Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano gli appuntamenti del festival Ottobre giapponese, 22esima edizione, ideato da Ascig Ravenna e organizzato con la collaborazione dell’Associazione Gemellaggi a Faenza, Ravenna, Cervia.
L’edizione di quest’anno prende il titolo di “Bellezza tradizionale giapponese – parte 1 – 日本の伝統美Nihon no dentō-bi” composta da Tazze della cerimonia del Tè e magewappa di Odate (Akita), in mostra alla Galleria della Molinella di Faenza, alla cui inaugurazione sabato 12 ottobre alle 18 sarà presente la Console Generale Aggiunta di Milano, Tokuko Nabeshima.
In mostra si potranno ammirare le tazze della cerimonia del tè realizzate appositamente dagli artisti: Kyosuke Hayashi, Tomo Hirai, Jun Isezaki, Koichiro Isezaki, Ryuichi Kakurezaki, Akio Niisato, Nami Takahashi, Kazue Wakabayashi. Utilizzando come punto di partenza la tradizione, come quella di Bizen, gli otto ceramisti hanno deciso di declinarla in un linguaggio contemporaneo, vicino alla nostra sensibilità e gusto.
Dal Fuori Salone di Milano, una prima nazionale dei magewappa della città di Odate nella provincia di Akita. Il magewappa è una tecnica tradizionale giapponese di curvatura del legno di cedro naturale, che vanta una storia millenaria, fino a diventare icona rappresentativa della cultura di quel territorio. Gli oggetti magewappa sono rinomati per il loro rinfrescante aroma di legno, la brillante eleganza del colore chiaro e le bellissime venature dritte e sottili. È una tradizione che ha saputo reinventarsi e crescere anche nel mondo contemporaneo, tenendosi al passo con il tempo senza rinunciare agli elevatissimi standard di precisione e perfezione artigianale.
Una menzione speciale all’artista Tomo Hirai, che per questa mostra ha concepito e realizzato delle opere di grande sensibilità e modernità, nelle quali la maiolica faentina si sposa con il magewappa, grazie alla collaborazione con i maestri artigiani di Odate.
La speciale partecipazione della provincia di Ibaraki inaugura sabato 12 ottobre alle ore 19 nel Salone delle Bandiere di Faenza alla presenza dei funzionari di Ibaraki: dopo la presentazione della “Tradizione e contemporaneità dell’artigianato artistico di Ibaraki” seguirà un buffet di prodotti e bevande tipiche giapponesi
Domenica 13 ottobre alle ore 11 al Museo Internazionale delle Ceramiche il concerto “Noguchi Ujo e la poetica dell’innocenza” con Hiromi Yamada (voce) e Denis Zardi (pianoforte), inserito nella Rassegna Soavi Armonie, organizzato dalla Scuola di Musica Sarti con la direzione artistica di Donato D’Antonio.
Due cerimonie del tè a cura della Maestra Yoko Shimada in programma a Faenza sabato 12 ottobre alle ore 16 a nella Sala del Consiglio Comunale e domenica 13 ottobre alle ore 12 al Museo Internazionale delle Ceramiche.
Lunedì 14 ottobre alle ore 16 alla Ludoteca comunale Laboratorio di Origami e Kumiki dal titolo “I giochi del Giappone”.
Il festival dell’ottobre giapponese prosegue a Faenza il 17 ottobre e a Ravenna (16-17-18 ottobre) con la parte cinematografica dedicata al regista Hara Kazue, che sarà presente alle proiezioni (nell’ambito del Nigthmare Film Fest).
Il programma fino a dicembre del circolo di Ravenna
Un concerto al Mama’s
Puntuale, arriva con l’autunno la stagione del Mama’s Club di Ravenna, che si è aperta venerdì 11 ottobre con la presentazione del libro di Guido Ceroni Ora e sempre. Storie dalla Resistenza (Danilo Montanari Editore).
Oggi, sabato 12, iniziano i sabati sera con la musica dal vivo e in particolare il concerto di Raimondo Raimondi dal titolo Salotto napoletano: dal bel canto di fine ottocento al pop vesuviano. Il 18 ottobre ecco quindi i CousCous a colazione, progetto che fonde sonorità dance, pop ed elettroniche a influenze jazz e r’n’b, influenze che tornano anche il 19 ottobre nel live dell’Anna Iannilli Quartet. Il 25 ottobre sarà la volta dell’ensemble Le canzoni della via Trova, mentre il 26 ottobre i Coast Riders porteranno sul palco la loro passione per l’Americana. Tempo di jazz il 1 novembre con il giovane Metropole Quintet, che il 2 novembre lascerà spazio alla musica di Cuba dei Roberto Matos y el Son de Amigo. Danze e melodie popolari saranno poi protagoniste l’8 novembre con l’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, il 9 novembre è facile intuire dove ci porteranno i Café de Paris.
Il 15 novembre Maximiliano Cimatti ci racconta Elogio della follia, seguito il 16 novembre dalla world music di Pedro Makay. Lo spettacolo teatrale I 13 salvataggi di Classe, di e con Pierpaolo Zoffoli, andrà in scena il 22 novembre, quindi ecco il fortunato progetto About Women del Daniela Peroni Group.
The Crazz Big Band suonerà il 29 novembre, seguita il 30 dall’afrojazz della Nadt Orchestra.
Ivano Artioli cura la serata di racconti Vittoria… Vittoria”!, il 6 dicembre, preludio alla musica dai Balcani e dall’est Europa dei Balkala 4tet, il 7 dicembre.
Gli appuntamenti proseguiranno fino a gennaio, quindi verrà presentata la seconda parte della stagione. Inizio sempre ore 21.30.
