domenica
14 Settembre 2025

Approvata la nuova Ztl in pineta per la salvaguardia del decoro cittadino

L’intento è quello di contrastare le attività di spaccio, prostituzione e atti osceni diffuse nella zona

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Il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato ieri all’unanimità l’ordine del giorno “Lido di Dante. Limitare le frequenze sconvenienti e pericolose nel tratto pinetale di viale Catone”, dando il via libera all’istituzione di una Ztl nel tratto di viale Catone tra l’intersezione di viale Catone con via Paolo e Francesca e il cartello di fine località di Lido di Dante.

Il tratto interessato, seppur privo di ingressi ad abitazioni o attività d’impresa, risulta ampiamente frequentato dalle autovetture per fini sospetti: la proposta, avanzata originariamente da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna e sottoscritta anche da Renald Haxibeku, consigliere comunale del Pd, trae infatti origine dalle segnalazioni della Pro Loco e degli abitanti del posto che lamentano un «sospetto movimento di autovetture senza apparentemente destinazione sul tratto finale di 500-600 metri di viale Catone, non urbanizzato, tra pineta e campi agricoli  Verso il fondo, sul lato pineta, si possono vedere stalli vistosi adibiti ad alcova e relative sporcizie gettate a terra. Nel 2022, due incendi partirono proprio da questi stalli. Il tratto è tanto frequentato perché si dirama da lì un noto stradello che consente di accedere impropriamente alla spiaggia naturista. La presenza di figure ambigue, seminude e in atteggiamenti impropri però lo rende inaccessibile il tratto a chi vuole passeggiare o fare sport all’interno della pineta».

Tra le richieste dei residenti, l’invito alle forze dell’ordine di effettuare controlli a sorpresa nell’area, per porre fine al presunto utilizzo della zona per fini di prostituzione, consumo di atti sessuali, spaccio e assunzione di sostanze stupefacenti.

Nella commissione istruttoria del 1° luglio il comandante della Polizia Locale Giacomini aveva confermato che quanto esposto nell’ordine del giorno corrisponde a verità e che i fenomeni di illegalità indicati trovano conferma nelle attività sanzionatorie compiute (643 verbali di trasgressione nella zona) tra atti contrari alla pubblica decenza (5) e atti osceni in luogo pubblico (11), oltre ad altre minori infrazioni, compreso il traffico di sostanze stupefacenti.

La richiesta del Consiglio comunale di vietare l’accesso di auto e di veicoli motorizzati alla parte finale non urbanizzata di viale Catone con l’aiuto tecnologico della Ztl, se non  per chi vi risiede o vi lavora o ne è autorizzato, intende dunque – afferma l’ordine del giorno – »«portare sicurezza, dignità e tranquillità in questa zona, a beneficio di tutto il paese, che vuole un turismo sano, naturista e rispettoso dell’ambiente e dei cittadini».

A Coccolia inaugura il campo da calcetto recuperato dopo l’alluvione

Campo Calcetto Danneggiato Alluvione

Il comitato cittadino di Coccolia, in collaborazione con l’assessorato al Decentramento e il consiglio territoriale di Roncalceci, organizza per venerdì 13 settembre (+++AGGIORNAMENTO+++ L’iniziativa è stata rinviata alla stessa ora di SABATO 14 SETTEMBRE) alle 20.30 nell’area verde Viscardo Lagosti (a Coccolia) un concerto della Banda musicale cittadina di Ravenna.

All’inizio della serata verrà inaugurato il campo da calcetto, recentemente recuperato dopo essere stato gravemente danneggiato dall’alluvione del maggio dell’anno scorso.

In generale, il parco Lagosti è un luogo molto importante per la comunità di Coccolia, frequentato da persone di tutte le età per giocare, fare sport o semplicemente rilassarsi. L’alluvione aveva lasciato il parco in condizioni disastrose, con uno strato di fango di diversi centimetri che ne ha reso impossibile la fruizione per molto tempo. L’intervento di ripristino è stato reso possibile grazie alla generosa donazione della Bcc ravennate, forlivese e imolese. Al termine della serata di inaugurazione (a ingresso libero) sarà offerto un buffet dal Comitato cittadino di Coccolia.

