sabato
05 Luglio 2025

Facebook: nella bufera una poliziotta per le frasi contro i parcheggiatori abusivi

La donna, richiamata dal questore: «Parlavo da cittadina aggredita,
ma non sono razzista. Stupita dalla solidarietà della gente»

Uno sfogo lungo e articolato come capita di leggere sul web: contro i cosiddetti parcheggiatori abusivi definendoli «schifosi, puzzoni, stronzi» associandoli peraltro ai «finti profughi». È comparso sul gruppo Facebook Ravenna Sicura nel pomeriggio di martedì 9 agosto. Uno status come forse se ne possono leggere tanti. Ma a fare la differenza, in questo caso è la firma: quella di un’agente di polizia con tanto di nome e cognome. Uno status presto rimosso dallo stesso Facebook, come spiega l’amministratore del gruppo rispondendo agli iscritti che questa mattina chiedevano spiegazioni sulla sparizione del post.

Ma può un agente di polizia lasciarsi andare a dichiarazioni senza subire conseguenze? Del resto, lei stessa era consapevole del rischio quando scriveva, tra le altre cose: «Sapete che vi dico? Io probabilmente verrò richiamata perché un poliziotto non può mai permettersi di dire che ne ha le palle piene di sti cialtroni», prima di aggiungere, attaccando frontalmente anche l’Amministrazione comunale: «Le tasse le pago anche io cazzo! Anche io ho delle figlie adolescenti che ho paura a mandare in giro da sole anche a causa di questi puzzoni mantenuti a cui tutto è permesso dalla nostra amministrazione comunale».

E la probabilità di essere richiamata si è fatta certezza mercoledì 10 agosto, la mattina seguente la pubblicazione del post su Fb. La convocazione del questore Rosario Eugenio Russo infatti non si è fatta attendere. E verosimilmente non si faranno attendere nemmeno i provvedimenti disciplinari, per quanto da via Berlinguer non siano trapelate notizie. Ma parole come queste sul web da chi porta una divisa che deve garantire imparzialità non passano inosservate. «Continuate pure a dargli il soldino e a comprare i loro fazzoletti – si leggeva ancora -, alimentatelo pure il loro racket e il loro ego. E per chi vuole fare polemica spicciola se la risparmi: sono diventata Razzista, non per il colore della pelle ma per la “razza” di esseri stronzi e maleducati che sono quel determinato gruppo lì, uniti ai loro cugini dei carrelli e ai finti profughi con gli Iphone in piazza San Francesco o che bighellonano per il centro da mattino a sera. Andasiv a lavureeee’».

Parole durissime che se non tirano in ballo esplicitamente l’appartenenza etnica, puntano comunque il dito contro una categoria ben precisa di persone e quindi leggibili come “razziste”. Parole che, ci spiega quando contattiamo l’agente al telefono, nascevano come sfogo in seguito a un episodio che lei definisce di vera e propria aggressione in piazza Baracca. «Ero stata lì al mattino per un altro intervento con un collega e ci sono tornata nel pomeriggio, senza divisa, per una commissione personale. Sono stata riconosciuta e letteralmente circondata. Ho avuto paura, come donna. Ho chiamato i colleghi ma quando sono arrivati, come sempre, se l’erano tutti data a gambe, naturalmente. E comunque quando sono tornata me ne sono ritrovata uno davanti che addirittura mi batteva i pugni sul vetro dell’auto».

La vicenda ha suscitato naturalmente grande clamore innanzitutto tra i componenti del gruppo Facebook (quasi 7mila iscritti) che in gran numero solidarizzano con l’agente e le esprimono solidarietà a fronte di quello che potrà accaderle dal punto di vista disciplinare. «Ho diciotto anni di servizio e non ho mai avuto problemi con nessuno – ci racconta ancora quando la contattiamo direttamente – sono una persona tranquilla e chi mi conosce sa bene che non sono affatto razzista, come del resto spiegavo nello status stesso. Forse mi sono espressa male, a parlare non era la poliziotta, ma la donna che era appena stata aggredita. Questa città non è più sicura, io temo di lasciare andare in giro le mie figlie».