Il progetto da 10 milioni di euro dell’azienda che produce mosaici industriali, pesantemente danneggiata dall’alluvione del 2023
Un rendering del nuovo parco-spugna della Sicis
Gli addetti ai lavori in architettura e urbanistica lo chiamano con l’espressione sponge-park, dall’inglese letteralmente parco-spugna. È uno spazio verde curato e fruibile, ma alla bisogna si adatta al compito di cassa di laminazione per accogliere acque in eccesso e evitare danni da allagamenti in spazi vicini che non vanno d’accordo con il bagnato. La ditta Sicis di Ravenna, che produce mosaici industriali e fattura 50 milioni all’anno, ne realizzerà uno per difendere la propria sede in via Canala.
È la risposta agli eventi alluvionali di maggio 2023. Il sito, che si estende su una superficie di 70mila mq alle porte della città e occupa 250 persone, rimase coperto da 75 cm di acqua per più di una settimana causando danni conteggiati in 16 milioni di euro (senza considerare il mancato fatturato per un mese di stop).
Il 60-70 percento del danno è stato coperto dalle assicurazioni. Con un tempismo di rara lungimiranza, la polizza era stata sottoscritta appena un anno prima: «Abbiamo lavorato con un pool di compagnie guidate da Axa e ci siamo trovati benissimo nella fase dei rimborsi, lavorando fianco a fianco con i periti per certificare i danni. Non chiederemo rimborsi dai fondi nella disponibilità della struttura commissariale». L’azienda lavora per il 90 percento con l’estero e questo le avrebbe permesso di accedere anche ai fondi Simest riservati alle ditte dell’export e riconosciuti da più parti come più veloci da ottenere rispetto a quelli della piattaforma Sfinge: «Vista la copertura dell’assicurazione abbiamo deciso di non chiedere nemmeno quelli».
L’investimento complessivo per il parco-spugna da 36mila mq supera i dieci milioni di euro e richiederà tre anni di lavori, ma si procederà un po’ per volta. Per il primo stralcio da un milione di euro mancano solo le ultime autorizzazioni dal Comune che ha reagito con entusiasmo all’iniziativa privata. «Dovrebbe essere pronto nel 2025 – dice il direttore generale Marcello Tassinari –. Il resto contiamo di farlo in seguito in base alle disponibilità aziendali. Abbiamo candidato il progetto a un bando di Invitalia e ci sono buone possibilità di ottenere contributi che sicuramente accorcerebbero i tempi».
Il dramma dell’anno scorso ha spinto Sicis a fare qualcosa: «Facendo un calcolo sommario – spiega ancora Tassinari – abbiamo avuto circa 50mila mc di acqua. Ci siamo detti che non possiamo permettere che succeda di nuovo e abbiamo messo in campo una soluzione con la consulenza dello studio architettonico Paisà di Antonio Stignani di Ravenna». Che porterà avanti l’approccio messo in campo circa dieci anni fa quando ristrutturò la sede: «Il Comune già allora chiese una cassa di laminazione che si sarebbe potuta realizzare con un semplice avvallamento. Ma non sarebbe stata particolarmente gradevole come estetica. L’idea di Stignani e del fondatore di Sicis, Maurizio Leo Placuzzi, fu quella di creare un giardino ondulato che può allagarsi per contenere acqua ma ha un impatto estetico più piacevole».
Sarà così anche per il nuovo intervento. «Lo chiameremo “Parco del Mosaico” perché ci saranno spazi verdi con alberi e opere in mosaico, diventerà uno show-room a cielo aperto che potrebbe anche essere aperto alla fruizione pubblica. Accoglierà l’acqua piovana ed eventualmente quella che dovesse accumularsi nei pressi dello stabilimento in caso di eventi alluvionali. La capacità è di circa 20mila mc e verrà poi riutilizzata per l’irrigazione. L’approccio attento al consumo di risorse e al contrasto al cambiamento climatico è da sempre una politica aziendale. Così come cerchiamo che gli interventi per necessità di protezione possano aumentare la competitività della nostra azienda».
Un esempio concreto di come cambierà lo spazio è dato dai parcheggi. Oggi sono sull’asfalto, domani non più: «L’asfalto sarà tolto e l’area di sosta verrà realizzata con materiale permeabile e drenante. L’obiettivo è la difesa dal cambiamento climatico, ma nel modo migliore possibile come impatto ecologico e paesaggistico».
Ecco le modifiche alla viabilità in vigore dal 19 ottobre
Proseguono i lavori di ammodernamento del tratto da Classe al porto di Ravenna della Ss 67 “Tosco-Romagnola”, la cosiddetta Classicana.
Anas comunica che per poter eseguire la prevista demolizione e successiva ricostruzione del cavalcavia di via Stradone, quello frequentatissimo di collegamento tra Ravenna e Porto Fuori, sarà necessario interdire al traffico il ponte per la durata di circa 6 mesi, nel corso dei quali si provvederà anche ad adeguare la statale sottostante.
Al fine di ridurre al minimo i disagi all’utenza sarà in vigore una viabilità provvisoria, di competenza comunale, percorribile, con presidi, in direzione Porto Fuori, da autovetture (con massa non superiore alle 3,50 tonnellate e tra le ore 6 e le 22), velocipedi, ciclomotori, motocicli fino a 149 cc e mezzi di soccorso; in direzione Ravenna, da velocipedi, ciclomotori, motocicli fino a 149 cc e mezzi di soccorso. Con l’obbligo invece per le altre tipologie di veicoli d’utilizzo del più esteso percorso, alternativo alla via Stradone, che ricomprende, tra le altre, la SS 67 “Tosco-Romagnola” stessa da e verso il porto.
