domenica
09 Novembre 2025

Morrone (Lega): «Il nostro progetto è aperto a tutte le alternative alla sinistra»

Una cena elettorale per aprire la campagna a sostegno di Alvaro Ancisi come sindaco

IMG 2687«Si lavora concretamente per vincere alle prossime amministrative. Il nostro progetto è aperto a tutte le forze veramente interessate a costruire un’amministrazione alternativa alla sinistra a Ravenna». Sono parole del deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, all’indomani della cena elettorale organizzata sabato 22 febbraio a sostegno della candidatura di Alvaro Ancisi a sindaco di Ravenna. La coalizione comprende, oltre al Carroccio, anche il Popolo della Famiglia e Lista per Ravenna, il movimento civico di centrodestra fondato da Ancisi. «Come prima uscita è andata molto bene, un grande successo al di là delle aspettative – commenta Morrone -. Ho visto un grande entusiasmo e tanta partecipazione».

Il primo appuntamento di campagna elettorale per Ancisi è arrivato poche ore dopo l’apertura della campagna elettorale del favorito, Alessandro Barattoni del Pd.

Morrone ha la ricetta per attrarre consenso: «Le battaglie politiche di facciata, solo a caccia di voti ma senza l’obiettivo di lottare per il cambiamento, non convincono più gli elettori. Ci vogliono testa, cuore e coraggio per battere una coalizione di sinistra che, pur pesantemente radicata in tutti i centri di potere locali, mostra limiti politici e di visione molto seri che non possono che penalizzare economia e rilancio del territorio ravennate. Il miope conservatorismo elettorale che abbiamo visto in alcuni comuni romagnoli dove le urne hanno premiato i soliti partiti di sinistra non sta dando buoni frutti: i nodi stanno venendo al pettine».

Il leghista accusa Pd e alleati di posizioni ambigue e irresponsabili su sicurezza, degrado, accoglienza senza limiti, dirittismi vari, fondamentalismo green, tassazione, iperburocratizzazione: «La loro estraneità rispetto alla vita reale dei cittadini e alla maggioranza dell’opinione pubblica dovrebbero suggerire la necessità di una sana democrazia dell’alternanza come accade ovunque nei paesi liberaldemocratici. È davvero paradossale che in Emilia-Romagna, se si eccettuano alcuni casi felici come Forlì, il sistema democratico sia di fatto bloccato da decenni, con Pd e alleati che utilizzano qualunque modalità per rimanere al potere nonostante la profonda involuzione e la regressione che ne caratterizza le politiche da alcuni anni».

La Dc chiede un piano di manutenzione straordinaria per gli argini di fiumi e canali

Le preoccupazioni di Bertolini e Morgese per lo stato di conservazioni delle opere idrauliche

Fcea25ff 3f27 4cb3 Af0f 804ebf738457La Democrazia Cristiana esprime preoccupazione per lo stato di manutenzione degli argini dei corsi d’acqua che attraversano il territorio ravennate e chiede un piano di manutenzione straordinaria con la rimozione dei detriti da tutti i corsi d’acqua, un coordinamento tra gli enti locali e i consorzi di bonifica, un monitoraggio continuo delle condizioni degli argini e delle infrastrutture idrauliche, un maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle realtà locali, per creare una rete di sorveglianza e prevenzione.

«I cittadini ravennati sono costretti a fare i conti con una situazione sempre più critica: argini sporchi, erosi dalle ultime fiumane, e ostruzioni da detriti che compromettono il deflusso delle acque, aumentando il rischio di esondazioni e danni alle abitazioni e alle attività economiche locali», dicono gli esponenti locali della Dc, Giovanni Morgese e Mauro Bertolino.

