domenica
29 Giugno 2025

Settimana del Buon Vivere: idee e suggestioni alla ricerca di un futuro sostenibile

La settimana edizione si apre a tavola a Casa Spadoni: a Faenza la cena inaugurale il 26 settembre, ricavato donato alle zone colpite dal sisma nel centro Italia

Così come è stato negli anni scorsi sarà Forlì la sede principale di tutti gli eventi ma la settima edizione della Settimana del Buon Vivere (24 settembre-2 ottobre) avrà uno dei principali appuntamenti inaugurali nel Ravennate: alle 21 del 26 settembre a Casa Spadoni di Faenza (via Granarolo 99) la cena di apertura intitolata “Amore e gusto” con lo chef Marco Cavallucci (Casa Spadoni), l’oste Simone Zoli (osteria Don Abbondio) e l’intrattenimento musicale di Nadimobil. Sarà una cena conviviale di solidarietà: il ricavato verrà devoluto alle zone colpite dal sisma in centro Italia (info e prenotazioni 0543-785462). All’edizione 2016 – presentata stamani, 8 settembre, a Forlì nella suggestiva cornice dell’area antistante ai musei San Domenico – è dedicato anche l’inserto di quattro pagine del mensile R&D Cult (clicca per sfogliarlo online).

Ma ci sarà un po’ di Ravenna anche all’inaugurazione del 25 settembre a Forlì alla Chiesa di San Giacomo con la partecipazione dell’associazione Gruppo dello Zuccherificio, che organizza il festival di libera informazione Grido della Farfalla, e il 30 settembre collegamenti da Ravenna durante l’incontro con Serena Dandini ancora alla Chiesa di San Giacomo.

L’appuntamento romagnolo vede i tradizionali temi di economia etica, bene comune, coesione, salute e benessere, legalità, sostenibilità e cultura. Il sottotitolo dell’edizione 2016 è “Un’idea di futuro” e «vuole innescare – affermano gli organizzatori – il confronto tra coloro che nel mondo si interrogano su un possibile futuro sostenibile e quanti, nel nostro territorio, da tempo si adoperano quotidianamente e concretamente per dare alle nuove generazioni un futuro migliore».

Protagonisti artisti quali Ascanio Celestini, Lella Costa, Carla Fracci, Sebastiao Salgado, giornalisti come Luca de Biase, Gianni Riotta, Domenico Quirico, studiosi come Joseph Stiglitz, politici come Giuliano Poletti e personalità del pensiero contemporaneo quali Fausto Bertinotti e Julián Carrón. Agli ospiti di fama internazionale si affiancano le decine di associazioni e gruppi informali che hanno aderito alla chiamata e propongono diverse attività. Cornice d’eccezione di questa parte del programma è la Cittadella del Buon Vivere che quest’anno ha inaugurato già nel mese di agosto grazie al progetto “Estate in Barcaccia” nato dalla collaborazione con il Comune di Forlì. Altre sedi degli eventi in programma in città sono la Chiesa di San Giacomo, gli spazi dei Musei di San Domenico, il Teatro Diego Fabbri, l’Auditorium Cariromagna e Palazzo Monte di Pietà. Sono previsti inoltre eventi a Cesena, Ravenna, Mercato Saraceno, Cesenatico, Faenza e Forlimpopoli.

La Settimana del Buon Vivere sarà inaugurata anche quest’anno dalla Notte Verde e dell’Innovazione Responsabile sabato 24 settembre. La manifestazione giunta alla sua quinta edizione e nata dall’iniziativa e sostenuta dal Comune di Forlì, è quest’anno dedicata al tema dell’acqua e vede dalla mattina a notte inoltrata convegni, seminari, workshop, spettacoli, concerti e flashmob dedicati al tema della sostenibilità ambientale.

La Settimana del Buon Vivere è sostenuta e organizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì, Cooperhub, in collaborazione con Irccs-Irst e Camera di Commercio di Forlì, con il contributo di Conscoop ed è il risultato della partecipazione attiva delle tante aziende, istituzioni, realtà associative e cittadini che sostengono e compongono a vario titolo il programma con il coordinamento di Casa del Cuculo, Sunset e Tribucoop.