Confcommercio lancia logo e regolamento per valorizzare la pasta fresca artigianale

I ristoranti che scelgono di aderire al regolamento possono promuovere il carattere artigianale della produzione

Sfoglina Pasta FrescaIl sindacato ristoratori di Confcommercio Ravenna ha deciso di lanciare il logo “Pasta fresca artigianale” per garantire l’artigianalità nella produzione della pasta fresca all’interno dei ristoranti associati e la conseguente valorizzazione/promozione nei confronti dei clienti/consumatori. È stato redatto un regolamento la cui adesione è su base volontaria per tutti i ristoranti che producono la pasta fresca che può essere fatta artigianalmente o all’interno del ristorante o avvalendosi di un laboratorio esterno, purché venga realizzata esclusivamente in modo artigianale (es: senza l’utilizzo della raviolatrice). Al ristoratore aderente verrà consegnata una vetrofania e ogni ristorante potrà inserire il logo nel proprio menù, accanto ai piatti realizzati con pasta fresca artigianale. Al progetto farà seguito una campagna promozionale per informare i clienti/consumatori.

«La pasta fresca è un prodotto talmente importante che dal 1967 è regolamentato per legge – scrive Confcommercio in una nota – con la disciplina per la lavorazione e commercio dei cereali, degli sfarinati, del pane e delle paste alimentari. Viene usata una definizione precisa: “è definita pasta fresca una miscela di farina di grano tenero o semola di grano duro con acqua o altra sostanza più o meno liquida, in particolare le uova. La definizione di “fresca” deriva dal fatto che contiene fino al 30% di umidità”».

Sono molti i ristoranti ravennati che offrono la pasta fresca artigianale, ma secondo l’associazione di categoria fino ad ora questa tipologia non è stata promozionata in maniera adeguata: «Con questa iniziativa – afferma Mauro Mambelli, presidente Confcommercio Ravenna e della Fipe provincia di Ravenna – intendiamo innanzitutto dare un ulteriore servizio e una garanzia al cliente identificando, attraverso un logo apposito, i ristoranti che hanno nel menù pasta fresca artigianale, che è sinonimo di tradizione della nostra cucina italiana». Per ulteriori info e adesioni: Raffaele Didonè, 0544.515667 oppure r.didone@confcommercio.ra.it.

Stipendi in ritardo, stato di agitazione alla Marine Consulting International

I sindacati fanno sapere che le retribuzioni di luglio sono attese da venti giorni e in passato i ritardi sono arrivati a 5-6 mesi, ma l’azienda è in salute

09Stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria nell’azienda Marine Consulting International che opera nel settore oil&gas e ha tra i suoi principali committenti anche società partecipate. Lo stato di agitazione riguarda tutto il personale della sede di Mezzano e i cantieri attualmente in essere.

03I sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil fanno presente che Marine Consulting International è passata, da poco più di un anno, al contratto energia e petrolio dopo aver applicato per anni quello metalmeccanico: «Più volte si è assistito al ritardo nei pagamenti degli stipendi, a volte il ritardo si è protratto anche per 5/6 mesi. Il recente cambio di amministratore delegato aveva fatto sperare che le cose sarebbero cambiate. Purtroppo così non è stato e l’assemblea dei lavoratori ha votato lo stato di agitazione. Al momento siamo a 20 giorni di ritardo sullo stipendio di luglio, nonostante ripetuti solleciti da parte della Rsu. Abbiamo avuto solo scuse e promesse non mantenute. Evidentemente per la società lo stipendio di lavoratrici e lavoratori, che continuano regolarmente a lavorare negli uffici e nei cantieri, non sono una priorità, così come il rispetto delle più elementari regole o quello della parola data».