«In particolare, rami e tronchi di dimensioni considerevoli sono incagliati sotto ai ponti, come nel caso del fiume Savio nella località Matellica, impedendo il regolare deflusso dell’acqua e aumentando i rischi di blocchi e allagamenti. Le “chiuse” in località San Bartolo, Borgo Sisa e Coccolia, sono un ulteriore esempio di un sistema idraulico fragile che necessita urgente intervento. Non possiamo più accettare che la responsabilità per la pulizia, la manutenzione e la sicurezza degli argini venga rimpallata continuamente tra le istituzioni – Regione, Provincia, Comune e Consorzio di Bonifica. La Democrazia Cristiana chiede un impegno concreto e coordinato tra tutti gli enti preposti, per garantire che il nostro territorio sia protetto in modo adeguato e tempestivo».

Con i playoff già in tasca, la Consar va a Cuneo per blindare il quarto posto

Il Porto Robur Costa comincia il poker conclusivo della regular season (di cui 3 in trasferta)

Già blindata la qualificazione matematica ai playoff con il risultato di una settimana fa, la Consar Ravenna in trasferta a Cuneo (oggi, 23 febbraio, fischio di inizio alle 18) può raggiungere un altro traguardo intermedio della regular season: rendersi irraggiungibile dalla quinta, che è proprio la formazione piemontese, e assicurarsi uno dei primi quattro posti. Partita in diretta streaming su Vbtv, la piattaforma di Volleyball World, e in differita martedì 25, alle 15 sul canale 78 di Tele Romagna.

All’andata, al Pala De Andrè, la compagine di Valentini si impose 3-1 al termine di una gara ben giocata e interpretata, con l’ex Alessio Tallone, a Cuneo nel 2021/22, miglior marcatore dei suoi con 19 punti, terzo suo miglior bottino in questa annata. Dall’altra parte della rete non bastarono a Cuneo i 22 punti dell’altro ex Giulio Pinali, seconda miglior prestazione stagionale.

«Dobbiamo finire la stagione nel migliore dei modi, con determinazione, continuando a cercare di fare punti in ogni gara che ci resta, per poter terminare la regular season più in alto possibile in classifica». È la linea dettata da Saverio Di Lascio, vicecoach della Consar alla vigilia del poker conclusivo di partite. «Quella di Cuneo è una gara affascinante, molto difficile, su un campo che rappresenta un pezzo importante di storia della pallavolo italiana. Servirà una prova piena di sacrificio ma anche di coraggio: dovremo cercare di imporre il nostro gioco per metterli in difficoltà».

La stagione dei piemontesi è vissuta sulle montagne russe, con una costante alternanza di vittorie (12) e sconfitte (10), ma anche con una certa attitudine alle fatiche, essendo nove i tie-break giocati.

Il Ravenna ospita il Riccione terz’ultimo e vuole riprendere la corsa verso la vetta

Il pareggio di Piacenza (19esimo risultato utile consecutivo) ha lasciato i giallorossi al secondo posto a 2 punti dalla vetta occupata dal Forlì che oggi sarà in trasferta contro il Lentigione, quinta forza del girone

La 25esima giornata del campionato di serie D, in calendario oggi 23 febbraio, propone uno snodo importante per la rincorsa di Forlì e Ravenna alla vittoria del girone D che porterebbe alla promozione. La capolista biancorossa andrà in trasferta in Emilia per affrontare il Lentigione, quinta forza del campionato. I giallorossi, secondi a meno due dai cugini dopo il pari a reti inviolate a Piacenza una settimana fa, ospita lo United Riccione che è terz’ultimo (all’andata finì 1-1). Fischio d’inizio alle 14.30.

Il Ravenna non perde da 19 partite (di cui 4 pareggi) e vuole tornare alla vittoria sfruttando il fattore Benelli, dove ha costruito gran parte del proprio cammino. Dal punto di vista dell’infermeria, la situazione rimane invariata: Nappello, Mereghetti, Drapelli, Amoabeng e Ilari restano indisponibili.

Lo United arriva a Ravenna in una stagione complicata, segnata da difficoltà interne, ma senza mai arrendersi. La recente vittoria sul Fiorenzuola ha dato ossigeno alla classifica e dimostrato che la squadra non è allo sbando.