Pertanto, dalle ore 6 del 19 ottobre sarà attiva la chiusura della strada comunale via Stradone fino alle ore 18 del 31 marzo e dalle ore 19 del 23 ottobre alle ore 8 del 24 ottobre sarà in vigore la chiusura della SS 67 “Tosco-Romagnola” tra il km 220,550 ed il km 223,550.
Inoltre, dalle ore 7 del giorno 21 ottobre alle ore 19 del 31 ottobre, per poter eseguire le operazioni propedeutiche alla demolizione dell’impalcato nonché quelle finalizzate alla demolizione delle spalle e dei muri d’ala, lungo la stessa SS 67 “Tosco-Romagnola” si procederà alla chiusura al traffico della corsia di marcia, in direzione Porto, tra il km 221,600 circa ed il km 221,800 circa ed, in direzione Classe, tra il km 221,900 circa ed il km 221,600 . In tale configurazione, le rampe di ingresso e di uscita dello svincolo di Porto Fuori, in entrambe le direzioni, rimarranno regolarmente accessibili ed aperte al traffico.
L’intervento, del valore complessivo di 43 milioni di euro, prevede l’ampliamento di un primo tratto della sezione stradale della Classicana per conformarla alla tipologia “B – Extraurbana Principale”, oltre che l’adeguamento degli svincoli esistenti e la razionalizzazione degli accessi, che verranno opportunamente convogliati in apposite controstrade. L’opera, cofinanziata nell’ambito del Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020, ha lo scopo di riqualificare e potenziare la funzionalità del nodo di interconnessione tra la viabilità statale ed autostradale con il porto di Ravenna.
Dal 15 al 19 ottobre. Alla festa di inuaugrazione anche Niccolò Califano di Masterchef
Un fotogramma dal film Red Flag
Tra novità e conferme, torna il Ravenna Nightmare Film Fest, appuntamento con il cinema di genere giunto alla 22esima edizione che quest’anno si svolgerà dal 15 al 19 ottobre.
A cambiare è prima di tutto il luogo che ospiterà la manifestazione: non più il Palazzo dei Congressi, bensì il Teatro di Rasi (via di Roma 39).
Farà poi parte della rassegna anche un appuntamento organizzato dal cineclub Deserto Rosso, nato nei primi di quest’anno su impulso di Start Cinema.
Si confermano, invece, le collaborazioni con due cardini del panorama culturale ravennate come Ottobre Giapponese e GialloLuna NeroNotte.
Si partirà, martedì 15 ottobre, con l’Opening Fest, un’intera giornata dedicata al cinema e alla cultura, una grande festa aperta a tutti per celebrare il successo raggiunto dalla selezione della XXII edizione del Nightmare, che si è chiusa con 921 opere provenienti da 62 paesi, di cui 5 parteciperanno al Concorso Internazionale Lungometraggi mentre 22 cortometraggi parteciperanno ai due concordi, europeo e internazionale.
Come sempre, una particolare attenzione è riservata alle scuole, alle quali sarà dedicato il primo evento dell’Opening, la proiezione, in mattinata, di The Animal Kingdom – Il regno animale di Thomas Cailley, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Non solo cinema nel pomeriggio, quando dopo la proiezione, alle 14 a cura del Cineclub Deserto Rosso, de Il lungo addio di Robert Altman (1973), introdotto dal direttore del festival GialloLuna NeroNotte Nevio Galeati, si potrà prendere parte a una vera cerimonia del tè grazie alla collaborazione con l’Associazione per gli scambi culturali fra Italia e Giappone.
Si rimarrà poi in ambito gastronomico con l’incontro, alle 18.30, con il finalista di Masterchef Niccolò Califano, che dopo l’intervista curata da Matteo Cavezzali presenterà un breve estratto del monologo Mangiare tutto!, scritto proprio da Califano e Cavezzali. A seguire, Califano curerà il rinfresco e il brindisi per festeggiare l’inizio del Nightmare (posti limitati, necessaria la prenotazione).
L’Opening Fest si chiuderà la sera con un altro appuntamento molto amato dagli spettatori del Nightmare: la proiezione del film Häxan – La stregoneria attraverso i secoli di Benjamin Christensen (Svezia, 1922, 105′), sonorizzato dal vivo dagli studenti del Conservatorio Statale “Giuseppe Verdi” guidati dai Maestri Paolo Marzocchi e Andrea Veneri.
Da mercoledì 16 ottobre, il Nightmare entrerà nel vivo con le prime proiezioni del Concorso Internazionale Lungometraggi. Il primo film in gara, alle 15.30, sarà il britannico THE SEVERED SUN di Dean Puckett (UK, 2024, 80’), una caccia alle streghe che si abbatte su una piccola comunità religiosa in seguito alla strana morte di un membro della città.
Alle 18 sarà il turno dell’argentino EL SANTO, che racconta la storia di Rubén, guaritore di umili origini in lotta per una vita dignitosa. Con la comparsa di Benjamin, la sua fortuna cambierà: diventerà infatti molto famoso, generando un culto intorno a lui.
In serata, alle 21, il Festival premierà con l’Anello d’Oro il regista giapponese Hara Kazuo, ospite di quest’edizione a cui l’Ottobre Giapponese ha dedicato un importante omaggio. Il regista Hara Kazuo sarà presente in sala. La premiazione, introdotta da Marco Del Bene, sarà seguita da una performance musicale del mezzo soprano Yamada Hiromi del pianista Denis Zardi con brani tratti da film giapponesi.
