lunedì
08 Settembre 2025

In centro negozi aperti e musica Ravenna è di nuovo bella di sera

Torna la rassegna estiva del venerdì tra shopping e iniziative
dei commercianti. In via Salara aperitivo e shopping

In centro storico a Ravenna tornano i venerdì della rassegna Bella di Sera: dal 24 giugno tutte le settimane tanti negozi rimarranno aperti con un programma di intrattenimenti proposti dalle singole attività, che in alcuni casi come per via Salara si mettono insieme per la realizzazione di iniziative che coinvolgono l’intera strada.

Gli appuntamenti di domani 24 giugno, prima serata della rassegna, sono da Bon Ton (via Cavour 103) con l’esibizione live del Trio Blues Delta Mud (dalle 21.30), da L’Alighieri (via Gordini 29) che ospiterà il duo acustico di Max Giovanardi e Mauro Mussoni (dalle 22.00), in via Salara Aperi-Shopping dalle 19.30 alle 22, un calice di bollicine passeggiando e in omaggio un biglietto per partecipare all’estrazione finale di un weekend per due persone. Questa iniziativa sosterrà l’Onlus Net Italy (associazione nazionale pazienti con tumori neuroendocrini).

In centro negozi aperti e musica Ravenna è di nuovo bella di sera

Torna la rassegna estiva del venerdì tra shopping e iniziative dei commercianti. In via Salara aperitivo e shopping

In centro storico a Ravenna tornano i venerdì della rassegna Bella di Sera: dal 24 giugno tutte le settimane tanti negozi rimarranno aperti con un programma di intrattenimenti proposti dalle singole attività, che in alcuni casi come per via Salara si mettono insieme per la realizzazione di iniziative che coinvolgono l’intera strada.

Gli appuntamenti di domani 24 giugno, prima serata della rassegna, sono da Bon Ton (via Cavour 103) con l’esibizione live del Trio Blues Delta Mud (dalle 21.30), da L’Alighieri (via Gordini 29) che ospiterà il duo acustico di Max Giovanardi e Mauro Mussoni (dalle 22.00), in via Salara Aperi-Shopping dalle 19.30 alle 22, un calice di bollicine passeggiando e in omaggio un biglietto per partecipare all’estrazione finale di un weekend per due persone. Questa iniziativa sosterrà l’Onlus Net Italy (associazione nazionale pazienti con tumori neuroendocrini).

Ambulanti fuorilegge: 13mila euro di multe a paninari, fiorai e fruttivendoli

Controlli nel commercio: 1.200 euro di sanzioni per un locale che faceva serate senza autorizzazioni e senza esporre il cartello divieto di fumo

Ammontano in totale a circa 45mila euro le sanzioni della polizia municipale a commercianti e ambulanti nell’ambito di una serie di controlli mirati contro l’abusivismo commerciale sul litorale dal primo maggio a oggi, 23 giugno.

Le verifiche svolte dall’ufficio Commerciale hanno portato a sei sequestri a carico di altrettante persone (quattro senegalesi e due italiani) che vendevano merce varia (bigiotteria, borse, ombrelli ed articoli di abbigliamento), ai quali veniva contestata anche la prevista sanzione da 5mila euro euro ciascuno, a nove rinvenimenti di merce abbandonata da extracomunitari, consistente principalmente in chincaglieria.

Poi tredici verbali, ognuno da mille euro, ad ambulanti che operavano in contrasto alla specifica delibera del sindaco di Ravenna, che vieta il commercio in forma itinerante all’interno della città e nelle località balneari. Le violazioni sono state rilevate a Punta Marina Terme, in via Lungomare Colombo, a venditori di prodotti alimentari (cosiddetti paninari), in viale Europa e via Monti, a venditori di frutta e vasi ornamentali, in via Cavour e via Bassano Del Grappa, a commercianti di fiori; verifiche ripetute per scongiurare che un’autorizzazione per vendita ambulante si trasformi, di fatto, in vendita a posto fisso.

Altre sanzioni sono state contestate a titolari di esercizi commerciali e pubblici esercizi in varie località balneari. Nello specifico, a Lido di Savio e Porto Corsini, per aver pubblicizzato l’attività senza la prescritta autorizzazione dell’Ente proprietario della strada (verbale pari ad oltre 400 euro); a Lido Adriano, il titolare di un pubblico esercizio è stato multato con tre diversi verbali, per un ammontare di oltre 1.200 euro, per aver effettuato un intrattenimento musicale senza la necessaria certificazione di impatto acustico, per mancata esposizione degli orari di apertura ai clienti e per non aver apposto nel locale il cartello di divieto di fumo, come prevede la normativa.

Vola un bicchiere e spunta una pistola Far west in osteria, due denunciati

Litigio violento fra due uomini, uno colpito alla mano con il calcio dell’arma e l’altro al volto con un boccale

Uno si è preso un colpo in faccia con un bicchiere e l’altro un colpo alla mano con il calcio di una pistola: litigio da far west in osteria a Punta Marina finito con due feriti entrambi denunciati dalla polizia, uno per violenza privata e l’altro per lesioni personali.

Il parapiglia è accaduto alcune sere fa nella località costiera. Una pattuglia della squadra volante è intervenuta di fronte ad una osteria dove un 40enne portoghese perdeva copiosamente sangue dalla mano destra e lamentava di essere stato insultato da uno sconosciuto avventore che poi lo aveva colpito col calcio di una pistola che portava alla cintura. Pochi minuti dopo i poliziotti al pronto soccorso dell’ospedale di Ravenna trovavano un 53enne bolognese, controparte del litigio in possesso di regolare porto d’armi che prima di recarsi al pronto soccorso aveva riposto l’arma in cassaforte a casa al mare e forniva una versione completamente diversa: sarebbe stato molestato dal portoghese e colpito al volto con un pesante bicchiere che gli procurava una profonda ferita al volto.

