sabato
28 Giugno 2025

È nato il comitato provinciale per il referendum contro l’autonomia differenziata

Il comitato si presentato alla città il 20 luglio, ora previste diverse iniziative per la raccolta firme

CS ComitatorefAD 65 MinPrima uscita pubblica a Ravenna per la sezione locale del comitato referendario per la abrogazione della legge Calderoli sulla cosiddetto autonomia differenziata. Il comitato si è presentato alla stampa e alla città il 20 luglio in piazza dell’Unità d’Italia, scelta proprio per il nome che porta.

Le ragioni del referendum sono state brevemente illustrate da Manuela Trancossi, Renzo Savini, Roberta Cappelli, Maria Paola Patuelli, Carlo Sama, Andrea Marchetti.

«L’autonomia differenziata della legge Calderoli lede l’unità e aggrava le disuguaglianze fra le regioni, che più di settanta anni di storia repubblicana non hanno risolto. Grandi sarebbero i danni sia per il Sud che per il Nord, per il probabile indebolimento degli interventi a difesa dell’ambiente, per l’impoverimento dei diritti di chi lavora, variabili da regione a regione, per il trasferimento del welfare universalistico in mano ai privati, più di quanto già ora da tempo accade, istruzione scolastica compresa, per politiche economiche legate a presunti interessi regionali, mentre i mercati, europeo e mondiale, richiedono forte coesione e comune programmazione».

Il comitato referendario è stato promosso da molte associazioni: La Via Maestra – CDC, Comitati Costituzione di Bagnacavallo, Faenza, Ravenna, Libertà e Giustizia, Libera, Salviamo la Costituzione, No Ad – Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata provincia di Ravenna, UdiI Ravenna, La tenda della Pace di Bagnacavallo, Over All di Faenza, Federconsumatori, Sunia, Auser – da Cgil, Anpi, Arci, Uil e il contributo di altre associazioni, quali l’associazione Mazziniana e l’associazione L’altra Repubblica.

Al comitato referendario hanno inoltre aderito quasi tutti i partiti di opposizione: 5 stelle, +Europa, Sinistra Italiana, PD, Partito Socialista Italiano, Partito Rifondazione Comunista. Tutte le associazioni e i partiti contribuiranno in modo fattivo alla raccolta, con banchetti nei mercati, nelle numerose feste in corso o programmate e in ogni altra occasione pubblica.

Un primo momento importante per la raccolta firme sarà in occasione delle tante iniziative “pastasciutta antifascista” promosse dall’ANPI che si terranno il 24 e 25 luglio in varie località della provincia.

Bagnara, targhette codice Qr in 15 luoghi di interesse: info e mappa sul telefono

«È un progetto per valorizzare e rendere più smart l’accesso alla nostra Bagnara, che è uno dei borghi più belli d’Italia», rimarca l’assessora alla Cultura Daniela Pini

L'assessore Daniela Pini (2)Bagnara di Romagna fa un passo avanti nella promozione turistica. Quindici luoghi di interesse del borgo e del forese sono stati dotati di un codice Qr per dare informazioni ai visitatori. Cittadini e turisti potranno inquadrare con il proprio smartphone le nuove targhette dorate per consultare le principali informazioni storiche e una mappa interattiva del borgo, dove poter scoprire tutti gli altri luoghi di interesse culturale.

I siti sui quali si possono trovare i codici Qr sono la Rocca sforzesca e il Museo del castello, i musei parrocchiali, la chiesa arcipretale di San Giovanni Battista e Sant’Andrea apostolo, la chiesa della natività (ora auditorium parrocchiale), il santuario della beata Vergine del soccorso, la biblioteca comunale «Il Torrioncello» e l’archivio storico, Villa Morsiani, l’area di ripristino ecosistemi e sito archeologico denominata «Prati di Sant’Andrea», la porta civica, il borgo, il palazzo comunale, palazzo Fabbri (ora «Locanda di Bagnara»), il murales di Caterina Sforza, la cappella dedicata a San Luigi Gonzaga, Il molino Piani (ora il ristorante «Il Molinello»).

