sabato
06 Settembre 2025

Tornano a teatro le Storie di Ravenna: l’apertura è dedicata a Corrado Ricci

La rassegna riparte dal Rasi con una puntata sulla vita dell’illustre personaggio ravennate. L’appuntamento successivo è in programma all’Alighieri con un intervento sulla Liberazione

Mar Ritratto Corrado Ricci By Ettore Tito 178481 660x368
Ripartirà il 21 ottobre, alle 18 la rassegna Storie di Ravenna. La prima puntata, ospitata dal Teatro Rasi, si intitola Alla scoperta di Corrado Ricci, tra libri, fotografie e monumenti e vedrà protagonisti lo storico
Roberto Balzani, il direttore del Museo Diocesano di Faenza e Modigliana Giovanni Gardini, la soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini Federica Gonzato, Benedetto Gugliotta, in rappresentanza dell’Istituzione Biblioteca Classense, il direttore dei Musei Nazionali di Ravenna, Andrea Sardo, e lo storico dell’arte Claudio Spadoni. Le letture saranno a cura di Laura Redaelli.
L’incontro vuole approfondire la figura del ravennate Corrado Ricci e le tante sfaccettature che contraddistinguono il personaggio: dalla sua vita spesa tra libri, (dopo la laurea in Giurisprudenza iniziò a lavorare nella Biblioteca Universitaria di Bologna, sotto la direzione di Olindo Guerrini)archeologia, tutela del patrimonio e musei. Nel 1898 Ricci diventa il primo Soprintendente ai monumenti di Ravenna ed inizia una campagna di restauro dei principali edifici bizantini della città, da San Vitale al Mausoleo di Galla Placidia.
La rassegna è ideata e curata da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Federica Ferruzzi, Giovanni Gardini, Alessandro Luparini, Roberto Magnani, Laura Orlandini, Alessandro Renda e nasce dalla volontà di raccontare la storia della città attraverso la voce di studiosi ed esperti utilizzando i tempi e i linguaggi del teatro. Un racconto a più voci, corredato da immagini e letture, che scandaglia il passato e interroga il presente, cercando tracce e attraversamenti di racconto nelle archeologie e nelle icone, nelle narrazioni orali e nelle carte.
L’appuntamento successivo sarà il 9 dicembre al Teatro Alighieri (sempre alle 18) con la puntata dal titolo Ottant’anni fa, di questi giorni: guerra, speranze liberazione. I biglietti (dal prezzo unico i 5 euro) sono in vendita al Rasi sabato 19 ottobre dalle ore 10all e ore 13 e, a seguire, ogni giovedì dalle ore 16 alle 18, sul sito di Ravenna Teatro e da un’ora prima nei luoghi di spettacolo.

Alla biblioteca Oriani un convegno nazionale di studi sulla Repubblica

L’incontro si propone come un dialogo interdisciplinare tra esperti e docenti, affiancato da una tavola rotonda con alcuni protagonisti della stagione politica interessata, come Gennaro Acquaviva, Pier Ferdinando Casini, Pierluigi Castagnetti, Gianfranco Fini e Giorgio La Malfa

Biblioteca Oriani 1

Un dialogo interdisciplinare tra storici, sociologi, politologi e costituzionalisti per riflettere sugli anni di passaggio dalla cosiddetta “Repubblica dei partiti” a quelli del tentativo di evoluzione bipolare, partendo da un approccio storico-politico ma approfondendo anche la dimensione della politica internazionale, della storia delle istituzioni, di quella economica e, infine, degli interessanti mutamenti sociali e dei costumi. Questi i temi del convegno nazionale di studi  Il sistema repubblicano trent’anni dopo “la grande crisi”. Storicizzare il tempo presente, che si terrà a Ravenna nelle date del 24, 25 e 26 ottobre.

L’incontro, promosso dalla Fondazione Casa di Oriani in collaborazione con Università di Bologna-Dipartimento di beni culturali, si articolerà in tre sessioni nella Sala Spadolini della Biblioteca Oriani. Il 24 ottobre l’appuntamento è dalle 15 alle 19, mentre venerdì 25 l’appuntamento è dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.  A margine del convegno, sabato 26 ottobre (dalle 10.30 alle 12.30), si svolgerà nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, una tavola rotonda coordinata dal Professore Marc Lazar di Sciences-Po Parigi e dell’Università Luiss Guido Carli con la partecipazione di alcuni protagonisti di quella stagione politica come Gennaro Acquaviva, Pier Ferdinando Casini, Pierluigi Castagnetti, Gianfranco Fini, Giorgio La Malfa, Mariotto Segni, Livia Turco. L’accesso agli appuntamenti è libero e valido per l’aggiornamento dei docenti. Tutte le sessioni saranno videoriprese da Radio Radicale, che le renderà disponibili già ogni sera sul proprio sito.