Era lo spacciatore dei turisti Baby pusher in manette

Arrestato un 19enne dopo aver ceduto due dosi a suoi coetanei Nel suo appartamento trovati soldi e altra droga

Era diventato il pusher di riferimento anche di giovani in vacanza al mare di Ravenna. La sua zona era sul viale delle Nazioni a Marina di Ravenna nei pressi di un bar. E lì l’hanno trovato i carabinieri. I militari della compagnia di Ravenna, nella serata di martedì 20 giugno, hanno arrestato un 19enne bolognese residente a Ravenna. Al processo per direttissima ieri mattina, 22 giugno, ha patteggiato quattro mesi e una multa.

L’arresto è arrivato a conclusione di un’operazione contro lo spaccio nel lido ravennate partendo da un via vai di giovani nei dintorni del bar che è sembrato anomalo ai carabinieri. Alcuni dei giovani sono risultati giovani già noti ai carabinieri per il consumo di droga. E così i militari hanno tenuto monitorati i movimenti di due possibili clienti: un 22enne di origine palermitana e un 18enne di Lido Adriano, entrambi trovati in possesso di alcune dosi di hashish quando sono stati fermati. Nonostante le prime resistenze, che comunque non sono valse loro ad evitare una segnalazione in prefettura per le sanzioni previste, i due non hanno potuto che ammettere di avere appena comprato l’hashish da un ragazzo.

Quando il giovane è stato fermato, era ancora in possesso dei rimasugli della droga appena spacciata e della cifra corrispondente a quanto appena sborsato dai due clienti fermati in precedenza. Gli accertamenti sono stati estesi anche all’abitazione dove è domiciliato a Marina e i militari hanno rinvenuto ulteriore droga già suddivisa in dosi, oltre a tutto il materiale utile al confezionamento come bilancino di precisione e bustine di plastica trasparente, oltre alla somma di 100€ circa.

Svaligiata concessionaria di moto Bottino che arriva a 300mila euro  

Commando in azione nella notte alla Moto Europa: portate via otto Ducati e abbigliamento. Distrutti i sistemi di sicurezza: colpo studiato

Un blitz da professionisti che ha fruttato un bottino da 300mila euro di valore: è il colpo andato a segno nella notte tra il 21 e il 22 giugno alla concessionaria Moto Europa di Sant’Agata sul Santerno. Il commando ha agito avendo ben chiaro come muoversi e come colpire per portare via otto motociclette Ducati e abbigliamento da motociclisti più diversi caschi. I titolari del negozio si sono accorti di tutto solo stamani quando hanno aperto l’attività: i malviventi infatti hanno agito dopo aver messo fuori uso i sistemi di videosorverglianza da poco installati.

Il presidente dell’Unione, Luca Piovaccari, ha contattato la prefettura di Ravenna: «Il furto ai danni di Moto Europa si inserisce in una scia che negli ultimi tempi sta colpendo il territorio provinciale, ed è il più grave non solo in termini economici, ma anche per quanto riguarda l’organizzazione dei ladri. Sono consapevole degli sforzi messi in campo dalle forze dell’ordine, tuttavia rendendomi interprete dei sentimenti della comunità, chiedo di elevare quanto più possibile l’attenzione e il presidio del territorio adottando i provvedimenti che si riterranno opportuni al fine di prevenire e reprimere gli episodi che minacciano la sicurezza e la serenità delle nostre comunità».

Un altro murales nel quartiere Darsena grazie al festival Subsidenze

L’artista russo Rustam QBic al lavoro in via Fiume 33

Sempre più consolidato nel panorama delle iniziative artistiche e culturali cittadine, torna Subsidenze, il festival di street art realizzato dall’associazione culturale Indastria con il Comune.

Per la terza edizione sarà possibile vedere all’opera artisti di fama nazionale e internazionale, ma anche locali, per due settimane (contro i sette giorni dell’anno scorso) dal 25 al 31 luglio e dal 5 all’11 settembre.

Inoltre da oggi (mercoledì 22 giugno) Subsidenze vivrà una prestigiosa anteprima, con la presenza a Ravenna del giovane artista russo Rustam QBic (per saperne di più sui suoi lavori: rustamqbic.com), che realizzerà un murales orizzontale, di quindici metri per cinque, su un muro di un edificio Acer, in via Fiume 33. L’opera, coloratissima, raffigurerà persone a cavallo di uccelli alati. Rustam QBic è al lavoro da questa mattina. Il murales comincerà a prendere forma tra domani e dopodomani e la previsione è di vederlo concluso tra domenica e lunedì. L’evoluzione dell’opera sarà documentata sulla pagina facebook “Subsidenze”. Rustam QBic lascerà Ravenna martedì 28 giugno.

Il programma completo sarà reso noto prossimamente ma gli organizzatori confermano la formula che vedrà gli artisti all’opera principalmente nel quartiere della Darsena, ma anche in altre zone della città, e lo svolgimento di numerosi eventi collaterali, quali mostre, proiezioni, visite guidate.

Un altro murales nel quartiere Darsena grazie al festival Subsidenze

L’artista russo Rustam QBic al lavoro in via Fiume 33

Sempre più consolidato nel panorama delle iniziative artistiche e culturali cittadine, torna Subsidenze, il festival di street art realizzato dall’associazione culturale Indastria con il Comune.

