devono far ricorso al fischietto portando in bonus le squadre molto presto. Dalla lunetta Faenza ricostruisce il suo vantaggio e con il canestro dal pitturato di Morsiani raggiunge il massimo vantaggio sul +10 sul 54-44 a due minuti dalla fine. Sembra l’allungo finale, invece Bologna dimostra tutto il suo carattere e con una tripla di Dall’Aglio e un canestro di Storer gli consente di impattare il quarto sul 16 pari mantenendo il -5 sul risultato di 54-49 per Faenza.

L’ultimo quarto si apre ancora con una tripla di Scwienbacher che permette a Faenza di mantenere le distanze, ma il Progresso non molla e con una Dall’Aglio scatenata autrice di due triple consecutive si riporta a -3 sul 61-58 a quattro minuti dalla fine. La partita si gioca sui nervi fra falli antisportivi e tecnici alla panchina. Dalla lunetta Preskienyte riporta Faenza a +5 a poco meno di tre minuti dalla fine. Sempre dalla lunetta è Tassinari a regalare la parità alle bolognesi sul 65-65 e sull’inerzia del recupero segnano con la tripla di Tava il sorpasso sul 65-68. Questo sembra essere il colpo del ko per Faenza che però non si disunisce e rimane attaccata alla partita. Seguono una serie di falli che mandano in lunetta le due squadre. Faenza è più precisa dalla linea dei liberi e con il due su due di Schwienbacher torna a -1 a un minuto dalla fine. Bologna palla in mano sbaglia il canestro con D’Alie ma è brava Cordisco a prendere il rimbalzo e scaricare su Dall’Aglio che prova l’ennesimo tiro pesante che questa volta però non va a segno. Il rimbalzo lo prende proprio Schwienbacher che riparte per l’ultimo attacco. Il Bubani è una bolgia con le due tifoserie che non fanno mancare il supporto alle squadre. Bologna difende forte e per Faenza è difficile trovare soluzioni facili, così la play faentina si mette in proprio e tenta una penetrazione nel cuore dell’area avversaria arrivando al tiro sul fil di sirena e segnando il canestro del +1 sul 71-70. Rimangono solo quattro secondi per il Progresso, troppo pochi, Tassinari tenta un tiro affrettato che si ferma sul ferro. Il derby è di Faenza e il Bubani intona il canto “Romagna Mia” per festeggiare.

Passione cosplayer: «Con i nostri costumi interpretiamo i personaggi che amiamo»

Alexia Cutri partecipa a diverse fiere in Italia e finora ha impersionato una decina di protagonisti di fumetti, serie tv e film. «Fino a sei mesi per prepararmi,  è un divertimento ma è impegnativo»

CosplayerNon è un semplice travestimento. Anzi, quella parola è proprio rifiutata dai cosplayer che, piuttosto, dicono di «interpretare» il personaggio indossando i suoi panni. Una performance, quindi, più vicina alla scelta attoriale che a quella goliardica. A spiegare il perché molte persone si presentano alle fiere di settore nei panni di personaggi di manga, videogame, serie tv è Alexia Cutri, commessa ventottenne ravennate che dal 2011 ha questa passione.

Alexia, partiamo dalle basi: cosa spinge una persona a fare cosplay?
«Le motivazioni sono varie. È un modo di sfuggire dalla routine, un divertimento e anche una bell’occasione di interazione sociale. Poi c’è la voglia di interpretare un personaggio perché lo si sente affine o perché, come capita a me, è il contrario di quello che si è nella vita di tutti i giorni».

La sua passione quando è cominciata?
«Nel 2011. Allora era un fenomeno più di nicchia, oggi lo è molto meno. Le persone non si stupiscono più così tanto quando vedono un cosplayer».

Meglio così?
«Secondo me sì. Poi a me piace e fa sorridere vedere le persone alle prime armi con questa passione, con tutto l’impegno che ci mettono, e anche i miglioramenti che avvengono nel corso degli anni».

Come si realizza un costume e quanto costa?
«Ci sono vestiti che si possono prendere già fatti o altri che si possono realizzare a casa. Per quanto mi riguarda scelgo questa seconda strada: è molto impegnativo ma alla fine mi dà più soddisfazione. Per quanto riguarda i costi vale più o meno la stessa cosa: se si compra già fatto in genere si risparmia, ma il costo dipende molto dal personaggio che si interpreta».