Si tratta di un’azienda in salute che non ha mai aperto alcuno stato di crisi né ha utilizzato neppure un’ora di cassa integrazione: «Ci auguriamo – prosegue la nota dei sindacati – che l’azienda ci convochi al più presto per riprendere il dialogo e soprattutto mantenga con i fatti quello che ha sostenuto a parole, nel frattempo ci prepariamo ad ogni azione sindacale che lo stato di agitazione ci consente, dal blocco degli straordinari allo sciopero».

«Pronti a presentarci alle elezioni, contro l’egemonia del Pd a sinistra»

Il ritorno di Ravenna in Comune: «Ecco chi siamo e cosa vogliamo»

Manzoli Sutter
Manzoli e Sutter, protagonisti dei primi anni di vita di Ravenna in Comune

La lista civica di sinistra (alternativa al Pd) Ravenna in Comune, dopo il lusinghiero 6,5 percento dei voti portati a casa alle Amministrative del 2016, ha terminato la propria esperienza come gruppo in consiglio comunale nel 2021. Da allora, molti di coloro che vi avevano partecipato si sono in qualche modo chiamati fuori dal progetto, eppure il sito sotto quel nome ha continuato a produrre contenuti di forte critica al governo della città e ora vi si legge l’intenzione di riproporre nome e simbolo alle prossime amministrative. Tuttavia, in questi anni, non sono mai emersi in modo esplicito nomi e volti. Abbiamo chiesto delucidazioni.

Perché questa scelta? Chi lavora oggi al progetto di Ravenna in Comune?
«Il nostro progetto è entrato nel decimo anno di vita. Nel maggio 2015 un’altra lista civica, l’Altra Emilia-Romagna, che rappresentava nell’assemblea regionale la sinistra alternativa e antagonista al Pd, propose di dar vita a un’esperienza politica simile a livello comunale. L’idea trovò abbastanza consensi da andare avanti e da allora cammina sulle gambe di volontari. La nostra storia con tutti i nomi è scritta sul nostro sito, sia quella passata che quella attuale. I ruoli di rappresentanza nelle associazioni che coadiuvano RiC, Ravenna in Comune e L’Altra Ravenna, sono ufficialmente depositati presso gli uffici preposti. Eugenio Conti e Simonetta Scotti, rispettivamente presidente e segretaria dell’Associazione Ravenna in Comune, e Gabriele Abrotini, presidente dell’associazione L’Altra Ravenna, sono tra gli attivatori di questa nuova fase di vita della lista. Non sono stati designati invece i portavoce, così come altre figure, legate a fasi successive della campagna elettorale. Poiché la stessa esistenza di Ravenna in Comune è di ostacolo alla narrativa romanzesca di un ruolo guida del Pd a sinistra, è palese l’ostracismo nei nostri confronti da parte del centrosinistra. C’è chi tra noi ha subito conseguenze pesanti anche sotto il profilo lavorativo a causa dell’attività di volontariato per RiC. Dunque non c’è da stupirsi se sia frequente un’attività di collaborazione che non ambisce a ottenere per questo una visibilità sociale».

Ma in tutto quanti siete e come siete organizzati?
«Non siamo un partito politico e dunque nessuno ha in tasca una tessera con su scritto RiC. La collettività che segue in maniera continuativa il dibattito politico che si sviluppa sotto il nostro simbolo conta attualmente circa 2.500 persone. Fin dall’inizio abbiamo assunto tutte le decisioni di natura politica collegialmente, attraverso assemblee aperte a chi condivideva formalmente il nostro progetto. E sin dall’inizio l’attività è portata avanti dai gruppi attraverso cui si è strutturata l’organizzazione. Alcuni verranno riattivati successivamente».

Di chi è legalmente quel simbolo? Siete sicuri che altri non possano avanzare pretese?
«Idealmente il simbolo è di tutte e tutti coloro che si riconoscono nei nostri valori e, quindi, si sentono alternativi e incompatibili sia rispetto al centrodestra che al centrosinistra. Da un punto di vista pratico il simbolo è stato realizzato nel 2015 da una agenzia di creativi su commissione dell’associazione L’Altra Ravenna, che ne detiene i diritti. Questa associazione continua a supportare RiC così come aveva già fatto durante la campagna elettorale 2016. Naturalmente non è possibile alcun uso del simbolo che non sia coerente con il progetto di RiC».