Per la terza edizione sarà possibile vedere all’opera artisti di fama nazionale e internazionale, ma anche locali, per due settimane (contro i sette giorni dell’anno scorso) dal 25 al 31 luglio e dal 5 all’11 settembre.

Inoltre da oggi (mercoledì 22 giugno) Subsidenze vivrà una prestigiosa anteprima, con la presenza a Ravenna del giovane artista russo Rustam QBic (per saperne di più sui suoi lavori: rustamqbic.com), che realizzerà un murales orizzontale, di quindici metri per cinque, su un muro di un edificio Acer, in via Fiume 33. L’opera, coloratissima, raffigurerà persone a cavallo di uccelli alati. Rustam QBic è al lavoro da questa mattina. Il murales comincerà a prendere forma tra domani e dopodomani e la previsione è di vederlo concluso tra domenica e lunedì. L’evoluzione dell’opera sarà documentata sulla pagina facebook “Subsidenze”. Rustam QBic lascerà Ravenna martedì 28 giugno.

Il programma completo sarà reso noto prossimamente ma gli organizzatori confermano la formula che vedrà gli artisti all’opera principalmente nel quartiere della Darsena, ma anche in altre zone della città, e lo svolgimento di numerosi eventi collaterali, quali mostre, proiezioni, visite guidate.

Spettacoli, dibattiti e piatti multietnici in Darsena con il Festival delle culture  

Il programma della decima edizione, a Ravenna dal 24 al 26 giugno

Il 24, 25 e 26 giugno, a Ravenna, nella Darsena di città, si terrà la decima edizione del Festival delle Culture, promossa dal Comune di Ravenna con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il tema centrale del Festival 2016 è quello dei “Luoghi Comuni”, nelle sue diverse accezioni: luoghi comuni intesi come stereotipi, rispetto ai quali occorre un lavoro quotidiano di informazione e di promozione culturale, a cui si oppongono i luoghi comuni intesi come spazi di costruzione del sapere comune e della convivenza.

Durante la tre giorni densa di appuntamenti sono previsti sei concerti che avranno luogo all’Almagià, tra cui quello de La Dame Blanche (sabato), aka Yaite Ramos, figlia del Musical Director della Buena Vista Social Club, e dei Söndörgő (domenica), la band di folk ungherese della famiglia Eredics. Sempre all’Almagià, sabato 25 alle 18, ci sarà uno storico momento che vedrà la nascita della prima orchestra multiculturale della città di Ravenna: la Banda delle Darsena, che esordirà con una jam session aperta a musicisti di ogni dove.

La banchina del canale Candiano sarà invasa dai punti ristoro multietnici e dal mercato di prodotti artigianali di vari paesi, mentre i dibattiti, due per ogni sera, si terranno al circolo Dock 61 di via Magazzini Posteriori.

Il Festival delle Culture 2016 è stato realizzato con il metodo della progettazione partecipata che ha coinvolto oltre cinquanta persone, membri di associazioni ma anche singoli cittadini attivi, di ogni età, genere e nazionalità.

PROGRAMMA

Si parte venerdì 24 giugno alle 17 da Piazza del Popolo con la Fiumana Atto VII che segna l’Apertura della X edizione del Festival delle Culture.

La parata inaugurale, con la lunga bandiera del mondo, arriverà fino alle Artificerie Almagià. Durante il perscorso prenderanno vita le performaces di giovani artisti: il gruppo Murga Los Adoquines de Spartaco con musiche dal vivo e danze coreografiche, la Breakdance dei Lasagna Style, il parkour di Ravenna Shine, il rap dei ragazzi del Cisim, le danze egiziane di Saidi Danza, la capoeira del gruppo Coquinho Baiano, le performances di Deviazioni–animazioni di strada. Con l’accompagnamento musicale del FurgoDisco con DJ Aldivas.

Alle 19 iniziano i dibattiti al  Dock 61. Primo appuntamento con Donne e bambine in educazione: a scuola di libertà. L’incontro con le studiose Chiara Lugarini (Tutor presso la Cattedra di Pedagogia Interculturale, Unimib) e Anna Maria Piussi (Docente di Pedagogia e Differenza Sessuale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona) è curato dalla  Casa delle Donne.

Serata incentrata sulle arti giovani all’Almagià. Alle 20.30 si apre con le spettacolari performances di Breakdance del gruppo Lasagna Style, mentre alle 21 sarà il momento de Le Pigne in concerto e del rap dei giovani artisti del Cisim. Alle 21.30  ci aspetta il Dj set di Aldivas con hip pop, trap, afro da danzare in libertà.

Alle 21.45 si torna al Dock 61 con la presentazione del progetto Non si direbbe che sei straniero.

Luoghi non comuni sull’ospitalità: esperienze di ospitalità tra famiglie migranti e studenti universitari (progetto Peace Spot III – Fondazione Flaminia). Ravenna student life: gli universitari internazionali si raccontano. Moderano i professori Vincenzo Matera e Selenia Mirabello, docenti di antropologia culturale e processi di migrazione dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna.

Alle 22.30  c/o Almagià  chiude la prima giornata del festival lo spettacolo dal vivo di Murga Los Adoquines de Spartaco dal vivo. La Murga Porteña è un fenomeno del Carnevale di Buenos Aires, portata in Argentina dagli schiavi africani nel periodo coloniale. Los Adoquines nasce nel 2009 all’interno del centro sociale Spartaco, nel quartiere di Roma Quadraro, grazie a un laboratorio tenuto da alcuni componenti de la Malamurga e della Murga Viajeros del Humo (Gonnet, Argentina).