«È un progetto per valorizzare e rendere più smart l’accesso alla nostra Bagnara, che è uno dei borghi più belli d’Italia – rimarca l’assessora alla Cultura Daniela Pini -. Siamo molto fieri di aver arricchito il paese con questo strumento, supporto fondamentale per la fruizione dei luoghi storici e di interesse culturale». Il progetto è stato sviluppato grazie all’Assessorato alla Cultura del Comune di Bagnara di Romagna e sotto l’egida della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Contributi regionali per le rette delle Cra, domande entro il 5 ottobre

Le famiglie di anziani non autosufficienti ospiti in strutture di riposo riceveranno una lettera con le indicazioni per accedere al fondo da 10 milioni di euro

AnzianiLa Regione Emilia-Romagna ha stanziato dieci milioni di euro per contenere l’aumento delle rette delle case residenza anziani (Cra) e aiutare le famiglie con anziani non autosufficienti ospiti nelle strutture. Le famiglie dovranno presentare una domanda, allegando l’ISEE sociosanitario residenziale, entro il 5 ottobre 2024. Le indicazioni per la presentazione della domanda saranno contenute in una lettera che sarà inviata nei prossimi giorni con tutte le informazioni necessarie per accedere ai contributi.

Le famiglie con un Isee sociosanitario fino a dodicimila euro riceveranno un contributo di 4,10 euro al giorno per ogni giorno di accoglienza in Cra nel 2024. Per chi ha un Isee tra 12mila e 20mila euro il contributo sarà di 3 euro al giorno. Questo intervento mira a coprire in parte o totalmente gli aumenti delle rette, alleviando il peso economico sulle famiglie. Lo stanziamento dei dieci milioni è il risultato di un’importante vertenza portata avanti da Cgil, Cisl e Uil.

L’Isee sociosanitario è uno strumento fondamentale per valutare la situazione economica delle famiglie e determinare l’accesso a servizi sociali e sociosanitari. Tiene conto di redditi, patrimoni, età, disabilità e non autosufficienza dei componenti del nucleo familiare.

Qualora i contribuenti abbiano già fatto l’Isee ordinario non sociosanitario, dovranno ripresentare la richiesta.

Un anno dopo il fortunale, i sindaci a Voltana per chiedere i rimborsi al Governo

Valutati danni da 20 milioni di euro per il pubblico e da oltre 82 milioni per i privati

De Pascale

A un anno dal fortunale, che colpì nel pomeriggio del 22 luglio 2023 un’area compresa tra Savarna, Conventello, Grattacoppa e Sant’Antonio nel comune di Ravenna, ma anche su alcune zone di Lugo, Alfonsine, Conselice e Voltana, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, si è recato a Chiesanuova di Voltana dove ha incontrato la cittadinanza, assieme agli altri sindaci delle città colpite. Un incontro per chiedere risposte concrete da parte del Governo sullo stanziamento dei rimborsi.

«A fronte di un evento estremamente violento, che ha colpito così duramente famiglie ed imprese – afferma De Pascale – la popolazione ha dimostrato una grande capacità di resilienza. Le Amministrazioni locali si sono attivate con propri strumenti per venire incontro alle immediate necessità per la messa in sicurezza del territorio e per agevolare i cittadini, ad esempio l’esenzione dal pagamento della Tari 2024 per famiglie e imprese che il Comune di Ravenna ha adottato. Ma non è sufficiente. Occorrono risorse statali per coprire i danni subiti e permettere a questo territorio, già colpito appena due mesi prima dall’alluvione, di rialzarsi. A fronte di impegni di spesa e alla presentazione di regolari domande di contributo mancano ancora i provvedimenti che consentano la distribuzione dei rimborsi».

La ricognizione dei danni – si legge in una nota della Provincia – ha permesso di valutare in 19.369.000 euro per la parte pubblica e in 82.232.604 euro quelli a carico del patrimonio privato.

Il Consiglio dei ministri, il 28 agosto, dichiarò lo stato di emergenza e stanziò 4.500.000 euro, con il canale della Protezione civile, per l’attuazione dei primi interventi, che riguardarono anche le realtà colpite pochi giorni dopo nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Forlì Cesena. Le risorse dovranno essere finanziate con una Delibera del Consiglio dei ministri ai sensi del Codice della Protezione Civile. Per quanto riguarda invece gli importi dei danni eccedenti il limite di 5mila euro e 20mila euro l’eventuale contributo sarà finanziato solo a seguito di uno specifico provvedimento normativo nazionale. «A distanza di circa 3 mesi dall’invio da parte della Regione Emilia-Romagna al Dipartimento della protezione civile dei fabbisogni finanziari, con contestuale richiesta di stanziamento degli appositi fondi per le misure di immediato sostegno – conclude De Pascale -, ad oggi non risultano ancora adottati i necessari provvedimenti nazionali».