Street-art contro il degrado urbano: inaugura il nuovo murales della stazione

Il progetto, realizzato dagli artisti di Artej in collaborazione con Rfi rappresenta le tradizioni del paese unite agli elementi tipici del viaggio

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La street-art come strumento per combattere il degrado urbano: a Godo inaugura il murales del sottopasso della stazione, realizzato grazie alla collaborazione tra gli artisti dei Artej e Rfi.

La pittura vuole rappresentare simbolicamente le tradizioni di Godo, prima tra tutte il Palio, ma presenta anche un richiamo allo sport, tra baseball e ciclismo che animano come da tradizione la vita del paese e i colori rosso e blu delle squadre del paese. Non manca un richiamo al mondo marino e a quello del viaggio e della stazione, tra valigie, biglietti, paletta e fischietto.

Il murlaes, inaugurato in occasione della festa paesana, ha richiesto una lavorazione di circa due mesi a opera di Walter Reggiani, Claudio Dumini, Bruno Retini, Roberto Marchini e Gabriella Muccini, con la collaborazione di Annamaria Silvagni e Stellina Conti.

«L’Associazione Artej – spiega il Presidente Walter Reggiani – ha aderito con entusiasmo al progetto, che si lega a quello realizzato a Russi cinque anni fa. Riteniamo che la street-art sia un ottimo modo per combattere il degrado e l’abbandono di certe realtà».

I geologi intervengono sulle criticità del territorio

Secondo Paride Antolini, presidente dell’Ordine regionale, la pulizia intensiva dei fiumi può solo aggravare una situazione già precaria: «No alle soluzioni semplicistiche, o la salvezza di un paese può trasformarsi nella fine di un altro»

Vista aerea delle infiltrazioni di acqua attraverso l'argine del fiume ricostruito a Traversara (foto Robert Gavrelescu)

«In questa situazione di conclamata  crisi climatica si sentono ancora slogan che dicono “noi alle piogge eccezionali non ci abbiamo mai creduto”, oppure chi pensa che soluzione finale sia la pulizia dei fiumi commentando la visione di tronchi e ramaglie trasportati dai fiumi come la prova di quanto dicono, ignorando che su una asta fluviale esiste un reticolo idrografico di migliaia di chilometri che si estende con i suoi fossi, rii, e torrenti in tutto l’appennino.  Con le piogge intense, tipiche di questa crisi climatica il ruscellamento dell’acqua provoca oltre che a un elevato trasporto solido di terra causato dall’erosione, anche la raccolta e il trasporto verso i torrenti del legname delle alberature morte» così Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna commenta la situazione del territorio dopo le ultime esondazioni. Secondo gli esperti, il susseguirsi di piene eccezionali unito all’intervento dell’uomo che ha visto come prima soluzione quella di ripulire gli alvei, avrebbe peggiorato le criticità del territorio, innalzando la portata dei corsi d’acqua e favorendo la discesa verso valle.

«Sotto la spinta emotiva dell’opinione pubblica, abbiamo pulito i fiumi e adesso incominciano i problemi di erosione. I corsi d’acqua romagnoli non sono fiumi nella eccezione del termine ma neppure canali nell’eccezione del termine. Sono il frutto di secoli di adattamenti non più sufficienti con la crisi climatica in atto. L’estrema pulizia dei nostri fiumi può un aumento della portata, rimandando e concentrando una tracimazione più a valle. La salvezza di un paese a volte è la condanna di un altro. La semplificazione della rete idraulica con la progressiva costrizione degli alvei entro limiti prefissati, fa sì che i danni idraulici si vadano sempre più enfatizzando».

Antolini ricorda dunque l’importanza di non eliminare a prescindere la vegetazione, ma di valutare la giusta modalità a seconda delle condizioni del tratto fluviale interessato. A fare la differenza, più che alberi e legname, sono i ponti e le costruzioni operate dall’uomo: «Oramai è chiaro a tutti che i ponti sono il fulcro della questione, non ci fossero avremmo risolto alcuni dei nostri problemi. In futuro, se non riusciremo a spostare gli argini, occorrerà assolutamente rifare i ponti a campata unica. Nel passato i problemi non erano diversi da oggi, ma la memoria dell’uomo è sempre molto corta. Nella piena del Po del 1951, il materiale legnoso, flottante in grande quantità, formava ammassi di notevole dimensione utilizzati, nel Polesine, come natante di salvataggio per decine di persone. In conclusione, la gestione di un fiume è un qualcosa di estremamente complicato che non può essere semplificata con slogan e soluzioni semplicistiche» conclude il presidente.