Come è stato anticipato sabato 25 giugno alle 18 c/o l’Almagià prenderà vita la Banda della Darsena, la prima orchestra multiculturale di Ravenna,  a battesimo con una jam session. Open Call – Festival delle Culture Jam Session è realizzato con la direzione artistica di Marco Zanotti, coadiuvato da Franck Viderot e Baye Fara Thiam. Info e iscrizioni: 334 1076145.

A seguire, alle 19, dal Senegal: il Sabar. Si tratta della danza tradizionale in costume condotta dalle donne della comunità senegalese che improvvisano sul tappeto di percussioni suonate dagli uomini. A cura di Asra.

Alle 19 primo dibattito della serata al Dock 61 con Media, luoghi comuni e neorazzismo. Intervengono l’avvocato Gian Andrea Ronchi e l’associazione Occhio ai Media di Ferrara. Modera Federica Angelini (giornalista).

Alle 21 all’interno dell’Almagià l’associazione Romania Mare organizza Danze, costumi e musiche popolari rumene, con la partecipazione della cantante romena Geta Hangu.

Alle 21.45 al Dock 61 si terrà il secondo dibattito della serata: Il Pakistan e la sua diaspora in Italia con Emanuele Giordana (Radio Terzo Mondo) e Khizar Chaudry (mediatore culturale). Modera Emanuela Casadio (Avvocato di strada onlus).

Alle 22.30 c/o l’Almagià si esibirà il Samvad Trio (Italia). «Samvad» è un termine sanscrito che significa “dialogo” o “accordo”. Igino Giovanni Brunori e Virginia Nicoli, insieme al suonatore di tabla Ciro Montanari, propongono una fusion di derivazione indiana, in bilico fra antico e contemporaneo, Oriente e Occidente.

Alle 23.15 secondo appuntamento con la musica con il concerto di La Dame Blanche (Cuba/Francia). Yaite Ramos, musicista cubana che vive a Parigi, è la figlia di Jesus “Aguaje” Ramos, Musical Director della Buena Vista Social Club. Le tracce di Piratas (2014), la sua ultima release, sono ricche di significato sociale e affondano le proprie radici nella tradizionale musica urbana. Rap, Reggae, e certamente Nu Cumbia, sono tutti terreni fertili per La Dame Blanche.

Domenica 26 giugno alle 19 c/o l’Almagià torna al Festival delle Culture The Sould Parade. Danze dalla tradizione nigeriana. Part II con Donne interculturali: Edo Cultural Dance; Lover Brothers: Edo Dance; Royal Sister: Cultural Group Dance.

Alle 19 al Dock 61 si parla de I luoghi comuni dell’abitare con Emanuela Capellari (Acer Ravenna), Massimo Giordano (E’/co-housing, Bologna), Manila Ricci (Casa Madiba, Rimini), Daniela Gatta e Daniele Bertoni (Housing First / Prima la Casa, Consorzio Sol.co, Ravenna). Modera Andrea Caccìa (Villaggio Globale).

Alle 20.30 c/o l’Almagià si terrà la consegna del Premio all’intercultura città di Ravenna 2015. In apertura esibizioni di danze dalla tradizione persiana Gilaki (nord-Iran). A seguire,  “Master chef il terzo mondo”, premiazione dei due piatti più graditi del Festival. A cura dell’associazione Il Terzo Mondo.

Alle  21.30 spazio alla musica con il concerto di Mihretu Ghide & Panacea (Eritrea/Italia)

Mihretu Ghide è un cantautore eritreo originario di Barantu. È rifugiato in Italia dal 2008 dove comincia a collaborare da subito con i Panacea, l’ensemble salernitana di Michele Longo e Casimiro Erario. Mihretu usa la lingua tigrigna e suona il Krar, un cordofono tradizionale dell’Africa orientale che si declina in diverse varianti morfologiche.

Alle 21.45 al Dock 61, ultimo dibattito di questa edizione del Festival: Profughi di ieri, profughi di oggi: dall’ex Jugoslavia alla Siria con Azra Nuhefendic (Osservatorio Balcani Caucaso), Chiara Cruciati (Nena News), Pietro De Carli (Esperto di cooperazione internazionale). Modera Pippo Tadolini (Lampedusa siamo noi).

Alle 22.30 c/o l’Almagià concludiamo l’edizione 2016 del Festival con il concerto di Söndörgő (Ungheria). La famiglia Eredics, tre fratelli e un cugino, provengono da un villaggio chiamato Szentendre che si trova sul Danubio nei pressi di Budapest. In contrasto con la maggior parte dei gruppi che suonano musica balcanica, Söndörgő non sono un gruppo formato prevalentemente da ottoni, ma si tratta di una banda di tamburitza, un piccolo strumento simile al mandolino che si suona con agili pizzicate e che a volte viene accompagnata dalla fisarmonica o da strumenti a fiato.

FUORI DAL PALCO/GLI EVENTI COLLATERALI

Osservazione della volta stellata, guidata dagli astrofili del Planetario di Ravenna

Per i più piccoli: Gioca con noi!

Laboratorio ludico creativo per bambine e bambini, costruzione di giocattoli e di bijoux di tutto il mondo. A cura di Terra Mia.