In che rapporti siete con i vostri “compagni di strada” del 2016?
«Se per “compagni di strada” si intendono le persone che si riconoscono in RiC, abbiamo già risposto. Se invece si intendono le forze politiche che nel 2016 hanno sostenuto la lista, evitando di presentarsi autonomamente sulla scheda, a oggi il quadro è molto diverso. Molti partiti infatti sono scomparsi e invece sono attive altre forze della sinistra di alternativa che allora non esistevano. Ci sono poi partiti che hanno “saltato il fosso” diventando satelliti del Pd e altri che vi si oppongono. Dopo l’uscita dal Consiglio Comunale e dai Consigli Territoriali, RiC ha partecipato e partecipa a diversi progetti che riuniscono alcune di queste forze politiche. Ne citiamo giusto un paio per rendere l’idea. Contribuiamo al nodo ravennate della Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile e al Coordinamento per una Libera Informazione, così come alle iniziative che vengono promosse da questi ed altri».

E con Raffaella Sutter, che nel 2016 era la candidata sindaca della lista, e nel 2021 vi invitò a non presentare il simbolo, avete ancora rapporti?
«Con Raffaella RiC ha goduto del privilegio di poter contare su una persona di per sé notevole, con una vita professionale nell’Amministrazione che parlava da sola e che l’ha resa conosciuta e credibile sul territorio. È stata una candidata ideale, che ha avuto il coraggio di metterci la faccia. Aveva posto un vincolo temporale al suo impegno nel Consiglio Comunale e per quello le subentrò Massimo Manzoli. Indubbiamente merita un posto speciale tra chi ha collaborato con RiC come, va ribadito, lo stesso Massimo. Dopo l’uscita di RiC dal Consiglio Comunale vi sono state occasioni di  incontro, ma non legate all’attività politica. Ci auguriamo che il prossimo futuro ci regali nuovamente la possibilità di lavorare con lei».

Ma chi sarà il vostro nuovo candidato sindaco?
«Come avvenuto per le elezioni del 2016, la scelta della candidata o del candidato avverrà in modo trasparente attraverso momenti assembleari. Oggi siamo solo all’inizio del percorso da cui emergerà la candidatura più idonea».

A chi pensate di poter parlare ora che non raccoglierete più tutte le forze a sinistra del Pd? Penso per esempio all’allora Sinistra Italiana, oggi in Avs, che alle ultime europee ha raccolto ottimi risultati e che pare intenzionata ad allearsi al Pd…
«La situazione delle elezioni 2016 era già incompatibile con lo scenario delle elezioni 2021, figuriamoci con quelle del prossimo anno! Occorre comunque ricordare che RiC non è stato l’esito di un’alleanza tra forze politiche: l’unione di tutta la sinistra si realizzò solo per la generale contrarietà dei partiti che si autodefinivano di sinistra ad allearsi con il Pd. Principalmente per questo motivo sostennero la presentazione di una lista civica, ossia rappresentativa di persone prima che di partiti, che aveva tra i propri elementi fondativi l’alternatività e l’incompatibilità rispetto ad alleanze sia col centrodestra che con il centrosinistra. Anche oggi il dialogo è possibile e auspicabile perché non si ripeta la proliferazione di liste avvenuta nel 2021. Ma la discriminante resta la stessa. A nessuno salta in mente di proporre ai repubblicani un’alleanza con i monarchici! Lo stesso vale per noi nei confronti del Pd e della sua coalizione neoliberista. Il nostro progetto vuole parlare invece alle persone, indipendentemente dal loro vissuto partitico, potendo mettere sul piatto la coerenza, che abbiamo dimostrato in tutta la nostra storia, con la nostra proposta politica. Gli elementi qualificanti restano la tutela del territorio e dell’ambiente; la rappresentanza delle classi non privilegiate e dei movimenti; la realizzazione di una società incentrata sui servizi pubblici di qualità, dalla scuola alla sanità; la sicurezza e l’equità per chi lavora; la salvaguardia del nostro sistema produttivo; la promozione di una cultura non clientelare e di una democrazia partecipata e inclusiva. In estrema sintesi il nostro impegno resta quello di rendere partecipe di benessere e felicità quella gran parte della comunità ravennate che il Pd ha escluso. A chi lo condivide chiediamo di accompagnarci lungo la strada che ci porterà alle elezioni di primavera».