La serata si concluderà con la proiezione del film di Hara Kazuo Avanza, avanza esercito divino (1987). Un veterano della campagna giapponese in Nuova Guinea durante la Seconda Guerra Mondiale si mette alla ricerca dei responsabili della morte di due soldati della sua vecchia unità.
Giovedì 17 ottobre, omaggio ai novant’anni di Paperino con un evento letterario organizzato in collaborazione con GialloLuna NeroNotte. PAPERINO COMPIE 90 ANNI. LO STATO DEL FUMETTO è il titolo dell’appuntamento che vede protagonisti Davide Reviati, Riccardo Crosa e Gianni Sedioli. A moderare l’incontro sarà lo scrittore e giornalista Nevio Galeati.
Alle 18.30 verrà proiettato il terzo lungometraggio in concorso, il bulgaro PHI 1.618 di Theodore Ushev. Racconta la storia di una nuova nazione di umani eterni e biologicamente perfetti, i Bio-Titani, che si preparano a lasciare la Terra per sempre, a bordo della nave Whirligig per la sua missione. In questa realtà utopica, i protagonisti Gargara e Krypton cercheranno di combattere l’esito predetto e di ribaltare la storia.
Alle 21 è invece in programma il Concorso Internazionale di Cortometraggi che quest’anno si compone di 8 film provenienti dai quattro angoli del mondo di cui 5 in anteprima europea. Sarà il pubblico in sala a decretare il vincitore del solo e unico anello d’argento targato Ravenna Nightmare Film Fest. Il pubblico premia il cortometraggio più votato con l’Anello d’Argento creato dal maestro orafo Marco Gerbella.
Inoltre, lo staff di WeShort, piattaforma streaming interamente dedicata al formato corto, attribuisce il WeShort Award ad un cortometraggio scelto tra quelli che compongono la selezione di quest’anno: un abbonamento 4Life alla piattaforma per il o la regista, e la possibilità di mostrare le proprie opere tramite WeShort.
Venerdì 18 ottobre si parte al mattino, alle 10.30, con la proiezione, vietata ai minori di 18 anni, di THE VISITOR di Bruce LaBruce (UK, 2024, 101’) all’interno della sezione Contemporanea, che partendo da Teorema di Pier Paolo Pasolini, lo attualizza in modo davvero estremo. Un film sconsigliato per i deboli di cuore e di stomaco.
Alle 14 si torna in Giappone con la proiezione di MINAMATA MANDALA di Hara Kazuo (Giappone, 2020, 6h12’) il documentario monstre che ha impegnato l’autore circa vent’anni, di cui 15 nella ripresa e 5 nel montaggio. Un evento unico.
Alle 15, per la sezione Emilia-Romagna Show Case, verranno proposti il cortometraggio UN PASSATORE di Pablo Poletti e il lungometraggio DARIO ARGENTO PANICO di Simone Scafidi. Dario Argento ha scritto i suoi film più famosi all’interno di hotel, isolandosi completamente dalla realtà esterna e immergendosi nei propri incubi. Dopo molti anni, consigliato dal suo agente, decide di tornare in un hotel per concludere la sua nuova sceneggiatura e per essere intervistato, filmato e seguito da una troupe che sta girando un film su di lui. All’interno di questa struttura, un centro benessere molto lontano dai luoghi angoscianti che caratterizzano il cinema del maestro dell’orrore, Argento non si sente a proprio agio e ha difficoltà sia a trovare la quiete necessaria per finire la sceneggiatura, sia a confidare i suoi segreti alla troupe che lo sta intervistando.
Alle 18, per il Concorso Internazionale Lungometraggi, verrà proposto THE HORSE TAIL, della regista polacca di Justyna Łuczaj-Salej, la versione “spazzatura” del mito di Edipo.
La giornata si concluderà con la consegna, alle 21, della Medaglia al Valore, creata dalla mosaicista Dusciana Bravura a Federico Zampaglione. Un riconoscimento alla sua arte a 360 gradi, dal cinema alla musica.
Sabato 19 ottobre, ultima giornata di Festival: alle 10, nella sezione Celebrazioni, verranno festeggiati i sessant’anni di un capolavoro come Chinatown di Roman Polanski. Ci sarà quindi la possibilità di rivedere o vedere per la prima volta il film su grande schermo.
Alle 11, masterclass di cinema con Hara Kazuo. Per mezzo secolo, il regista ha sfidato con le sue opere una società irrazionale. A Ravenna parlerà delle “lotte” legate al processo di produzione artistica e della filosofia a cui è arrivato come documentarista.
Alle 15.30 verrà proiettato l’ultimo film in gara per il Concorso Internazionale Lungometraggi, il canadese VAMPIRE ZOMBIES… FROM SPACE! di Michael Stasko, una commedia sanguinosa che si ispira ai film horror degli anni Cinquanta, ricca di effetti speciali raccapriccianti, miniature da b-movie e risate a crepapelle.
Alle 18 verranno proiettati i corti in gara per il Concorso Europeo Cortometraggi – Premio Méliès D’Argent. Il concorso cortometraggi di quest’anno, infatti, si arricchisce di una nuova sezione e di un nuovo premio: il Méliès D’Argentper il miglior cortometraggio europeo. Ravenna Nightmare Film Fest infatti entra a far parte della Federazione Méliès che si compone dei più grandi festival cinematografici europei dedicati al cinema fantastico.