Si aspettava le reazioni? «Mi hanno stupito i tantissimi messaggi di solidarietà da parte dei cittadini che hanno capito il senso del mio status che riguarda l’insicurezza e il degrado della città. Spero sia un incipit per sollevare un problema reale». Eppure lei stessa nello status immaginava ripercussioni. A rileggere il giorno dopo le parole, non crede di aver esagerato? «Come agente ho sempre agito con la massima imparzialità, tutelando tutti e naturalmente continuerò a farlo. Quello ero uno sfogo da cittadina. Ma pare che a noi poliziotti non sia permesso esprimere opinioni in pubblico. Queste cose si possono solo pensare e non dire. Spero di aver modo di spiegare le mie ragioni ai miei capi e che ciò che ho scritto non sia travisato. Forse, ripensandoci oggi, avrei soprattutto dovuto insistitere di più sul fatto che davvero io, anche per la mia storia personale, non ho nulla a che fare con il razzismo».

Intanto sul web il tema sta aprendo un dibattito, con tanti a favore dell’agente, ma anche voci critiche. Tra queste quella della consigliera comunale di Cambierà Samantha Tardi sulla propria bacheca, pur dicendo di poter condividere parte dei contenuti dello status dell’agente e ritenendo necessari provvedimenti in materia, commenta infatti: «Io una così, per dichiarazioni simili, la sospenderei per qualche giorno. Avrebbe modo di riflettere un po’ di più sul suo mancato autocontrollo che invece sarebbe assolutamente richiesto soprattutto in funzione al suo lavoro».

«È strano», ma autentico: Verdi negli insegnamenti del Maestro Muti

Gli esiti della Italian Opera Academy a Ravenna, masterclass per giovani cantanti e direttori d’orchestra

muti IOP«È strano». Con queste parole, ripetute da Violetta in ogni atto de La Traviata di Giuseppe Verdi, si può riassumere l’esperienza del secondo anno dell’Italian Opera Academy, masterclass organizzata a Ravenna per giovani cantanti e direttori d’orchestra, ideata e guidata dal maestro Riccardo Muti, quest’anno incentrata sull’ultima opera della Trilogia Popolare del compositore emiliano. Nei quindici giorni, dal 23 luglio al 5 agosto, passati sotto le sapienti mani del Maestro, coadiuvato dalla celeberrima soprano Renata Scotto, i giovani musicisti hanno potuto attingere direttamente dai 50 anni di esperienza operistica trascorsi dirigendo i migliori cantanti al mondo. Non è un caso che gli esempi utilizzati dal docente affondino le radici nella storia del melodramma dell’ultimo secolo, come gli aneddoti riguardanti la messa in scena de La Traviata a La Scala nel 1990 o come l’incessante elogio del fraseggio di Aureliano Pertile.
Nelle due serate finali il lavoro di approfondimento costante della partitura verdiana dà i frutti sperati ed al primo saggio è il maestro Muti che, bacchetta alla mano, traccia una luminosa via. Come anch’egli afferma più e più volte, la sua interpretazione non è la verità, ma un tentativo di avvicinarcisi affrontando con serietà ed onestà intellettuale la partitura.
Il discorso sui i cantanti selezionati per questo corso è ampio: convincente ancorché un po’ algida la Violetta della russa Venera Protasova, leggermente provata dalla difficoltosa pronuncia italiana, ma completamente a suo agio nell’ultimo atto; altalenante il giovane tenore Ivan Defabiani il quale alterna momenti di pura estasi a errori marchiani che ne inficiano l’esibizione; ma su tutti splende la voce di Claudia Pavone, Violetta nella prima metà del concerto, morbida ed omogenea, senza sbavature e dalla dizione quasi impeccabile, merce molto rara tra i cantanti d’oggi, al punto che non si vorrebbe smettere di ascoltarla mai tanta bellezza spande. Diversi sono stati i cantanti chiamati per ricoprire ruoli scoperti, il più importante dei quali è quello di Giorgio Germont, interpretato dal baritono Sergio Vitale. la cui voce, a dirla tutta un po’ chiara, è raffigurazione perfetta dell’animo paterno; non meraviglia, dunque, che il vertice di queste rappresentazioni si sia toccato durante il duetto del secondo atto con protagonisti proprio Violetta e Germont padre.
Interessanti le bacchette che si sono alternate sul podio: particolarmente acerba quella di Dawid Runtz, troppo impegnato dalla sua chioma fluente e dalla bellezza del gesto per guidare l’orchestra nel delicatissimo Preludio del primo atto; molto convincente Alberto Maniaci, unico italiano tra i direttori ammessi: è con lui sul podio che l’orchestra Cherubini viene pervasa da una linfa simile a quella che scorreva nella serata diretta dal Maestro; molto discutibile l’utilizzo dell’orchestra da parte di Giedré Šlekyté, forse troppo abituata all’opera d’oltralpe, dimentica che il forte operistico è sempre relativo alla intellegibilità delle parole e non una gara a chi fa fischiare più forte le orecchie al pubblico; chiude la serata un essenziale Yang Jiao che ridimensiona gli eccessi e smussa gli angoli non dando l’impressione, però, di aver profondamente compreso quale sia il vero dramma dell’opera.