Giuseppe Quaranta presenta la sua “Sindrome”, tra degustazioni di vino

Pagine Calice
Un incontro eno-letterario da Radici

Nuovo appuntamento al ristorante Radici di via Mentana, in centro a Ravenna, con la rassegna di incontri eno-letterari “Pagine al calice”, a cura di Lisa Bentini e Paride Cellarosi.

L’appuntamento è per mercoledì 11 settembre dalle 19 con il medico psichiatra Giuseppe Quaranta, all’esordio come scrittore con il romanzo “La sindrome di Ræbenson” (ed. Blu Atlantide), finalista l’anno scorso del Premio Calvino.

Info e prenotazioni (obbligatorie) 353 4161639. Costo 20 euro, con degustazioni di vino.

Due fine settimana tra vini, cibo e tradizioni romagnole sulle colline di Oriolo

Visite sul carro trainato da un trattore, noleggio bici, punti di ristoro, degustazioni

Oriolo Di Sera 3Oriolo dei Fichi ospita per due fine settimana (21-22 e 28-29 settembre) il Trat-Tour Oriolo in vigna, appuntamento dedicato a vino, cibo e tradizioni della Romagna.

Punto di ritrovo sarà come sempre la Torre di Oriolo con il suo ampio parcheggio: da qui il sabato dalle ore 14 alle 19 e la domenica dalle ore 10 alle 19 si potrà partire a piedi, in bicicletta o a bordo di un trenino per andare a visitare sette cantine del territorio: Calonga, San Biagio Vecchio, La Sabbiona, Poderi del Nazareno, Leone Conti, Spinetta e Ancarani. Si potrà scegliere tra percorsi di varia lunghezza e facilità riportati su una cartina che verrà consegnata al momento della partenza insieme al calice per le degustazioni in cantina. I diversi itinerari passeranno su strade di campagna o all’interno di vigne cariche di grappoli maturi, consentendo una full immersion tra i colori e i profumi della vendemmia e portando i partecipanti a degustare il Centesimino di Oriolo, il Famoso, l’Albana, il Sangiovese e gli altri vini tipici di questo angolo di Romagna.

I trenini faranno la spola tra le cantine per tutta la durata dell’evento e faranno tappa anche alla Torre di Oriolo per il solo rientro a partire dalle ore 17. Il biglietto giornaliero del trenino (4 euro) deve essere prenotato online sul sito della Torre di Oriolo (www.torredioriolo.it) I biglietti sono disponibili in numero limitato e devono essere ritirati entro le ore 15 il sabato ed entro le ore 14 la domenica; eventuali biglietti prenotati ma non ritirati dopo questi orari saranno messi in vendita direttamente alla Torre.

Chi vorrà vivere un tour speciale tra le cantine con trasporto personalizzato potrà prenotare un posto riservato su un carro panoramico trainato da un trattore (solo maggiorenni) in partenza dalla Torre di Oriolo in tutte e quattro le giornate, vivendo così un’esperienza esclusiva della durata di quattro ore durante la quale avrà la possibilità di degustare i vini di diverse cantine. Di sabato il trattore sarà attivo il pomeriggio con partenze alle ore 14 e alle 14.30. Di domenica il trattore farà due partenze al mattino, alle ore 10 e alle 10.30, e due al pomeriggio, alle ore 14 e alle 14.30. I posti disponibili sono prenotabili fino a esaurimento sul sito della Torre di Oriolo (www.torredioriolo.it).