Quanto tempo ci si impiega?
«Da tre ai sei mesi, lavorando nei ritagli di tempo dal lavoro, la sera soprattutto. L’ultimo che ho portato a Lucca nei giorni scorsi è stato particolarmente impegnativo: si trattava di Himiko Toga, uno dei “cattivi” di My Hero Academia un manga/anime che da qualche tempo viene trasmesso anche in Italia».

A quante fiere partecipa ogni anno?
«Ce ne sono tantissime, in media riesco ad andare a tre. Lucca è la più importante ma ce ne sono tante altre, come il Romics a Roma o il Cartoomics a Milano, le più importanti dopo quella Toscana. In genere ci si incontra in queste occasioni ma ultimamente stanno nascendo raduni dedicati al solo cosplaying».

Quanti siete a Ravenna?
«Non saprei dare un numero preciso, il fenomeno è piuttosto trasversale dal punto di vista geografico. Però posso dire che all’ultimo raduno fatto in zona, in occasione di una piccola fiera, ho contato una ventina di persone che conoscevo come residenti da queste parti».

Quanti personaggi ha interpretato?
«Una decina direi. Per trovare suggerimenti ci si incontra anche su gruppi Facebook dedicati in cui si ricevono e si danno consigli a chi magari ha già interpretato un personaggio».

Il suo compagno fa cosplay?
«No, lui no. Però mi supporta molto in questa passione».

L’OraSì sta diventando una macchina perfetta: terza vittoria di fila contro Mantova

Basket A2 / Brillante prestazione di squadra al Pala De André da parte dei giallorossi, che in progressione sconfiggono senza problemi la pericolosa Pompea

Ravenna-Mantova 96-76
(26-28, 48-43, 71-59)
ORASI’ RAVENNA: Laganà 20, Smith 23, Cardillo 10, Masciadri 6, Hairston 12, Montano 12, Jurkatamm, Gandini 10, Rubbini 3, Martelli, Baldassi, Tartamella. All.: Mazzon.
POMPEA MANTOVA: Maspero 3, Raspino 6, Warren 22, Ghersetti 19, Morse 4, Vencato 8, Cucci 10, Visconti 4, Ferrara. Ne: Poggi. All.: Seravalli.
ARBITRI: Cappello, Patti e Perocco.
NOTE – Spettatori 2200. Ravenna: tiri da due 21/40, da tre 13/32, liberi 15/20, rimbalzi 38 (Cardillo 10, Laganà 9, Hairston 7). Mantova: tiri da due 19/35, da tre 7/26, liberi 17/25, rimbalzi 35. Uscito per falli Jurkatamm.

Orasimant2
Adam Smith top scorer del match con 23 punti

Terzo successo consecutivo, molto netto tra l’altro, per un’OraSì bella e convincente, che prima sa soffrire per contenere lo svantaggio quando Mantova inizialmente tiene percentuali molto alte al tiro, poi progressivamente toglie certezze ai virgiliani e ne acquista in massa grazie a un’altra bella prova di squadra. Laganà, Cardillo, Montano e Gandini hanno prima permesso di acquisire vantaggio aspettando l’arrivo in partita, poi inevitabilmente concretizzatosi, di Smith e Hairston. Nel momento del massimo sforzo della Pompea per riaprire la gara, poi, sono arrivate due triple essenziali di Masciadri.

Avvio volante di Laganà, suoi tutti i 5 punti nell’iniziale 5-4, poi però le triple di Warren e Ghersetti ribaltano (5-10). Si procede a forza di break, con l’OraSì che piazza un 6-0 poi subisce uno 0-5 con antisportivo ad Hairston e tripla di Ghersetti, poi dopo 8’ c’è la prima parità a quota 19 e si va a fine quarto con grandi percentuali realizzative per entrambe le formazioni.

Secondo quarto con le triple di Montano e Gandini per il sorpasso OraSì, l’ex centro della Fortitudo è in palla e torna in panchina dopo 15’ con 10 punti già all’attivo. Mantova è molto gravata di falli e rimedia un tecnico per proteste di Cucci prima (sfondamento fischiato) e Seravalli poi, si scalda anche la coppia Smith-Hairston e l’OraSì approda sul 48-41 al massimo vantaggio, ridotto solo leggermente all’intervallo lungo.

