sabato
28 Giugno 2025

Cna Balneari chiede incontri urgenti a Meloni e Fedriga

Non c’è una norma nazionale nè linee guida omogenee per l’intero sistema balneare italiano

Concessioni demaniali all'asta: a Ravenna canoni per 1,8 milioni

Cna Balneari ha richiesto un incontro urgente, con due lettere distinte, al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga. Tema delle richieste la scadenza, imposta dalla legge 118/2022, delle concessioni balneari, prevista tra meno di cinque mesi, in assenza di una norma nazionale e senza linee guida omogenee per l’intero sistema balneare italiano.

Al presidente Meloni si chiede di difendere, in ambito nazionale ed europeo, la specificità italiana caratterizzata da un vivace tessuto imprenditoriale fortemente radicato nelle dinamiche di sviluppo dei territori. Al presidente Fedriga viene evidenziata la necessità di adottare criteri univoci attraverso i quali procedere al rinnovo delle concessioni.

Il presidente di CNA Balneari Ravenna – Bruno Borghetti – dichiara: «Noi privilegiamo il dialogo rispetto alle espressioni di protesta e a manifestazioni che non aiutano alla soluzione dell’annosa questione balneare, chiediamo però un intervento tempestivo del Governo per riaprire il confronto con una categoria investita da un profondo disorientamento, causato dalle ripetute pronunce degli organi di giurisdizione nazionali ed europei nonché dalle disomogenee iniziative intraprese dai Comuni. La crescente incertezza sul futuro della regolamentazione e dell’assegnazione delle concessioni demaniali marittime necessita di immediate e non più procrastinabili risposte alle imprese del settore. È necessario conoscere urgentemente gli orientamenti del Governo sul riordino della materia delle concessioni in ordine alla mappatura e alla conseguente disponibilità della risorsa spiaggia. È indispensabile, inoltre, una rapida definizione dei criteri per il riconoscimento degli indennizzi, quantitativi e qualitativi, anche connessi al valore commerciale al fine di dare indirizzi certi alle regioni e ai Comuni. Non c’è più tempo da perdere – conclude Borghetti – per dare risposte a 30mila imprese balneari italiane con decine di migliaia di dipendenti e un considerevole indotto che allo stato non hanno contezza sul proprio futuro».

Flai Cgil: «Nelle campagne mancato rispetto delle norme su salute e sicurezza»

La segretaria Mazzesi: «Non tutti rispettano l’ordinanza regionale che determina lo stop lavorativo per colpo di calore, dalle 12.30 alle 16. Servono maggiori controlli»

20240802 111815L’azione capillare, che nelle scorse settimane ha visto impegnata la Flai Cgil nelle campagne ravennati, ha consentito al sindacato di ampliare la mappatura delle colture e delle aziende agricole sul territorio provinciale e di incontrare molti lavoratori e lavoratrici e datori di lavoro, disponibili a spiegare vari aspetti organizzativi del lavoro.

I risultati del progetto “Ancora in campo” sono stati illustrati nella mattina di lunedì 5 agosto in Prefettura, nel corso di un incontro in cui la Flai Cgil ha posto l’attenzione sui temi dell’immigrazione, della legalità e della sicurezza sul lavoro in agricoltura.

«Nelle prime due settimane dedicate al sindacato di strada, svolte fino a venerdì 2 agosto – spiega Laura Mazzesi, segretaria generale Flai Cgil di Ravenna – abbiamo visitato 23 aziende agricole a vocazione frutticola e incontrato oltre 150 addetti, molti dei quali stranieri e in alcuni casi, provenienti da province limitrofe. Ad esempio, tra Alfonsine e Sant’Alberto, abbiamo conosciuto lavoratori provenienti da Portomaggiore in provincia di Ferrara. Alcuni si spostano con mezzi pubblici riscontrando difficoltà nell’organizzazione logistica a causa della scarsa disponibilità di corse e orari, altri raggiungono il posto di lavoro in gruppo con mezzi messi a disposizione da conoscenti. Abbiamo distribuito volantini informativi che contengono anche le tariffe contrattuali e, in diverse occasioni, i lavoratori ci hanno fatto capire di essere sottopagati e in altre, invece, di non aver ancora percepito lo stipendio di almeno due mesi lavorativi. Continuiamo ad assistere – continua Mazzesi – a casi di irregolarità e di mancato rispetto delle regolari tariffe, stabilite dal contratto provinciale di lavoro e di mancato rispetto delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro, a partire dalla scorretta applicazione dell’ordinanza regionale per evitare il colpo di calore. A fronte del grande caldo, diverse aziende, erano già organizzate, ancor prima dell’ordinanza regionale, adottando un orario di lavoro che garantisse la sosta nelle ore più calde (indicativamente lavoravano già dalle 6,30/7 alle 12.30/13). Sono presenti però casi di aziende che, nonostante l’ordinanza, impongono turni di lavoro fino alle 14, in altri casi ancora ci sono realtà che adottano una pausa di un’ora tra le 12 e le 13 per poi lavorare fino alle 18».