Muti IOACome in tutti i corsi, la passerella finale è la classica consegna dei diplomi con il maestro Muti che fa gli onori di casa alla presenza della grandissima Renata Scotto.
Ravenna rischia di sottovalutare il suo teatro e ciò che può dare: il neo più grande, messo in mostra da Riccardo Muti, è l’assenza delle istituzioni. È quantomeno disdicevole che la città nella quale riposa il Poeta italiano al quale è dedicato il teatro, teatro nel quale il più grande interprete verdiano al mondo tiene non un concerto, ma un corso di approfondimento su una delle opere più celebri di Giuseppe Verdi, non possa avere un’amministrazione sensibile alla cultura musicale, se non come risorse sempre più esigue, almeno come presenza e adesione autorevole. La platea dell’Alighieri, tuttavia, è figlia di questo modo di intendere la cultura. Alla recita diretta dal Maestro si è avuto più di un dubbio su chi fosse malato di tisi, se Violetta o il pubblico, tanto che durante il primo preludio Riccardo Muti stesso si è voltato verso la platea gettando giustificatissime occhiate di fuoco.

La presenza della camera acustica durante le esibizioni è stata una bella sorpresa: sarebbe opportuno che essa fosse presente anche in tutti i concerti, specialmente quelli di musica da camera, e non centellinata come un prezioso distillato.

Un plauso va certamente all’orchestra Cherubini ed al coro del Teatro di Piacenza, e soprattutto una menzione al primo clarinetto Gianluigi Caldarola che stupisce oltremodo per la sua bravura nel suonare piano senza perdere in articolazione e pulizia. Il futuro è un po’ meno incerto e penoso se riusciamo a valorizzare ragazzi così bravi.

Nella gallery le foto di Silvia Lelli del recital finale dell’Italian Opera Academy 2016 di Riccardo Muti

Strade, piste ciclabili, ponti: lavori per 4 milioni di euro  

La soddisfazione dell’assessore Fagnani per interventi attesi da tempo. Ancisi: “Tutte opere in ritardo e già annunciate”  

L’assessore Roberto Fagnani invia alla stampa un riassunto dei lavori aggiudicati (e in molti casi da tempo attesi) sulle strade per l’ammontare di quasi 4milioni di euro. “Si tratta di interventi – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – che hanno come comune denominatore la sicurezza, declinati, a seconda dei casi, su particolari esigenze: parliamo quindi di percorsi pedonali e ciclistici, a tutela delle cosiddette utenze deboli, rifacimento e manutenzione di pavimentazioni stradali e ponti. Sono tutti importanti e attesi e per questo siamo molto soddisfatti di vederli partire”.
Nel dettaglio, per quanto riguarda pedoni e ciclisti, a Classe, nel tratto di via Romea Vecchia che collega la frazione con il nucleo abitato delimitato dalle traverse di via Valvassori e via Navarco, sarà avviata entro settembre la realizzazione, per un importo di 300mila euro, di un percorso ciclabile a margine della carreggiata, largo 2,5 metri e lungo 470, e quella di un marciapiede fra via Navarco e via Del Pretorio.
Il percorso pedonale di via Cella, a San Bartolo, sarà riqualificato con un intervento da 350mila euro. Si prevede di far partire i lavori a inizio settembre, realizzando percorsi protetti riservati all’utenza debole e regolarizzando la sosta, prevedendola nei punti di minor rischio e, ove compatibile, di maggior richiesta. Contestualmente sarà realizzato un intervento di efficientamento energetico e adeguamento normativo dell’impianto di pubblica illuminazione.