Alla Torre di Oriolo i partecipanti troveranno un punto ristoro attivo il sabato dalle ore 14.00 alle 21.30 e la domenica dalle ore 12 alle 21.30 con piatti tipici del territorio da gustare sul luogo o consumare durante il tragitto (non occorre prenotare). Sono disponibili anche altri punti ristoro presso l’agriturismo La Sabbiona (3358343313), Ca’ de Gatti (3392848391), Locanda della Fortuna (0546642318) e la Casetta Rio del Sol (3398088302) per cui è invece necessaria la prenotazione.

Chi desidera muoversi sulle due ruote ma non ha un mezzo proprio, grazie alla partnership con Deka Sport Passion, potrà noleggiare una bici muscolare o elettrica e ritirarla direttamente in loco, dove dovrà essere riconsegnata a fine percorso: info e prenotazioni sulle due ruote: tel. 054545411 o 3488112611 (Devis).

All’interno della Torre di Oriolo sarà visitabile la mostra “Rigeneration”, una collettiva di respiro internazionale ispirata al rispetto del pianeta e alla green economy.

Ferretti: «Investimenti massicci. A Ravenna già 12 stazioni di produzione operative»

Il Ceo Galassi al Cannes Yachting Festival. «Volevamo investire in Puglia, ma i tempi burocratici ci hanno spinto a restare vicini a casa…»

Ferretti Group

«Abbiamo investito come nessun altro nel settore. Abbiamo 66 modelli nel range e non c’è niente che galleggia che noi non abbiamo».

Lo ha detto Alberto Galassi, Ceo di Ferretti Group, nel corso della giornata inaugurale del Cannes Yachting Festival, ricordando come nei primi sei mesi dell’anno gli investimenti ammontino a 91 milioni.

«Il nostro ciclo di capex per il 2024 raggiunge il picco per poi calare e stabilizzarsi intorno al 4% del nostro fatturato – spiega il Ceo di Ferretti – però abbiamo fatto investimenti massicci. A Ravenna i nuovi cantieri hanno una superficie di 100mila metri quadri» con «già 12 stazioni di produzione operative».

«La nostra fortuna – aggiunge – è che noi siamo sull’Adriatico, mentre i tanti nostri concorrenti sono sul Tirreno», dove anche Ferretti ha provato a insediarsi ma «tutto ciò che è disponibile non era nell’area che ci interessava, tra Liguria e Toscana». Unico rammarico dell’avvocato Galassi è di «non essere riusciti a fare un investimento in Puglia, a Taranto, dove volevamo produrre carbonio e vetro resina. In quattro anni e con tre diversi governi non siamo riusciti nemmeno ad avere le bonifiche delle aree dove avremmo dovuto costruire. Ci sono dei tempi burocratici che a volte ti impediscono di investire, utilizzando anche risorse pubbliche importanti» anche grazie a contributi europei, ma «i tempi dell’industria non coincidono con i tempi dell’amministrazione. I cavilli amministrativi sono contrari all’industria. Quindi abbiamo deciso di farlo a nostre spese vicino a casa» nel cantiere di Ravenna «perché era fondamentale continuare a crescere e avevamo veramente necessità di avere più spazio».

Sono 25 i nuovi modelli che Ferretti Group produrrà dal 2024 al 2026, tra cui sei nuovi lanci nel prossimo anno. La punta di diamante, spiega il Ceo di Ferretti Group, è Custom Line Navetta 38, yacht su misura: «È un capolavoro di stile, eleganza, di design, di funzionalità, di tecnologia. È una nave straordinaria e ne abbiamo venduti 6 esemplari da maggio ad oggi». A bordo della barca presente a Cannes, anche capolavori dell’arte moderna tra cui opere di Mimmo Rotella, Mimmo Paldino e del fotografo Franco Vaccari. (fonte Ansa.it)

Ancarani (Fi): «Non è femminicidio, l’assessore Federica Moschini fa sciacallaggio»