«Siamo certi – conclude Mazzesi – che la sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità sia lo strumento necessario per tentare di risolvere la maggior parte dei problemi sopracitati, pertanto, riconfermiamo l’urgenza della costituzione del tavolo di cabina di regia anche in provincia di Ravenna».

Burattini a Marina di Ravenna e Lido di Classe

Si va alla Spiaggia 58 e al Giardino Selvatico

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Massimiliano Venturi

La XVIII edizione del festival diffuso Burattini alla Riscossa prosegue con due appuntamenti ravvicinati: mercoledì 7 agosto (ore 21) alla Spiaggia 58 di Marina di Ravenna troviamo Gianluca Palma, fondatore della compagnia All’InCirco e interprete di un originale lavoro nel quale darà vita sulla scena a personaggi appesi al filo della fantasia, dal titolo Storie appese a un filo.

Giovedì 8 (ore 21) invece ci sono invece I Burattini di Massimiliano Venturi, che portano Stregoni per caso al Giardino Selvatico di Lido di Classe. Il lavoro prende spunto da “L’acqua miracolosa”, classico canovaccio della Commedia dell’Arte, con le maschere della tradizione emiliana romagnola che sono alle prese con personaggi e vicende dell’immaginario della magia. L’ingresso è sempre gratuito, gli spettacoli sono adatti a un pubblico dai 3 anni in su.

Presentato alla Classense “Fattore R” 2024, il Romagna Economic Forum

Appuntamento il 4 ottobre al teatro Alighieri

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La presentazione di Fattore R alla Classense

Fattore R, il Romagna Economic Forum (presentato lunedì 5 agosto alla biblioteca Classense), giunge all’ottava edizione e ancora una volta si pone come momento di incontro e confronto tra imprese, istituzioni e associazioni di categoria per delineare le strategie per la crescita del territorio.

In programma venerdì 4 ottobre, la prima novità sta nella location, che quest’anno, dopo Cesena e Rimini, è Ravenna, al teatro Alighieri. È al tessuto economico della Romagna che pone il suo focus Fattore R, richiamando nel corso degli anni decine di imprenditori, analisti e associazioni in una riflessione collettiva di sistema verso il futuro.

Come conferma anche il tema di quest’anno, che pone lo sguardo su tre sfide cruciali per il futuro della Romagna: “ESG: ambiente, sostenibilità e governance nella Romagna del futuro”. Ovvero, come evidenzia il sottotitolo, “La nuova Filantropia: come le aziende possono creare valore e comunità nel tessuto sociale del territorio”.

Più nel dettaglio, l’obiettivo dell’ottava edizione è valorizzare il ruolo strategico dell’innovazione nell’ambito della società, della governance e dell’ambiente come nuova “linfa vitale” utile alle prospettive di crescita e di sviluppo dei territori, delle nostre imprese e delle persone. Temi che possono essere racchiusi nel concetto di “Environmental, Social and Governance”, un insieme specifico di criteri come l’impegno ambientale, il rispetto dei valori aziendali – quali la trasparenza e accuratezza – che diventeranno nel prossimo futuro le sfide principali del nostro tessuto economico e non solo.

In questa direzione è stata approntata una cabina di regia insieme ai partner di Fattore R, già al lavoro da diverse settimane per individuare contenuti e programma della giornata. Nelle edizioni passate Fattore R ha ospitato oltre 180 testimonianze di attori del territorio (e non solo) che hanno stimolato i dibattiti sui vari temi. Insieme a loro la presenza di economisti e sociologi di fama internazionale, oltre a due Nobel per l’economia (Joseph Stiglitz e Eric Maskin) e un personaggio di fama mondiale come l’economista francese Jean-Paul Fitoussi.