L’angolo dei giochi da tavolo del lontano oriente: l’associazione italo-filippina propone il gioco del Karrom (India, Sri Lanka, Filippine), del Go/weiqi/baduk (Giappone, Cina, Corea), del Mahjong (Cina, Filippine, Vietnam, Taiwan, Romagna), del Pakisi/ludo (India, Nepal, Bangladesh), della Sungka/chonga (Filippine e indonesia), del Xiang Qi (scacchi cinesi). A cura di Mabuhay.

Sartoria meticcia: una sartoria che produce “in diretta” capi di abbigliamento con stoffe africane. A cura dell’Associazione Città Meticcia.

La bellezza del foulard:  sciarpe, foulard, pashmine, carrè, velo si possono indossare e re-inventare secondo le tradizioni dei paesi. Il laboratorio si propone di far conoscere e far provare i diversi stili per portare il foulard. Chi indossa il foulard potrà essere fotografato ed entrerà a far parte di un grande mosaico fotografico. A cura dell’Associazione Cittadini del pianeta.

Laboratorio  linguistico (francese inglese spagnolo)

Approccio alle lingue aperto tutt*. Dal progetto “Chi parla due lingue vive due vite”. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. A cura dell’associazione Il Terzo Mondo.

LE MOSTRE

Piazzetta Almagià

Nel labirinto dei luoghi comuni

Un labirinto fotografico su roll up con 10 scatti scelti e prodotti dagli studenti del Liceo Classico e dell’Istituto Olivetti Callegari per smentire i luoghi comuni e aprire lo sguardo  alle “ storie che fanno la storia”, quelle storie che non possono cancellarsi né relegarsi con muri e confini, quelle storie che raccontano “un’altra storia”.

Dock 61

Uciadìna. Impressioni romagnoli

Il tema dell’esposizione è la Romagna con i suoi abitanti: ogni fotografo presenta così la sua personale uciadìna. alla nostra terra e a chi la vive quotidianamente, alle sue tradizioni e ai suoi paesaggi, alla sua cultura e alla sua gastronomia. Ci saranno i 20 migliori scatti del percorso partecipato che ha coinvolto 150 fotografi. A cura dell’associazione Marigodosa.

Almagià

Prospettive di luoghi comuni

Una mostra fotografica che mette in luce lo sguardo dei fruitori dello spazio cittadino. Il luogo comune che stereotipa e il luogo fisico che invece mostra la condivisione di uno stesso universo. Si tratta di scatti degli studenti della Scuola di Lingua e Cultura Italiana L2 di Laboratorio Mondo effettuati tra Forlì e la Riviera Romagnola. A cura di Laboratorio Mondo.

Banchina del Canale Candiano
3 vele sul mare dei luoghi comuni

Installazione artistica a cura dell’Associazione ribellARTI.
Opera realizzata da Abra Degli Esposti (scultrice) e Adriano Ghironi (artigiano-artista).

LA WEB RADIO

#ARASUDITU: A Ravenna Succede di Tutto speciale Festival delle Culture

Le interviste impossibili di Noanda Tania Moroni e degli altri esseri viventi della neonata Associazione Culturale Succede di Tutto. Durate i tre giorni di Festival sarà allestito il SuccedePunto dove si intratterranno in modo informale gli ospiti del Festival. I video saranno visibili sul canale Youtube #ARASUDITU e su facebook.

 

Per info E-mail: festivalculture.ra@gmail.com Telefono: 0544 591876 (Casa delle Culture)

Spettacoli, dibattiti e piatti multietnici in Darsena con il Festival delle culture  

Il programma della decima edizione, a Ravenna dal 24 al 26 giugno

Il 24, 25 e 26 giugno, a Ravenna, nella Darsena di città, si terrà la decima edizione del Festival delle Culture, promossa dal Comune di Ravenna con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il tema centrale del Festival 2016 è quello dei “Luoghi Comuni”, nelle sue diverse accezioni: luoghi comuni intesi come stereotipi, rispetto ai quali occorre un lavoro quotidiano di informazione e di promozione culturale, a cui si oppongono i luoghi comuni intesi come spazi di costruzione del sapere comune e della convivenza.

Durante la tre giorni densa di appuntamenti sono previsti sei concerti che avranno luogo all’Almagià, tra cui quello de La Dame Blanche (sabato), aka Yaite Ramos, figlia del Musical Director della Buena Vista Social Club, e dei Söndörgő (domenica), la band di folk ungherese della famiglia Eredics. Sempre all’Almagià, sabato 25 alle 18, ci sarà uno storico momento che vedrà la nascita della prima orchestra multiculturale della città di Ravenna: la Banda delle Darsena, che esordirà con una jam session aperta a musicisti di ogni dove.

La banchina del canale Candiano sarà invasa dai punti ristoro multietnici e dal mercato di prodotti artigianali di vari paesi, mentre i dibattiti, due per ogni sera, si terranno al circolo Dock 61 di via Magazzini Posteriori.

Il Festival delle Culture 2016 è stato realizzato con il metodo della progettazione partecipata che ha coinvolto oltre cinquanta persone, membri di associazioni ma anche singoli cittadini attivi, di ogni età, genere e nazionalità.

PROGRAMMA

Si parte venerdì 24 giugno alle 17 da Piazza del Popolo con la Fiumana Atto VII che segna l’Apertura della X edizione del Festival delle Culture.

La parata inaugurale, con la lunga bandiera del mondo, arriverà fino alle Artificerie Almagià. Durante il perscorso prenderanno vita le performaces di giovani artisti: il gruppo Murga Los Adoquines de Spartaco con musiche dal vivo e danze coreografiche, la Breakdance dei Lasagna Style, il parkour di Ravenna Shine, il rap dei ragazzi del Cisim, le danze egiziane di Saidi Danza, la capoeira del gruppo Coquinho Baiano, le performances di Deviazioni–animazioni di strada. Con l’accompagnamento musicale del FurgoDisco con DJ Aldivas.