Una festa di Halloween anche nel quartiere dello stadio di Ravenna

Caccia al tesoro, “dolcetto o scherzetto”, una mostra e incontri letterari

Halloween Stadio
Le organizzatrici Maria Clara Mazzilli e Olga Sedina

Novità a Ravenna per Halloween: giovedì 31 ottobre infatti si terrà la prima festa del quartiere dello stadio Benelli, ribattezzata “Stadihorror”. In programma varie iniziative che hanno visto il coinvolgimento di diverse attività del quartiere, che collaborano in particolare per realizzare una sorta di caccia al tesoro (bisognerà trovare 13 pipistrelli…).

La più classica delle attività a tema, il “dolcetto o scherzetto”, sarà arricchita da un percorso “pauroso” allestito a cura di Nicole Ravaioli e Ilaria Valentini nei pressi di via Stelvio 27, dalle 17 alle 23.
Al parco sul retro di via Berlinguer 11 sarà invece preparata una tavola condivisa che si potrà sfruttare per mangiare insieme (ognuno è chiamato a portare ciò che preferisce).

La serata sarà arricchita anche da iniziative culturali. Alla galleria Buzzi di via Berlinguer 11 sarà allestita dalle 10 del mattino alle 23 una mostra d’arte dedicata alla paura con opere di Fabio Fenati, Davide Manzoni, Adriano Venturi, Alice Farinelli, Angelica Ghirotti, Luisa Riceci, William Salmin e Olmeryclay (la mostra aprirà al pubblico anche il 4 e il 5 novembre dalle 8 alle 12.30).
Nell’adiacente sala Buzzi si terranno invece presentazioni di libri a tema (con firmacopie con gli autori): dalle 18.30 alle 20 sarà il turno di Graziano Lonardi con “Il lupo sotto la pelle” e Angelo Berti con “Sibyllae” (modera Erika Prati); dalle 20.30 alle 22.30 invece protagonisti Emanuela Valentini con il suo “Le lacrime delle sirene” e Scilla Bonfiglioli con “La sposa del vento” (modera Miller Gorini).

A organizzare, le artiste Maria Clara Mazzilli e Olga Sedina, in arte “Olmeryclay” (tra le protagoniste della mostra): «In collaborazione con “Storie Infinite” degli scrittori Emanuela Valentini e Lorenzo Crescentini e a Ilaria Valentini e Nicola Ravaioli, abbiamo dato vita a un’iniziativa che non vuole essere solo un evento per celebrare Halloween, ma una vera occasione di aggregazione e di valorizzazione del quartiere, oltre che di promozione del commercio e delle attività del quartiere, con l’intento di abbattere quella barriera che sentiamo tra noi e lo stadio, portando non solo divertimento ma anche arte, cultura, condivisione e socialità. Qusta – continuano le due organizzatrici – è una zona con un grande potenziale, che andrebbe valorizzata: nel nostro piccolo vogliamo portarla in luce avvicinando le persone, le attività e le associazioni. Ci siamo resi conto che già in questa fase di organizzazione le barriere si stanno sgretolando, ne sono la prova i sorrisi che stiamo incontrando in questi giorni tra le persone del quartiere, e questo ci appaga profondamente».

Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina instagram @Stadihorror.

Allerta meteo: chiuse le scuole il 19 ottobre, pronte le evacuazioni preventive

Non si evidenziano pericoli imminenti ma è stata decisa la misura precauzionale decisa per ridurre il più possibile gli spostamenti. Rinviata anche la partita Ravenna-Piacenza in programma il 20 ottobre

Al centro Irene Priolo, presidente della Regione, sul ponte di via Palazza sul fiume Lamone a Traversara il 4 ottobre. Con lei il sindaco Matteo Giacomoni e il prefetto Castrese De RosaPer il 19 ottobre la protezione civile ha emanato un’allerta meteo per la provincia di Ravenna rossa per criticità idraulica (piene dei fiumi), arancione per criticità idrogeologica e temporali, gialla (sulla costa) per vento e criticità costiera. A titolo precauzionale e per limitare il più possibile gli spostamenti e non gravare sulla viabilità, per la sola giornata di sabato 19 ottobre è disposta la chiusura di tutte le scuole della provincia di Ravenna, i servizi educativi, pre e post scuola, centri diurni e occupazionali, biblioteche, cimiteri, impianti sportivi, centri di aggregazione giovanile e mercati.