Sul capitolo rifacimento di pavimentazioni stradali invece si prevede una spesa di 200mila euro per la pavimentazione di via Canala, che collega la statale 16 con via Canalazzo. Analoghi interventi di manutenzione straordinaria saranno eseguiti in strade dell’area “Ravenna sud”: in particolare la pavimentazione in autobloccante presente nelle vie Rubicone, Panfilia e nella rotonda Greene Balch Emily sarà rimossa e sostituita con pavimentazione in conglomerato bituminoso. L’importo complessivo di  tali lavori ammonta a 100mila euro. In centro  si provvederà al rifacimento della strada e dei marciapiedi in via Zotti, per un tratto di 250 metri, e via Bregoli, per un tratto di 85 metri. L’intervento, da 100mila euro, prevede anche il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica.
Nel forese, è prevista la sistemazione della fascia laterale di via Santerno Ammonite, nel tratto compreso tra via Bassa e il civico 9, per consentire ai pedoni di transitare in sicurezza. I lavori costeranno 40mila euro. Con ulteriori 100mila euro si provvederà alla manutenzione straordinaria, in zona Bassette, di via Bondi, via Buozzi e via Romagnoli (tratti da via Di Vittorio a scolo consorziale Fagiolo).
In centro storico si interverrà sua via Guidone e via Baccarini, dove saranno rifatte le pavimentazioni in conglomerato bituminoso. Tale intervento potrà essere realizzato a seguito di un accordo con Hera, nel rispetto di quanto disposto dal regolamento scavi su suolo pubblico.
Infine, sul capitolo ponti, saranno a carico dell’Autorità portuale per 1,2 milioni di euro e del Comune per 400mila il rifacimento del ponte su via Classicana e la manutenzione delle strade limitrofe in ambito portuale (adeguamento di via Darsena San Vitale nel tratto sotto il cavalcavia, realizzazione di una viabilità provvisoria per rendere accessibile la zona portuale durante la demolizione e ricostruzione del ponte, sistemazione delle rampe di accesso al nuovo ponte). Si prevede di avviare l’intervento in settembre. Saranno demoliti e ricostruiti i ponti sugli scoli consorziali Canala e Cupa in via Sant’Alberto, con un intervento da 900mila euro che prevede la demolizione dei manufatti esistenti e la realizzazione di nuovi impalcati. Preliminarmente dovranno essere riposizionati i sottoservizi (acquedotto, fognatura nera in pressione e gas). Nel ponte sul fiume Savio è prevista per settembre la realizzazione di un primo intervento in materia di funzionalità e sicurezza, del valore di 100mila euro. Saranno installate una nuova barriera parapetto su entrambi i lati a bordo ponte, una nuova barriera guardrail a delimitazione della carreggiata, un nuovo percorso pedonale asfaltato su tutti e due i lati e realizzate le opere per lo smaltimento delle acque dalla piattaforma stradale.

A rapido giro di posta arriva il commento di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna a puntualizzare come in alcuni casi si tratti di lavori in grave ritardo (del resto lo stesso Fagnani aveva parlato di lavori attesi da anni e per cui, come noto, solo nell’ultimo anno del mandato di Fabrizio Matteucci si sono reperite le risorse necessarie alla realizzazione. In particolare Ancisi sottolinea come la ricostruzione degli “scoli consorziali Canala e Cupa in via Sant’Alberto”, chiusi dall’ottobre 2014, era stata annunciata per agosto 2016. E a proposito della pista ciclabile tra Classe e il borgo Romea Vecchia fa notare come la richiesta scritta firmata dagli abitanti di quel borgo risale ad oltre un ventennio fa e il progetto preliminare dell’opera sia stato approvato nel settembre 2009 e sarebbe dovuta essere stata realizzata nel 2014, e che la data slittà poi a dicembre 2015. “Sarebbe stata l’unica nuova pista ciclabile del mandato elettorale 2011-2016, sicuramente indispensabile: ma non sono riusciti a farla partire nemmeno prima che quell’amministrazione scadesse” affonda Ancisi. E da qui la proposta provocatoria che lancia all’Amministrazione: “La nuova amministrazione comunale adotti un semplice accorgimento: dia notizia della realizzazione di ogni opera solo quando partono i lavori. È l’unica data che può dare indicazioni attendibili sui tempi effettivi di compimento. Può perderci in pubblicità, ma recuperare molto in credibilità”.