E sulla scia di queste importanti personalità, nell’ottava edizione sono previsti gli interventi di due nomi di primo piano del tessuto economico nazionale, Stefano Caselli Dean della SDA Bocconi School of Management e Antonio Patuelli, presidente di Abi (Associazione Bancaria Italiana). A condurre la giornata sarà il giornalista Rai Gianluca Semprini.

Iniziati i lavori per la riqualificazione di via Gessi

L’operazione costerà oltre 200mila euro, provenienti da fondi statali per i piani di sicurezza. In arrivo anche una rotatoria tra via De’ Brozzi e le vie Bedazzo e Basso, per un importo di 700mila euro

lavori stradali

Sono iniziati i lavori di ripristino e asfaltatura di via Gessi, nella zona industriale nord ovest di Lugo. La manutenzione straordinaria di via Gessi è una delle opere di rigenerazione dell’area produttiva di via Bedazzo-Fiumazzo, tra le più richieste dalle imprese e dalle associazioni di categoria del mondo produttivo.

I lavori, affidati alla ditta Cti di Imola, riguardano principalmente la sistemazione delle caditoie e dei tombini, la scarifica dell’asfalto ammalorato e il rifacimento del manto, per un importo complessivo di 208mila euro, provenienti da fondi statali per i piani di sicurezza (legge 145 del 2018). La conclusione del cantiere è prevista entro la prima metà di settembre.

Parte del piano di riqualificazione dell’area è la realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra via De’ Brozzi e le vie Bedazzo e Basso, per un importo di 700mila euro.

Venerdì 2 agosto, l’Amministrazione comunale ha fatto un sopralluogo al cantiere insieme ai referenti delle associazioni di categoria Cna e Confartigianato: erano presenti Nicola D’Ettorre, presidente di Cna Lugo, Lara Gallegati e Franco Poletti, rispettivamente presidente e vicepresidente di Confartigianato Bassa Romagna; per il Comune di Lugo l’assessora ai Lavori pubblici Veronica Valmori e Lucia Luminasi del Servizio Infrastrutture; Luca Chersoni, direttore tecnico per Cti.

Nuovo sbarco, resteranno a Ravenna in 6 (su 73), compreso un minore

I minori a bordo sono 3 e non 4 come sembrava inizialmente

Fn0Jdo5WIAUutotConfermato per mercoledì 7 agosto alle 19.30 l’arrivo della nave Ong di MsF Geo Barents a Ravenna. In questo caso l’attracco avverrà alla banchina del Terminal Crociere di Porto Corsini, che sarà disponibile per quel giorno, dal successivo è previsto l’arrivo di una nave da crociera. Si tratta del 13esimo sbarco (4° per la Geo Barents), per complessivi 1.300 migranti arrivati a Ravenna dal 31 dicembre 2022. Saranno 73 questa volta, tutti uomini, con 3 minori (e non 4 come precedentemente annunciato).

Stabilita la ripartizione, resteranno tutti in Emilia Romagna: 16 a Bologna (compresi 2 minori non accompagnati), 5 a Ferrara, 8 a Forlì/Cesena, 12 a Modena, 6 a Parma, 5 a Piacenza, 9 a Reggio Emilia, 6 a Rimini e 6 a Ravenna, compreso l’altro minore non accompagnato.

Cochi Ponzoni ospite de “La spiaggia ama il libro”

Lo showman verrà intervistato martedì 6 agosto in merito al suo nuovo libro da Marino Bartoletti

COCHIMartedì 6 agosto (ore 21.15) alla rotonda 1° Maggio di Milano Marittima il giornalista e scrittore Marino Bartoletti intervista l’attore e cabarettista Cochi Ponzoni, che presenta il suo libro La versione di Cochi (Baldini+Castoldi).

Nel libro, Ponzoni parla di sessant’anni di spettacolo, di teatro, cabaret, cinema, tv, sessant’anni nell’immaginario degli italiani. Pur se strettamente legata, nella popolarità di un pubblico vastissimo, a quella del socio e amico di una vita Renato Pozzetto, la carriera di Aurelio “Cochi” Ponzoni ha preso abbastanza presto strade diverse, sia per quanto riguarda il cinema, sia a teatro.