Il consigliere comunale di opposizione critica le dichiarazioni di Moschini, titolare della delega alle Politiche di genere in giunta: «Propaganda fine a se stessa»

2«Le parole dell’assessore alle Politiche di genere, Federica Moschini, di fronte a un dramma umano e molto contemporaneo come quello della gestione della non autosufficienza e delle conseguenze che quella gestione può avere sui cari dell’interessato o dell’interessata del momento, sono sciacallaggio». Il consigliere comunale di Forza Italia, Alberto Ancarani, boccia le dichiarazioni dell’amministratrice pubblica a proposito del delitto di Piera Ebe Martini, 77enne malata di Alzheimer uccisa dal marito 78enne Enzo Giardi che la accudiva da anni. Moschini ha affermato che l’episodio va considerato un femminicidio.

«Non è stato un femminicidio, se non perché è stata uccisa una donna – dice il forzista –. L’attuale assessore è schiavo (Ancarani nel suo comunicato, come da prassi consolidata, sceglie di non declinare al femminile l’incarico pubblico rivestito da Moschini, ndr) della propaganda di alcune associazioni che usano la materia delle politiche di genere non per risolvere i problemi di genere ma per tenere viva una propaganda fine a se stessa».

La lettura dei fatti, secondo il consigliere comunale di opposizione, è un’altra: «È stato un dramma dell’età anagrafica e di una solitudine percepita che poteva capitare serenamente a sessi invertiti. Negarlo e inventarsi teorie diverse per tenere in piedi un teorema è vergognoso e inaccettabile da parte di chi rappresenta la giunta e dunque la città».

Nasce la nuova società Arti Grafiche Romagnole per il rilancio dell’ex Farmografica

Il gruppo Focaccia in Regione per delineare il piano industriale dopo l’accordo con gli austriaci di MM Packaging

Tavolo MM

«Grande soddisfazione per l’avvio di un percorso di qualità. La firma il 5 settembre dell’accordo preliminare di vendita tra il gruppo Focaccia di Cervia e MM Packaging ha avviato formalmente la procedura di passaggio del ramo d’azienda. Ora parte una nuova fase operativa che porterà all’atto notarile entro il 30 settembre».

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro convocato in viale Aldo Moro, in cui Riccardo Focaccia di Focaccia Group ha ufficialmente delineato il piano industriale, dopo il passaggio relativo all’accordo già controfirmato con la società austriaca Mayer-Melnhof Packaging per un passaggio di proprietà della storica ex Farmografica cervese.
Focaccia ha, inoltre, comunicato la costituzione della nuova società Arti Grafiche Romagnole (AGR Srl) e il percorso che dovrà portare al rilancio del sito produttivo, salvaguardando tutti gli 87 posti di lavoro. In tale direzione sono già in programma incontri sindacali per arrivare alla definizione dell’accordo entro il 30 settembre.

Al Tavolo regionale di salvaguardia erano presenti oggi anche il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il sindaco del Comune di Cervia, Mattia Missiroli, l’assessore comunale, Mirko Boschetti, i rappresentanti di MM Packaging, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori.

«Ringrazio il dottor Focaccia per la disponibilità all’operazione, un passaggio non semplice ma che traccia la giusta strada per uscire da una crisi delicata legata all’alluvione – ha detto l’assessore Colla -. Ora si tratta di percorrerla e completarla tutti insieme. Ringrazio inoltre il Prefetto che ha tenuto alta l’attenzione sugli impatti sociali e le Organizzazioni sindacali e i lavoratori per la fermezza nel difendere i posti di lavoro con grande compostezza e una correttezza cristallina. Ci sono tutte le condizioni per portare a termine positivamente l’ottimo lavoro svolto fin qui».

Nelle prossime ore la Regione chiederà, su sollecitazione delle parti presenti al tavolo, un incontro al Ministero per le Imprese e il Made in Italy per definire il percorso di accompagnamento finanziario della nuova società. Dal canto suo la Regione è pronta a mettere in campo tutti gli strumenti utili per sostenere il nuovo investimento.