Alessandro Di Battista a Cervia per il No al referendum costituzionale

Il portavoce del Movimento 5 Stelle fa tappa in Romagna nel suo lungo evento itinerante “Costituzione Coast to Coast”

Arriva anche a Cervia, il 17 agosto alle 21 in piazza dei Salinari, il tour elettorale la “Costituzione Coast to Coast” di Alessandro Di Battista, portavoce del Movimento 5 stelle. Partito il 7 agosto da Roma l’evento itinerante ha come obiettivo il racconto delle ragioni del NO al referendum costituzionale che si voterà in autunno. «Non è vero che stanno abolendo il Senato – spiega Di Battista – l’unica cosa che vogliono abolire sono i cittadini che votano i senatori i quali verranno scelti fra i consiglieri regionali, i politici più coinvolti in inchieste giudiziarie. Ed a loro, magicamente, Renzi-Boschi-Verdini daranno l’immunità. Dobbiamo informarci sulle riforme costituzionali». Saranno presenti ed a disposizione delle domande dei cittadini anche le deputate grilline Maria Edera Spadoni e Giulia Sarti.

Accoltellato ai Giardini Speyer Soccorso da un medico di passaggio

Nella serata di martedì 9 agosto è scoppiata una rissa. Il ferito non è in pericolo di vita. L’aggressore è fuggito. Indagano Polizia e Finanza

Un uomo di nazionalità tunisina è stato accoltellato nella serata di martedì 9 agosto nei pressi dei Giardini Speyer, in piazza Farini, vicino alla stazione di Ravenna. L’aggressione è avvenuta mentre nell’area, nota piazza di spaccio in città (non si esclude infatti che anche l’aggressione possa essere ricondotta in quest’ambito),  era in corso un controllo della Guardia di Finanza. All’uomo, ferito alla coscia, le prime cure sono state portate da un turista tedesco che passava casualmente in zona e che ha tamponato l’emorragia e atteso l’arrivo dell’Ambulanza. Sul luogo sono poi intervenute le Volanti della squadra Mobile e anche la scientifica e sono in corso indagini. L’aggressore si è allontanato e l’arma non è stata rinvenuta.

Roberta Penso si dimette da assessore a cultura e turismo

Il sindaco Luca Coffari annuncia al suo posto un’altra donna

Cambiamenti importanti in vista nella giunta cervese. L’assessore Roberta Penso con deleghe a Turismo, Cultura, Eventi, Porto e Demanio ha infatti rassegnato le dimessioni oggi, martedì 9 agosto, rimettendo le deleghe affidatele nelle mani del Sindaco.

“Purtroppo seri motivi personali non mi permettono più di dedicare il tempo necessario per svolgere al meglio l’incarico affidatomi dal Sindaco – ha spiegato l’assessore – che ringrazio per la fiducia che mi ha sempre accordato. È stata un’esperienza che mi ha notevolmente arricchita sia sul piano professionale, che umano e che mi ha permesso di dare un piccolo contributo alla mia comunità. Cervia è la mia città, che ho sempre amato, che amo e che continuerò ad amare, e nel momento in cui mi sono accorta che la mia situazione personale distoglieva energie dall’impegno pubblico e di amministratore, ho preferito fare questa scelta proprio per il rispetto e il bene che le voglio. Sono stati momenti intensi, di crescita, vissuti nella pienezza delle tante persone che ho incontrato e che porterò sempre nel cuore. Ringrazio ancora il Sindaco, tutta l’amministrazione, i colleghi di Giunta ed i miei collaboratori per la fiducia ed il proficuo lavoro svolto insieme”. Da parte sua il sindaco Luca Coffari ha replicato: “Ringrazio Roberta per l’impegno e per le energie profuse nello svolgere le deleghe che le ho affidato all’inizio del mandato. Giudico positivo il lavoro svolto dall’Assessore Penso durante questi anni, producendo buoni risultati. Ovviamente capisco e rispetto le motivazioni della sua scelta, che dimostrano comunque senso di responsabilità nei confronti delle istituzioni e della città. Seguirò personalmente le deleghe ricoperte dall’assessore ed a breve nominerò il nuovo componente della Giunta che come prevede la norma sarà anch’essa una donna”. 

