San Biagio nord: la nuova palazzina con 23 alloggi popolari (per ora) non si farà Seguici su Telegram e resta aggiornato L’aumento dei costi dell’edilizia ha portato a una revisione del progetto del Comune di Ravenna: i fondi della Regione (5,3 milioni) basteranno solo per ristrutturare due edifici in via Narsete (lavori al via non prima di metà 2026), ma il nuovo immobile in via Cicognani è rinviato Un progetto del Comune di Ravenna, annunciato nel 2022, prevedeva di riqualificare un’area nella zona nord del quartiere San Biagio e realizzare 30 nuove case popolari. L’intervento è già in ritardo sulla tabella di marcia (si stimava di fare la gara nell’estate 2024) e ora si apprende che è stato rivisto: saranno solo sette i nuovi alloggi, gli altri verranno realizzati in futuro se si troveranno risorse aggiuntive. Il programma di interventi coinvolge un’area di circa 18mila mq (equivalenti a quasi due campi da calcio) e prevedeva: restyling esterno e riqualificazione delle parti comuni di due palazzine in via Dorese (dove si passerà da 82 a 89 alloggi popolari); demolizione di un edificio in disuso in via Cicognani e ricostruzione di un nuovo immobile con 23 alloggi popolari; desigillazione delle aree esterne dei parcheggi e del verde pubblici. Il valore complessivo dell’intervento ammonta a circa 7,5 milioni di euro: 5,3 da un finanziamento regionale e il resto coperto da risorse da fondi di rotazione per alienazioni di edilizia popolare. Si farà tutto tranne la costruzione della nuova palazzina in via Cicognani. «Rispetto al momento della progettazione iniziale sono lievitati i costi del mercato per varie ragioni, tra cui il Superbonus 110 e i rincari dell’energia – spiega Lina Taddei, presidente di Acer Ravenna che ha la gestione delle palazzine oggi esistenti e ha curato la progettazione della riqualificazione –. È stata necessaria una rimodulazione in considerazione delle risorse disponibili. In via Dorese ci sono già appartamenti, c’è urgenza di ristrutturare e abbiamo già fatto i trasferimenti dei nuclei assegnatari per predisporre gli edifici per i lavori. In via Cicognani sarà fatta solo la demolizione». La presidente di Acer illustra le tempistiche: «La riformulazione del progetto ha richiesto un dialogo con i ministeri che ha avuto esito positivo, ma è durato diversi mesi. La progettazione definitiva è molto avanzata quindi non saranno lunghi i tempi per passare al progetto esecutivo. Però ci sono alcuni espropri complicati di spazi verdi che richiederanno tempi lunghi. Poi servirà la firma dell’accordo Regione-Comune. Credo che i lavori non inizieranno prima di metà 2026». Il progetto vincitore del concorso (in mostra insieme agli altri partecipanti a Palazzo Rasponi) è stato realizzato da un raggruppamento di imprese che unisce lo studio associato Operastudio Magni Paci Architetti di Milano, Coprat di Mantova, Cesare Bagolini di Verona. La proposta progettuale ruota attorno al ridisegno del giardino Violetta Branzanti. I percorsi pedonali saranno riqualificati, e prolungati, tramite nuove pavimentazioni permeabili. Un nuovo percorso pedonale collegherà il cuore del parco direttamente con il vicino istituto comprensivo San Biagio. I portici delle palazzine verranno pensati per nuove funzioni socio-ricreative (spazi dedicati allo sport con attrezzistica fissa, tavoli da ping pong, sedute, spazi per il ballo, un deposito delle biciclette, un’area gioco dedicata ai bambini). I portici saranno decorati attraverso il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia di belle arti. Al suo interno il giardino si popola di molte funzioni e attrezzature con l’obiettivo di attrarre tipologie diverse di utenti per arricchire il carattere sociale dell’intervento. A tal fine sono state previste attrezzature per lo sport individuale e collettivo (un campo da basket, un percorso vita, travi, parallele, pista skateboard e pattini), giochi per i più piccoli (altalena, scivolo, dondolo) e per i ragazzi (ping pong). Inoltre, panchine e aree ombreggiate. Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Il Comune acquista la chiesa di San Maglorio per ospitare le mostre del Mic Ponte mobile chiuso una notte per un intervento urgente per la sicurezza Incontro pubblico con la struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione Seguici su Telegram e resta aggiornato