Dieci partite ancora da disputare, due punti di distanza tra Forlì e Ravenna e lo scontro diretto da giocare (il 23 marzo a Forlì, all’andata fu 2-0 per i giallorossi): la corsa al titolo è aperta.

Rissa all’uscita dalle scuole medie: spunta una mazza da hockey, 4 identificati

Non risultano feriti gravi, ma solo contusioni. La causa scatenante sarebbe stato un commento per un taglio di capelli

Alcuni alunni della scuola media “Ressi-Gervasi” di Cervia sono stati protagonisti di una rissa intorno alle 14 di ieri, 22 febbraio, alla fine delle lezioni. Tra i partecipanti qualcuno ha impugnato una mazza da hockey. Almeno quattro i minorenni coinvolti, identificati dalla polizia locale con una pattuglia che si trovava nei paraggi. La notizia è riportata dal Corriere Romagna.

Secondo il resoconto del quotidiano, alcuni testimoni parlerebbero di un agguato, con un gruppo di ragazzi che avrebbe atteso le vittime fuori dall’istituto. A innescare l’alterco, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato un commento legato a un taglio di capelli. Non risultano, al momento, certificati medici attestanti ferite significative né denunce da parte dei genitori dei ragazzi coinvolti. Il bastone da hockey impugnato durante la lite è stato sequestrato.

Il venditore di auto usate: «Vanno le piccole a benzina, 6-7 affari online ogni 10»

Andrea Minguzzi vende veicoli usati a Ravenna da vent’anni: «Nel 2025 ventimila euro per una nuova non bastano più e cresce la ricerca di prodotti di seconda mano con 30mila km al massimo». Ogni mese viaggi in Europa a caccia di affari

Andrea MinguzziNel 2024 in provincia di Ravenna sono state compravendute 21.500 auto usate. Un numero in linea con l’anno precedente quando furono 21.484. Sono dati raccolti dall’Automobile Club d’Italia (Aci). Nel 2019, ultimo anno pre pandemia, erano state 26.813, nel 2014 erano state 17.323.

La vivacità del mercato locale dell’usato è confermata da chi lavora sul campo. Andrea Minguzzi è co-titolare insieme al padre Alberto della concessionaria Minguzzi Auto di Fornace Zarattini che commercia veicoli usati: «Ho più richieste dai clienti di quante auto riesco ad acquistare per rivenderle. Il profilo del mio cliente più frequente nell’ultimo periodo è quello di una persona con una disponibilità di 15-20mila euro per cambiare auto, che non bastano più per una nuova e quindi guarda all’usato che abbia al massimo 30mila km e un paio di anni di età».

L’azienda Minguzzi è nata nel 1953 a Mezzano come rivenditore autorizzato di biciclette Bianchi. Poi si passò alle auto: «Tutto cominciò con il mio bisnonno – ricorda il 38enne – che andava a Torino in treno per comprare le Fiat». Da allora solo auto di seconda mano di tutti i marchi, con una specializzazioni per i brand tedeschi. Oggi in totale undici dipendenti tra vendite, officina e amministrazione.

«L’impennata dei prezzi per le vetture nuove ha fatto crescere la domanda di usato e di conseguenza anche i prezzi. Nel 2024 abbiamo commercializzato circa 500 auto. Le più cercate sono le piccole a benzina».

Andamenti e prezzi dell’usato sono spesso determinati dalle mosse dei costruttori sul nuovo. Minguzzi fa un esempio: «Fiat aveva deciso che la 500 sarebbe stata solo elettrica, poi ha cambiato idea. Ma quella decisione aveva fatto salire di tremila euro in pochi mesi il valore delle 500 usate in circolazione perché in teoria non ne sarebbe state prodotte più con motore a combustione».