Come indicato nell’accordo preliminare, dalla MM Packaging, con la sola eccezione dell’Ad del sito di Cervia, passeranno alla nuova società tutti i lavoratori. I rapporti di lavoro del personale saranno automaticamente trasferiti e proseguiranno senza soluzione di continuità: i lavoratori conserveranno tutti i diritti, inclusa l’anzianità di servizio, e le somme accantonate a titolo di Tfr e per ogni istituto maturato non goduto verranno trasferiti alla società che acquisisce.

I “sapori d’Europa” tornano a Cervia: oltre cento ambulanti per tre giorni in piazza

Dal 13 al 15 settembre, organizza Fiva Confcommercio

Mercatino Europeo Cervia

Dal 13 al 15 settembre in piazza Andrea Costa, a Cervia, si svolge la XXI edizione del Mercato dei Sapori d’Europa, con stand e visitatori da ogni parte d’Europa e d’Italia.

Oltre 100 i commercianti ambulanti che proporranno le migliori produzioni tipiche agroalimentari e artigianali del continente e non solo. Si potranno degustare quindi i dolci made in Usa (muffin, pancakes e cheescake), le minicrepes olandesi, il pandolce dalla Repubblica Ceca, i churros spagnoli, la liquirizia, i classici wurstel tedeschi, gli arancini siciliani, la carne argentina alla griglia, la paella valenciana e catalana, le specialità gastronomiche dal Messico, le specialità alimentari tipiche toscane, umbre, piemontesi e pugliesi. E poi oggetti, ceramiche, piante, bijoux, accessori e abiti.

Il Mercato dei Sapori d’Europa è organizzato da Fiva Confcommercio. L’apertura degli stand avverrà venerdì 13 settembre alle ore 10.

Eventi collaterali. Sabato 14 settembre, alle ore 20 nell’area della Torre San Michele ci saranno passi di tango argentino in strada. Ingresso gratuito senza iscrizione.

In piazza Garibaldi è in programma la mostra di pittura di artisti romagnoli “Arte in Piazza” curata dall’Associazione Menocchio.

Ai Magazzini del Sale sono allestite la mostra di mosaico e di Lidia Mongiusti, la mostra di ceramiche di Nives Guazzarini la mostra di pittura di Pietro Bartolini, e la mostra fotografica di Paolo Cingolani.

La festa dell’Unità chiude con l’intervista al candidato sindaco del Pd Barattoni

Mercoledì 11 anche il consueto appuntamento con il Supertombolone al Pala De André

Barattoni Bonaccini
Barattoni, a sinistra, tra i volontari della festa dell’Unità insieme a Bonaccini

Ultime due serate alla festa dell’Unità di Ravenna, al Pala De André. Oggi, 10 settembre, appuntamento al palco centrale con i Moka Club, mentre allo spazio dibattiti dopo l’incontro delle 18.30 sul tema dell’agricoltura con l’assessore regionale Alessio Mammi, alle 20.45 si ricorda Matteotti a cent’anni dall’uccisione del politico socialista per mano dei fascisti. I viali della festa ospitano le marionette di All’InCirco.

Serata di chiusura domani, 11 settembre: in programma l’incontro con Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Partito democratico e candidato sindaco alle elezioni amministrative di Ravenna del prossimo anno. A intervistarlo i caporedattori del Resto del Carlino e del Corriere di Romagna, Andrea Degidi e Carmelo Domini.

Sul palco centrale, alle 21, si esibisce Gloria Turrini, con un repertorio che spazia dal jazz al gospel e al funk.

I viali della festa ospitano dalle 20.30 l’appuntamento finale dei Burattini in festa, con quattro spettacoli proposti da altrettante compagnie: Jump_It – Comic Fire, Gloria Coppola – Non rompetemi le bolle, Giorgio Gabrielli – Baracabanda, I Burattini di Massimiliano Venturi – Sganapino contro il granchio blu.

Allo spazio Piano bar si esibisce il Trio italiano, mentre l’ultimo appuntamento con la tombola è alle 23.30 col Supertombolone.

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