«Giusto rimuovere il direttore del QS per il titolo che definiva le arciere cicciottelle»

L’intervento di Roberta Mori, presidente della commissioni per la parità dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna  

Sul dibattito scatenatosi intorno al titolo de Il Resto del Carlino che definiva nell’edizione le arciere azzurre “cicciottelle” e che tanto sdegno ha suscitato, tanto da portare al licenziamento del direttore e alle scuse dell’editore, interviene Roberta Mori, presidente della commissione per la parità e i diritti delle persone dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna nonché coordinatrice nazionale delle presidenti degli organismi di Parità regionali. Scrive Mori: “Dal momento che il sessismo colpisce ovunque, anche dove non te l’aspetti, serve necessariamente e il prima possibile “un’assunzione di responsabilità da parte dei media per estirpare del tutto le discriminazioni e le violenze di genere. Proprio per questo motivo la rimozione dall’incarico del responsabile del titolo sulle atlete “cicciottelle” comparso ieri nell’inserto QS de Il Resto del Carlino, “è una decisione positiva non tanto perché sanziona il direttore responsabile, ma per il suo valore di precedente, educativo e deontologico”.

La presidente si è intanto attivata con gli Ordini dei Giornalisti nazionale e regionale e al Corecom Emilia-Romagna, per denunciare un fatto che è “lesivo della dignità e valore di queste straordinarie atlete, di tutte le donne che praticano sport, di tutte le donne che sulla stampa e sui media continuano ad essere rappresentate non in virtù del loro ruolo e dei loro meriti, ma per il loro aspetto fisico”. Secondo Mori infatto “il titolo denigratorio e gratuitamente sessista nei confronti delle atlete olimpiche ha leso l’onore dell’Italia sportiva nel mondo e ferito la sensibilità di tante persone, come dimostrano le innumerevoli reazioni sdegnate sul web e la lettera aperta del presidente della Federazione italiana tiro con l’arco”.

Come ricorda la presidente “la Regione Emilia-Romagna ha sottoscritto il protocollo di collaborazione “Donne e media” con l’Ordine dei giornalisti, associazioni di categoria, Università e Corecom per una rappresentazione e un linguaggio rispettosi della persona, nell’informazione e comunicazione pubblica”: occorre infatti, avverte, “il contributo di tutti alla valorizzazione della soggettività femminile, al rispetto fra i generi, al superamento di una violenza contro le donne che nel sessismo e nell’oggettivazione della donna trova le sue, ancora rigogliose, radici”. L’informazione italiana, conclude Mori, “deve contribuire da protagonista al cambiamento culturale”, e anche “la Commissione Parità e la Giunta dell’Emilia-Romagna- assicura- sono impegnate a dare piena attuazione al protocollo sul proprio territorio e impulso a livello nazionale”.

 

 

Allerta meteo per San Lorenzo Rischio temporali e vento sulle coste

Dalle 8 del 10 agosto alle 18 di giovedì si raccomanda di non accedere a moli e dighee foranee e alla spiaggia

Nuova allerta meteo, purtroppo il maltemo rischia di rovinare la serata di San Lorenzo. Dalle 8 di domani, mercoledì 10 agosto, infatti, alle 18 di giovedì 11 (34 ore) sarà attiva l’allerta numero 79 dell’Agenzia regionale di protezione civile, di livello 1 – fase di attenzione, che per il nostro territorio è relativa a temporali, vento, stato del mare, evento costiero.
Pur non sussistendo al momento le condizioni di rischio per evento costiero – si legge nel documento – si segnala che l’altezza del medio mare e quella dell’onda potranno tendere ai valori di soglia; si ritiene pertanto opportuno allertare il territorio vista la possibile occorrenza di tali fenomeni in considerazione dell’elevata affluenza turistica.
Ai gestori di attività all’aperto è raccomandato di sistemare e fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili di essere danneggiati. Si raccomanda inoltre di non accedere a moli e dighe foranee ed alle spiagge, nonché di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione.
Per eventuali aggiornamenti si possono consultare le “Allerte di protezione civile” al link http://bit.ly/1LBoAO0 e il sito del Comune www.comune.ra.it.
 