Cochi Ponzoni nasce a Milano l’11 marzo 1941. Dato che i suoi genitori e quelli di Renato Pozzetto erano amici, il loro sodalizio comincia quando ancora gattonavano. Il debutto del duo Cochi e Renato avviene al Cab 64, nel medesimo anno, per poi approdare al mitico Derby, dove con Jannacci, Lauzi, Toffolo e Andreasi per quasi dieci anni fanno la storia del cabaret italiano. Il debutto in tv avviene nel ’68, con Quelli della domenica. Dal ’76 in poi, per Cochi, cinema d’autore e dal ’79 ai giorni nostri una lunga serie di progetti teatrali.

Il rilancio del centro commerciale Mir: «In arrivo marchi internazionali»

Ne parla Andrea Rani di Net Seals, che detiene buona parte della proprietà: «Qui siamo partiti con due dipendenti, oggi siamo 50. Vendiamo in oltre 100 Paesi e grazie al nostro magazzino cresciamo anche nei momenti di crisi»
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È una storia di innovazione, caduta e rinascita quella del Mir, il centro commerciale di Fornace Zarattini al centro di un progetto di rilancio che va avanti già da alcuni anni, grazie in particolare alla Net Seals, azienda che vende guarnizioni per oleodinamica e pneumatica, che detiene circa due terzi della proprietà. Proprio in questi giorni sono in corso le trattative per portare al Mir – nel frattempo in questi anni ristrutturato e rinnovato – due importanti marchi internazionali, che contribuirebbero a far diventare la zona un polo di grande richiamo, considerando anche la presenza dall’altro lato della Faentina del Tecnomat.

Il Mir è nato alla fine degli anni sessanta grazie allo spirito imprenditoriale di Luigi Taroni e Romano Ravaglia che lo costruirono spinti dall’energia di alcuni imprenditori attivi nel campo dell’abbigliamento all’ingrosso, tra cui Pierangelo Rani, padre di Andrea, oggi Ad e direttore generale di Net Seals. A questi si aggiunsero nel giro di poco tempo la Ferramenta Ravennate e la Menotti Poverini (forniture industriali) che è ancora al Mir e ne condivide la proprietà.

Negli anni novanta il declino, a causa dell’esplosione dei centri commerciali e la sempre più residuale importanza del mondo dell’ingrosso dell’abbigliamento. Una crisi che ha colpito pesantemente la famiglia Rani ma che, aiutata dalla Contarini Idraulica (azienda lughese), decide di creare una sorta di magazzino specializzato in guarnizioni. «Praticamente in Italia non esisteva un’azienda del genere – ci racconta Andrea Rani nel corso di un incontro nella nostra redazione -, era una cosa nuova per il settore. Partiti con 2 dipendenti, oggi siamo 50». Rani, insieme al fondamentale contributo della moglie Federica Lotti, dà una svolta tecnologica all’azienda che si rivelerà decisiva. «Abbiamo costruito un vero e-commerce, rendendo disponibili in pochi giorni materiali da tutto il mondo. Una banalità forse in certi ambiti, ma non per quel settore che era ancora piuttosto arretrato dal punto di vista tecnologico».

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In foto: Andrea Rani

Net Seals passa quindi da 2-3 milioni di fatturato ai 10-12 di oggi. «Il 40 percento arriva dall’estero, vendiamo in oltre 100 paesi di tutto il mondo, con un fatturato on line da 6,5 milioni. Il nostro settore, per questioni geopolitiche, sta soffrendo a ritmi del -30 percento, noi invece riusciamo ancora a crescere, grazie alla nostra filosofia di aver reso il magazzino un valore. Abbiamo sempre tutto quello che serve. E nei momenti di crisi questo diventa un grosso vantaggio».

Net Seals Rotonda Andorra

L’attenzione verso Fornace Zarattini è certificata anche dall’ultimo investimento per la collettività: «Era
da tempo che la famiglia Contarini, proprietaria di Net Seals, voleva contribuire a realizzare una rotonda per rendere più sicuro l’accesso al Mir e dal momento che è stata realizzata da Tecnomat nell’ambito dell’intervento urbanistico che ha portato alla realizzazione del negozio, da parte nostra abbiamo pensato di regalare al Comune l’opera d’arte che da qualche tempo abbellisce la rotonda Andorra alle porte di Ravenna». Si tratta di un investimento da oltre 100mila euro totalmente a carico di privati, Net Seals in testa, che ha commissionato circa due anni fa la realizzazione dell’opera d’arte (due fiori stellati che prendono spunto dai mosaici di Galla Placidia) al noto mosaicista Marco Santi (la cui attività ha sede anche al Mir) e al Gruppo Mosaicisti Ravenna. A dare il benvenuto ai visitatori del centro Mir, da due anni c’è anche un ristorante-pub, il Terminal, «che speriamo al più presto di affiancare con qualche marchio importante per concludere il fronte del centro, completando l’operazione immobiliare».