Le autorità fanno sapere che al momento non si evidenziano pericoli imminenti, ma si punta a ridurre gli spostamenti e le conseguenti criticità in caso di necessità. Eventuali ulteriori chiusure saranno disposte in caso di necessità.

EVACUAZIONI PIANIFICATE

Nel corso di una riunione in prefettura è stato deciso di invitare i sindaci a pianificare le operazioni di evacuazione preventiva della popolazione residente nelle aree più a rischio, con specifico riguardo a quelle in cui si sono verificate le rotture arginali durante i precedenti eventi alluvionali e interessate da interventi di ripristino con opere provvisionali nonché nelle aree collinari dove si sono registrati frane e ruscellamenti. Inoltre è stata richiesta un’attenta e capillare attività di monitoraggio dei fiumi e dei canali consortili nonché dei movimenti franosi tutt’ora in atto. Massima vigilanza dagli enti competenti per la rimozione di materiale ingombrante che possa accumularsi nei pressi di ponti e infrastrutture.

PARTITA RINVIATA

La Lega nazionale dilettanti ha deciso il rinvio della partita Ravenna-Piacenza in programma il 20 ottobre allo stadio Benelli per il girone D del campionato di serie D.

TRENI SOSPESI

Per sabato 19 ottobre è sospesa la circolazione ferroviaria fra Faenza e Marradi, sulla linea Faentina, a seguito dell’allerta arancione diramata per quell’area. La riattivazione del servizio è prevista ad allerta meteo rientrata e dopo i controlli all’infrastruttura da parte dei tecnici di Rfi. Previste corse con bus tra Marradi e Faenza con possibile aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale.

PREVISIONI METEO

Nella giornata di sabato 19 ottobre sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, anche associate a rovesci temporaleschi di forte intensità. I fenomeni si estenderanno progressivamente da sud-est verso ovest nel corso della giornata, attenuandosi durante la sera. Le precipitazioni previste genereranno nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici sui bacini anche nel territorio della Bassa Romagna, già interessati dalle piene in atto per le piogge del 17 settembre, con probabili superamenti delle soglie 3: pertanto è stata emanata un’allerta rossa, collegata anche alle criticità in atto.

RIDURRE GLI SPOSTAMENTI

Si consiglia di evitare il più possibile gli spostamenti non necessari; chi ha scantinati, garage o cantine che spesso si allagano in caso di forti piogge, prenda i necessari accorgimenti. Si raccomanda inoltre di stare lontani dalle zone allagabili, non accedere agli argini dei fiumi, non accedere ai sottopassi se allagati, in caso di allagamenti non accedere a locali interrati. Si consiglia inoltre nei limiti del possibile di spostare o mettere in sicurezza oggetti collocati in posti a rischio.

Si raccomanda inoltre di prestare la massima attenzione ai canali ufficiali di informazione per avere un aggiornamento costante sull’evolversi della situazione (www.labassaromagna.it e il sito del proprio Comune).

Tutto il sistema di protezione civile è attivo e sono state avviate tutte le attività di monitoraggio, coordinamento e prevenzione sul territorio; la prefettura di Ravenna ha attivato il centro di coordinamento di tutte le forze dell’ordine, delle autorità locali e di protezione civile e di tutti i soggetti che hanno a vario titolo un ruolo nella gestione delle situazioni di allerta.

L’allerta completa può essere consultata sul portale Allerta meteo Emilia-Romagna. Per la Bassa Romagna è disponibile anche il canale Telegram delle emergenze al quale è possibile iscriversi al link e il sistema di allertamento Alert system che viene utilizzato esclusivamente in caso di comunicazioni urgenti.

Dalle liti fra giovani all’aggressione che ruppe il naso a un 17enne: 11 denunciati

Le vicende avvennero all’inizio di settembre anche dopo una partita di calcio in cui furono coinvolti gli spettatori

Auto Moto CarabinieriLe violente risse tra giovani avvenute nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre in strada a Bagnara di Romagna hanno portato alla denuncia di undici giovani, sette dei quali minorenni, che dovranno rispondere di lesioni personali gravi. Sono stati i carabinieri della stazione locale a individuare i componenti del gruppo che aggredì e ruppe il naso a un 17enne. Si sarebbe trattatodi liti per futili motivi portate avanti a più riprese fra ragazzi fino a sfociare in una vera e propria aggressione.

Un gruppo di ragazzi di origine italiana e albanese, non tutti maggiorenni, aggredì un giovane italiano appartenente ad una comitiva di coetanei dopo contrasti a seguito di una partita di calcio sfociata in una lite che coinvolse anche gli spettatori sugli spalti.