70mila euro di sigarette rubate Quattro arresti a Mirabilandia

L’operazione condotta dai Carabinieri di Savio. Coinvolte anche due donne. Il furto era stato effettuato in Umbria con mezzi rubati

All’alba di martedì 9 agosto i Carabinieri della Stazione di Savio hanno proceduto arrestato in quasi flagranza per furto aggravato quattro uomini nullafacenti e pregiudicati di cui due di 24 anni, uno di 39 e uno di 19 anni, tutti rom. Durante una perlustrazione all’interno del parcheggio del parco giochi di Mirabilandia hanno infatti trovato tre veicoli, una Ford Focus SW, una FIAT Croma ed un furgone FIAT Ducato (risultato compendio di furto perpetrato la notte precedente in provincia di Perugia) colmi di scatoloni (21 per l’esattezza) contenenti centinaia di stecche di sigarette di diverse marche. Gli uomini dell’Arma hanno subito battuto l’area circostante e rintracciato i quattro uomini addormentati in un campo. I quattro non hanno saputo spiegare la loro presenza, ma nemmeno avere relazione con i veicoli. Chiesti i riforzi, i Carabinieri hanno continuato a perlustrare l’area fino a trovare un camper con a bordo due donne rom, una di 40 anni e l’altra di 21, con i loro tre figli piccolissimi e altri 7 scatoloni pieni di sigarette e documenti riconducibili ai quattro uomini. Su ogni scatolone era riportata la provenienza (deposito fiscale di Ponte Felcino (PG)) e il nome dei destinatari: i conseguenti approfondimenti hanno permesso di documentare che gli arrestati, la notte precedente, utilizzando come “ariete” un autocarro Iveco Daily rubato (rinvenuto sul posto), erano entrati nel deposito fiscale di Ponte Felcino, rubando numerosi cartoni di tabacchi che hanno poi portato a bordo del Fiat Ducato (anch’esso rubato) in località Mirabilandia. Al termine della perquisizione personale e veicolare sono rinvenuti e sequestrati, complessivamente, 28 scatoloni contenenti circa 1.300 stecche di sigarette varie marche e circa 200 tra singoli pacchetti, tabacco da masticare e tabacco sfuso, per valore di circa 70mila euro. Il danno complessivo è molto maggiore se si considerano anche i furti dei due camion e i danni alle strutture. Sono in corso le procedure per la riconsegna della refurtiva agli aventi diritto. La Procura della Repubblica di Ravenna, recepiti integralmente gli esiti delle indagini, ha dispostoche gli arrestati vengano trasferiti alla Casa Circondariale di Ravenna. Le due donne, invece, sono state denunciate per concorso medesimi reati.

A Sant’Agata la festa dei comunisti per il no al refendum sulla costituzione

Dall’11 al 16 agosto Prc organizza incontri, dibattiti e stand

Torna a Sant’Agata sul Santerno la festa organizzata da Rifondazione comunista, dall’11 al 16 agosto che quest’anno si concentrerà in particolare sulle ragioni al no al referendum costituzionale di autunno. Si comincia la prima sera con un dibattito dal titolo “Costituzione e lavoro – attuiamo i diritti costituzionali” in cui interverrano il segretario provinciale della Fiom Milco Cassani e il responsabile salute e sicurezza della Cgil Andrea Marchetti. Venerdì 12 agosto invece sarà presente Dino Greco (nella foto), della segreteria nazionale del partito, che parlerà con l’ex consigliere provinciale Tiziano Bordoni di Europa e vincoli finanziari. Domenica 14 agosto il presidente provinciale dell’Anpi Forlì Tamer Favalli e Ugo Boghetta del comitato per il no di Prc interveranno in difesa della Costituzione e per il no al referendum. Infine, martedì 16 agosto ci sarà un serata dal titolo “Articolo 11: serata antifascista per la Pace in solidarietà con i popoli in lotta” in cui interverrà Mauro Collina, responsabile nazionale del partito per l’antifascismo, partigiani e militanti antifascisti.

Goletta Verde: alla foce dei Fiumi Uniti acque ancora inquinate  

Presentati i dati dei prelievi. A Lido di Dante valori fuori norma

Sono emerse luci e qualche ombra anche nel Ravennate dal monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste romagnole come illustrato dai dati presentati oggi, ultimo giorno dell’imbarcazione di Legambiente a Marina di Ravenna. Come per il torrente Marano a Riccione (addiritura “fortemente inquinato”) o quello alla foce del fosso Pedrera Grande a Rimini, riceve un giudizio di “inquinato” il campionamento effettuato alla foce del fiume Uniti a Lido di Dante di Ravenna. È il secondo anno consecutivo che accade. E questo nonostante una condizione meteo complessivamente favorevole. Mentre non inquinate sono risultate le acque prelevate spiaggia sinistra foce Lamone e a Cervia alla foce canale Cupa Nuovo e foce porto canale.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 30 e il 31 luglio 2016. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010: Enterococchi intestinali maggiori di 200 UFC/100 ml e/o Escherichia Coli maggiori di 500 UFC/100mle) “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori (ma di questi nel ravennate non ne sono stati registrati). Il monitoraggio, spiegano da Legambiente, prende in considerazione il campionamento dei punti critici che vengono principalmente scelti in base a un “maggior rischio” presunto di inquinamento.