Alle 20, si svolgerà la premiazione dei diversi concorsi: Anello d’Oro al miglior lungometraggio, Anello d’Argento al miglior cortometraggio internazionale, Méliès D’Argent al miglior Cortometraggio Europeo, Premio della Critica alla miglior regia dei Lungometraggi, Premio Deserto Rosso al miglior Cortometraggio scelto dal Cineclub “Deserto Rosso”, Premio Giuria Studenti al miglior Lungometraggio scelto dagli studenti.
Infine, alle 21.30 si potrà assistere alla proiezione del film di chiusura che sarà IL REGNO ANIMALE, proposto anche per la sezione Contemporanea, del regista Thomas Cailley.
Biglietteria. Intero 6 euro, ridotto 5. Abbonamento Gold 28 euro (8 ingressi) / Abbonamento Week 20 euro (5 ingressi).
Tutor, allenatori, preparatori e insegnanti seguiranno i ragazzi per favorire l’integrazione tra le due attività
La presentazione del progetto
Nel territorio comunale di Conselice parte il progetto “Cantieri educativi-sportivi”, con il doppio scopo di migliorare il rendimento scolastico degli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e favorire la continuità nel fare sport e attività motoria.
Un progetto che si è concretizzato con la partecipazione a un bando regionale da parte della associazione Ginnastica artistica di Voltana, che sarà capofila e coordinerà l’attività di diverse associazioni sportive. L’Amministrazione comunale di Conselice, insieme all’istituto scolastico comprensivo Felice Foresti, si pone come partner in rete nei «cantieri educativi-sportivi», che mirano a integrare le attività pomeridiane sportive e didattiche.
Il progetto vede alcuni punti fermi: «Quartiere scuola sport», che individua a breve distanza gli edifici e le aree sportive e scolastiche; metodi di studio che accompagnino i ragazzi a un miglioramento dei propri risultati scolastici senza che sia un impedimento allo svolgimento dello sport; possibilità di testare e fare diversi sport in ambito settimanale dove non ci sia l’affanno del risultato agonistico (non ci sarà un allontanamento dallo sport quale causa di peggioramento dei risultati scolastici e non verranno ritenuti inutili i sacrifici degli allenamenti in caso di non raggiungimento di performance elevate agonistiche); tutor, allenatori, preparatori, insegnanti che seguiranno i ragazzi nel percorso sportivo e scolastico con la volontà di non disaffezionare i ragazzi stessi dallo sport e dalla scuola; la variabilità delle attività sportiva potrà avere finalità di indirizzare successivamente un ragazzo ad una specifica attività sportiva.
La società Ginnastica artistica di Voltana, attiva anche sul territorio conselicese, organizza da quattro anni i cantieri educativi che nascono dalla necessità di dare un supporto scolastico al termine delle lezioni. Nei cantieri educativi i ragazzi sono suddivisi in gruppi in base all’età e alle materie da approfondire, affiancati da tutor che sono a loro volta giovani laureandi.
«La voglia di ampliare questa offerta pomeridiana dedicata ai ragazzi che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado ci ha permesso di creare un progetto che risponde alle esigenze del bando che la regione Emilia-Romagna ha indetto – spiega Giulia Pacella, referente per la società sportiva Ginnastica artistica di Voltana -. Pertanto si è cercato di offrire ai ragazzi non solo un supporto scolastico, ma anche la possibilità di fare e provare diversi sport».
Grazie alla collaborazione con l’Amministratore comunale, è stata raccolta l’adesione di numerose realtà attive nell’ambito sportivo e quindi numerose discipline: Sport lab (pallavolo), ginnastica artistica con il corso junior gym, il Circolo tennis, Stay fit (junior crossfit), Atletica San Patrizio, Ghepard calcio; l’associazione Cybergunner ha proposto un vero e proprio corso di softair, per combattere l’isolamento sociale tipico degli adolescenti attraverso il gioco di squadra e attività coinvolgenti; l’associazione di scherma di Imola darà la possibilità di partecipare ai loro corsi che sono già presenti nel territorio; infine l’associazione Art Lab darà la possibilità ai ragazzi delle superiori di partecipare a un corso mirato a far divertire i ragazzi facendo sport vari a un orario un po’ più tardivo.
I ragazzi che lo richiedono potranno recarsi presso il circolo tennis per consumare il loro pasto e iniziare successivamente la attività, in modo da non mettere in difficoltà le famiglie nel trasporto.
Infine saranno organizzati due incontri, uno mirato a un supporto alimentare con la nutrizionista Valentina Succi e un incontro mirato invece al supporto della comunicazione genitoriale e giovanile.
È possibile iscriversi ai cantieri educativi-sportivi fino al 15 ottobre al link https://bit.ly/3Y4GDZO.
Verranno raccolte tutte le iscrizioni e informate le singole famiglie su orari e giorni esatti in base alle esigenze degli utenti (registrate in fase di registrazione, dove vengono indicate sia le materie per le quali si richiede supporto, sia le attività sportive preferite tra quelle proposte).
Verrà proposto un calendario delle attività sportive in cui ogni alunno può partecipare liberamente e gratuitamente. Il calendario verrà redatto in base alle iscrizioni.
La partecipazione ai cantieri è gratuita, mentre sono richiesti 20 euro una tantum per la copertura assicurativa.
I titolari del ristorante di Russi pronti a inaugurare un nuovo store in via Matteotti tra articoli per la casa, profumi, accessori e abbigliamento
Il negozio di M11 arriva anche a Ravenna. Dopo 5 anni di attività all’interno dell’omonimo ristorante di Russi, i titolari Daniele Vertemati e Danilo Pavone raddoppiano con un secondo “concept store”, questa volta nel cuore della città.