Alle 19 iniziano i dibattiti al  Dock 61. Primo appuntamento con Donne e bambine in educazione: a scuola di libertà. L’incontro con le studiose Chiara Lugarini (Tutor presso la Cattedra di Pedagogia Interculturale, Unimib) e Anna Maria Piussi (Docente di Pedagogia e Differenza Sessuale presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona) è curato dalla  Casa delle Donne.

Serata incentrata sulle arti giovani all’Almagià. Alle 20.30 si apre con le spettacolari performances di Breakdance del gruppo Lasagna Style, mentre alle 21 sarà il momento de Le Pigne in concerto e del rap dei giovani artisti del Cisim. Alle 21.30  ci aspetta il Dj set di Aldivas con hip pop, trap, afro da danzare in libertà.

Alle 21.45 si torna al Dock 61 con la presentazione del progetto Non si direbbe che sei straniero.

Luoghi non comuni sull’ospitalità: esperienze di ospitalità tra famiglie migranti e studenti universitari (progetto Peace Spot III – Fondazione Flaminia). Ravenna student life: gli universitari internazionali si raccontano. Moderano i professori Vincenzo Matera e Selenia Mirabello, docenti di antropologia culturale e processi di migrazione dell’Università di Bologna, Campus di Ravenna.

Alle 22.30  c/o Almagià  chiude la prima giornata del festival lo spettacolo dal vivo di Murga Los Adoquines de Spartaco dal vivo. La Murga Porteña è un fenomeno del Carnevale di Buenos Aires, portata in Argentina dagli schiavi africani nel periodo coloniale. Los Adoquines nasce nel 2009 all’interno del centro sociale Spartaco, nel quartiere di Roma Quadraro, grazie a un laboratorio tenuto da alcuni componenti de la Malamurga e della Murga Viajeros del Humo (Gonnet, Argentina).

Come è stato anticipato sabato 25 giugno alle 18 c/o l’Almagià prenderà vita la Banda della Darsena, la prima orchestra multiculturale di Ravenna,  a battesimo con una jam session. Open Call – Festival delle Culture Jam Session è realizzato con la direzione artistica di Marco Zanotti, coadiuvato da Franck Viderot e Baye Fara Thiam. Info e iscrizioni: 334 1076145.

A seguire, alle 19, dal Senegal: il Sabar. Si tratta della danza tradizionale in costume condotta dalle donne della comunità senegalese che improvvisano sul tappeto di percussioni suonate dagli uomini. A cura di Asra.

Alle 19 primo dibattito della serata al Dock 61 con Media, luoghi comuni e neorazzismo. Intervengono l’avvocato Gian Andrea Ronchi e l’associazione Occhio ai Media di Ferrara. Modera Federica Angelini (giornalista).

Alle 21 all’interno dell’Almagià l’associazione Romania Mare organizza Danze, costumi e musiche popolari rumene, con la partecipazione della cantante romena Geta Hangu.

Alle 21.45 al Dock 61 si terrà il secondo dibattito della serata: Il Pakistan e la sua diaspora in Italia con Emanuele Giordana (Radio Terzo Mondo) e Khizar Chaudry (mediatore culturale). Modera Emanuela Casadio (Avvocato di strada onlus).

Alle 22.30 c/o l’Almagià si esibirà il Samvad Trio (Italia). «Samvad» è un termine sanscrito che significa “dialogo” o “accordo”. Igino Giovanni Brunori e Virginia Nicoli, insieme al suonatore di tabla Ciro Montanari, propongono una fusion di derivazione indiana, in bilico fra antico e contemporaneo, Oriente e Occidente.

Alle 23.15 secondo appuntamento con la musica con il concerto di La Dame Blanche (Cuba/Francia). Yaite Ramos, musicista cubana che vive a Parigi, è la figlia di Jesus “Aguaje” Ramos, Musical Director della Buena Vista Social Club. Le tracce di Piratas (2014), la sua ultima release, sono ricche di significato sociale e affondano le proprie radici nella tradizionale musica urbana. Rap, Reggae, e certamente Nu Cumbia, sono tutti terreni fertili per La Dame Blanche.

Domenica 26 giugno alle 19 c/o l’Almagià torna al Festival delle Culture The Sould Parade. Danze dalla tradizione nigeriana. Part II con Donne interculturali: Edo Cultural Dance; Lover Brothers: Edo Dance; Royal Sister: Cultural Group Dance.

Alle 19 al Dock 61 si parla de I luoghi comuni dell’abitare con Emanuela Capellari (Acer Ravenna), Massimo Giordano (E’/co-housing, Bologna), Manila Ricci (Casa Madiba, Rimini), Daniela Gatta e Daniele Bertoni (Housing First / Prima la Casa, Consorzio Sol.co, Ravenna). Modera Andrea Caccìa (Villaggio Globale).

Alle 20.30 c/o l’Almagià si terrà la consegna del Premio all’intercultura città di Ravenna 2015. In apertura esibizioni di danze dalla tradizione persiana Gilaki (nord-Iran). A seguire,  “Master chef il terzo mondo”, premiazione dei due piatti più graditi del Festival. A cura dell’associazione Il Terzo Mondo.