Settimana del Buon Vivere: idee e suggestioni alla ricerca di un futuro sostenibile

La settimana edizione si apre a tavola a Casa Spadoni: a Faenza la cena inaugurale il 26 settembre, ricavato donato alle zone colpite dal sisma nel centro Italia

Così come è stato negli anni scorsi sarà Forlì la sede principale di tutti gli eventi ma la settima edizione della Settimana del Buon Vivere (24 settembre-2 ottobre) avrà uno dei principali appuntamenti inaugurali nel Ravennate: alle 21 del 26 settembre a Casa Spadoni di Faenza (via Granarolo 99) la cena di apertura intitolata “Amore e gusto” con lo chef Marco Cavallucci (Casa Spadoni), l’oste Simone Zoli (osteria Don Abbondio) e l’intrattenimento musicale di Nadimobil. Sarà una cena conviviale di solidarietà: il ricavato verrà devoluto alle zone colpite dal sisma in centro Italia (info e prenotazioni 0543-785462). All’edizione 2016 – presentata stamani, 8 settembre, a Forlì nella suggestiva cornice dell’area antistante ai musei San Domenico – è dedicato anche l’inserto di quattro pagine del mensile R&D Cult (clicca per sfogliarlo online).

Ma ci sarà un po’ di Ravenna anche all’inaugurazione del 25 settembre a Forlì alla Chiesa di San Giacomo con la partecipazione dell’associazione Gruppo dello Zuccherificio, che organizza il festival di libera informazione Grido della Farfalla, e il 30 settembre collegamenti da Ravenna durante l’incontro con Serena Dandini ancora alla Chiesa di San Giacomo.

L’appuntamento romagnolo vede i tradizionali temi di economia etica, bene comune, coesione, salute e benessere, legalità, sostenibilità e cultura. Il sottotitolo dell’edizione 2016 è “Un’idea di futuro” e «vuole innescare – affermano gli organizzatori – il confronto tra coloro che nel mondo si interrogano su un possibile futuro sostenibile e quanti, nel nostro territorio, da tempo si adoperano quotidianamente e concretamente per dare alle nuove generazioni un futuro migliore».

Protagonisti artisti quali Ascanio Celestini, Lella Costa, Carla Fracci, Sebastiao Salgado, giornalisti come Luca de Biase, Gianni Riotta, Domenico Quirico, studiosi come Joseph Stiglitz, politici come Giuliano Poletti e personalità del pensiero contemporaneo quali Fausto Bertinotti e Julián Carrón. Agli ospiti di fama internazionale si affiancano le decine di associazioni e gruppi informali che hanno aderito alla chiamata e propongono diverse attività. Cornice d’eccezione di questa parte del programma è la Cittadella del Buon Vivere che quest’anno ha inaugurato già nel mese di agosto grazie al progetto “Estate in Barcaccia” nato dalla collaborazione con il Comune di Forlì. Altre sedi degli eventi in programma in città sono la Chiesa di San Giacomo, gli spazi dei Musei di San Domenico, il Teatro Diego Fabbri, l’Auditorium Cariromagna e Palazzo Monte di Pietà. Sono previsti inoltre eventi a Cesena, Ravenna, Mercato Saraceno, Cesenatico, Faenza e Forlimpopoli.

La Settimana del Buon Vivere sarà inaugurata anche quest’anno dalla Notte Verde e dell’Innovazione Responsabile sabato 24 settembre. La manifestazione giunta alla sua quinta edizione e nata dall’iniziativa e sostenuta dal Comune di Forlì, è quest’anno dedicata al tema dell’acqua e vede dalla mattina a notte inoltrata convegni, seminari, workshop, spettacoli, concerti e flashmob dedicati al tema della sostenibilità ambientale.

La Settimana del Buon Vivere è sostenuta e organizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Comune di Forlì, Cooperhub, in collaborazione con Irccs-Irst e Camera di Commercio di Forlì, con il contributo di Conscoop ed è il risultato della partecipazione attiva delle tante aziende, istituzioni, realtà associative e cittadini che sostengono e compongono a vario titolo il programma con il coordinamento di Casa del Cuculo, Sunset e Tribucoop.

Divieto revocato: alla foce del Savio si può fare di nuovo il bagno in mare

Le analisi mostrano il rientro dei valori di enterococchi intestinali nella normalità tra Lido di Classe e Lido di Savio

È stata emanata stamani, 8 settembre, l’ordinanza del sindaco di Ravenna che ripristina la balneazione nelle acque del tratto di mare tra Lido di Savio e Lido di Classe a ridosso della foce del fiume Savio, sospesa da ieri per motivi igienico-sanitari. Il provvedimento odierno è stato assunto alla luce dell’esito favorevole delle analisi delle acque, diffuso in mattinata dal servizio sanitario regionale, da cui si evince il rientro dei valori di enterococchi intestinali nella normalità nel tratto di mare nei pressi della foce del fiume Savio (da 250 metri nord molo foce Savio a Piede molo nord foce Savio).