«Siamo davvero felici di aprire un nuovo spazio anche a Ravenna, città che amiamo e che a sua volta ci ha sempre dimostrato molto amore – raccontano i titolari – sono tanti i ravennati che da anni si spostano fuori città per il piacere di cenare nel nostro ristorante o di fare compere nel negozio, e questa volta siamo noi a voler venire incontro a loro».
Il nuovo negozio inaugurerà a metà ottobre, in via Matteotti 14. «È come se questa via ci avesse chiamato – proseguono Vertemati e Pavone – piccola e in pieno centro, con un’atmosfera suggestiva. L’edificio stesso, grazie alla ristrutturazione che ha riportato alla luce la facciata a vista del ‘700 sembra rimandare direttamente alla sede originale di Russi. È importante per noi mantenere una continuità, nella proposta come nell’atmosfera informale e rilassata, e lo sottolineeremo con una serie di promo dedicate, come uno sconto speciale sulla cena al ristorante dopo un’acquisto al nuovo shop».
La nuova proposta ricalcherà perfettamente quella originale, con una selezione di articoli per la casa di design, profumi, accessori, pelletteria e abbigliamento per uomo e donna. «Da sempre lo shop è il nostro “diario di viaggio” dove raccogliamo le cose più belle e particolari incontrate in giro per il mondo: uniche, eccentriche, ma con un animo sempre elegante e bon-ton – concludono i titolari -. Siamo contro lo shopping caduco e compulsivo, crediamo invece nella ricerca e nella selezione, per offrire ai nostri clienti un acquisto in grado di mantenere il suo valore anche negli spazi di casa. Sugli scaffali di M11 i prodotti di piccole attività famigliari e di artigianato proveniente da tutto il mondo trovano spazio a fianco dei pezzi da design più iconici, tra lane scozzesi e tessuti orientali, una continua ricerca per unire unicità, qualità e sostenibilità».
Si moltiplicano le testimonianze di ragazzini che riescono anche a bere alcolici al tavolo. Gli imprenditori: «Serviamo solo maggiorenni, ma non possiamo sapere a chi danno il drink»
Una serata all’Onyx
«Sono andato in discoteca perché ci andavano i miei amici, mi sono divertito. Cos’ho bevuto? Un vodka lemon, mi pare si chiamasse». A parlare è un quindicenne, che la scorsa estate è entrato in una discoteca del litorale ravennate senza neppure bisogno di mostrare il documento falsificato per l’occasione.
È solo una delle diverse testimonianze raccolte tra ragazzini e genitori. Si va dalla 13enne che a Ferragosto è entrata in una popolare festa in discoteca con un documento che la certificava come neomaggiorenne, al 15enne che sta preparando proprio in questi giorni la carta d’identità fasulla in vista della riapertura dell’Astoria. Passando per i genitori di una 14enne che sono stati costretti ad andare a prenderla a Marina di Ravenna insieme a un’ambulanza (poi rifiutata) dove versava in uno stato al limite del comatoso, dopo aver provato per la prima volta l’alcol. Pare gin allo stato puro. O per i ragazzini che entrano – ci hanno detto loro – senza neppure mostrare un documento in quanto sono già compresi in un tavolo prenotato da un amico maggiorenne. «Le ragazze, poi, entrano tutte, indipendentemente dall’età», fa notare un altro 15enne, basandosi sui racconti delle amiche. I genitori sono spesso consapevoli: «Il suo giro di amici va in discoteca e hanno un anno di più. Cosa faccio, lo lascio a casa?», sono più o meno le argomentazioni raccolte da un paio di mamme.
Testimonianze che naturalmente non trovano riscontro nei titolari delle discoteche della zona. È prevista in questi giorni, per esempio, la riapertura delle serate di intrattenimento all’ex cinema Astoria a Ravenna. Le tre sale gestite dalla società che fa capo a Michael Landini, giovane imprenditore del settore notturno con interessi anche nei locali della riviera, proporranno un menù variegato con concerti dal vivo, cene con dj set, cabaret ma anche vere e proprie notti da discoteca. Una delle serate avrà come target indicativo la fascia d’età 18-20. «La nostra politica, anche al Matilda di Marina di Ravenna, da sempre è quella di consentire l’accesso a chi ha 16 anni compiuti – spiega Landini –. È una nostra prerogativa. Gli addetti alla sicurezza hanno l’indicazione di controllare i documenti e non accettiamo che vengano mostrate fotografie sul cellulare». I cosiddetti buttafuori, lavoratori di un’agenzia esterna, hanno l’input dalla gestione di impedire l’ingresso a persone di cui sono note precedenti responsabilità per disordini in altri contesti: «Le persone della sicurezza lavorano in vari locali e le facce dopo un po’ diventano note. Cerchiamo di tenere all’esterno persone che hanno creato problemi altrove o nei nostri locali. È l’unica cosa che possiamo fare per abbassare i rischi di episodi spiacevoli». Questa linea però può dare origine a problematiche nei pressi del locale: «In inverno è più difficile perché in zona Astoria c’è poco da fare e fa freddo. Ma in estate chi resta fuori da una discoteca al mare non va a casa, resta in giro e magari quando la gente comincia a uscire si innescano episodi di violenza. Ma fuori dal locale non abbiamo possibilità di intervento, possiamo solo chiamare le forze dell’ordine».