Alle  21.30 spazio alla musica con il concerto di Mihretu Ghide & Panacea (Eritrea/Italia)

Mihretu Ghide è un cantautore eritreo originario di Barantu. È rifugiato in Italia dal 2008 dove comincia a collaborare da subito con i Panacea, l’ensemble salernitana di Michele Longo e Casimiro Erario. Mihretu usa la lingua tigrigna e suona il Krar, un cordofono tradizionale dell’Africa orientale che si declina in diverse varianti morfologiche.

Alle 21.45 al Dock 61, ultimo dibattito di questa edizione del Festival: Profughi di ieri, profughi di oggi: dall’ex Jugoslavia alla Siria con Azra Nuhefendic (Osservatorio Balcani Caucaso), Chiara Cruciati (Nena News), Pietro De Carli (Esperto di cooperazione internazionale). Modera Pippo Tadolini (Lampedusa siamo noi).

Alle 22.30 c/o l’Almagià concludiamo l’edizione 2016 del Festival con il concerto di Söndörgő (Ungheria). La famiglia Eredics, tre fratelli e un cugino, provengono da un villaggio chiamato Szentendre che si trova sul Danubio nei pressi di Budapest. In contrasto con la maggior parte dei gruppi che suonano musica balcanica, Söndörgő non sono un gruppo formato prevalentemente da ottoni, ma si tratta di una banda di tamburitza, un piccolo strumento simile al mandolino che si suona con agili pizzicate e che a volte viene accompagnata dalla fisarmonica o da strumenti a fiato.

FUORI DAL PALCO/GLI EVENTI COLLATERALI

Osservazione della volta stellata, guidata dagli astrofili del Planetario di Ravenna

Per i più piccoli: Gioca con noi!

Laboratorio ludico creativo per bambine e bambini, costruzione di giocattoli e di bijoux di tutto il mondo. A cura di Terra Mia.

L’angolo dei giochi da tavolo del lontano oriente: l’associazione italo-filippina propone il gioco del Karrom (India, Sri Lanka, Filippine), del Go/weiqi/baduk (Giappone, Cina, Corea), del Mahjong (Cina, Filippine, Vietnam, Taiwan, Romagna), del Pakisi/ludo (India, Nepal, Bangladesh), della Sungka/chonga (Filippine e indonesia), del Xiang Qi (scacchi cinesi). A cura di Mabuhay.

Sartoria meticcia: una sartoria che produce “in diretta” capi di abbigliamento con stoffe africane. A cura dell’Associazione Città Meticcia.

La bellezza del foulard:  sciarpe, foulard, pashmine, carrè, velo si possono indossare e re-inventare secondo le tradizioni dei paesi. Il laboratorio si propone di far conoscere e far provare i diversi stili per portare il foulard. Chi indossa il foulard potrà essere fotografato ed entrerà a far parte di un grande mosaico fotografico. A cura dell’Associazione Cittadini del pianeta.

Laboratorio  linguistico (francese inglese spagnolo)

Approccio alle lingue aperto tutt*. Dal progetto “Chi parla due lingue vive due vite”. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. A cura dell’associazione Il Terzo Mondo.

LE MOSTRE

Piazzetta Almagià

Nel labirinto dei luoghi comuni

Un labirinto fotografico su roll up con 10 scatti scelti e prodotti dagli studenti del Liceo Classico e dell’Istituto Olivetti Callegari per smentire i luoghi comuni e aprire lo sguardo  alle “ storie che fanno la storia”, quelle storie che non possono cancellarsi né relegarsi con muri e confini, quelle storie che raccontano “un’altra storia”.

Dock 61

Uciadìna. Impressioni romagnoli

Il tema dell’esposizione è la Romagna con i suoi abitanti: ogni fotografo presenta così la sua personale uciadìna. alla nostra terra e a chi la vive quotidianamente, alle sue tradizioni e ai suoi paesaggi, alla sua cultura e alla sua gastronomia. Ci saranno i 20 migliori scatti del percorso partecipato che ha coinvolto 150 fotografi. A cura dell’associazione Marigodosa.

Almagià

Prospettive di luoghi comuni

Una mostra fotografica che mette in luce lo sguardo dei fruitori dello spazio cittadino. Il luogo comune che stereotipa e il luogo fisico che invece mostra la condivisione di uno stesso universo. Si tratta di scatti degli studenti della Scuola di Lingua e Cultura Italiana L2 di Laboratorio Mondo effettuati tra Forlì e la Riviera Romagnola. A cura di Laboratorio Mondo.

Banchina del Canale Candiano
3 vele sul mare dei luoghi comuni

Installazione artistica a cura dell’Associazione ribellARTI.
Opera realizzata da Abra Degli Esposti (scultrice) e Adriano Ghironi (artigiano-artista).

LA WEB RADIO

#ARASUDITU: A Ravenna Succede di Tutto speciale Festival delle Culture

Le interviste impossibili di Noanda Tania Moroni e degli altri esseri viventi della neonata Associazione Culturale Succede di Tutto. Durate i tre giorni di Festival sarà allestito il SuccedePunto dove si intratterranno in modo informale gli ospiti del Festival. I video saranno visibili sul canale Youtube #ARASUDITU e su facebook.