Abbattuti cinque pini su via Maggiore. Il Comune: «Erano a rischio caduta»

Decisione presa in seguito alle prove di “trazione controllata”

Abbattimento Pini Via Maggiore

Come anticipato dai cittadini che si sono ritrovati a protestare in strada, sono stati abbattuti nella mattinata di oggi (22 luglio) cinque pini su via Maggiore, a pochi passi dal centro di Ravenna. Si tratta di alberi che «avevano rilevato importanti profili di cedimento», scrivono dal Comune, che sottolineano come la decisione sia stata presa «in seguito alle prove di “trazione controllata”, la procedura più consona alla valutazione della stabilità e alla classificazione della propensione al cedimento o meno dell’albero, effettuate nei giorni scorsi da parte dei tecnici incaricati dalla società in house Azimut».

La situazione delle alberature era stata catalogata nel livello massimo di allerta. Per questo motivo l’amministrazione comunale e i competenti uffici tecnici hanno convenuto di procedere all’immediata rimozione delle piante «al fine di tutelare la sicurezza stradale e l’incolumità pubblica, in un tratto ad alta intensità di traffico sia veicolare che di persone come via Maggiore».

Dieci anni di Under Fest, termometro prezioso della scena rap nazionale

Anteprima sabato 20 a Campiano con Willie Peyote e arriva anche l’unica data in Romagna per i decani newyorkesi Onyx

ONYX
Gli americani Onyx (fotografia di Eric Anders)

Per iniziare a scrivere della decima edizione di Under Fest ho provato a fare un esercizio del tutto inutile e forse perfino dannoso, ma che non sono riuscito in qualche modo ad evitare: mettere a confronto la classifica FIMI dei singoli attualmente in corso con quella di dieci anni fa. Quella attualmente in vigore: Tony Effe, Anna (4 pezzi in top ten con diversi guest) Emis Killa, Rose Villain, Ghali; l’unico pezzo senza un rapper in top ten è il nuovo singolo Annalisa/Tananai. Nella settimana di novembre 2013, quando questa storia inizia, il rap era già raccontato come la principale risorsa dell’industria musicale, ma la top ten dei singoli non conteneva nessun rapper italiano: Mika, Miley Cyrus, Ellie Goulding, Robbie Williams, Elisa, Lorde, Lana Del Rey (c’era Eminem assieme a Rihanna, questo sì).

Dicevo appunto: un esercizio inutile e forse dannoso, giusto per misurare in soldoni il modo in cui a volte l’aria tira da una parte e a volte tira dall’altra. Un altro esercizio potrebbe essere, non so, dare una controllata a quanti artisti listati nel poster del primo Under Fest sono presenti nell’edizione che partirà al Peter Pan il prossimo 23 luglio. È un po’ difficile perché si perde il conto, che comincia ovviamente con la struttura base del fest, e quindi Moder e Dima e Nersone e tutto il resto, poi una serie di cerchi concentrici fatti di amici di lunghissimo corso e nomi che, semplicemente, continuano a suonare da queste parti (Claver Gold, Murubutu, Kyodo, Willie Peyote, Egreen). Verso il decimo nome si inizia a perdere il conto. Se consideriamo anche la seconda edizione, quella con Kaos e altri, la lista si allunga ulteriormente.

Egreen
Egreen

È una sensazione strana, di qualcosa che rimane impermeabile alle logiche del tempo e dello spazio e si aggrappa con le unghie alle due o tre certezze che è riuscito a maturare nel frattempo. L’idea che la musica spenda tempo ed energia per rimanere quanto più possibile uguale a se stessa è un’idea che i fanatici di musica associano spesso al fallimento: fai le due o tre cose che sei capace di fare, inviti i due-tre nomi che sai di poter invitare, abiti la tua campana di vetro e non ti poni i problemi. Il tuo passato è il tuo presente e intanto il futuro continua a sfilarti davanti (è un’approssimazione stupida di un festival di ricerca come Under, ma state con me ancora un secondo). La cultura rap italiana non ha ancora rimarginato del tutto la frattura tra chi è disposto a far tutto quel che serve per incrementare il proprio valore di mercato, così da arrivare con la propria cosa a quanta più gente possibile, e chi rifiuta categoricamente qualunque cosa gli tolga il tempo, l’energia e la dedizione che serve a coltivare il proprio campo. Se metti giù i ragionamenti su un foglio di carta riesci a dimostrare che entrambi gli approcci sono giusti, o sbagliati. Ma per farlo devi togliere di mezzo i dettagli, la complessità del presente e i milioni di esperienze che servono a tutta una comunità musicale per arrivare in un certo posto.