A presentare i dati questa mattina Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna e Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde, alla presenza di Carla Rita Ferrari, Arpae – Struttura Oceanografica Daphne; Gianandrea Baroncini, assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna.

 “Anche se nel complesso il monitoraggio di Goletta Verde può dirsi positivo – sottolinea Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna –  la nostra attenzione si rivolge ancora una volta verso quei punti critici denunciati da anni che necessitano con urgenza dei controlli seri e approfonditi volti a trovare e rimuover e le cause di tale inquinamento, che evidentemente non sono stati ancora effettuati. Chiediamo alla Regione e alle amministrazioni comunali di non abbassare la guardia non solo sul fronte della depurazione, ma anche sull’avanzare del cemento lungo la costa, sul bassissimo apporto di sabbia dai fiumi ormai troppo antropizzati e all’abbassamento dovuto al fenomeno della subsidenza: sono tutti temi che confermano in modo tangibile la fragilità dell’area costiera della regione”.

De Pascale al Villaggio del Fanciullo: «Realtà importante, spero continui a crescere»

Inaugurati gli arredi donati da Ikea Ancona, a breve un mercatino di prodotti a Km 0 con nell’ambito del progetto di orticoltura

Nella mattina di oggi, martedì 9 agosto, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale ha fatto visita alla Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo, realtà no profit tra le più importanti  del territorio ravennate con progetti che si occupano di persone svantaggiate tra cui i minori stranieri non accompagnati.

Il Sindaco è stato accolto dal Presidente Giuseppe Paolo Belletti e dal Direttore Generale Patrizio Lamonaca, i quali dopo aver illustrato le attività svolte in ambito sanitario e sociale dalla Fondazione hanno poi accompagnato il Sindaco in visita alle strutture, soffermandosi sul vasto terreno dedicato alla coltivazione di frutta e verdura per cui la Fondazione sta investendo molto portando avanti il progetto “Verde Speranza”.

Iniziato nel 2014 in collaborazione con Campagna Amica, rientra nell’ambito dei percorsi di reinserimento sociale, nello specifico l’inserimento lavorativo riguarderà il settore dell’orticultura per il quale saranno messe a disposizione tutte le strutture della Fondazione che comprendono oltre al terreno anche serre, macchinari agricoli e attrezzature e corsi annuali di formazione in agricoltura, vivaismo e giardinaggio. I ragazzi coinvolti oltre alle attività lavorative e formative realizzano  un mercatino a km 0 nella struttura due volte alla settimana.

In occasione della visita del Sindaco si è svolta la cerimonia di inaugurazione della fornitura di arredi a titolo gratuito da parte di Ikea Ancona, una donazione che rientra nei progetti presentati nel 2015 all’interno del piano di raccolta fondi della Fondazione.
La cerimonia si è svolta presso i locali che ospitano i minori stranieri non accompagnati alla presenza del  responsabile Mattia Fenati, di Petro De Carli responsabile Ong e di Davide Niemeijer responsabile attività ambientali e sociali Ikea ancona, Rimini e Chieti il quale ha coordinato la realizzazione dell’allestimento degli arredi rendendo possibile un notevole miglioramento degli ambienti in cui vengono svolte le attività quotidiane dei 28 minori ospitati.

«È un piacere per me essere qui – ha dichiarato il Sindaco al termine del taglio del nastro – a incontrare una realtà attiva e virtuosa, che svolge un’attività preziosa per il nostro territorio, mettendo in campo, in collaborazione con i servizi sociali e sanitari della nostra città, tanti importanti progetti nell’assistenza di persone svantaggiate, nell’accoglienza ai minori non accompagnati e nella lotta alla tossicodipendenza.  Mi auguro sinceramente che questa proficua collaborazione tra l’ente comunale e il Villaggio del Fanciullo possa continuare e crescere nel tempo».
 
La Direzione e i ragazzi del Villaggio del Fanciullo vogliono esprimere il più sincero ringraziamento ad Ikea Ancona  per il prezioso contributo che ha reso possibile la realizzazione e per aver creduto nel progetto.
 
 

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