Pochi giorni fa, il questore ha chiuso per 15 giorni il Marinabay, sulla spiaggia di Marina di Ravenna, anche se a fine stagione, per una serie di «furti e rapine», si legge nella nota inviata dalla polizia. «Una follia – dice il titolare del Marinabay, Angelo D’Ambra -, una decisione presa per alcuni furti che noi stessi abbiamo sventato, riuscendo a fermare il colpevole e a consegnarlo alle forze dell’ordine. Da parte della questura c’è un accanimento nei nostri confronti. In passato abbiamo vinto diverse cause contro provvedimenti simili (D’Ambra è titolare anche della discoteca Onyx di Godo, ndr). Facciamo una selezione accurata e abbiamo una sorta di black list grazie alla quale non facciamo più entrare chi in passato ha creato guai. Siamo tra i pochi a controllare il documento solo in versione originale, non accettiamo fotografie. Sono i genitori i primi a lamentarsi, perché non facciamo entrare i loro figli. Ogni persona all’ingresso viene controllata con metal detector e al Marinabay c’è un conta-persone digitale per evitare sforamenti nelle capienze. Ogni barista controlla i documenti e un maggiorenne che prenota un tavolo deve firmare un modulo in cui si prende la responsabilità. Certo, non possiamo sapere se un maggiorenne poi passa alcol a minorenni…».
Dal 2010 oltre 400 persone si sono sottoposte all’intervento in anestesia locale del dottor Vanni Veronesi per curare la sindrome del midollo ancorato occulto
Sono quasi 400 i pazienti italiani, provenienti da 17 diverse regioni (a cui si devono aggiungere anche 29 persone straniere da altri paesi europei, tre dagli Stati Uniti, due dal Brasile, un paziente dall’Africa e nei prossimi mesi arriverà anche la prima residente in Russia) per farsi operare all’ospedale “degli Infermi” di Faenza dal neurochirurgo Vanni Veronesi, della Struttura Semplice Dipartimentale di Chirurgia del Sistema Nervoso Periferico del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ausl della Romagna.
Un metodo innovativo, il suo, e che rappresenta una sorta di unicum per il trattamento della sindrome del midollo ancorato e della sindrome del midollo ancorato occulto. Sono malattie rare e, quest’ultima, pressoché misconosciuta nella comunità medica e di difficile diagnosi, di cui il dottor Veronesi si occupa anche pubblicando articoli su autorevoli riviste scientifiche internazionali, e utilizzando anche un particolare supporto strumentale, la risonanza magnetica lombare in posizione prona (la diagnosi è comunque basata sui sintomi e sull’esito della visita medica che comprende anche specifici e particolari test).
«I miei pazienti sono operati con un’innovativa tecnica chirurgica mini-invasiva in anestesia locale, che effettuo dal 2010 – racconta lo stesso Veronesi – che riduce la possibili complicanze della chirurgia tradizionale al solo taglio della cute, che nella chirurgia mini invasiva è di pochi centimetri, mentre non presenta la varie complicanze, a volte clinicamente rilevanti, della chirurgia classica in anestesia generale».
Spesso i pazienti con la sindrome del midollo ancorato occulto sono adolescenti o giovani adulti che hanno sintomi agli arti inferiori, lombalgia e difficoltà nel controllo degli sfinteri – in particolare quello urinario a volte anche quello fecale – e una risonanza magnetica lombare che è nella norma. «Per questo motivo – conferma il dottor Veronesi – spesso i pazienti non hanno la diagnosi corretta e la cosa che accade più di frequente è che siano inviati a una visita dallo psichiatra perché si suppone vi siano problemi psicologici, aggiungendo così un problema al problema». Ottenere una diagnosi di queste sindromi non è appunto semplice, così ancora oggi spesso i pazienti – italiani e stranieri – condividono via social le loro problematiche ed esperienze, «finiscono con l’informarsi sul mio sito web e quindi mi contattano», spiega il neurochirurgo cesenate.
Si tratta di un intervento – in anestesia locale – della durata di circa 25 minuti. «Dopo un’ora il paziente può già riprendere a camminare e la dimissione dall’ospedale generalmente avviene lo stesso giorno». Un intervento chirurgico totalmente gratuito per i pazienti italiani – coperto dal servizio sanitario nazionale – mentre per gli stranieri residenti in Europa non è sempre così perché nella maggioranza dei casi è disattesa la direttiva europea per le cure transfrontaliere, e il costo in quel caso può arrivare a superare gli 11mila euro.
«I risultati sono eclatanti – conclude il dottore -, abbiamo raccolto testimonianze di persone che avevano disturbi di deambulazione, filmandoli prima e dopo il nostro intervento e riuscendo così a documentare gli incredibili e immediati benefici».
In arrivo dieci nuove attrazione, tra cui un importante “coaster”. Intanto prosegue l’apertura speciale di Halloween, che in passato ha garantito il record di presenze
A distanza di ormai diversi anni dall’ultima volta, Mirabilandia annuncia un investimento milionario per nuove attrazioni che andranno ad arricchire il parco divertimenti della Standiana. Lo fa la nuova direttrice (la nomina è di pochi mesi fa) Sabrina Mangia, nel pieno della ormai tradizionale ripresa autunnale dell’attività in occasione di Halloween, con il parco tematizzato aperto tutti i weekend (e naturalmente anche il 31 ottobre) fino al 3 novembre.
«Verrà rifatta tutta l’area “Bimbopoli”, la più storica del parco, mai rivisitata dal 1992 – spiega Mangia -. Si tratta di un investimento da circa 20 milioni di euro. Avevamo necessità di concentrarci sul nostro target di riferimento, che resta quello delle famiglie con bambini (il 60 percento della clientela, ndr), e in particolare di colmare una sorta di gap che pagavamo per l’età prescolare. Sarà comunque un’area adatta ai bambini anche più grandi, dai 3 anni fino ai 12».