Murubutu
Murubutu

Provate a pensare a un festival musicale come a quelle strisce di vernice che trovate sugli alberi nei sentieri di montagna, quelle cose che servono ad orientarsi e non perdere il tragitto. Chi le ha dipinte? Quando l’ha fatto? Arrivi nel posto seguendo un percorso tracciato di qualcun altro, ma il percorso si forma anche a furia di pestare lo stesso pezzo di terra con gli scarponi. E bastano due o tre escursioni come si deve a capire che la fatica non l’hai fatta per vedere la cascata alla fine del percorso. Non solo, perlomeno. Nelle serate di Under a cui sono stato negli ultimi anni la complessità delle situazioni mi ha colpito molto più della musica. Aiuta forse una location come il Peter Pan, un posto un po’ meticcio in cui il sentimento è sempre a metà tra qualcosa di ultra-ravennate e una bizzarra tensione globalista, in cui è normalissimo trovarsi di fianco a totali neofiti o maniaci musicali all’ultimo stadio.

Passeggi e vedi la gente, ci sono ragazzini e vecchi bacucchi, uno accanto all’altro, respirano l’aria e ascoltano la musica, assorbono quel che è lecito e lasciano nel posto tutto quel che non fa per loro. Dei due approcci di cui sopra, Under è decisamente dedito a coltivare il proprio campo. Ma è un campo che da molto tempo produce raccolti copiosi e che tutti possono consumare a volontà, che continua a ruotare le colture e sperimentare (la selezione Cypher, dedicata ai nuovi artisti), e a cui contribuisce un po’ tutto quel che succede. Torno all’inizio dell’articolo, se non vi dispiace. Non sappiamo cosa succederà tra dieci anni alla musica popolare: forse l’hip hop sarà ancora sulla cresta dell’onda, forse sarà la vittima di una crisi di rigetto, forse sarà integrato a tutto il resto in modo organico. Non credo che, in nessuno dei tre casi, la cosa avrà un effetto sul lavoro dei ragazzi del CISIM e di Under Fest – c’erano prima, ci sono adesso, ci saranno dopo.

Il programma completo di Under Fest è qui

Torna a settembre “Prospettiva Dante”, il festival dedicato al poeta in città

Cinque giorni di appuntamenti in centro città con ospiti che spaziano dal mondo della politica a TikTok, passando per letteratura, comicità, teatro, sapori e profumi

13–09 2023 Ravenna Chosti Dante E Cassa , Inaugurzione Festival Prospettiva Dante , Fondazione Cassa Di Risparmio Di Ravenna , Giancarlo Giannini, Domenico De Martino , Cipoletta , Prsidente Accademia Della Crusca , Alfieri , Ferrini , Sindaco , Tomba

Torna dall’11 al 15 settembre “Prospettiva Dante”, il festival che la città di Ravenna dedica al Poeta, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca. Tra gli ospiti della XIII edizione anche Alessio Boni, Samuele Bersani, Beppe Severgnini, Donatella Di Pietrantonio, Mario Cannella, Mauro Moretti, Lorenzo Villoresi, Marcello Prayer e Maria Pia Timo. Gli Antichi Chiostri Francescani (accanto alla tomba del poeta) torneranno ad essere la “casa” principale del festival, che quest’anno coinvolgerà però anche il Mercato Coperto, luogo ritrovato della storia sociale ed economica di Ravenna. Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso libero.