 

Per info E-mail: festivalculture.ra@gmail.com Telefono: 0544 591876 (Casa delle Culture)

Chimica, Versalis resta di Eni Saltata la trattativa con Sk Capital

Per l’azienda italiana è stato «impossibile trovare un accordo sulla futura governance della società». La soddisfazione del neo sindaco

Dopo mesi di trattative salta la cessione della maggioranza di Versalis da Eni al fondo americano Sk Capital «per l’impossibilità – spiega il cane a sei zampe – di trovare un accordo su alcuni punti negoziali tra cui, in particolare, la futura governance della società». La questione riguarda da vicino Ravenna per la presenza dell’azienda al polo petrolchimico con numerosi occupati. L’operazione era stata fortemente osteggiata dai sindacati temendo che si trattasse di una speculazione finanziaria senza interessi alla continuità aziendale. Dalla prossima semestrale, quindi, Eni tornerà a consolidare integralmente Versalis nei conti di gruppo.

Gli yankee si erano fatti avanti per l’acquisto del 70 percento impegnandosi a investimenti futuri per un totale di 1,2 miliardi di euro. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, aveva spiegato che Sk avrebbe potuto acquistare Versalis solo se fosse stata in grado di rispettare i 5 vincoli posti da Eni: «Chi compra si deve impegnare a mantenere gli attuali stabilimenti per almeno cinque anni, ampliandone casomai il perimetro, e per tre anni l’attuale personale, anche in questo caso eventualmente ampliandolo». Poi ci sono gli investimenti che «devono essere di 1,2 miliardi in tutte le attività della chimica, compresa la chimica verde». Infine «Versalis deve restare italiana e il vertice dovrà essere quello che è oggi».

La vicenda Versalis aveva tenuto banco anche nelle ultime settimane di campagna elettorale per le elezioni comunali, soprattutto dopo che le proteste di lavoratori e sindacati erano state lasciate fuori dalla piazza dove il 3 giugno si svolgeva il comizio del premier Matteo Renzi per concludere la campagna elettorale di Michele De Pascale. Il neo eletto sindaco commenta così: «Apprendo con grande soddisfazione che la direzione di Eni ha deciso di interrompere le trattative con l’americana Sk. In questi mesi le istituzioni locali e le parti sociali hanno condotto una battaglia molto dura per evidenziare le criticità di questa operazione che non avrebbe dato alcuna certezza né al futuro della chimica locale né nazionale. Da parte mia c’è stata in questi mesi una forte azione di sensibilizzazione nei confronti del Governo. Proprio stamani ho convocato i sindacati per un incontro, fissato per giovedì alle 14. 30: sarà l’occasione per affrontare insieme le nuove strategie e gli investimenti a favore della chimica ravennate. Il prossimo obiettivo da perseguire nel corso di un incontro con Eni sarà quello di far ripartire con certezza gli investimenti a Ravenna, e affrontando poi gli aspetti finanziari, rivalutando anche il ricorso alla Cassa depositi e prestiti».

«Non aveva mai convinto un’operazione priva di logica industriale, dietro cui si vedeva soltanto la volontà di Eni di sbarazzarsi di attività ritenute non sufficientemente remunerative», dice Giovanni Paglia, deputato ravennate di Sinistra italiana. «I problemi tuttavia non scompaiono. L’Italia non può permettersi di perdere la chimica industriale e questa per sostenersi ha bisogno di investimenti ingenti finalizzati all’innovazione. Se Eni non è in grado di farli, si persegua con convinzione la possibilità di un intervento nel capitale di Cassa Depositi e Prestiti. Se Cdp può entrare nel fondo Atlante, in Ilva e acquistare caserme e carceri, non si capisce infatti perché non possa fare lo stesso in un settore strategico come la chimica».

Processo Terremerse: assolto l’ex Presidente della Regione Vasco Errani

Appello bis: l’accusa era falso ideologico in atto pubblico
Le sue parole: «Finalmente è finita. Sono stati anni di sofferenza»

L’ex presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani è stato assolto nell’appello bis del processo Terremerse.

L’accusa era falso ideologico in atto pubblico, per aver “coperto”, con uno scritto inviato nel 2009 alla Procura la cooperativa presieduta dal fratello, Giovanni Errani.

Dopo la condanna nel primo appello, Errani diede le dimissioni da Governatore, carica ricoperta per 15 anni.

Assolti anche due dirigenti regionali, confermando la sentenza del gup del 2012. Lo riporta un’agenzia dell’Ansa, che citiamo testualmente.

«Finalmente è finita – ha scritto invece lo stesso Errani su Facebook –. Con questa sentenza di assoluzione si chiude una lunga vicenda processuale che forse non avrebbe dovuto nemmeno aprirsi. Si afferma così in modo definitivo la verità. Sono stati lunghi anni di sofferenza per me e per i miei familiari, sofferenza alleviata soltanto dalla solidarietà e stima che ho sentito intorno a me e per questo ancora una volta ringrazio tutte e tutti. Ho pagato un prezzo altissimo e ciò per altro ha coinvolto un’importante istituzione come la Regione Emilia-Romagna, ma sono orgoglioso di avere sempre avuto un comportamento corretto e coerente di lealtà e pieno rispetto delle istituzioni che per me vengono sempre prima delle vicende, anche le più ingiuste, che coinvolgono una persona. È chiarissimo che nulla potrà mai cancellare la sofferenza di questi anni, perché quando ingiustamente è in discussione l’onestà, che viene prima di ogni altra cosa, vivi un dolore intimo, interiore che è impossibile dimenticare. Non ho rancori né recriminazioni da fare, spero soltanto che anche da questa vicenda possa venire uno stimolo ad una riflessione nell’interesse del Paese, lontano dalle strumentalizzazioni, nel pieno rispetto di ogni Istituzione e dei diritti e dovere di tutti. Oggi io e la mia famiglia siamo felici».

Tra gli articoli correlati la ricostruzione della vicenda.

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