“In mezzo scorre il fiume” fa tappa a Borgo Crivellari

Il compositore Gaspare De Vito propone il concerto dal titolo Cosmos 777

Borgo Tossignano (BO), Parco Regionale Della Vena Del Gesso Romagnola, Ph. Fiorenzo Rossetti, Archivio Parco Della Vena Del Gesso Romagnola, CC BY NC SA 3.0
Il parco Vena del Gesso Romagnola

Giovedì 8 agosto In mezzo scorre il fiume, il festival ideato da Luisa Cottifogli, fa tappa a Borgo Crivellari (Riolo Terme), dove nel Parco Vena del Gesso Romagnola propone una serata che parte alle 17 dallo stadio di Borgo Rivola (via Caduti di Crivellari 9) per una facile escursione verso Borgo Crivellari, e prosegue alle 18 con la visita – dal titolo Muller – a cura di Luciano Visani all’antico borgo costruito dai gessaroli con le pietre di gesso che venivano estratte dalla cava.

Alle 19 ecco poi il concerto al tramonto di Gaspare De Vito, compositore, sassofonista e flautista, cultore di musica elettronica, che propone una performance di musica ambient-elettronica in stretto rapporto con lo spiritus loci dal titolo Cosmos 777. Il concerto è un dialogo che matura nel tempo, dove natura e suoni si evolvono insieme. La rielaborazione di suoni della natura e reintroduzione degli stessi nell’ambiente che li ha generati è volta in un connubio di reciproco rispetto e valorizzazione. Un invito a immergersi in un’esperienza dove la natura non è semplicemente contesto, ma protagonista attiva nella creazione musicale.
De Vito Produttore, compositore, sassofonista e flautista: “Provenendo da un background nel jazz e nella musica contemporanea, ho trovato nella musica elettronica il mezzo di espressione più aderente al mio modo di essere e di evolvere. Ispirato dalla bellezza della natura che ci avvolge e dall’esplorazione del mio universo interiore, cerco di portare l’ascoltatore in uno spazio sonoro avvolgente e riflessivo”.

Ingresso gratuito, info: 351-6812880

A Reda di Faenza torna la Sagra del Buongustaio

Si festeggia la 25ª edizione, dal 17 al 23 agosto

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Un momento dell’edizione 2023 della sagra

Venticinquesima edizione per la Sagra del Buongustaio di Reda, in programma da sabato 17 a venerdì 23 agosto nel campo sportivo parrocchiale della frazione a pochi chilometri da Faenza.

Oltre al tradizionale stand gastronomico, cuore della sagra, ogni serata avrà un appuntamento di spettacolo: sabato 17 agosto apriranno la kermesse i Qluedo, band nata e lanciata a Reda. Domenica 18 ecco poi gli Alluvionati del Liscio, assieme ai quali, dopo il successo avuto all’ultimo Festival di Sanremo, ci saranno anche i Santa Balera, per una serata dedicata alla tradizione romagnola.

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Ospiti speciali di lunedì 19 sono quindi i comici toscani Sergio Sgrilli e Paolo Migone (per chi desidera posti numerati a sedere è aperta la prevendita sul sito Vivaticket). La serata di martedì 20 sarà invece dedicata agli anni Novanta con il dj set di Molella e la presenza di Nathalie from The Soundlovers. Una nuova combinazione tra i Banda Larga e Davide Lazzarini proporranno una serata di “musicabaret “mercoledì 21, mentre giovedì 22 arrivano i Moka Club. Infine, venerdì 23 agosto, gli Anthera chiuderanno la sagra assieme a uno spettacolo di fuochi artificiali. Inizio degli spettacoli alle 21.30.