Il titolo di quest’anno, “Luce intellettüal, piena d’amore” è dedicato al XXX canto del Paradiso. «Il verso 40 del canto XXX del Paradiso, scelto come motto di quest’edizione del festival, tiene uniti, nella terzina che fornisce la definizione dell’Empireo celeste e del destino umano, il pensiero classico, quello cristiano e la prospettiva di quello umanistico – spiega Domenico De Martino, ideatore e direttore artistico di Prospettiva Dante – Anche quest’anno terremo insieme commenti sapienti, letture che sono interpretazioni critiche, spettacoli non privi di verità, parole della lingua che Dante ha forgiato disposte in ritmi contemporanei, corpi che, nel movimento, danno forma a idee, traduzioni ed echi di Dante in altre lontane lingue e culture: tutto sotto il segno di una luce intellettüal che vive di amore.»

Alessio Boni Marcello Prayer 2
Alessio Boni e Marcello Prayer

L’apertura del festival è prevista per mercoledì 11 settembre, alle 17.15 negli Antichi Chiostri Francescani, con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Federigo Bambi (Consiglio direttivo dell’Accademia della Crusca) e Domenico De Martino (direttore artistico di Prospettiva Dante). L’incontro vedrà protagonisti Alessio Boni e Marcello Prayer, interpreti fra i più raffinati della scena teatrale italiana, in una riflessione a due voci che li porterà a misurarsi con le parole di Dante. Alle 21, sempre ai Chiostri, l’attrice e comica faentina Maria Pia Timo mette l’arte del monologo, coltivata in innumerevoli occasioni per la televisione e il palcoscenico, al servizio di una brillantissima ironia che fa precipitare Dante nella contemporaneità: Prima, dopo e Durante. Dannati e bannati: dal padre della lingua ai “maranza”.

La seconda giornata del festival, quella di giovedì 12 settembre si apre alle 17 alla Tomba di Dante, dove il cammino del Festival si intreccia a L’ora che volge il disìo, la lettura perpetua della Commedia a cura del Comune di Ravenna e della Fondazione RavennAntica. Sarà Marco Vichi, scrittore fiorentino creatore del celebre Commissario Bordelli e vincitore del Premio Scerbanenco nel 2009, a leggere il canto XXXIV dell’Inferno. Alle 18 e alle 21 è invece il Mercato Coperto, innovativo spazio dedicato alle eccellenze del territorio, ad accogliere una maratona di performance raccolte sotto il titolo di MetaDante. Al ricco programma che si dipana fra l’esterno e l’interno del Mercato contribuiscono il progetto Six for Five, la cui ideazione e regia musicale si devono ad Alessandro Di Puccio (direttore del Dipartimento Jazz dell’Accademia Musicale di Firenze); la Compagnia Lg-Sab che propone coreografie di Vanessa Schiavon, Letizia Giuliani e Gheorghe Iancu, stella della danza già partner prediletto di Carla Fracci; il Venice Harp Ensemble coordinato da Alessandra Trentin; Marcello Prayer e Vincenzo De Angelis come voci recitanti; ospiti quali Andrea Mariano, tastierista e programmatore dei Negramaro, e la fashion blogger Lavinia Biancalani di TheStylePusher. Alle 21.30 sarà assegnato per la prima volta il Premio Dante Web, un riconoscimento per chi contribuisce a far “viaggiare” il Poeta anche attraverso la rete. È questo il caso di Edoardo Prati, l’influencer che ha conquistato alla letteratura classica il popolo di TikTok, oggi il social network più utilizzati dai giovanissimi. In autunno sarà impegnato nel suo primo spettacolo, Cantami d’amore, un itinerario letterario e musicale da Lucrezio a Battiato – nella convinzione che l’amore sia la cosa più politica e meno fascista che esista. Conclude la serata Aaron, il giovane cantautore umbro che si è distinto nel talent show Amici nel 2022.

Venerdì 13 settembre alle 11 la Tomba di Dante è il punto di partenza di Oh, Dante mio!, una visita in forma di spettacolo ai luoghi di Dante. L’itinerario curato e guidato da Alessandro Libertini e Véronique Nah della compagnia Piccoli Principi propone una passeggiata per tutte le età attraverso i luoghi danteschi di Ravenna (posti limitati, prenotazione obbligatoria alla mail info@fondazionecassaravenna.it). Alle 17 l’appuntamento alla Tomba con la lettura perpetua della Commedia e il canto X dell’Inferno è affidato a Mario Cannella, direttore del Vocabolario Zingarelli; Alle 17.15 negli Antichi Chiostri Francescani, Lorenzo Villoresi propone un’insolita prospettiva dal titolo Odori, malodori e profumi, tra Dante e noi. Creatore di profumi e “naso” sopraffino, Villoresi ha aperto la propria maison a Firenze nel 1990, ha inventato fragranze anche per Gucci e vinto il Premio Coty nel 2006 e quello Flair de Parfum di Vienna nel 2015. La sua carriera di profumiere è iniziata dopo studi di filosofia e un viaggio in Oriente sulle tracce di antiche culture, ma in quest’occasione indagherà gli aspetti olfattivi del tempo e dell’opera di Dante.