I militari hanno dato corso ad una attività investigativa molto impegnativa e intricata (analisi di telecamere, banche dati e attività tecniche) che ha permesso di individuare gli aggressori denunciati alla procura della Repubblica di Ravenna e a quella dei minori di Bologna.

Nella lista Lega-Pdf ci sono De Carli e un’ex candidata sindaca del Terzo polo

Presentati i nomi degli aspiranti consiglieri in Emilia-Romagna nel collegio di Ravenna

Mirko De Carli
Mirko De Carli

La Lega ha presentato i suoi quattro candidati che si contenderanno i tre seggi del collegio della provincia di Ravenna alle prossime elezioni regionali dell’Emilia-Romagna del 17-18 novembre. Enea Puntiroli, Elena Marin, Mirko De Carli e Roberta Bravi. Di fatto solo i primi due sono già rappresentanti leghisti (Puntiroli è consigliere comunale a Cervia e Marin è consigliere territoriale del Mare a Ravenna). De Carli infatti è ormai storico esponente del Popolo della Famiglia (consigliere comunale a Riolo e consigliere nazionale del Pdf) e Roberta Bravi sarebbe dovuta essere la candidata civica del Terzo polo a Lugo alle amministrative di giugno in quanto capogruppo uscente della lista civica “Per la buona politica”.

Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, è soddisfatto delle candidature: «Una squadra qualificata e competitiva. Non avrei potuto sperare in candidati migliori per rappresentare la Lega e il Popolo della Famiglia nel collegio di Ravenna. Tutte le liste della Lega in Romagna sono molto forti, segnale inequivocabile di un rinnovato entusiasmo che ho riscontrato negli incontri svolti sul territorio dove abbiamo stabilito una regola cardine, quella di non innescare competizioni tra i candidati ma di fare squadra stando in mezzo alla gente, ascoltando e proponendo la nostra visione, i nostri ideali, i nostri progetti, tutti realizzabili perché non scritti nei ‘libri dei sogni’ ma frutto di elaborazioni concrete. Noi diciamo ‘basta’ alla propaganda e alle promesse delle sinistre. Le prossime elezioni regionali potrebbero rappresentare quella svolta ‘storica’ che stiamo aspettando da troppo tempo».

Morrone critica De Pascale, candidato di centrosinistra in opposizione a Elena Ugolini appoggiata dal centrodestra, perché «sta raccattando sul proprio carro soggetti politici anche in fortissima antitesi fra loro, rischiando di trasformare la propria coalizione e l’amministrazione regionale stessa, in caso di vittoria, in un campo minato immobilizzato da veti incrociati e da conflitti interni».

Al cimitero con le cuffie, per capire che abbiamo due vite a disposizione

La performance di Alessandro Renda e Tahar Lamri sembra una passeggiata filosofica degna di Platone, una sfida alla fretta e alla paura

Alessandro Renda Cimitero
Alessandro Renda (foto Serena Spadavecchia)

21 grammi, il peso di una piuma, è quello che abbandona il corpo nell’istante della morte. Ma quei 21 grammi, che qualcuno ipotizza siano equivalenti al peso dell’anima, sono presenti – li sentiamo – nel partecipare a Nephesh. Proteggere l’ombra, la performance proposta fino al 20 ottobre al cimitero di Ravenna. Da un’idea e per la regia di Alessandro Renda di Ravenna Teatro (qui una nostra intervista) e dalla drammaturgia di Tahar Lamri, con testi intensi scritti da entrambi, è nata questa performance collettiva di ascolto e micro azioni che ha tutto l’aspetto di una passeggiata filosofica simile a quelle che Platone praticava con i suoi allievi nel parco dell’Accademia di Atene.

Una performance – sostenuta da Azimut di Ravenna ma del tutto esportabile in altri contesti – che è anche una sfida ai tempi, alla paura, alla fretta, perché la morte e il suo ampio e malinconico corollario di esperienze e di emozioni è uno degli enormi rimossi della civiltà presente. La morte attraversa prima o poi l’esperienza di ogni persona, eppure – ad eccezione della partecipazione per gli ultimi saluti – è quanto più di privato e quasi nascosto esista nelle pieghe delle singole vite. Già solo per il coraggio di tematizzare l’ombra della vita varrebbe la pena di prendere parte all’azione. E senza paura di rovinare la sorpresa possiamo anticipare che l’esperienza – della durata di un’ora e mezza circa – non fa paura, non è lugubre. Anzi, per quanto sia vissuta in modo del tutto soggettivo, è forte quanto lo è l’azione della riflessione: si esce con un senso di pacificazione interiore venata di malinconia, che è però un sentimento leggero, mai dirompente.

