Ambulanti fuorilegge: 13mila euro di multe a paninari, fiorai e fruttivendoli

Controlli nel commercio: 1.200 euro di sanzioni per un locale che faceva serate senza autorizzazioni e senza esporre il cartello divieto di fumo

Ammontano in totale a circa 45mila euro le sanzioni della polizia municipale a commercianti e ambulanti nell’ambito di una serie di controlli mirati contro l’abusivismo commerciale sul litorale dal primo maggio a oggi, 23 giugno.

Le verifiche svolte dall’ufficio Commerciale hanno portato a sei sequestri a carico di altrettante persone (quattro senegalesi e due italiani) che vendevano merce varia (bigiotteria, borse, ombrelli ed articoli di abbigliamento), ai quali veniva contestata anche la prevista sanzione da 5mila euro euro ciascuno, a nove rinvenimenti di merce abbandonata da extracomunitari, consistente principalmente in chincaglieria.

Poi tredici verbali, ognuno da mille euro, ad ambulanti che operavano in contrasto alla specifica delibera del sindaco di Ravenna, che vieta il commercio in forma itinerante all’interno della città e nelle località balneari. Le violazioni sono state rilevate a Punta Marina Terme, in via Lungomare Colombo, a venditori di prodotti alimentari (cosiddetti paninari), in viale Europa e via Monti, a venditori di frutta e vasi ornamentali, in via Cavour e via Bassano Del Grappa, a commercianti di fiori; verifiche ripetute per scongiurare che un’autorizzazione per vendita ambulante si trasformi, di fatto, in vendita a posto fisso.

Altre sanzioni sono state contestate a titolari di esercizi commerciali e pubblici esercizi in varie località balneari. Nello specifico, a Lido di Savio e Porto Corsini, per aver pubblicizzato l’attività senza la prescritta autorizzazione dell’Ente proprietario della strada (verbale pari ad oltre 400 euro); a Lido Adriano, il titolare di un pubblico esercizio è stato multato con tre diversi verbali, per un ammontare di oltre 1.200 euro, per aver effettuato un intrattenimento musicale senza la necessaria certificazione di impatto acustico, per mancata esposizione degli orari di apertura ai clienti e per non aver apposto nel locale il cartello di divieto di fumo, come prevede la normativa.

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