Sabato 14 settembre alle 11 si rinnova la visita-spettacolo Oh, Dante mio! a partire dalla Tomba, dove alle 17 l’attore Virginio Gazzolo, premio Dante-Ravenna nel 2013, è protagonista della lettura perpetua della Commedia per il V canto dell’Inferno – quello che tutti ricordiamo come il canto di Paolo e Francesca – prestando ancora una volta la propria maestria di acuto e originale interprete ai versi danteschi. Alle 17.15 si ritorna negli Antichi Chiostri Francescani in compagnia di Mauro Moretti, docente di Storia moderna dell’Università per Stranieri di Siena che rifletterà su Dante nell’800: Risorgimento e Stato unitario. A seguire Wolof per Francesca (Inferno V): il wolof è la lingua dell’omonima etnia, parlata principalmente in Senegal, nonché in Mauritania e Gambia; è anche la lingua in cui lo scrittore e giornalista senegalese naturalizzato italiano Pap Khouma ha tradotto alcuni canti della Commedia. Khouma fa risuonare i concetti danteschi in un’ammaliante struttura ritmica, tipica della cultura wolof. Lo accompagnano in scena gli attori Mohamed Ba e Rufin Doh Zeyenouin (anche al sax), di origini rispettivamente senegalesi e ivoriane e attivi nel cinema italiano. Alle 21 i Chiostri ospitano un attesissimo doppio appuntamento, aperto dalla performance di Vincenzo De Angelis e Marcello Prayer dedicata alle Rime petrose. A ricevere il Premio Dante-Ravenna sarà Donatella Di Pietrantonio, fresca di Premio Strega per L’età fragile (Einaudi), storia di una famiglia sospesa nel segreto di un trauma. Alla conversazione della scrittrice abruzzese con Domenico De Martino seguirà l’assegnazione del Premio Musica e Parole a Samuele Bersani. Il cantautore riminese sarà introdotto dallo storico della lingua Lorenzo Coveri.

Domenica 15 settembre, alle 11 l’appuntamento di chiusura del festival è agli Antichi Chiostri Francescani con Beppe Severgnini, editorialista da quasi trent’anni del «Corriere della sera» e, dal 2013 al 2021, opinionista del «New York Times». Da infaticabile, ironico e appassionato osservatore della società italiana e dei suoi costumi, nella sua varia e intensa carriera (che ha incluso radio, televisione e teatro) ha dedicato costante attenzione ai problemi della nostra lingua; ci invita ora a riflettere su Volgare di ieri, volgari di oggi.

A seguito del festival, a fine ottobre, saranno inaugurate le nuove realtà del Museo Byron e Museo del Risorgimento a Palazzo Guiccioli, un’occasione per valorizzare anche un’altra figura di spicco d’adozione ravennate nel panorama della letteratura: «Le inaugurazioni di fine ottobre collocheranno una nuova e luminosa tessera nel mosaico di iniziative della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, per conservare, celebrare e promuovere e la cultura sul territorio – sottolinea Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione nonché Presidente della neonata Italian Byron Society – Il festival dedicato a Dante è da molti anni parte di questa progettualità. La vitalità del festival non si è esaurita con il traguardo del settimo centenario della morte di Dante; anche quest’anno, mentre ci prepariamo a dare nuova visibilità a un altro illustre ravennate d’adozione quale Lord Byron, il programma di eventi è un invito a esplorare l’universo-Dante da nuove prospettive e attraverso linguaggi diversi.»

Investimento da 1,35 milioni per potenziare gli spazi del Tecnopolo di Faenza

I lavori nella sede di via Granarolo saranno avviati entro la fine dell’anno e si concluderanno entro il 2026.