In cuffia si alternano in dialogo le voci di Alessandro e Tahar: un dialogo socratico fatto di domande, tentativi di risposte, di dubbi, pensieri che partono dal primo vagito della nascita per congiungersi all’ultimo respiro. L’invito è quello di lasciare da parte la fretta, gli obiettivi che in modo pulsante, frenetico, si accavallano nella vita di ogni giorno. Devo, devo, devo, devo: è il ritornello ossessivo nel cervello che spegne ogni possibilità di apprezzare a pieno ogni minuto di esistenza. In cuffia passa il rumore di aerei, ruspe, clacson di auto, martelli pneumatici, come se il silenzio fosse un imbarazzo da estirpare. E prova ne sia la necessità, ovunque – nei bar, ai bagni al mare, nei locali pubblici, al mercato, nei negozi – di avere un sottofondo continuo di musica e voci registrate. Ma il silenzio – quella cascata bianca che unisce tutti i suoni – è l’unica dimensione che permette di sentire il respiro. La voce in cuffia ci avverte: abbiamo due vite a disposizione. La seconda inizia quando comprendiamo di poter vivere una sola vita. L’incontro con la morte di un familiare è il primo avvenimento che ci mette davanti al concetto di fine.

Cimitero Nephesh
Foto Serena Spadavecchia

Al cimitero, dove iniziamo a camminare per le strade di una città insidiata da quella dei vivi, ci si confronta allo specchio delle vite e della storia tracciate sulle pietre. Quello che ogni generazione ha vissuto in vita – comprendendo anche tensioni sociali e politiche, scelte pubbliche e private – è impresso e lascia traccia in questa città abitata da attori al confino perenne. In cuffia le voci si alternano a musiche, in una scelta perfetta e ritmata coi passi e le soste. Alcune voci femminili acquisiscono il ruolo di una sorta di coro nelle antiche tragedie, costituendo la terza voce che restituisce il pensiero e le parole pubbliche sulla morte.

La prima sosta è intorno a una grande lapide, la seconda al monumentale, la terza in cerchio attorno a un cipresso. Il pubblico viene invitato a fare piccoli gesti: un profumo si connette al ricordo di una persona scomparsa perché i visi possono sbiadire, le voci possono frammentarsi ma l’odore è sedimentato nelle zone profonde e primarie del cervello. Le parole sono sempre misurate anche se la misura non è la parola mai giusta per comprendere la perdita.

Un’ulteriore tappa è davanti al sacrario militare, dove la morte da esperienza personale diventa collettiva: senza conoscere direttamente il sacrificio delle generazioni che per noi riguardano le due ultime guerre mondiali, l’invito è a pensare all’inutilità dei macelli contemporanei. In nome di chi e che cosa: questa è la domanda universale. La pièce abbatte la barriera delle perdite nazionali perché i morti sono uguali per tutti: per loro occorrerebbe un lutto sovranazionale, un lutto universale.

La tappa all’ossario si propone come un’altra esperienza collettiva di riflessione sulle generazioni. Due genitori, quattro nonni, otto bisnonni, 16 trisnonni per risalire ai 30.000 nostri consanguinei del Rinascimento, al miliardo che ha anticipato ogni persona risalendo all’alba dell’anno 1000. Sconcertante la riflessione sul flusso di persone in cui siamo immersi e la quantità di cicli vitali che in un battito ci hanno anticipato. Siamo quasi tutti parenti in un modo o in un altro. Anche senza Adamo ed Eva, bastano le analisi del codice genetico per comprendere che i corpi sono molto più simili e nostri consanguinei più di quanto sembri.