L’ex coordinatore Ra2019 va in Regione Il sindaco: «A Ravenna clima avvelenato»

Cassani nella segreteria del cervese Corsini, assessore al Turismo, per 2mila euro al mese. Ironia M5s: «Il Pd non lascia nessuno disoccupato»

Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna dal 1997 al 2011, poi coordinatore della candidatura di Ravenna a capitale europea delle cultura 2019: il cinquantenne Alberto Cassani è senza ombra di dubbio l’uomo che ha più caratterizzato le politiche culturali del Comune di Ravenna nell’ultimo ventennio. Per lui, dopo le elezioni, c’era già pronto un posto nello staff del nuovo sindaco Michele de Pascale ma ha rifiutato con tanto di lettera aperta inviata ai giornali in cui denunciava anche un certo avvelenamento del clima politico.

Stanco delle polemiche ravennati che hanno accompagnato il suo nome in particolare dopo non essere riuscito a conquistare il titolo europeo, Cassani è ripartito, l’1 settembre, da Bologna, abbandonando la politica attiva per ricoprire il ruolo di coordinatore della segreteria dell’assessore regionale al Turismo, il ravennate Andrea Corsini. Ruolo rimasto vacante dopo il pensionamento in agosto del suo predecessore, Umberto Mascanzoni, e di carattere fiduciario (con scadenza al termine della legislatura, nel 2019), come previsto dalla normativa regionale.

L’ex assessore è diventato quindi un dipendente regionale, con una retribuzione netta di circa 2mila euro al mese: «Faccio vita da pendolare, mi sveglio alle 6, prendo il treno per Bologna, timbro il cartellino come tutti e rientro alla sera», ha dichiarato ai quotidiani Cassani replicando alle prime polemiche e scatendando ulteriori ironie sui social network, in particolare tra i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle. Andrea Bertani, consigliere regionale grillino, non è stato da meno in quanto a ironia in un comunicato inviato alla stampa: «Auguriamo a Corsini, già assessore comunale a Ravenna, che in questo momento ha questioni importanti cui pensare, quali le vicende dell’Apt, di avere maggiore fortuna di quella avuta dal suo capo di gabinetto quando ha corso, infelicemente, per il riconoscimento di capitale della cultura». E poi una stoccata al Pd: «Riconosciamo a Bonaccini che la sua giunta ed il suo partito sono stati capaci di evitare, ogni tanto, che qualcuno, pur a fronte di fallimenti, rimanga disoccupato. Gli è riuscito anche in questo caso. Ci piacerebbe però se riuscisse anche nel caso della aziende che chiudono e delle cooperative che falliscono». Non è escluso che l’M5s presenti una interrogazione sulla nomina in regione. Tra gli altri, a criticare la nomina è stato in un video postato su Facebook il consigliere comunale di Forza Italia Alberto Ancarani, mentre la lista La Pigna in un comunicato si è scagliata contro il “poltronificio Pd”.

Il sindaco Michele de Pascale commenta invece con soddisfazione: «Sono molto contento della decisione di Corsini, è una scelta di grande qualità: una persona con una forte competenza culturale come Cassani farà del bene al turismo della regione e anche a Ravenna, che punta forte sul turismo culturale. Adesso ho capito perfettamente le ragioni per cui Alberto ha deciso di aprire una nuova fase di vita professionale: l’avvelenamento del clima a Ravenna era divenuto tale che per una persona che lavora con una grande passione come lui era diventato necessario andarsene…».

«Perché utilizzare la Protezione civile per far attraversare i pedoni alla festa Pd?»

Interrogazione di Ancisi (LpRa): «Dovrebbe occuparsene il partito
E la Polizia municipale non fa nemmeno le multe…»  

Perché utilizzare la protezione civile per l’assistenza dei pedoni all’ingresso della festa dell’Unità? Lo chiede il decano dell’opposizione ravennate, Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, alla giunta in un’interrogazione. Il tema è quello dell’utilizzo di quattro volontari dell’associazione Protezione Civile Radio Club Mistral in via Trieste e via Destra Canale Molinetto per agevolare l’attraversamento pedonale verso la festa del Pd del Pala De André (e ritorno). Un utilizzo richiesto dalla Polizia municipale dal 26 agosto al 12 settembre, periodo in cui è in vigore anche un’ordinanza sul traffico – rende noto Ancisi – che impone divieti di sosta e riduzioni della velocità e consente l’utilizzo a parcheggio dell’ampia fascia di verde pubblico in zona.