Si riparte con Laganà e Cardillo in spolvero e Ravenna allunga (57-45), Mantova però non si arrende e riparte subito con le triple (57-51) per essere presto ricacciata a meno 12 da Laganà e la ‘solita’ tripla di Montano. Cardillo domina sotto le plance e mette anche la tripla del 68-53, con la Pompea che comunque reagisce ancora e riduce lo svantaggio anche grazie ai falli fischiati ora in maggioranza contro Ravenna. La tripla di Smith sulla terza sirena, però, rilancia ulteriormente l’OraSì.

Ultimo quarto con inpasse in attacco di Ravenna e Mantova si gioca il tutto per tutto con Warrem e Ghersetti (male, invece, Raspino e soprattutto Morse), arriva la prima tripla di capitan Masciadri ad alleggerire la pressione ospite ma subito dopo i tre liberi di Warren a riaprire i giochi (75-68). Ancora Masciadri da fuori e un magnifico contropiede sull’asse Hairston-Smith, però, sigillano di fatto il match a meno 4’ sull’82-68, con Adam che incrementa il suo score nel finale. Termina il match con l’ingresso dei baby Tartamella, Baldassi e Martelli e poi tra gli applausi, convinti quanto meritati, del Pala De Andrè per tutta l’OraSì.

Dichiarazioni del dopo-gara
Andrea Mazzon (allenatore OraSì Ravenna): «Eravamo coscienti di giocare contro una squadra con un grandissimo arsenale offensivo e molto fisica, non era facile riuscire ad incanalare la partita nel modo giusto. Come allenatore sono felice di tante cose che ho visto, così come per certe situazioni vorrei qualcosa di più sul piano del cinismo. Dobbiamo restare umili e con i piedi per terra, parlare poco e come dico dall’inizio, anche nelle sconfitte, restare su questa strada e giocare insieme. Ho detto ai ragazzi a metà partita che nel primo quarto sono stati bravissimi perché Mantova aveva segnato sempre ma era evidente che non poteva continuare così».

E’ tempo di derby per il Ravenna: al “Benelli” arrivano i “cugini” del Rimini

Calcio C / Oggi, domenica 18 novembre, alle ore 18.30 i giallorossi affrontano i neopromossi biancorossi con l’obiettivo di tornare alla vittoria

Mister Luciano Foschi
Il tecnico del Ravenna Luciano Foschi in passato ha giocato in biancorosso

Oggi, domenica 18 novembre, è il giorno del derby per il Ravenna, che alle ore 18.30 ospita il Rimini (arbitro Sala di Palermo) con l’obiettivo di tornare alla vittoria dopo il pareggio a Fano. L’aria frizzante e tesa della partita importante si sente già da una settimana e questo risultato avrà un valore morale assoluto al di là dei tre punti in palio. I “cugini” biancorossi tornano al Benelli dopo la prima partita ufficiale del ritorno nel professionismo, ritorno battezzato dal gol di testa di Papa che regalò la vittoria ai giallorossi. Era il 5 agosto, ma sembra passato davvero molto di più.

I riminesi al momento occupano il quindicesimo posto, inseguendo a cinque lunghezze i padroni di casa. L’avvio non è stato quello che la piazza si aspettava ed a pagarne le conseguenze è stato mister Righetti, che dimessosi è stato sostituito con Acori alla terza esperienza sulla panchina riminese. Da neopromossa il Rimini ha rivoluzionato l’organico integrando elementi che ben conoscono questi palcoscenici: si pensi a Candido, reduce dalla vittoria del campionato a Padova,  a Volpe capocannoniere della squadra fino al difensore Venturini, l’ex di turno.

Il Ravenna si avvia alla partita forte di un’ottima classifica figlia di prestazioni di livello, ma non vuole adagiarsi sugli allori. Buone le notizie che arrivano dall’infermeria, con il recupero di tutti gli acciaccati e la rosa che vedrà mancare solo Youssef Maleh fermato dal giudice sportivo a seguito del cartellino giallo rimediato a Fano.

Il tecnico Luciano Foschi, che la maglia del Rimini l’ha anche indossata nella sua lunga carriera, vuole affrontare la partita nel migliore dei modi: «Ho già detto ai miei che dobbiamo stare attenti a tanti singoli del Rimini che ci possono attaccare senza darci punti di riferimento. Sono tante le cose a cui stare attenti, ma dall’altra parte noi dobbiamo metterli in difficoltà con il nostro calcio, fatto di aggressività, intensità e velocità di esecuzione. Questa è una partita che si carica da sola, mi auguro di vedere una bella cornice di pubblico e che i nostri tifosi vengano in massa a sostenerci. Al di là del derby, questa è una tappa molto importante della nostra stagione».

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