Nephesh Cuffie
Foto di Serena Spadavecchia

Nella passeggiata fra i reparti e i blocchi c’è spazio per l’ascolto di un’esperienza privata di perdita. Si parla di una bambina sconosciuta ma le parole di chi perde si assomigliano tutte e definiscono gli umori di rabbia, tristezza, di vuoto che si allarga e soffoca, riempie ogni cosa. Il terremoto che corrisponde alla perdita di una persona cara segna il prima e il dopo di ciascuna vita. Dopo una fine c’è quindi chi vive in un eterno lutto evitando la solitudine per vivere per sempre con i propri cari; c’è chi invece guarda l’orizzonte del cimitero delineato dalla zona industriale e dalle ciminiere. Possiamo immaginare campi, giardini dell’infanzia, albe e spiagge, oppure alzare gli occhi e vedere i gabbiani – reali, non immaginati – che attraversano lentamente il cielo, o ruotare danzando come un derviscio per unirci a una preghiera riconciliante col principio. Si cammina portando candele all’interno del monumentale e viene da pensare a un film di Andrej Tarkovskij in cui l’attraversare con la fiamma accesa rappresentava un atto di fede assoluta nei confronti della vita. Quel patto l’abbiamo fatto con lei al primo vagito, inconsapevolmente. Qualcuno di noi l’ha dovuto poi verbalizzare da adulto, mettendosi di fronte a una scelta che doveva essere denitiva. Finita la performance, si esce quindi tenendo stretti quei 21 grammi in più, provando un sincero senso di gratitudine.

Di nuovo un’allerta meteo rossa in tutta la provincia per le piene dei fiumi

Per tutta la giornata di sabato 19 ottobre

Dalla mezzanotte di oggi (venerdì 18 ottobre) alla mezzanotte di domani (sabato 19) sarà attiva nel territorio di tutta la provincia di Ravenna l’allerta meteo numero 142 della Protezione civile regionale, rossa per criticità idraulica (piene dei fiumi), arancione per criticità idrogeologica e temporali, gialla (sulla costa) per vento e criticità costiera.

Fino alla mezzanotte di oggi, venerdì 18 ottobre, rimane confermata l’allerta gialla per temporali, diventata arancione in buona parte della Bassa Romagna.

Le precipitazioni della notte tra il 17 e il 18 ottobre, concentrate sul settore centrale della regione, hanno generato piene su Secchia, Panaro, Reno, Idice, Sillaro, con livelli superiori alle soglie 2. Nella giornata di sabato 19 ottobre sono previste precipitazioni diffuse e persistenti, anche associate a rovesci temporaleschi di moderata-forte intensità. I fenomeni si estenderanno progressivamente da sud-est verso ovest nel corso della giornata, attenuandosi durante la sera-notte.

«Le precipitazioni previste – si legge nel testo dell’allerta – genereranno nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici sui bacini del settore centro-orientale della regione già interessati dalle piene in atto, con probabili superamenti delle soglie 3, e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici sui bacini collinari del settore occidentale, con possibili localizzati superamenti della soglia 3. Potranno verificarsi allagamenti in aree urbane. È inoltre prevista una sostenuta ventilazione orientale, con venti che lungo la fascia costiera raggiungeranno intensità di burrasca moderata (62-74 Km/h). L’aumento del moto ondoso nel corso della sera potrà determinare localizzate criticità al deflusso di fiumi e canali».

Il sindaco di Ravenna, prima autorità comunale di protezione civile, evidenzia che «è assolutamente indispensabile che ciascuno metta in atto tutti i comportamenti utili a tutelare la propria incolumità».

In particolare:

  • evitare il più possibile gli spostamenti non necessari;
  • prestare la massima attenzione ai livelli dei fiumi e dei canali;
  • stare lontani dagli argini dei fiumi e dei canali e dalle zone allagabili, moli, dighe foranee e spiagge;
  • non accedere ai capanni;
  • prestare attenzione alle strade allagate e non accedere ai sottopassi se allagati;
  • in caso di allagamenti non accedere a locali interrati e recarsi ai piani più alti;
  • fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia, della grandine e del vento;
  • controllare i propri sistemi di deflusso delle acque meteoriche.

Il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha nuovamente attivato in prefettura il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) che oggi pomeriggio alle ore 16 si riunirà con tutti i rappresentanti degli enti coinvolti per l’adozione delle necessarie misure preventive a tutela della popolazione.

Torna alla Rocca “Lughino Allouino”, la festa di Halloween del Comune di Lugo

Spettacoli, laboratori e letture per famiglie

Halloween In Rocca

Anche quest’anno per la notte di Halloween il Comune di Lugo organizza “Lughino Allouino” una serie dei eventi per i più piccoli in centro, nella cornice della Rocca estense.

I primi eventi si svolgeranno dal 22 al 30 ottobre con la rassegna “Aspettando Lughino Allouino”. Si parte martedì 22 e giovedì 24 ottobre con due laboratori a tema a cura del museo Baracca. In attesa di Halloween, i bambini potranno cimentarsi nella creazione di maschere e altri corredi spaventosi. I laboratori sono organizzati e gestiti da Massimiliano Fabbri, direttore del museo Baracca, e si svolgeranno dalle 17 alle 18.30 nel palazzo ex Fondazione Cassa di risparmio e Banca del Monte, in piazza Baracca 24. Si tratta di attività per bambini dai 5 ai 13 anni con ingresso su prenotazione scrivendo una mail a museobaracca@comune.lugo.ra.it.