Il cantiere è già ben visibile in questi giorni (la foto qui sopra è stata scattata durante il “press tour” del 5 ottobre) e porterà alla nascita la prossima primavera di un’area tutta nuova con ben dieci nuove attrazioni, un ristorante e due punti ristoro, oltre a un grande negozio con parti interattive e la possibilità di visitare all’interno la “casa di Spongebob”. Sarà l’unica Nickelodeon Land in Italia, con i personaggi del celebre canale televisivo in esclusiva a Mirabilandia tra i parchi di divertimento. «Cinque le aree tematiche, dedicate ai vari personaggi, dai Paw Patrol allo stesso Spongebob. Un’attrazione, in particolare, sarà davvero molto importante, il coaster delle Tartarughe Ninja, non eccessivamente adrenalinico, ma adatto comunque a ragazzi anche fino ai 14 anni», spiega ancora la direttrice.
Archiviata la stagione estiva «in linea con il 2023» – ci dice Mangia – ora le aspettative sono tutte per Halloween. «Ci ha sempre dato molte soddisfazioni. L’attuale record di ingressi del parco è legato proprio a un 31 ottobre di qualche anno fa, con 33mila presenze, ma si va comunque ampiamente sopra le 20mila in questo periodo. Quando siamo partiti – ricorda la direttrice, che lavora nel parco da tempo -, nel 2010, non c’erano praticamente hotel aperti. Oggi invece in molti sfruttano l’occasione, abbiamo creato un business. L’investimento da parte nostra è importante, ci sono oltre 200 lavoratori impegnati tra attori, costumisti, truccatori. Abbiamo la più grande horror zone d’Italia, “Suburbia”, che quest’anno avrà due nuovi percorsi, nell’ambito di un piano di sviluppo a 5 anni che vedrà ogni anno una novità. Abbiamo poi intensificato gli spettacoli, anche per i più piccoli, per ovviare anche alla presenza comunque di un cantiere in questo periodo».
A proposito di indotto e turismo, è ancora sul tavolo il progetto dell’hotel di Mirabilandia? «Sì, non è stato abbandonato. È sempre nei nostri piani, anche se al momento non è la priorità»
Presentati ufficialmente Massimo Cameliani, Petia Di Lorenzo, Niccolò Bosi ed Eleonora Proni
Sono stati presentati oggi alla stampa i quattro candidati del Partito democratico della provincia che saranno in corsa alle prossime elezioni Regionali nella lista del Pd a sostegno dell’attuale sindaco di Ravenna, Michele de Pascale.
«La scelta dei candidati è avvenuta in base all’esperienza personale e politica, all’impegno dimostrato verso il territorio e alla capacità di promuovere una visione innovativa e inclusiva per il futuro della regione», si legge in una nota del Pd.
Si tratta di (come noto, è possibile la doppia preferenza solo se di genere diversi):
Niccolò Bosi, 40 anni di Faenza, lavora in una cooperativa di gestione di impianti sportivi. Attualmente Presidente del Consiglio comunale;
Petia Di Lorenzo, 37 anni, di Ravenna, infermiera e vicepresidente dell’Ordine degli infermieri di Ravenna;
Massimo Cameliani, 45 anni, di Ravenna, avvocato e dipendente di Cna, da sempre impegnato nel volontariato. È stato assessore del Comune di Ravenna dal 2011 al 2021 ed è attualmente presidente del Consiglio comunale di Ravenna;
Eleonora Proni, 54 anni, di Bagnacavallo, laureata in storia contemporanea, impiegata. È stata Sindaca del Comune di Bagnacavallo dal 2004 al 2024 e Presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dal 2019 al 2024.
Il segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni, ha dichiarato: «Con questa squadra, vogliamo dare voce a ogni parte della nostra comunità, valorizzando la competenza e la passione che ognuno dei candidati ha sempre dimostrato nel proprio percorso personale e professionale. Siamo sicuri che insieme sapranno affrontare le sfide che il nostro territorio e la nostra regione hanno davanti, portando avanti idee innovative e un progetto condiviso per il bene comune».
Alle scorse regionali il Pd riuscì a eleggere due consiglieri regionali.
Dopo il ripristino dei locali a causa dell’alluvione. Si tratta del primo punto vendita “fisico” del brand “Asma” di Alessandro Cavallazzi
Dopo un periodo di “stop forzato” dovuto alla necessità di fare i lavori di ripristino dei locali e rinnovare gli arredi in seguito all’alluvione di maggio 2023, riprende l’attività al Temporary Shop di Lugo. Uno spazio nel Pavaglione al civico 38-39, che Confcommercio mette a disposizione delle imprese che intendono presentare i propri prodotti e promuovere la propria attività per periodi determinati, per sperimentare una ulteriore e diversa collocazione del loro spazio di vendita o per proporsi per la prima volta, come in questo caso, in un negozio fisico, con l’intento di affiancarlo, in prospettiva, a quello virtuale rappresentato dal sito web.
Alla presenza della sindaca Elena Zannoni e dei responsabili di Confcommercio, è avvenuta l’inaugurazione del temporary shop che dal 12 ottobre fino al 31 gennaio ospiterà “Asma” brand dell’innovativa linea di moda uomo-donna creata dal giovane stilista lughese Alessandro Cavallazzi, finora in vendita solo on line. «La collezione – spiega lo stesso Cavallazzi – propone capi di abbigliamento con fatture e tessuti esclusivamente made in Italy, la filosofia e quella di infrangere le convenzioni e le regole, con stile e raffinatezza. Asma si impegna a superare i limiti imposti dalle tradizioni, ispirando la sua clientela a vivere la propria vita con passione e senza compromessi».