La parte più consistente del lavoro dell’azienda è reperire i veicoli da rivendere a Ravenna. «L’80 percento è di importazione dall’estero, da sei-sette Stati. Ogni mese vado in giro per l’Europa a tenere i contatti con i nostri fornitori che sono principalmente concessionarie. Le auto che rivendo sono le aziendali immatricolate dai concessionari. L’abilità sta nel trovare quelle più richieste in Italia e meno altrove per riuscire ad avere margine di guadagno. Faccio un esempio: se una macchina piace poco in Spagna, ma tanto in Italia, vorrà dire che in Spagna ci sarà poca richiesta e là il prezzo è basso».

La disponibilità di veicoli elettrici è alta, ma non è quello che cerca Minguzzi: «Il nostro cliente va sull’usato anche perché non è interessato alle auto a batterie». Minguzzi è scettico sull’elettrico che conosciamo oggi: «La versione “mild” ha mercato perché di fatto è un motore termico con il supporto di un piccolo motore che non ha bisogno di ricarica alla spina e non sottrae spazio nel baule. Quel tipo di ibrido lo condivido. L’elettrico puro avrà davvero un senso quando si affermerà nella versione alimentata a idrogeno con la possibilità di fare “il pieno” inserendo una cartuccia nell’auto. Ci sta investendo Toyota».

Il 60-70 percento delle vendite di Minguzzi nasce online: «I siti di vendita auto sono diventati una vetrina fondamentale. Abbiamo assunto un fotografo per gli annunci da caricare: le foto e il prezzo fanno tutto. Le persone ci telefonano e poi vengono anche da lontano per vedere l’auto».

Ai timori della clientela per problemi post vendita, avendo a che fare con un veicolo non nuovo, Minguzzi risponde fornendo un anno di garanzia totale: «Chi compra sa che poi siamo qua per qualunque problema o bisogno, possiamo occuparci di tutto: dalla revisione al lavaggio».

Ap vende la società Traghetti&Crociere, la Pigna chiede chiarimenti

Il bando di gara fissa il prezzo base dell’asta a 25 milioni di euro, l’asta si svolgerà il 19 marzo

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Il terminal traghetti dentro al porto

L’Autorità portuale di Ravenna vende il 100 percento delle quote della società controllata T&C (Traghetti e Crociere) che gestisce il relativo terminal nel porto di Ravenna. Il bando di gara fissa il prezzo base dell’asta a 25 milioni di euro, l’asta si svolgerà il 19 marzo. La lista civica di centrodestra La Pigna chiede risposte alla giunta su questa operazione.

«Il Piano operativo triennale dell’Autorità portuale hanno ininterrottamente definito l’attività della società di interesse strategico a livello nazionale dal momento dell’acquisizione della T&C a oggi – dice la consigliera comunale Veronica Verlicchi –. Risulta ingiustificata la decisione del presidente di A, Daniele Rossi, di cedere l’intera partecipazione. Una decisione presa dopo aver ricevuto la proposta da parte di un soggetto terzo che fa parte del medesimo gruppo che ha in gestione la T&C. Elementi che a nostro avviso, disincentivano fortemente la partecipazione alla procedura di vendita da parte di altri soggetti, limitando fortemente la platea degli interessati».

La Pigna chiede risposte attraverso un’interrogazione al sindaco facente funzioni depositata nei giorni scorsi per sapere come giudichi la decisione di vendita presa senza il coinvolgimento del Comune di Ravenna che ha un proprio rappresentante nel comitato di gestione di Ap. «Ritiene legittima la decisione di Ap di vendere il capitale sociale di T&C senza una deliberazione del Comitato di Gestione, stante l’interesse strategico a livello nazionale?».

Forza Italia chiede al sindaco interventi su ordine pubblico, arenile e alberghi

Il segretario comunale lamenta il ritardo di iniziative da parte della giunta

480324516 949864567286816 8179199957950286129 NUn nuovo piano dell’arenile, interventi per le strutture ricettive obsolete, il problema l’ordine pubblico, rilanciare le attività commerciali, attrarre investimenti: sono gli argomenti principali su cui Forza Italia a Cervia chiede un intervento e una pianificazione da parte della giunta di centrosinistra. «Ricordiamo al sindaco Missiroli che la campagna elettorale è terminata nove mesi fa e che la nostra città attende risposte e azioni concrete», dice Simone Lucchi, segretario comunale dei forzisti.