«Pur se la convenzione annuale in atto con Mistral, che prevede il riconoscimento di 6 mila euro a titolo di rimborso delle spese e degli oneri sostenuti, comprende anche “servizi di previsione e prevenzione dei rischi e servizi di pubblica incolumità e viabilità in supporto al Corpo di Polizia Municipale di Ravenna” – attacca Ancisi nell’interrogazione – questa scelta è stata quanto meno inopportuna. Non tanto per l’integrazione dei rimborsi spesa che inevitabilmente saranno dovuti a Mistral causa la straordinarietà dell’impegno serale, quanto per le seguenti ragioni». Che sono, in sintesi, la possibilità di far svolgere queste mansioni a volontari individuati dall’organizzazione della festa (come per esempio i pensionati utilizzati davanti alla scuola), anche per permettere alla Protezione civile di occuparsi esclusivamente in questo periodo dell’assistenza per il terremoto del centro Italia, e il fatto – secondo Ancisi – che nonostante non sia impegnata con gli attraversamenti pedonali, la polizia municipale non starebbe facendo rispettare i divieti di sosta. Niente multe, insomma.

Ancisi chiede quindi formalmente all’assessore competente (il vicesindaco Eugenio Fusignani) le ragioni dell’operato della Polizia municipale. «Per prevenirne risposte di circostanza – conclude Ancisi – quali la pubblica incolumità dei pedoni messa a rischio, suggerisco al sindaco di disporre, per il futuro, che la convenzione con Mistral sia utilizzata a servizio di attività e manifestazioni di interesse pubblico del Comune o altri enti pubblici o di società e fondazioni controllate dal Comune oppure di iniziative patrocinate dal Comune, escludendo iniziative di interesse politico o prettamente privato e che per questa ultima fattispecie, eventuali esigenze organizzative per fronteggiare problemi di circolazione stradale siano poste a carico dell’organizzazione privata, nella relativa ordinanza d’obbligo sul traffico».

Salta l’incontro con Errani: al suo posto alla festa dell’Unità arriva la Serracchiani

Impegnato per l’incarico come Commissario per la ricostruzione nel terremoto del centro Italia, Vasco Errani non sarà a chiudere la festa del Pd di Ravenna con un comizio come annunciato. Al suo posto arriverà invece la vice di Renzi, Debora Serracchiani (il 12 settembre alle 21).

Ma anche le giornate precedenti sono ricche di appuntamenti: l’8 settembre alle 21 inugura la mostra dell’Anpi “La Spagna nel cuore” con i dirigenti Anpi locali musiche e letture di Gigi Tartaul e Ivan Corbari e proiezione; il 10 setttembre alle 18 incontro con il cantautore Eugenio Finardi e l’europarlamentare Cecile Kyenge sui temi dell’accoglienza e della solidarietà, mentre l’11 settembre ci sarà l’incontro tra il Sì e il No al referendum tra il parlamentare Alberto Pagani (Pd) e il costituzionalista Gianfranco Pasquino.

Sinistra per Ravenna diventa un’associazione Pranzo di autofinanziamento con Pisapia

A quattro mesi dalle elezioni amministrative, la lista civica Sinistra per Ravenna si costituisce formalmente come associazione politico culturale che si presenterà ai cittadini e alle cittadine durante il pranzo di autofinanziamento l’11 settembre alle 13, nella sala Pier Paolo d’Attorre (ex sala Strocchi) in via maggiore 71.

Ospite dell’iniziativa sarà l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia che interverrà insieme a Luigi Dadina, tra i promotori della lista (che alle elezioni ha eletto un consigliere comunale e può contare sull’assessora Valentina Morigi in giunta).

Info e prenotazioni entro venerdì 9 settembre alle 15 all’indirizzo: apranzoconpisapia@gmail.com o al telefono 338 2946065.

Rompe il citofono e tenta di scardinare l’inferriata per entrare nella casa della ex

Arrestato un uomo per atti persecutori a Marina Romea

In preda a un vero e proprio raptus, ha tentato di entrare nella casa della sua ex compagna, che vive con le due figlie minorenni, prima bussando al portone e arrivando perfino a rompere il citofono, costringendo la donna a staccare il contatore della corrente, poi addirittura tentando di scardinare l’inferriata della finestra della camera da letto.