Massa Lombarda si prepara ad accogliere la sua medaglia d’oro

Il sindaco e la città stanno organizzando la festa per il ritorno della campionessa Sara Errani

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Foto tratta dal profilo Instagram di Sara Errani

Grande entusiasmo a Massa Lombarda per la vittoria olimpica di Sara Errani nel doppio femminile di tennis, insieme a Jasmine Paolini. E ora la cittadina aspetta il ritorno della campionessa. «Massesi non temete, Sara la festeggeremo! – scrive su Facebook il sindaco della cittadina romagnola, Stefano Sangiorgi –. Ci siamo sentiti con la famiglia, il Circolo Tennis Massa Lombarda e chi è più vicino a Sara in questo momento, le abbiamo portato gli auguri e abbracci di tutta Massa Lombarda per averci regalato un posto nella storia. Per scaramanzia oggi (domenica 4 agosto, ndr) si è deciso di non fare nulla, come si è concordato di organizzarle un “bentornata a Massa” appena accadrà, con calma, lasciandole gustare questo sogno ad occhi aperti che sta vivendo!»

Non da meno il Circolo Tennis Massa Lombarda, che, sempre su Facebook, scrive: «Ragazze d’oro! Semplicemente straordinarie Sara e Jasmine! Il Circolo Tennis Massa Lombarda e tutta la città sono orgogliosi di voi e vi aspetta per celebrare questo momento storico»

E naturalmente la più entusiasta è la protagonista di quest’impresa sportiva, Sara Errani, che alla stampa ha detto che per lei «le Olimpiadi sono sempre state il massimo. È un sogno che si avvera, anche di più. Io speravo in una medaglia, ma l’oro è indescrivibile».

Sara Errani vince la prima medaglia d’oro del tennis italiano alle Olimpiadi

La 37enne Sara Errani di Massa Lombarda scrive la storia del tennis italiano in coppia con Jasmine Paolini: prima medaglia d’oro alle Olimpiadi

Errani6La tennista Sara Errani di Massa Lombarda ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nel doppio femminile in coppia con la lucchese Jasmine Paolini. Oggi, 4 agosto 2024, le italiane hanno affrontato in finale le russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider che partecipavano ai Giochi come Ain, atleti individuali neutrali, e quindi senza bandiera. La gara si è conclusa con il super tie-break (il doppio femminile non prevede il terzo set: in caso di parità 1-1 si gioca un tie-break ai 10 punti)

Il tennis italiano non era mai arrivato così in alto nella storia delle Olimpiadi. L’ultima e unica medaglia azzurra risale a cento anni fa: il barone triestino Uberto de Morpurgo nel 1924 proprio a Parigi vinse il bronzo. A distanza di un secolo l’Italia conquista due podi: la medaglia di Errani e Paolini, 37 e 28 anni, infatti fa il paio con quella di bronzo del 22enne Lorenzo Musetti nel singolare maschile. A Los Angeles 1984 un’altra ravennate, la faentina Raffaella Reggi, aveva conquistato il bronzo ma in quell’edizione dei Giochi il tennis era solamente uno sport dimostrativo e, dunque, nell’albo d’oro ufficiale non ha lo stesso valore.

Parigi è la quinta Olimpiade per Errani: a Pechino 2008 si fermò al primo turno nel singolare; a Londra 2012, in coppia con Roberta Vinci, venne eliminata ai quarti dalle sorelle Williams (poi vincitrici dell’oro); a Rio 2016 cedette ancora ai quarti con Vinci contro le ceche Safarova/Strycova; a Tokyo 2021, edizione in cui diventò l’unica italiana nella storia ad avere partecipato a quattro edizioni olimpiche – record migliorato a Parigi 2024, si fermò all’esordio nel singolare. Errani è la settima tennista al mondo a completare il Career Golden Slam che indica quando un giocatore riesce a vincere i quattro Slam e l’oro olimpico.

Il medagliere di Ravenna alle Olimpiadi: 20 volte sul podio con 13 atleti

Con Errani arriva la ventesima medaglia olimpica conquistata da atleti ravennati. Il medagliere recita sei ori, sette argenti e sette bronzi. La prima edizione che fruttò una medaglia ad atleti ravennati fu quella di Los Angeles 1932. L’ultima medaglia è arrivata nel 2021 con Bruno Rosetti: il Comitato olimpico decise di attribuirgli il bronzo anche se il canottiere non prese parte alla finale perché risultato positivo al Covid poche ore prima dello start. A Rio e a Londra nessun podio ravennate. Prima dei Giochi nel Regno Unito c’era stata una striscia di cinque edizioni consecutive con medagliati bizantini, da Barcellona 1992 a Pechino 2008 passando per Atlanta, Sidney e Atene. I record: Vincenzo Maenza, oggi 62enne, vanta due ori e un argento nella lotta in tre edizioni consecutive; Josefa Idem è andata otto volte ai Giochi (le prime due per la Germania Ovest) e 5 volte a medaglia.