I dati sull’andamento turistico del 2024 mostrano un leggero miglioramento rispetto al 2023: «Ma sono ancora preoccupanti. Il 2023, infatti, è stato segnato da eventi disastrosi come l’alluvione, che ha praticamente azzerato i mesi di maggio e giugno. Confronto al periodo pre covid siamo ancora molto ma molto indietro».

Secondo Lucchi gli stabilimenti balneari tutto fanno tranne che favorire bagni di sole e di mare: «È una peculiarità tutta cervese che non trova situazioni simili in tutta la riviera romagnola, va affrontato. È fondamentale sviluppare un nuovo piano dell’arenile anche per affrontare con serenità le eventuali aste della Bolkestein».

Strutture ricettive: «È necessario anche un intervento per quelle obsolete, affinché possano cambiare destinazione d’uso e contribuire a una nuova dimensione turistica. Stiamo assistendo a una cementificazione eccessiva delle aree verdi, mentre molte strutture fatiscenti e decadenti si trovano in zone turistiche e residenziali senza un piano di riutilizzo».

Di recente il ritocco alla tassazione: «Nonostante ci venga detto che i conti del comune siano in ordine, assistiamo a un aumento della tassa di soggiorno, dei costi dei parcheggi a pagamento e delle addizionali Irpef, senza un confronto con le associazioni di categoria. Di proposte per il riutilizzo delle colonie e delle cittadelle dello sport ne abbiamo piene le rassegne stampa degli ultimi 40 anni, ma sono rimaste solo sulla carta. La nostra città ha bisogno di azioni concrete, non di un sindaco in perenne campagna elettorale».

 

Racket dei funerali, 35 persone e 16 aziende di fronte al giudice

Secondo l’accusa si era creata un’associazione per delinquere tra addetti dell’Ausl negli obitori di Faenza e Lugo e imprese funebri basata sulla corruzione

FuneraliSecondo la procura della Repubblica di Ravenna tra gli addetti dell’Ausl negli obitori di Faenza e Lugo e i titolari di imprese funebri si era formata un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per accaparrarsi i funerali. Ieri mattina, 21 febbraio, in tribunale a Ravenna si è aperta l’udienza preliminare dell’indagine sul cosiddetto racket dei funerali. Secondo quanto si legge sui quotidiani locali che riportano la notizia, Resto del Carlino e Corriere Romagna, sono 51 i soggetti finiti nei guai: 35 persone fisiche e 16 persone giuridiche, ovvero le agenzie di pompe funebri. Tra le persone fisiche finite davanti al giudice ci sono titolari delle imprese funebri, ma anche cinque dipendenti dell’Ausl.

Ieri mattina il giudice Schiaretti ha ammesso la costituzione di parte civile dell’Ausl Romagna (per il coinvolgimento di dipendenti infedeli) e dell’agenzia funebre faentina Zama che non partecipò al business e che con una denuncia diede avvio alle indagini svolte tra gennaio e maggio 2020. I legali degli accusati hanno espresso per la maggior parte l’intenzione di fare richiesta di patteggiamento, altri vogliono optare invece per riti abbreviati. A metà aprile la prossima udienza.

Secondo l’accusa alcuni addetti alle camere mortuarie, in cambio di denaro da parte delle imprese funebri, avevano fornito servizi che esulavano dai loro compiti: preparazione e vestizione delle salme usando mezzi del servizio sanitario nazionale. Inoltre, gli stessi addetti segnalavano alle pompe funebri amiche le salme per le quali i parenti non avevano ancora dato indicazioni. Con questo sistema le imprese avrebbero risparmiato sui costi un buon 50-70 percento.