Sono così dovuti intervenire i carabinieri della stazione di Marina Romea, che lo hanno arrestato per il reato di atti persecutori: non era la prima volta che minacciava, infastidiva e perseguitava l’ex compagna, dopo la separazione di un anno fa, tanto che la donna si era da poco decisa a richiedere un provvedimento di ammonimento nei suoi confronti.

E il Pci rinasce anche a Ravenna: «Comunisti uniti per costruire il futuro»

Al via la costituzione della nuova federazione provinciale

Rinasce anche a Ravenna il Partito Comunista Italiano con praticamente lo stesso simbolo del vecchio Pci – quello disegnato dal pittore siciliano Renato Guttuso – e identico nome, quello utilizzato dal 1943 in poi, fino allo scioglimento del 1991.

L’appuntamento è per questa sera – giovedì 8 agosto – alle 20.45 in via Lanciani 133, a Ravenna, dove il comitato promotore del Partito Comunista Italiano organizza il primo incontro costituente della federazione provinciale.


«Dopo il successo di partecipazione all’assemblea nazionale – scrivono in una nota gli organizzatori –, tenutasi lo scorso 26 giugno a Bologna, il Partito Comunista Italiano si radica nel territorio e invita tutte le persone interessate a partecipare al dibattito per la costruzione della nuova federazione locale. Comunisti uniti in una sinistra di classe e del lavoro, unita e unitaria per investire nella scuola e nella formazione, per sostenere il No al referendum sulle modifiche costituzionali, per il diritto alla salute, per un’economia e uno Stato a sostegno di tutti».

I promotori aspettano «numerosi» i ravennati «per costruire insieme un futuro grande come una storia: la nostra».

Adriatica e Ravegnana chiuse una notte Poi rotatoria al posto dell’incrocio killer

Dalle 22 dell’8 alle 6 del 9 asfaltatura poi il transito riprenderà attraverso il cantiere. Ancora due mesi di lavori

Per consentire l’esecuzione delle operazioni necessarie alla riapertura della strada statale 67 Tosco Romagnola attualmente chiusa in corrispondenza dell’incrocio con la strada statale 16 Adriatica, sarà necessaria la temporanea chiusura dell’intero incrocio per il tempo necessario agli interventi di asfaltatura e realizzazione della segnaletica provvisoria: circolazione vietata quindi tra le 22 di giovedì 8 e le 6 di venerdì 9 settembre, una notte di lavoro per l’entrata in funzione della nuova rotatoria.

A partire dalla mattina di venerdì 9 settembre, tutte le arterie saranno transitabili e la rotatoria sarà in esercizio in configurazione provvisoria di cantiere fino al completamento dei lavori previsto per la fine di ottobre.

Ecco i percorsi alternativi notturni che saranno indicati sul posto. Autovetture e veicoli di peso inferiore a 5 tonnellate: per il traffico proveniente da sud/Rimini uscita dalla Ss 16 su via Dismano (Sp 138), prosecuzione su via Galileo Galilei, via Alberti, viale Randi e immissione sulla Ss 16; per il traffico proveniente da Bologna Ferrara e Venezia: uscita dalla Ss16 all’uscita denominata Esp/centro, prosecuzione su viale Randi, viale Alberti, via Galileo Galilei, via Dismano (Sp 138) e immissione sulla Ss 16 Adriatica. Mezzi pesanti con peso superiore a 5 tonnellate: per il traffico proveniente da sud/Rimini uscita dalla Ss16 per la via Classicana (SS 67), prosecuzione su via Trieste (indicazione Polo nord Bassette), via Attilio Monti (direzione Ferry terminal), via Baiona, via Bassette fino alla rotatoria della Ss309 “Romea”; per il traffico proveniente da Bologna, Ferrara e Venezia uscita dalla Ss309 “Romea” in direzione centro Ravenna, prosecuzione su via Bassette, via Baiona (direzione Ferry Terminal), via Attilio Monti, via Trieste, fino all’incrocio con la Ss67 Classicana da dove è possibile proseguire fino alla Ss16 Adriatica. Per il traffico leggero e pesante in uscita dalla E45/E55 sulla Ss16 Adriatica sarà obbligatoria l’immissione in direzione Rimini/Ancona: proseguire in direzione Marina di Ravenna e seguire le indicazioni già presenti lungo la deviazione per mezzi pesanti.