Mercoledì 30 ottobre dalle 17 alle 19 presso le ex pescherie della Rocca sarà organizzato il laboratorio di intaglio delle zucche, in collaborazione con i volontari del centro sociale il Tondo. Per i più piccoli (dai 3 ai 6 anni) in contemporanea letture di storie di paura nella Rocca in sala Baracca, organizzate dalla biblioteca Trisi.

Per il giorno di Halloween, giovedì 31 ottobre, la Rocca estense si anima fin dal pomeriggio: alle 17 il Centro studi danza darà vita a uno spettacolo di danze spettrali davanti all’ingresso della Rocca, a cui seguiranno laboratori e spettacoli nel castello.
In sala Baracca saranno organizzati due turni di lettura, alle 17 e alle 18, con storie di paura per bambini dai 7 ai 10 anni, organizzate dalla biblioteca Trisi. Nella sala del Consiglio alle 17 e alle 18.15 ci sarà «Mostri famosi & bigliettini segreti», laboratorio di ascolto, osservazione e disegno per bambini dai 6 a 12 anni a cura di Massimiliano Fabbri. Alle 19.30 e alle 20 grand tour delle ombre: visite guidate a lume di torcia all’interno della Rocca alla scoperta delle zone più nascoste e dei loro segreti.
Dalle 17 alle 19 nella corte interna e nel giardino pensile della Rocca intrattenimento e animazione a cura della compagnia Teatro del Drago con la partecipazione di Skizzo&Jf, la Ninni e Vladimiro Strinati, con clown, spettacoli e burattini, e poi ancora giochi di legno e laboratori a tema a cura della cooperativa sociale Villaggio globale.
Alle 19 presso le ex pescherie della Rocca Cappuccetto, il lupo e altre storie, racconto di fiabe scenografico per comprendere la figura del lupo nel tempo. L’evento è a cura della compagnia Drammatico vegetale.

Alle 21 due eventi animeranno la serata. Per tutte le famiglie, nella corte interna della Rocca, “Il castello degli spaventi” commedia per burattini con Vladimiro Strinati e al termine gran finale con La Ninni Show, numeri di giocoleria ed equilibrismo.
Sempre alle 21, nella sala Codazzi della biblioteca Trisi, uno spaventoso evento ispirato al celebre racconto dark di Edgar Allan Poe Il Gatto Nero, concerto per voce e percussioni musicato da Danilo Comitini, a cura de La Corelli, per bambine e bambini dai 10 anni in su.

Per accompagnare anche i più grandi nella serata, non mancheranno vin brulè, dolciumi e bevande calde e food truck con primi piatti e piadine.

Tutti gli appuntamenti in programma saranno gratuiti e ad accesso libero, fino a esaurimento posti.

A processo per pornografia minorile. Contattò una 16enne fingendosi un ventenne

Nei guai un 44enne, accusato di aver ottenuto immagini esplicite attraverso i social

Un 44enne di Ravenna è finito a processo per pornografia minorile per avere, secondo l’accusa, ottenuto immagini esplicite attraverso i social da due minorenni.

La prima, una studentessa ravennate 16enne all’epoca dei fatti, si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Scudellari. La seconda è una studentessa 17enne della provincia di Pavia.

Per quanto riguarda la prima ragazza, come riportato dai due quotidiani locali, l’uomo, difeso dagli avvocati Carlo Benini e Giovanni Proni, deve rispondere anche di spaccio aggravato per avere condiviso canne e cocaina.

Le indagini erano partite da un esposto dei genitori della 16enne i quali, dopo avere intuito atteggiamenti sospetti della figlia e di un amico di famiglia, il 44enne appunto, si erano rivolti a in investigatore privato che aveva poi scoperto nel computer della studentessa immagini esplicite. Dalle conseguenti verifiche della squadra Mobile ravennate, era emerso che un tal Andrea di Milano, 20enne con il quale la 16enne credeva di chattare scambiando il materiale al centro del caso, sarebbe stato in realtà il 44enne sotto mentite spoglie: nel computer dell’uomo erano in seguito state trovate diverse immagini di altre ragazze, anche se non è stato possibile capire se fossero minorenni.

In quanto alla 17enne, avrebbe prodotto foto e video intimi a pagamento. Ieri (17 ottobre) in aula hanno parlato sia la studentessa ravennate che la madre confermando in buona sostanza quanto già riferito a suo tempo alla polizia. (fonte Ansa.it)

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