Barattoni: «Bus gratis, piante nelle aule di scuola, spazi per giovani, marciapiedi»

Il segretario provinciale del Pd arriva in bici all’apertura della sua campagna elettorale davanti a circa trecento persone in un capannone della Compagnia portuale: «Rigenerazione di spazi e persone è un concetto chiave». In arrivo un osservatorio sui prezzi

NGL6445La campagna elettorale di Alessandro Barattoni, candidato a sindaco di Ravenna con il centrosinistra, parte con sei promesse: nuove linee gratuite di autobus, piante verdi nelle aule di scuola, più spazi pubblici a disposizione di giovani e associazionismo, migliorare la qualità dei marciapiedi, un osservatorio sui prezzi contro il carovita, riportare servizi pubblici in centro storico.

NGL6468Messaggi chiari che il 42enne originario di Sant’Alberto che si occupa di gestione immobiliare in Federcoop Romagna – segretario provinciale del Pd dal 2017 dopo due mandati come consigliere comunale – ha presentato oggi, 22 febbraio, alle circa trecento persone affluite alle ex officine della Compagnia portuale in via Antico Squero dove il candidato è arrivato in bici (qui la sua “autobiografia”).

NGL6455Per rompere il ghiaccio sfrutta la battuta in dialetto: “Sa sit mat?” (sei matto?) gli avrebbero detto quelli del suo staff all’idea di usare quel capannone. Ma la scelta del luogo, che è ancora un ambiente di lavoro che non viene abitualmente utilizzato per eventi pubblici, fa parte del primo messaggio: «La rigenerazione dei luoghi e delle persone sarà centrale nel percorso della mia candidatura, perché ognuno a Ravenna possa ambire a trovare la sua valorizzazione. Una candidatura ha senso solo se ci si porta dietro tutti, senza lasciare nessuno indietro».

Di spazi pubblici si parla anche come luoghi dove giovani e società civile in generale possano vivere i propri interessi. Il candidato è tornato a ribadire l’idea di una piazza coperta: «Per il momento non dico dove. Ma il mondo sportivo e delle associazioni ha bisogno di spazi».

E se Ravenna vorrà essere inclusiva e attrattiva, non potrà più trascurare il carovita: «La città oggi è troppa cara per tanti. Metteremo in piedi un osservatorio comunale sui prezzi».

Nella mano sinistra il microno e la destra in tasca, vestito in blu istituzionale, Barattoni è stato da solo sul palchetto per mezz’ora, con i noti toni pacati e la voce pulita, mostrando meno emozione rispetto alla prima uscita ufficiale alla Festa dell’Unità dell’estate scorsa quando si commosse per due volte.

«L’ossessione di migliorare la qualità dei marciapiedi sarà una nostra priorità». Perché è vero che le strade sono piene di buche – «Negli ultimi anni è stato necessario sacrificare gli asfalti per non tagliare in altri settori più centrali per la qualità della vita» – ma la Ravenna che immagina Barattoni non pensa solo alle auto ma anche alla mobilità sostenibile che facilità gli spostamenti di tutti.

Ecco perché arriveranno linee di autobus gratuiti, se in primavera vincerà le elezioni anticipate dopo l’uscita di scena di Michele de Pascale passato in Regione: «Abbiamo bisogno di rivedere la mobilità per evitare il traffico che inquina e ci impedisce di passare tempo insieme». L’idea di nuovi bus gratuiti – già presenti a Faenza dall’anno scorso – arriva una settimana prima che Bologna aumenti il biglietto da 1,50 a 2,30 euro.

La città che Barattoni auspica di lasciare fra cinque anni avrà più spazi verdi e più alberi. Non solo all’aperto per contrastare le isole di calore, ma anche al chiuso: una pianta in ogni aula di scuola. «È dimostrato che aiuta il benessere psicofisico».