Adriatica e Ravegnana chiuse una notte Poi rotatoria al posto dell’incrocio killer

Dalle 22 dell’8 alle 6 del 9 asfaltatura poi il transito riprenderà attraverso il cantiere. Ancora due mesi di lavori

Per consentire l’esecuzione delle operazioni necessarie alla riapertura della strada statale 67 Tosco Romagnola attualmente chiusa in corrispondenza dell’incrocio con la strada statale 16 Adriatica, sarà necessaria la temporanea chiusura dell’intero incrocio per il tempo necessario agli interventi di asfaltatura e realizzazione della segnaletica provvisoria: circolazione vietata quindi tra le 22 di giovedì 8 e le 6 di venerdì 9 settembre, una notte di lavoro per l’entrata in funzione della nuova rotatoria.

A partire dalla mattina di venerdì 9 settembre, tutte le arterie saranno transitabili e la rotatoria sarà in esercizio in configurazione provvisoria di cantiere fino al completamento dei lavori previsto per la fine di ottobre.

Ecco i percorsi alternativi notturni che saranno indicati sul posto. Autovetture e veicoli di peso inferiore a 5 tonnellate: per il traffico proveniente da sud/Rimini uscita dalla Ss 16 su via Dismano (Sp 138), prosecuzione su via Galileo Galilei, via Alberti, viale Randi e immissione sulla Ss 16; per il traffico proveniente da Bologna Ferrara e Venezia: uscita dalla Ss16 all’uscita denominata Esp/centro, prosecuzione su viale Randi, viale Alberti, via Galileo Galilei, via Dismano (Sp 138) e immissione sulla Ss 16 Adriatica. Mezzi pesanti con peso superiore a 5 tonnellate: per il traffico proveniente da sud/Rimini uscita dalla Ss16 per la via Classicana (SS 67), prosecuzione su via Trieste (indicazione Polo nord Bassette), via Attilio Monti (direzione Ferry terminal), via Baiona, via Bassette fino alla rotatoria della Ss309 “Romea”; per il traffico proveniente da Bologna, Ferrara e Venezia uscita dalla Ss309 “Romea” in direzione centro Ravenna, prosecuzione su via Bassette, via Baiona (direzione Ferry Terminal), via Attilio Monti, via Trieste, fino all’incrocio con la Ss67 Classicana da dove è possibile proseguire fino alla Ss16 Adriatica. Per il traffico leggero e pesante in uscita dalla E45/E55 sulla Ss16 Adriatica sarà obbligatoria l’immissione in direzione Rimini/Ancona: proseguire in direzione Marina di Ravenna e seguire le indicazioni già presenti lungo la deviazione per mezzi pesanti.

Con una divisa finta da carabinieri rubano 30mila euro a una 87enne

In due alla porta di casa dicendo che la figlia ha avuto un grave incidente: quando se ne vanno l’anziana trova la cassaforte ripulita

Si sono presentati in due alla porta di casa di una 87enne presentandosi come carabinieri venuti per darle informazioni sull’incidente stradale avuto dalla figlia ma quando i due uomini se ne sono andati l’anziana si è resa conto che la cassaforte era stata ripulita di gioielli e contanti per un valore di 30mila euro e le stanze del piano superiore messe a soqquadro. L’ultima truffa raccolta dai carabinier, quelli veri, risale al pomeriggio del 6 settembre a Bagnacavallo e segue il copione solito con i malviventi a spacciarsi per forze dell’ordine. Di solito, come in questo caso, l’arrivo delle persone al campanello è precedeuto da una telefonata esplorativa di qualcuno che prennuncia l’imminente arrivo. In alcuni casi lo stratagemma utilizzato è quello di chiedere una somma consistente per risolvere i guai del congiunto rimasto coinvolto in qualche controllo o incidente.

L’Arma dei carabinieri invita tutti a leggere i volantini distribuiti nei vari luoghi di aggregazione con alcuni consigli utili per riconoscere più facilmente il tentativo di una truffa. In particolare è assolutamente inverosimile che certi enti possano chiedere soldi ai cittadini porta a porta e soprattutto nel caso dei falsi carabinieri non è possibile pagare alcuna somma di denaro quale prezzo per la liberazione dall’arresto di nessuno. Le indagini sono in corso da parte del nucleo operativo e radiomobile di Lugo e stazione di bagnacavallo.

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