6 ori
Renzo Morigi (pistola automatica, 1932)
Vincenzo Maenza (lotta, 1984 e 1988)
Andrea Collinelli (ciclismo, 1996)
Josefa Idem (canoa, 2000)
Sara Errani (tennis, 2024)

7 argenti
Omero Bonoli (ginnastica, 1932)
Francesco Damiani (boxe, 1984)
Vincenzo Maenza (lotta, 1992)
Andrea Gardini e Vigor Bovolenta (pallavolo, 1996)
Josefa Idem (canoa, 2004 e 2008)

7 bronzi
Domenico Matteucci (pistola automatica, 1932)
Ercole Gallegati (lotta grecoromana, 1932 e 1948)
Gian Matteo Ranzi (lotta, 1972)
Josefa Idem (canoa, 1984 e 1996)
Bruno Rosetti (canottaggio, 2020)

La carriera di Sara Errani: numero 1 del mondo per tre anni nel doppio di tennis

Nata a Bologna, Errani è cresciuta a Massa Lombarda e lì ha cominciato a impugnare la racchetta. È stato il padre Giorgio, presidente del circolo tennis cittadino e intervistato da Il Resto del Carlino, a ricordare quanto la figlia tenga a essere accreditata come massese e non bolognese.

Negli ultimi quindici anni Errani è stata un riferimento a livello mondiale nel doppio. La ravennate è stata numero 1 del mondo per quasi tre anni consecutivamente e insieme a Roberta Vinci ha formato una delle coppie italiane più vincenti della storia, aggiudicandosi 22 tornei Wta, tra cui tutte le prove del Grande Slam (due volte gli Australian Open) tra i 2012 e il 2014 diventando la prima coppia italiana ad avere completato il Career Grand Slam (la vittoria di tutti e quattro i tornei dello Slam almeno una volta) e la quinta coppia in assoluto ad aver vinto più Slam (5) nella storia del tennis femminile.

Grazie a Errani e Paolini il tennis non è più lo sport meno medagliato per l’Italia alle Olimpiadi

Un articolo firmato da Alessandro Giuliani sull’edizione odierna del Corriere Romagna ricorda alcune statistiche per dare la dimensione dell’impresa compiuta da Errani e Paolini. Tra i 26 sport in cui l’Italia è riuscita a vincere almeno una medaglia olimpica, prima di Parigi 2024 il tennis era all’ultimo posto con il solo bronzo conquistato da Uberto De Morpurgo a Parigi 1924. Ma con il bronzo di Musetti e con la medaglia di Errani-Paolini, il tennis lascia il fanalino di coda al beach volley medagliato solo a Rio 2016.

Nessun altro sport ha atteso un secolo per ritrovare una medaglia. Dopo il tennis, il periodo con la più lunga astinenza è stato il calcio: dopo l’oro del 1936 a Berlino, l’Italia ha ritrovato il bronzo solo ad Atene 2004, cioè 68 anni dopo.

Gli atleti ravennati alle Olimpiadi

Errani è una dei tre atleti ravennati tra i 403 della spedizione azzurra in Francia (11.475 in totale i partecipanti da 205 Paesi). Gli altri due sono Milena Baldassarri (22 anni, ginnastica ritmica, seconda Olimpiade) e Alessandro Bovolenta (20, pallavolo, prima).

In totale nella storia dei Giochi la provincia di Ravenna conta 99 presenze con 58 atleti diversi. All’ultima edizione, quella in Giappone prevista nel 2020 e rinviata per la pandemia, i portacolori ravennati furono quattro: Baldassarri, Sofia Ceccarello (tiro a segno), Errani e Bruno Rosetti (canottaggio). Andando a ritroso troviamo i 4 di Tokyo, i cinque di Rio, i quattro di Londra, gli otto di Pechino, i quattro di Atene, i nove di Sydney (con la curiosità di ben quattro residenti a Madonna dell’Albero), i dieci di Atlanta (il record), i sette di Barcellona, i sei di Seul, i cinque di Los Angeles, i quattro di Mosca, i tre di Montreal, i tre di Monaco, i due di Città del Messico e uno solo a Tokyo. Il primo ravennate ai Giochi fu il 16enne ciclista Guglielmo Malatesta a Londra 1908.

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