Imm 2 Scaled E1649695332803La Regione Emilia-Romagna ha approvato il progetto con lo stanziamento di 1,35 milioni di euro per trasformare il Tecnopolo faentino e potenziare le infrastrutture dedicate alla ricerca e all’innovazione. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno e si concluderanno entro il 2026.

L’intervento, che sarà realizzato in via Granarolo 62, prevede la riqualificazione e la ridistribuzione degli spazi interni già esistenti anche dal punto di vista energetico, cosa che renderà i luoghi maggiormente accoglienti e funzionali per le nuove destinazioni. Tutto questo sarà a beneficio degli enti che in quell’area opereranno: Romagna Tech, Ciri Mam, Dipartimento di Chimica Industriale con il Corso di laurea di Chimica dei materiali e il neonato C-Hub, raggruppamento di imprese ed enti di ricerca per lo sviluppo dei materiali compositi e ceramici.

In particolare, nei nuovi spazi individuati troveranno posto i laboratori per il C-Hub, gestiti da Ciri Mam, il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale dell’Università di Bologna che opera nei settori della Meccanica Avanzata e dei Materiali, dedicati al settore dei materiali compositi e del manufacturing avanzato per la sostenibilità. Il progetto è stato elaborato con la collaborazione di tutti i partner del C-Hub. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno e si concluderanno entro il 2026.

La Regione Emilia-Romagna contribuirà al finanziamento dell’intervento con 1 milione e 78 mila euro, mentre il restante importo (269mila euro) sarà cofinanziato dal Comune di Faenza.

Nel Tecnopolo di Faenza a ottobre verrà attivato un corso Its biennale di specializzazione in Progettazione tecnologica avanzata per Tecnico Disegnatore Programmatore Cad-Cam che si occupa di disegnare, progettare, industrializzare prodotti o macchinari. Il corso promosso da Its Maker è finanziato dalla Regione ed è il frutto di una condivisione di strategie volta a rispondere ai bisogni formativi del nostro territorio, tra amministrazione comunale, aziende e università. Per Informazioni: 335.5432544 e sedefaenza@itsmarker.it.

Al Peter Pan la presentazione del romanzo storico di Brunella Servidei

Brunella Servidei Sette Maiali GrassiAppuntamento oggi, lunedì 22 luglio, con la narrativa storica, al Peter Pan di Marina di Ravenna. Sulla spiaggia 36, la vigilia di Sant’Apollinare si trascorre con la scrittrice lughese Brunella Servidei e il suo romanzo Sette maiali grassi (edizioni Il Ponte Vecchio). A questo link ne parlava la nostra Federica Angelini.

Appuntamento alle 20 circa per un viaggio nel passato della bassa lughese durante gli anni della Seconda Guerra mondiale e della resistenza, per un racconto che intreccia la grande Storia con la vita quotidiana di personaggi indimenticabili, eroi spesso trascurati dalle cronache del tempo.

Come sempre l’ingresso è gratuito. Per chi lo desidera, il lunedì è possibile accompagnare cocktail e aperitivi con i piatti dal menù di tapas. Consigliata la prenotazione per il tavolo.

 

 

Cittadini in strada contro l’abbattimento degli alberi

In via Maggiore, a Ravenna. «Salviamo i pini»

Pini via Maggiore

«Sì alla salute e al benessere nelle città, sì alla tutela degli alberi» è lo slogan scelto in occasione di un presidio di cittadini organizzato questa mattina (lunedì 22 luglio) in via Maggiore a Ravenna in occasione di quello che era ritenuto «un probabile taglio di almeno una decina di alberi in periodo di nidificazione».

A organizzare il presidio un gruppo spontaneo di cittadini ribattezzato “Salviamo i pini di Lido di Savio”, nato in occasione dei tagli avvenuti nella località balneare, che lancia un appello contro «abbattimenti che rappresentano un danno alla salute, alla vivibilità delle città sempre più roventi, al decoro, al valore degli immobili, all’ambiente, alla biodiversità e alle specie nidificanti».

«In un periodo di siccità, di eventi estremi e di cambiamenti climatici – si legge in una nota inviata alla stampa -, il verde pubblico, specialmente se storico, dovrebbe essere considerato intoccabile e, se problematico, tutelato e curato in tutti i modi possibili prima di giungere alla soluzione estrema. Assistiamo invece alla sistematica distruzione di alberature di pregio, persino quelle sane e solo per un vezzo di qualche progettista. Distruzione che si traduce, nel migliore dei casi, nella sostituzione con alberelli rinsecchiti che non di rado muoiono e sono incapaci di sopperire quelli già grandi abbattuti».