L’uscita di Barattoni arriva alla vigilia di una manifestazione contro il rigassificatore i programma a Marina di Ravenna con la partecipazione di formazioni che oggi compongono la maggioranza uscente: «Non è in discussione l’arrivo del rigassificatore perché Ravenna ha fatto la sua parte per le questioni energetiche del Paese. Ma al tempo stesso non si discute che arrivi un secondo impianto a mare». E sulle estrazioni: «Bisogna riprendere a estrarre il gas italiano, ma al largo e chiudere prima possibile la piattaforma Angela Angelina».

In Emilia-Romagna nel 2024 oltre 200 infortuni sul lavoro al giorno, come nel 2023

I dati dell’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali presentati dal sindacato

Nel 2024 in Emilia-Romagna sono stati denunciati 75.868 infortuni sul lavoro, 207 ogni giorno. Un dato pressoché invariato rispetto al 2023 (-1,1%), a cui fa da contraltare il numero di morti in aumento: 96 (otto al mese), che vanno ad aggiungersi ai 91 del 2023 e in generale ai 596 denunciati nel quinquennio 2019-2023. Le malattie professionali denunciate sono in vertiginosa ascesa: 7.543, venti al giorno, un migliaio in più di quelle conteggiate nel 2023. Lo riporta il sito dell’agenzia di stampa Ansa citando i dati dell’Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia-Romagna, presentato ieri, 21 febbraio, a Bologna dalla Cgil regionale in conferenza stampa.

Ravenna in Comune: Secci eletto portavoce, il 5 marzo il nome del candidato sindaco

Assemblea dell’associazione di sinistra che nel 2016 si presentò alle urne da sola per sostenere Raffaella Sutter. Confermata l’adesione alla manifestazione di protesta contro il rigassificatore

Foto Assemblea 21.02.25L’assemblea di Ravenna in Comune, associazione di sinistra che nel 2016 si presentò alle elezioni amministrative con una lista a sostegno di Raffaella Sutter, si è tenuta nella serata del 21 febbraio per portare avanti il progetto verso la prossima tornata elettorale locale con la presenza della lista.

L’Assemblea ha eletto alla carica di portavoce Paolo Secci, in passato presidente dell’associazione e membro storico del gruppo costitutivo della lista. Sono stati attivati i gruppi indispensabili alla costruzione della campagna elettorale e sui quali si basa il lavoro collettivo: ai gruppi Comunicazione e Organizzazione, che non hanno mai interrotto l’attività, si sono aggiunti i gruppi Programma, Regole e Candidature. Quest’ultimo ha come primo obiettivo la presentazione alla valutazione della prossima assemblea di una o più candidature al ruolo di sindaco. A questo proposito è stata decisa la convocazione per mercoledì 5 marzo.

«Al termine di un vitale dibattito – si legge nella nota di Ric – è stata confermata la necessità di presentarsi al voto per dare rappresentanza ad una idea di amministrazione pubblica incentrata sul pubblico in senso proprio, ovvero su quei servizi pubblici di qualità, per i quali vengono pagate le tasse e quindi non ammettono ulteriore costo, forniti grazie al lavoro di dipendenti pubblici con strutture e mezzi pubblici. Una idea di pubblica amministrazione antagonista e inconciliabile con quella liberista e privatizzata portata avanti da centrosinistra e centrodestra che ci rende indisponibili a qualunque forma di alleanza elettorale con il centrosinistra ed il centrodestra».

Ravenna in Comune parteciperà domani, 23 febbraio, al presidio ambientalista promosso dal coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”, del quale Ravenna in Comune è parte attiva, alle 14.30 a Marina di Ravenna nei pressi del Molo Dalmazia per protestare contro l’imminente arrivo della nave rigassificatrice Bw Singapore. «Stupisce che abbiano dichiarato la loro adesione alla manifestazione anche forze politiche che fanno parte della coalizione di centrosinistra e che per bocca del candidato sindaco del Pd considera il rigassificatore un volano di sviluppo. Evidentemente iniziano i dubbi anche dalla parte che ha approvato in fretta e furia un progetto che ha sottratto un miliardo e mezzo di euro di pubbliche risorse dando in cambio solo rischi e danni».

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