Musica, cibo e birra in piazza Costa aspettando Sant’Apollinare

piazza costa mercato coperto

Aspettando Sant’Apollinare nel cuore del centro storico di Ravenna. Oggi, lunedì 22 luglio, il Mercato Coperto ritorna con uno speciale evento in piazza Andrea Costa tra musica, cibo e birra.

“Una notte in Piazza” dalle 17.30 propone pinse, taglieri, pizze alla pala, primi, griglia, insalate estive e birra alla spina del Birrificio del Molino Spadoni. Dalle 21 live set acustico di Upside Band, formato dalla cantante Linda Guerrini e dal pianista Cristiano Costa, che proporranno un repertorio soul.

Tornado: 700 domande di indennizzo, zero rimborsi. Sindaci e cittadini in piazza

Il 22 luglio a Chiesanuova di Voltana una manifestazione per chiedere una risposta dla Governo a distanza di un anno dalla tromba d’aria

I Danni Del Tornado Di Luglio 2023 (10)Per i danni causati dal tornato del 22 luglio 2023 sulla Bassa Romagna sono state presentate 689 domande di indennizzo dai cittadini oltre a 30 da imprese non agricole e 30 richieste di Cas (il contributo per autonoma sistemazione per chi è rimasto fuori casa), ma dopo un anno non risultano ancora adottati i necessari provvedimenti nazionali anche se sono trascorsi diversi mesi dall’invio da parte della Regione Emilia-Romagna alla protezione civile dei necessari fabbisogni finanziari, con contestuale richiesta di stanziamento degli appositi fondi per le misure di immediato sostegno.

A un anno dal tornado domani, lunedì 22 luglio alle 10 a Chiesanuova di Voltana, davanti alla chiesa dedicata a San Giuseppe, i sindaci delle città colpite dal fortunale incontreranno i cittadini e le imprese per chiedere, insieme alla Regione Emilia-Romagna, una risposta concreta al Governo.

La tromba d’aria si è abbattuta sui territori dei comuni di Lugo (soprattutto sulle frazioni di Voltana Giovecca, San Bernardino e Belricetto), Alfonsine e Conselice, oltre ad altre località al di fuori della Bassa Romagna, il più violento tornado a memoria d’uomo per la pianura romagnola, con raffiche di vento che hanno superato i 300 km orari.

Danni ingentissimi: case scoperchiate e alcune demolite quasi completamente, aziende agricole che hanno perso totalmente le coperture dei loro impianti, le vigne e i frutteti, oltre ai danni ingenti anche sul patrimonio pubblico.

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e le amministrazioni coinvolte si sono immediatamente attivate per comprendere le esigenze prioritarie, alloggi provvisori per le famiglie rimaste senza casa, sgombero delle strade e degli spazi pubblici dai numerosi detriti portati dal vento, compreso l’amianto che copriva alcuni edifici colpiti.
Dopo la fase del soccorso e dei primi ripristini, la necessità dei cittadini e delle imprese è stata quella di ricevere i fondi necessari a coprire le spese affrontate per la sistemazione temporanea e il successivo restauro dei loro edifici.

Il Dipartimento della Protezione civile ha definito le misure di immediato sostegno nel limite di 5mila euro per le famiglie e 20mila euro per le aziende. Sono 689 le domande presentate dai cittadini della Bassa Romagna, oltre a 30 imprese non agricole e 30 richieste di Cas (il contributo per autonoma sistemazione per chi è rimasto fuori casa).

Per quanto riguarda il patrimonio pubblico i danni sono quasi tutti già riparati: ammontano a oltre 1 milione di euro, per ora completamente a carico dei bilanci comunali, e riguardano prevalentemente interventi su recinzioni, coperture di immobili e strutture sportive; sono oltre 230 gli alberi abbattuti.

La Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, insieme al centro sociale Ca’ Vecchia di Voltana, hanno messo in campo un’iniziativa che ha superando i 35mila euro, messi a disposizione di 30 famiglie come ristoro per le spese affrontate. Il Comune di Alfonsine, insieme a numerose associazioni, ha organizzato «A braz avérti», iniziativa di raccolta fondi.

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